giovedì 11 luglio 2024

US NAVY: …pianificazione, progettazione, esperienza, centinaia di migliaia di ore di lavoro, anni di preparazione e un impegno costante per costruire una portaerei veramente operativa. La USS Gerald R. Ford (CVN 78) è il risultato di tutto questo.







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Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 
La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.





Ci vogliono generazioni di esperienza, centinaia di migliaia di ore di uomini, anni di preparazione e un impegno costante per costruire una portaerei. La USS Gerald R. Ford (CVN 78) è il culmine di anni di costruzione e, prima di questo, di pianificazione e progettazione. Cinquemila tecnici ed operai hanno costruito questa nave first-in-class a Newport News e migliaia di fornitori in tutti gli Stati Uniti.
La classe, che composta da 10 unità, eliminerà gradualmente le attuali portaerei della US NAVY, a partire dalla nave ammiraglia, Gerald R. Ford, che sostituirà la Enterprise e alla fine eliminerà gradualmente i vettori esistenti della classe Nimitz. Le nuove navi hanno uno scafo simile a quello della classe Nimitz, ma incorporano tecnologie sviluppate durante i programmi CVN(X) o CVN-21, come il sistema di lancio elettromagnetico degli aeromobili (EMALS), nonché altre caratteristiche di progettazione volte ad aumentare l'efficienza e ridurre i costi operativi, come navigare con un minor numero di membri dell'equipaggio.
La USS Gerald R. Ford doveva risparmiare miliardi di dollari durante i suoi 50 anni di vita. Tuttavia, è stata ultimata al doppio del costo dell'ultimo vettore, e spese e ritardi imprevisti l'hanno afflitta. A bordo, ci sono undici ascensori, ma solo sette sono completamente funzionali. Questa nave non può essere certificata per il dispiegamento fino a quando tutti gli 11 ascensori non sono stati completati. I sollevatori d'arma aggiornati sono solo una delle oltre due dozzine di potenti nuove tecnologie che contribuiscono allo status all'avanguardia della USS Ford come esperimento galleggiante.
La US NAVY ha accettato la consegna della nave nel 2017 nonostante le note carenze della nave per soddisfare i vincoli di bilancio di quell'anno. Tuttavia, dopo quattro anni di test, i sistemi e le tecnologie dei vettori, nel 2022 non erano ancora pronti. I marinai a bordo della portaerei USS Gerald R. Ford (CVN 78) hanno già completato le prove di qualificazione della nave dei sistemi di combattimento (CSSQT) il 16 aprile 2021, segnando una pietra miliare significativa nella certificazione della capacità della nave di difendere se stessa e il suo equipaggio. I processi, iniziati a febbraio, sono stati divisi in cinque parti. Il completamento della fase finale, 2C, e del CSSQT nel suo complesso è il risultato di anni di pianificazione, formazione, innovazione e migliaia di ore di lavoro impiegate dagli equipaggi attuali e precedenti della nave.
I sistemi di decollo e atterraggio degli aerei sono due tecnologie che distinguono la Gerald R. Ford dagli altri vettori. Non sono miglioramenti incrementali, ma piuttosto progressi rivoluzionari in termini di sistema di lancio con energia elettromagnetica.
Gli altri vettori lanciano i loro caccia dal ponte usando catapulte a vapore. La Ford utilizza motori a induzione lineari elettromagnetici paragonabili ai treni ad alta velocità o alle montagne russe. Il solo meccanismo di lancio elettromagnetico è costato oltre 1 miliardo di dollari in ricerca e sviluppo.
La spesa per installarlo sulla USS Ford è stata più del doppio di quella prevista. Migliaia di pezzi in movimento comprendevano il sistema di catapulta a vapore. Una catapulta elettromagnetica ha meno di 100 parti mobili. Questo è stato un miglioramento significativo. Poiché ci sono meno parti in movimento, ci sono meno marinai per operare e mantenere.
Rispetto alla precedente generazione di portaerei, ci si aspettava che l'equipaggio ridotto e le tecnologie moderne risparmiassero 4 miliardi di dollari per la durata di 50 anni della portaerei. Inoltre, la nuova tecnica mette meno a dura prova gli aerei, prolungando la loro vita. Inoltre, può essere utilizzato da una più ampia varietà di aerei, compresi alcuni che sono attualmente in fase di sviluppo.
L'atterraggio e il decollo sono anche semplificati per i piloti, poiché un computer esegue il lavoro. In primo luogo, il pilota cede il controllo del velivolo al computer. Successivamente, pilota automaticamente l'aereo fino al ponte della portaerei e poi lo ferma senza problemi quando entra in contatto con l'attrezzatura di arresto sofisticata.
Di conseguenza, l'esperienza di volo del pilota è significativamente alterata. È considerevolmente più sicuro. Inoltre, prolungherà la vita dell'aereo. I sistemi automatizzati della Ford consentono il decollo e l'atterraggio di aerei più leggeri e pesanti, il che in precedenza era impossibile sui vettori più datati.
La miscela di tecnologie innovative della Ford le consente di far atterrare una più ampia varietà di velivoli. Inoltre, la tecnologia all'avanguardia e le tecnologie operative consentirebbero agli aerei di decollare più velocemente e raggiungere l'azione più rapidamente.




La USS Gerald R. Ford (CVN-78) è la prima nave della nuova classe di portaerei a propulsione nucleare CVN-21 della U.S. Navy. 

La costruzione è iniziata l'11 agosto 2005 nei cantieri navali di Newport News in Virginia ed è stata consegnata alla U S. Navy il 22 luglio 2017. La Northrop Grumman ha iniziato i lavori di costruzione con una cerimonia in cui è stata posata la prima sezione della nave: una piastra di acciaio di 15 tonnellate che fa parte di un comparto laterale della nave. La chiglia è stata impostata il 13 novembre 2009.
La USS Gerald R. Ford ha sostituito la USS Enterprise, messa fuori servizio in dicembre 2012 dopo 51 anni di attività. L'ex segretario della difesa Donald Rumsfeld confermò il 3 gennaio 2007 che la portaerei avrebbe portato il nome, precedentemente suggerito dal Congresso, del 38º presidente degli Stati Uniti Gerald R. Ford. Come le gemelle USS John F. Kennedy (CVN-79) e USS Enterprise (CVN-80) è spinta da due reattori nucleari A1B.
Il varo della USS Gerald R. Ford è avvenuto il 9 novembre 2013, madrina della cerimonia è stata la figlia dell'ex presidente, Susan Ford Bailes. Per completare la costruzione è stato necessario un anno di altri lavori a bordo.
Il 30 aprile 2021 ha completato il suo periodo di test e prove post-consegna (PDT&T) di 18 mesi.
Nel 2006, mentre Gerald Ford era ancora in vita, il senatore della Virginia John Warner propose il suo nome per la portaerei CVN-78 Il documento finale, firmato dal presidente George W. Bush il 17 ottobre 2006 suggeriva il nome di USS Gerald R. Ford, ma non ne forzava la scelta.
Il 3 gennaio 2007, l'ex segretario della difesa Donald Rumsfeld, confermò che la portaerei CVN-78 avrebbe portato il nome di Ford. Rumsfeld disse di aver comunicato personalmente la decisione a Ford durante una sua visita a Rancho Mirage poche settimane prima che lo stesso Ford morisse. Poco dopo la dichiarazione di Rumsfeld, la United States Navy confermò a sua volta il nome della portaerei Il 16 gennaio 2007, il segretario della marina Donald Winter battezzò ufficialmente la CVN-78 USS Gerald R. Ford. L'annuncio venne fatto durante una cerimonia al Pentagono, in presenza del vicepresidente Dick Cheney, dei senatori Warner e Levin, del generale Guy C. Swan e dei figli di Ford.
L'associazione di veterani della portaerei convenzionale USS America aveva chiesto di battezzare la nuova portaerei USS America, in ricordo della nave su cui avevano prestato servizio. La USS America (CV-66) fu dismessa nel 1996 e nel 2005 fu affondata nell'Atlantico nel corso di un test per la valutazione dei danni arrecati alle portaerei da varie armi. USS America (LHA-6) è invece il nome della prima nave di una nuova classe di navi da assalto anfibio.

Progettazione e sviluppo

Le portaerei classe Nimitz hanno mantenuto sempre lo stesso sistema di produzione e utilizzo dell'energia. Una portaerei classe Nimitz può mantenere velocità superiori ai 30 nodi, nonostante la massa a pieno carico di circa 100,000 tonnellate, senza rifornirsi per 90 giorni, garantendo lo svolgimento di operazioni aeree in un raggio di centinaia di miglia marine. Una dimostrazione dell'autonomia delle portaerei classe Nimitz fu data dalla USS Theodore Roosevelt, che rimase in missione per 159 giorni consecutivi in supporto all'operazione Enduring Freedom senza mai visitare un porto o essere rifornita. Durante il periodo intercorso dalla costruzione della prima nave della classe a oggi, queste portaerei sono state aggiornate con molte nuove tecnologie, ma con gli avanzamenti tecnologici degli ultimi due decenni, le possibilità di miglioramento delle navi di questa classe sono limitate. I maggiori problemi che la classe Nimitz deve affrontare sono: la limitata capacità di produzione di energia elettrica; l'aumento del peso della nave e l'erosione del margine nel posizionamento del centro di gravità, necessario a mantenere la stabilità della nave, causati dai miglioramenti tecnologici apportati.
Partendo dalla considerazione dei problemi della classe Nimitz, i progettisti hanno sviluppato il progetto denominato CVN-21, che ha portato alla progettazione delle navi USS Gerald R. Ford (CVN-78), USS John F. Kennedy (CVN-79), USS Enterprise (CVN-80). I miglioramenti tecnologici sono stati apportati adattando il disegno della nave alle nuove tecnologie e rendendolo più efficiente. Le maggiori innovazioni nel disegno vero e proprio consistono in: un ponte di volo più largo, miglioramenti nell'apparato di trasporto di armi e materiali, un nuovo reattore che richiede meno personale e un'isola più piccola e più arretrata rispetto al ponte. Gli avanzamenti tecnologici nel campo dell'elettromagnetismo hanno permesso lo sviluppo di una catapulta elettromagnetica (Electromagnetic Aircraft Launch System, EMALS), e di un sistema d'arresto avanzato (AAG). Un sistema integrato garantirà la flessibilità per l'adattamento dell'infrastruttura della nave ai futuri aggiornamenti. I nuovi Dual Band Radar (DBR) combinano i radar a banda S e banda X in un’unico sistema. Con il nuovo design e gli aggiornamenti tecnologici la Ford avrà un 25% in più di capacità di lancio di aerei, triplicherà la produzione di energia elettrica e aumenterà la disponibilità operativa. La richiesta di una capacità di lancio per circa 160 sortite aeree al giorno, con picchi di 220 sortite in momenti di intensa attività o emergenza, ha portato gli sviluppatori a ridisegnare il ponte di volo.





Ponte di volo

La differenza nella struttura del ponte di volo è il cambiamento più visibile rispetto alla classe Nimitz. Diverse sezioni sono state rimodellate rispetto al ponte di volo delle Nimitz per rendere più agevole il movimento dei velivoli, delle armi e dei materiali vari. La catapulta numero quattro delle Nimitz non era in grado di lanciare aerei a pieno carico a causa di una mancanza di spazio per il transito dell'ala lungo il bordo del ponte di volo. La CVN-78 non avrà specifiche restrizioni sul lancio di aerei dalle catapulte, ma avrà comunque quattro catapulte come le portaerei classe Nimitz, due ad arco e due a cintura, e il numero di ascensori per aerei dal ponte hangar al ponte di volo è stato ridotto a tre. I cambiamenti di design del ponte di volo rispetto alla classe Nimitz servono ad aumentare la capacità di lancio.
Il percorso delle armi dai magazzini alle piazzole degli aerei sul ponte di volo è stato pianificato per garantire un riarmo più veloce.
L'isola è più piccola rispetto a quella delle vecchie portaerei e si trova molto più arretrata rispetto al ponte di volo. Nella zona in cui si trovava, approssimativamente, l'isola delle portaerei classe Nimitz, è stata progettata una zona per il riarmo e il rifornimento centralizzati degli aerei. Questa nuova soluzione permette di muovere meno gli aerei tra un atterraggio e il decollo successivo. Un minor numero di movimenti degli aerei richiede un minor numero di addetti e garantisce una riduzione del personale a bordo. Il riarmo centralizzato garantisce anche un accorciamento del percorso e delle procedure nel movimento delle armi dai magazzini al ponte di volo, riducendo ulteriormente il tempo impiegato e il personale a bordo. Sulle portaerei, il tempo che intercorre tra il rientro di un aereo e il suo successivo decollo è determinato soprattutto dalla durata del riarmo e del rifornimento. Per abbreviare la durata di queste operazioni, le armi sono trasportate da dispositivi automatizzati. Il percorso delle munizioni non incrocia mai quello degli aerei, evitando rallentamenti negli hangar e sul ponte di volo.

Propulsori

I generatori elettrici delle portaerei classe Nimitz furono progettati negli anni sessanta, quando la richiesta di energia elettrica da parte dei dispositivi di bordo era limitata rispetto a quella attuale. Le nuove tecnologie applicate a queste navi nel corso di decenni di aggiornamenti hanno richiesto sempre più energia, fino al raggiungimento del limite possibile per le loro centrali elettriche. Le tecnologie moderne richiedono quindi una produzione di elettricità più efficiente per la nuova classe di portaerei, anche in previsione di aggiornamenti futuri.
Il nuovo reattore A1B è più piccolo ma ha un design più efficiente del reattore A4W, garantendo una generazione di energia elettrica tre volte superiore rispetto al suo predecessore. Il nuovo reattore ha una densità energetica più alta, minore richiesta di energia per le pompe, una costruzione più semplice, ed è controllato attraverso moderni sistemi elettronici. Il risultato è che questo reattore permette una riduzione del personale addetto di due terzi e una manutenzione minore.
La capacità energetica non sarà subito sfruttata al massimo: i progettisti hanno lasciato margine per inserire nuovi componenti tecnologici in futuri aggiornamenti. Le portaerei classe Gerald R. Ford dovrebbero rimanere in servizio per quasi novant'anni. Il progetto di una nave, per avere successo su un periodo così lungo, deve basarsi sulla flessibilità e sulla prospettiva di aggiornamenti a lungo termine, con l'inserimento di nuovi sistemi più avanzati.

Catapulte

Le prime catapulte per aerei furono introdotte negli anni cinquanta e sono sempre state affidabili: per oltre cinquant'anni, sulle portaerei classe Nimitz, almeno una delle quattro catapulte è stata in grado di lanciare aerei durante il 99,5% del tempo trascorso. Le catapulte standard (a vapore), però, hanno dei difetti. Il problema più grave è che non danno riscontri sui controlli, causando oscillazioni improvvise dell'intensità della forza esercitata sugli aerei, che danneggiano, a lungo andare, la loro struttura. Inoltre il sistema a vapore è molto ingombrante, la sua efficienza energetica è molto bassa (4–6%), ed è difficile da manovrare.
I problemi di controllo del sistema a vapore impongono dei limiti alla massa dei veicoli lanciati. La massa minima lanciabile in sicurezza è superiore alla massa di qualsiasi aeromobile a pilotaggio remoto, usando questo sistema non sarebbe possibile lanciare droni dalla portaerei. La catapulta elettromagnetica (EMALS) è più facile da controllare e permette di lanciare veicoli più leggeri rispetto a quelli lanciabili da una catapulta tradizionale, droni compresi. Inoltre il sistema elettromagnetico è più leggero, piccolo, efficiente e potente del sistema a vapore, anche il limite massimo della massa degli aeromobili lanciabili è più alto. L'uso di una forza più costante e regolabile ridurrà lo stress sulla struttura degli aeromobili. Questa soluzione non è applicabile sulle portaerei classe Nimitz.
Il sistema d'arresto, denominato AAG (Advanced Arresting Gear), userà una guida elettromagnetica per fermare gli aerei in atterraggio. L'AAG è un sistema innovativo, che usa un meccanismo completamente diverso rispetto ai sistemi precedenti, basati su macchinari idraulici. I sistemi idraulici non sarebbero in grado di fermare i droni senza danneggiarli, perché gli aeromobili a pilotaggio remoto non sono abbastanza resistenti e pesanti per sopportare senza danni la forza esercitata dai pistoni idraulici del sistema. Nel nuovo sistema elettromagnetico, l'assorbimento dell'energia cinetica del mezzo in atterraggio è controllata da un motore elettrico. Questo rende la frenata più graduale e controllata e riduce lo stress sulla struttura dei veicoli. Anche se il sistema, visto dal ponte di volo, sembra simile al precedente, sarà più affidabile e flessibile e richiederà meno manutenzione e operatori.

Comunicazioni

La USS Ford ha un sistema radar integrato doppia-banda, sviluppato sia per la classe Ford sia per i cacciatorpediniere classe Zumwalt. Il sistema è stato reso meno ingombrante aumentando da sei a dieci il numero delle antenne di ogni radar a sei facce. Il radar dual-band combina un radar a banda X AN/SPY-3 multifunzione con un radar a ricerca volumetrica banda S. Le tre facce del sistema a banda X seguono i movimenti degli oggetti volanti a bassa quota ed evidenziano i bersagli; il sistema a banda S serve a trovare e seguire i bersagli in qualsiasi condizione meteorologica. Questo sistema non ha parti mobili e quindi non richiede né un'eccessiva manutenzione né un numero di addetti elevato.

Possibili miglioramenti futuri

All'inizio solo la metà della capacità energetica dei reattori della CVN-78 sarà sfruttata. La USS Ford potrà quindi essere aggiornata con nuovi sistemi, come un'armatura dinamica e un sistema difensivo laser. L'installazione delle innovazioni tecnologiche attuali sulla Ford aumenterà la sua frequenza di lancio degli aerei del 25% rispetto alle portaerei classe Nimitz e garantirà una riduzione del personale anch'essa del 25%.
Sulla Ford saranno installati anche degli apparati innovativi per la gestione dei rifiuti. Nel 2008 la U.S. Navy firmò un contratto con l'azienda PyroGenesis Canada Inc per equipaggiare la nave con un gassificatore: un sistema in grado di smaltire qualsiasi rifiuto solido combustibile. Dopo aver completato i test a Montréal, il sistema dovrebbe essere trasportato ai cantieri navali di Huntington Ingalls dove sarà installato sulla portaerei.

Costruzione

La chiglia della nave è stata ufficialmente posata durante la cerimonia del 14 novembre 2009 nel bacino di carenaggio numero 12 dei cantieri di Newport News dalla figlia di Ford, Susan Ford Bales.
Nell'agosto del 2011, fu dichiarato che la portaerei era già a metà del processo di costruzione. A metà di aprile 2012 la nave ha raggiunto il 75% del completamento strutturale. Il 26 gennaio 2013 è stata unita al resto della nave la sezione denominata 'isola', in cui è situato il ponte di controllo delle operazioni.

Costi

Il 10 settembre 2008 la U.S. Navy firmò un contratto da 5,1 miliardi di dollari con la Northrop Grumman Shipbuilding di Newport News, Virginia, per la costruzione della CVN-78. La Northrop Grumman aveva già iniziato la costruzione con un contratto da 2,7 miliardi, nel 2005. Dopo quasi 12 anni di lavoro, la spesa per la portaerei è lievitata enormemente rispetto a quanto preventivato, arrivando a costare 12,9 miliardi di dollari.



Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Navalpost, Wikipedia, You Tube)






































mercoledì 10 luglio 2024

Nel 1957, la Curtis-Wright iniziò un programma di sviluppo di velivoli VTOL per scopi militari e civili, che culminò nel Modello 200 (designazione militare X-19) nel 1963. Tuttavia, ancor prima che l'X-19 volasse, la Curtis-Wright aveva in programma un VTOL molto più grande e pesante da esso derivato, chiamato Model 300.






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E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.


Nel 1957, la Curtis-Wright iniziò un programma di sviluppo di velivoli VTOL per scopi militari e civili, che culminò nel Modello 200 (designazione militare X-19) nel 1963. 
Tuttavia, ancor prima che l'X-19 volasse, la Curtis-Wright aveva in programma un VTOL molto più grande e pesante basato su di esso, chiamato Model 300. 


Poiché la spinta dell’epoca spingeva verso velivoli sempre più grandi e gli aeroporti erano sempre più distanti dai centri urbani, si venne a creare un vuoto nei mezzi di trasporto. Sebbene ci fossero stati tentativi di colmare questa lacuna con gli elicotteri, Curtis-Wright ritenne che un quadricottero VTOL si sarebbe adattato perfettamente alla situazione e si sarebbe rivelato utile anche in altri ruoli. 
Sebbene fosse stato concepito principalmente per il trasporto civile, furono progettate anche varianti militari, come quella imbarcata per il trasporto di merci e uomini a bordo delle portaerei. 
Tuttavia, nonostante le grandi aspettative tecnologiche, il programma X-19 si rivelò un fallimento e fu cancellato dopo l'incidente dell'unico prototipo. 
Sarebbe stato l'ultimo velivolo costruito dalla famosa azienda statunitense e, con la sua fine, anche il destino del Model 300 era segnato.
Il Model 300 era destinato a ospitare da 30 a 50 passeggeri e a navigare a 400 MPH a un'altitudine di 16.000 piedi. 
La propulsione sarebbe stata assicurata da quattro motori turboalbero da 2050 cavalli ciascuno. L'autonomia era stata stimata in 500-1000 miglia, con un peso lordo di 41.000-45.000 libbre.



Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Secret military forum, Wikipedia, You Tube) 















US NAVY: la Marina statunitense ha preso in consegna il suo primo grande sottomarino robot senza pilota, noto come Orca (Boeing Extra Large Unmanned Undersea Vehicle (XLUUV); poserà mine e intraprenderà missioni troppo rischiose per gli umani.








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La Us Navy ha recentemente ricevuto il primo dei sei sottomarini robotici “Orca”, ovvero i sottomarini senza pilota, progettati per intraprendere missioni pericolose a migliaia di miglia da un porto amico; renderanno la Marina statunitense più letale e imprevedibile per un avversario ostile. La capacità del sottomarino robotico di infiltrarsi in acque nemiche senza rischiare vite umane si presterà a numerosi ruoli, tra cui “Hunter killer”, spia e altro ancora.




Il primo sottomarino Orca, conosciuto ufficialmente come XLE0, è stato accettato dalla US NAVY il 20 dicembre 2023 a Huntington Beach, in California. Si sta acquisendo sei XLUUV Orca dalla difesa Boeing, con il primo sottomarino che sarà un velivolo per test e valutazioni. Gli altri saranno sottomarini robot pienamente operativi e capaci di missioni reali. XLE0 è probabilmente il sub test, seguito da XLE da 1 a 5.
Secondo una dichiarazione del Naval Sea Systems Command, o NAVSEA, Orca "è un sottomarino diesel-elettrico all'avanguardia, autonomo e senza pilota, con una sezione di carico utile modulare per eseguire una varietà di missioni fondamentali per migliorare le capacità sottomarine della Marina".
I sottomarini Orca sono basati sul prototipo Echo Voyager di Boeing Extra Large Unmanned Undersea Vehicle (XLUUV).  Echo Voyager pesa 50 tonn ed è lungo 51 piedi, largo 8,5 piedi e alto 8,5 piedi. Ha un'autonomia di 6.500 miglia e una profondità massima di immersione di 11.000 piedi. La Marina non ha rilasciato le specifiche ma ha riconosciuto che sono più grandi dell'Echo Voyager.
I sottomarini Orca utilizzano un sistema di propulsione ibrido diesel-elettrico che consentirà loro una velocità massima di otto nodi. I motori diesel richiedono ossigeno per funzionare, quindi i sottomarini diesel elettrici spesso hanno bisogno di emergere frequentemente. Gli XLUUV ORCA, tuttavia, lavoreranno senza batteria per periodi prolungati, consentendo loro di rimanere immersi più a lungo.
La caratteristica più importante dell'Orca è il suo vano di carico utile lungo 34 piedi al centro del sottomarino. Secondo NAVSEA, la baia consentirà “un’integrazione perfetta di sensori, sistemi di comunicazione e altri componenti specifici della missione”.
L’Orca potrebbe, ad esempio, effettuare una sortita davanti alle portaerei e ad altre task force, rilevando navi e sottomarini nemici prima che le navi con equipaggio entrino nel loro raggio d'azione. Potrebbe avvicinarsi e quindi monitorare le comunicazioni elettroniche delle forze nemiche a terra o in mare; le sue piccole dimensioni rendono difficile il loro rilevamento.
Se i satelliti GPS statunitensi venissero interrotti, un’Orca potrebbe emergere sulla traiettoria degli aerei da guerra o dei missili da crociera americani che intraprendono una missione a lungo raggio, trasmettendo i dati di posizionamento mentre l’aereo passa sopra di loro. Potrebbe anche cercare marinai e aviatori dispersi dopo una battaglia, aiutando le operazioni di salvataggio in luoghi dove il nemico potrebbe essere ancora in agguato.
Queste sono tutte variazioni delle missioni che i sottomarini hanno tradizionalmente intrapreso, ma usare l’Orca invece significa che i sottomarini d'attacco americani, come i sottomarini d'attacco classe Los Angeles, Seawolf e Virginia, saranno in grado di concentrarsi sull'attacco delle navi nemiche.
La Marina statunitense non menziona la capacità dell'Orca di trasportare armi, ma sicuramente è in grado di farlo. Nel maggio 2022, il responsabile del programma della Marina per i sistemi marittimi senza pilota ha parlato a una riunione della Mine Warfare Association e ha dichiarato che l’XLUUV Orca utilizzerà la sua stiva di carico utile per trasportare mine in un luogo per il rilascio. Una volta lì, il sottomarino robotico può disperdere silenziosamente le mine e poi tornare in un porto amico.
La combinazione di carico utile, portata e capacità senza pilota dell'Orca lo rendono un candidato per missioni particolarmente rischiose: potrebbe, ad esempio, partire dalla base navale sull'isola di Guam e dirigersi verso lo stretto di Taiwan. Una volta lì, potrebbe seminare mine nel percorso previsto di qualsiasi forza d’invasione cinese diretta verso l’isola. Questa sarebbe una missione particolarmente pericolosa e ideale per una unità priva di equipaggio.
Altre armi trasportate nella stiva di carico potrebbero includere missili antinave come il missile d'attacco navale o il missile da crociera d'attacco terrestre Tomahawk.
La marina cinese sta aggiungendo nuove navi a un ritmo impressionante, con il Pentagono che stima la flotta di Pechino in 395 navi entro il 2025. Si tratta di un centinaio di navi in più rispetto alla US NAVY. Le Orche non saranno capaci quanto i veri sottomarini, ma potranno svolgere un lavoro importante che consente ai sottomarini con equipaggio di concentrarsi su missioni più letali.




Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.



(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, PopularMechanics, Wikipedia, You Tube)