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La classe Farragut, conosciuta anche come classe Coontz dal nome della quarta unità della classe, era una classe di grandi cacciatorpediniere americani entrata in servizio nella United States Navy alla fine degli anni cinquanta, facendo tesoro delle soluzioni sperimentate sulle unità della Classe Mitscher. Le navi della classe erano armate con una potente dotazione di armamenti sia missilistici che d'artiglieria, con il tempo progressivamente migliorati.
Si trattava di una delle varie classi postbelliche di navi di scorta realizzate dagli Stati Uniti. La struttura era massiccia, con un torrione imponente mentre lo scafo era assai basso e a ponte continuo.
Le sovrastrutture erano imponenti ed oltre al torrione, anche i due fumaioli, collegati alle caldaie dell'apparato motore erano alti e pesanti, mentre a proravia di ognuno di essi vi erano alberi a traliccio con in cima le antenne radar di scoperta principale, di un radar di scoperta aerea tridimensionale ad antenna piana, uno di scoperta a lungo raggio bidimensionale, e un piccolo apparato per la scoperta in superficie e navigazione.
All'epoca la configurazione era ancora tradizionale, in quanto il mack, l'integrazione dei fumaioli e delle antenne su di un'unica struttura era ancora di là da venire. Va da sé che la costruzione di tralicci pesanti e alti sul mare decine di metri era impegnativa e non aiutava la nave a conservare stabilità sull'asse di rollio durante le tempeste.
L'apparato motore era a turbine alimentate dal vapore prodotto dalle caldaie.
Inizialmente costruite come cacciatorpediniere convenzionali, a partire dalla quarta unità, l'USS Coontz vennero completate come cacciatorpediniere lanciamissili e durante la costruzione anche le prime tre navi della classe vennero allestite come unità missilistiche.
Dietro il lanciamissili antiaereo, l'arma principale di queste navi, a poppa, vi era un ponte di volo, ma non esisteva l'hangar per l'elicottero. In pratica, con la realizzazione dei Coontz, la US Navy costruì delle unità pesantemente armate e in maniera completa, elicottero a parte, tanto da essere da molti assimilati a veri e propri incrociatori, con i quali condividevano una buona parte l'armamento e il pesante set di sensori.
Inizialmente concepite come grosse fregate, queste navi avevano come Hull classification symbol la sigla DL (Destroyer Leader) per le prime tre unità e DLG per le successive unità, dove la G indica le unità missilistiche, ma durante la loro costruzione anche le altre navi vennero completate come cacciatorpediniere lanciamissili. Successivamente, quando nel 1975 la US Navy abbandonò il termine Destroyer Leader per sostituirlo con quello di fregata, queste unità vennero riclassificate cacciatorpediniere lanciamissili.
Una fotografia del 1986 mostra la capoclasse armata di un cannone da 127 mm Mk. 42, un lanciamissili ASW ASROC, un paio di lanciasiluri leggeri tripli Mk 32, e in termini missilistici, la presenza dei potenti missili Harpoon, che erano stati da poco installati, nei soliti 2 complessi quadrupli a canestro, ai lati della sovrastruttura poppiera. Infine, vi era la rampa di lancio Mk 10 o similari modelli binati per missili, originariamente Terrier, poi rimpiazzati dagli Standard SM-1. Tutto questo, unito al radar di tiro prodiero per il cannone, ai due poppieri per i missili, e ad altre apparecchiature, rendeva i Farragut/Coontz ancora delle potenti navi da guerra.
La classe viene detta anche Coontz, in quanto le prime tre unità erano solamente artiglieresche, mentre le successive tre previste, di cui la prima era la Coontz, erano missilistiche, ma il progetto iniziale venne modificato e tutte le unità vennero dotate di missili, ed alle sei ne vennero aggiunte altre quattro, portando il totale delle unità a dieci.
La classe DLG 6 (Farragut) (a volte indicata anche come classe Coontz DLG 9) era una continuazione della risposta degli Stati Uniti alla minaccia aerea sovietica alla task force di portaerei.
Parallelamente alle installazioni SAM dell'incrociatore, erano necessarie più piattaforme di lancio per far fronte agli attacchi di saturazione che potevano essere possibili alla fine degli anni '50. Di conseguenza, i test di un'installazione di Terrier su di un caccia Gearing furono eseguiti e un seguito al progetto DL-2 venne proposto come fregata AAW per la difesa delle task force. Si potrebbe discutere se il DL-2 debba essere considerato un cacciatorpediniere o un incrociatore, ma nel progetto DLG 6 le dimensioni della nave erano aumentate notevolmente, spinte anche dal volume, dal peso e dalla richiesta di energia elettrica del nuovo sistema Terrier, come dalla necessità di velocità elevate negli stati di mare mosso per superare gli inconvenienti dei cacciatorpediniere della seconda guerra mondiale che, nelle loro condizioni di sovraccarico del dopoguerra, spesso non potevano mantenere la velocità delle portaerei del dopoguerra Midway e Forrestal.
Allo stesso tempo, gli sviluppi ASW che continuavano l'evoluzione avevano permesso di mettere a punto un sonar più grande a bassa frequenza e un'arma per trarne vantaggio, l'Anti-Submarine ROCket (ASROC). Entrambi questi dispositivi richiedevano dimensioni della nave aggiuntive per supportare la loro resistenza idrodinamica, peso e volume. All'inizio del processo di progettazione, si osservò che l'installazione del sonar SQS-4 forniva capacità simili a quelle degli incrociatori.
La classe DLG 6 fu introdotta in servizio operativo a partire dal 1960 con un lanciatore Terrier a doppio braccio a poppa, un cannone da 127 / 54 in posizione A, un lanciatore ASROC "pepper box" in posizione B e, per cominciare, illuminatori SPQ-55 per la guida dei missili Terrier. Questa installazione missilistica era meno capace, sia nella guida che nella capacità del caricatore (40 colpi) rispetto alle conversioni degli incrociatori pesanti. Furono inoltre trasportati due cannoni secondari da 76 / 50.
ARMAMENTO PRINCILALE
F.M.C. Corporation Mk 42 da 127/54 mm
Il cannone navale F.M.C. Corporation Mk 42 da 127 mm è un'arma statunitense entrata in servizio nel dopoguerra.
L'unità è composta da un cannone Mark 18 e da un affusto Mark 42.
La torretta pesa circa 60,4 t, inclusi i due tamburi contenenti i 40 colpi.
I proiettili, che pesano 32 kg, vengono sparati ad una velocità di 808 m/s. La cadenza di fuoco massima e di 40 colpi al minuto. Inizialmente l'affusto era dotato di due postazioni locali per i cannonieri, una per il tiro superficie-superficie e una per il tiro antiaereo, ma la postazione del cannoniere antiaereo è stata in seguito rimossa, quando l'aumentato della velocità degli aeromobili navali ha reso troppo impreciso il puntamento manuale delle armi antiaeree.
Iniziò ad essere sostituito dall’ Mk 45 (del peso di 22,1 t) nel 1971.
Il cannone Mark 42 5 "/ 54 calibre (127mm) è un cannone navale (artiglieria navale) utilizzato dall’US NAVY e da marine di altri paesi e consisteva nel cannone Mark 18 e nel cannone Mark 42.
La terminologia del cannone navale degli Stati Uniti specifica che utilizza un proiettile di 5 pollici (127,0 mm) di diametro, e la canna è lunga 54 calibri (la lunghezza della canna è 5 "× 54 = 270" o 6,9 metri.)
Il 5 "/ 54 Mk 42 è un cannone automatico a doppio scopo (terra-aria / superficie-superficie). Di solito era controllato a distanza dal sistema di direzione fuoco Mk 68 Gun Fire Control System, o localmente dalla stazione One Man Control (OMC).
Il supporto del cannone pesa circa 60,4 tonnellate con due tamburi sotto il supporto che contenevano 40 colpi di munizioni semi-fisse.
Il cannone sparava proiettili di 31,75 kg (70,0 libbre) ad una velocità di 2,650 piedi / s (807,7 m / s). Il rateo massimo di fuoco è di 40 colpi al minuto. La capacità del caricatore è di 599 colpi.
Originariamente, il supporto Mark 42 era equipaggiato per due artiglieri, uno per il tiro di superficie e uno per il ruolo antiaereo; la posizione antiaerea fu scartata più tardi quando la crescente velocità degli aerei d’attacco navale rese impraticabile il puntamento manuale delle armi antiaeree.
Il cannone alleggerito mark 22 (22,1 tonnellate lunghe (22,5 t) ha iniziato a sostituire il Mk 42 nel 1971 per facilitare la manutenzione e per migliorare l'affidabilità nelle nuove costruzioni navali della Marina degli Stati Uniti.
MISSILI ANTI-AEREI "TERRIER / STANDARD
Il missile Terrier era dotato di una struttura in acciaio tubolare, con una punta sensibilmente appuntita, ma non in maniera eccessivamente marcata.
Il sistema di ricerca era radar, con guida su fascio direttore. La nave lanciava il missile e lo guidava nella rotta verso il bersaglio facendolo restare al centro del fascio di onde strettamente direzionali di un apposito radar. Ovvero, il missile non "vedeva" direttamente il bersaglio illuminato dal fascio di onde radar, ma si metteva nella giusta rotta "sentendo" il fascio di onde elettromagnetiche con le sue antenne e manovrando per restare al centro dello stesso.
In tal caso, era la nave che decideva dove il missile dovesse dirigersi, e questo richiedeva un sistema di guida più semplice e meno "intelligente" per la componente missilistica vera e propria. Peraltro era anche un sistema più rudimentale e per molti versi, inferiore alla guida semiattiva, che pure in alcuni sistemi era contemplata. Addirittura vi fu un modello di Lark, che pure non era molto più grande, che aveva un radar autonomo nel muso.
Il Terrier aveva una struttura con alette cruciformi, con struttura allungata su circa metà del corpo, molto compatte perché di ridotta apertura, mentre era in proporzione molto rilevante la superficie portante. Esse erano così caratterizzate da una ridotta resistenza aerodinamica, specie rispetto alla superficie, e quindi erano ideali per il volo efficiente in regimi altamente supersonici. Esse servivano anche per stabilizzare il missile, mentre le alette di coda, altre 4 cruciformi molto più tozze e corte, a freccia composita sul bordo d'entrata e semplice su quello d'uscita (ovvero, erano grossomodo triangolari), servivano per le manovre in direzione e profondità.
Per la propulsione vi era un booster di accelerazione, con diametro maggiore del corpo missile e 4 grandi alette stabilizzatrici, e un razzo, anch'esso a propellente solido, di sostentazione nella parte posteriore del missile Terrier.
La testata aveva un peso di circa 100 kg, era a frammentazione e sistemata più o meno a metà dell'arma.
Il Lanciatore Mark 10
Le rampe di lancio erano un motivo di interesse non minore. Con il tempo il tipo più impiegato divenne l'Mk 10, stabilizzata contro i movimenti del mare, che in uno dei suoi vari modelli pesava ben 182 tonnellate. Con i suoi bracci meccanici ospitava una coppia di missili, prelevati con appositi elevatori, dal deposito sottostante, che poteva avere fino a 60 ordigni stipati verticalmente. La cadenza di fuoco, tutt'altro che entusiasmante, era di un missile per rotaia ogni 30 secondi, ovvero 4 missili al minuto. Un paio di radar per la guida dei missili erano sistemati sulle sovrastrutture e ciascuno poteva ingaggiare un bersaglio, per cui non vi era la necessità di avere una cadenza di tiro molto alta, perché i sistemi di fuoco non potevano in nessun caso ingaggiare un gran numero di aerei (o missili) in breve tempo, essendo limitati a un massimo di 2 per volta.
Naturalmente, tutto questo era vero quando i sistemi funzionavano bene, ma la complessità dei sistemi era molto difficile da tenere sotto controllo.
MISSILI ANTI-NAVE "HARPOON"
I missili AGM-84 Harpoon, RGM-84 Harpoon e UGM-84 Harpoon sono missili antinave sviluppati dagli Stati Uniti nel periodo che inizia negli anni settanta e va oltre la fine degli anni novanta. Sono un gruppo di sistemi d'arma interforze, esistono infatti una versione per il lancio da aereo (AGM-84), per il lancio da navi di superficie (RGM-84) e per il lancio da sottomarino (UGM-84).
La guida finale sull’obiettivo avviene tramite radar; le armi hanno la possibilità di effettuare una traiettoria "pop-up" (volo radente fino al bersaglio, poi il missile si alza, inquadra il bersaglio e piomba su di esso) che, unita a una testata ad alto esplosivo da 225 kg, garantisce una elevata probabilità di impatto e distruzione del bersaglio ostile.
L'Harpoon normale utilizza l'homing radar attivo e vola appena sopra l'acqua per eludere le difese. Il missile può essere lanciato da:
- Velivolo ad ala fissa (l'AGM-84, senza il razzo a propellente solido );
- Navi di superficie (l'RGM-84, dotato di un razzo a propellente solido che si stacca quando esaurito, per consentire al turbogetto principale del missile di mantenere il volo);
- Sottomarini (l'UGM-84, dotato di un razzo a propellente solido e incapsulato in un contenitore per consentire il lancio sommerso attraverso un tubo lanciasiluri );
- Batterie di difesa costiera, da cui verrebbe lanciato tramite un booster a propellente solido.
Nel 1965 la Marina degli Stati Uniti iniziò gli studi per un missile nella classe di 45 chilometri (24 nmi) per l'uso contro sottomarini in superficie. Il nome Harpoon fu assegnato al progetto. L'affondamento del cacciatorpediniere israeliano Eilat nel 1967 da parte di un missile anti-nave Styx di costruzione sovietica sconvolse alti ufficiali della Marina degli Stati Uniti, che fino ad allora non avevano valutato appieno la minaccia rappresentata dai missili anti-nave. Nel 1970 il capo delle operazioni navali, l' ammiraglio Elmo Zumwalt, accelerò lo sviluppo dell’Harpoon come parte della sua iniziativa "Project Sixty", sperando di aggiungere la potenza d'attacco tanto necessaria alle navi da guerra di superficie statunitensi come la classe Ticonderoga.
Il primo missile venne consegnato nel 1977; nel 2004, la Boeing ha consegnato il 7.000esimo.
L'Harpoon è stato anche adattato per il trasporto su diversi velivoli, tra cui il P-3 Orion, il P-8 Poseidon, l' AV-8B Harrier II, l' F/A-18 Hornet e i bombardieri B-52H della US Air Force. L'Harpoon è stato acquistato da molte nazioni, tra cui India, Giappone, Singapore, Corea del Sud, Taiwan, Emirati Arabi Uniti e la maggior parte dei paesi della NATO.
La Royal Australian Air Force può lanciare missili della serie AGM-84 dai suoi Super Hornet F/A-18F, AP-3C Orion e P-8 Poseidon, e in precedenza dagli ormai ritirati F-111C/G e F/A-18A/B Hornets. La Royal Australian Navy schiera l'Harpoon sulle unità di superficie e nei sottomarini di classe Collins. Anche l'aviazione spagnola e la marina cilena sono clienti dell'AGM-84D e schierano i missili su navi di superficie e aerei F/A-18, F-16 e P-3 Orion. La Royal Navy britannica schiera l'Harpoon su diversi tipi di navi di superficie.
La Royal Canadian Navy trasporta missili Harpoon Block II sulle sue fregate di classe Halifax. La Royal New Zealand Air Force sta cercando di aggiungere la capacità di trasportare un missile stand-off, probabilmente Harpoon o AGM-65 Maverick, sui suoi sei aerei da pattugliamento P-3 Orion una volta che saranno stati tutti aggiornati allo standard P3K2.
La Republic of Singapore Air Force gestisce anche cinque Fokker 50 Maritime Patrol Aircraft (MPA) modificati che sono dotati dei sensori necessari per sparare il missile Harpoon. La Marina pakistana imbarca il missile Harpoon sulle sue fregate e P-3C Orion. La Marina turca imbarca l’arma su navi da guerra di superficie e sottomarini di tipo 209. L' aviazione turca sarà armata anche con lo SLAM-ER.
Almeno 339 missili Harpoon sono stati venduti alla Republic of China Air Force (Taiwan) per la sua flotta F-16 A/B Block 20 e alla Marina taiwanese, che opera quattro cacciatorpediniere con missili guidati e otto fregate con missili guidati con la capacità di portando l'Harpoon, comprese le otto ex fregate di classe Knox della US Navy e i quattro ex cacciatorpediniere di classe Kidd dell'USN che sono stati venduti a Taiwan. Anche i due sottomarini Zwaardvis / Hai Lung e 12 aerei P-3C Orion possono utilizzare il missile. Le otto fregate di classe Cheng Kung, nonostante siano basate sulla classe statunitense Oliver Hazard Perry, hanno cancellato le capacità di Harpoon dai loro sistemi di combattimento e il finanziamento per ripristinarlo è stato finora negato, la Marina della Repubblica di Cina (Taiwan) ha deciso di passare all'Hsiung Feng II e Hsiung Feng III.
I missili Block 1 sono stati designati AGM/RGM/UGM-84A in servizio negli Stati Uniti e UGM-84B nel Regno Unito. I missili standard Block 1B sono stati designati AGM/RGM/UGM-84C, i missili Block 1C sono stati designati AGM/RGM/UGM-84D. Il blocco 1C utilizzava una modalità di attacco terminale che includeva un pop-up a circa 1.800 metri (5.900 piedi) prima di immergersi sul bersaglio; Il blocco 1B ha omesso il pop-up del terminale; e il blocco 1C fornivano una modalità di attacco terminale selezionabile.
Harpoon Block 1D
Questa versione presentava un serbatoio del carburante più grande e capacità di riattacco, ma non fu prodotta in gran numero perché la sua missione prevista (guerra con i paesi del Patto di Varsavia dell'Europa orientale) era considerata improbabile dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica. Il raggio d’azione è di oltre 278 chilometri (173 miglia). I missili Block 1D sono stati designati RGM/AGM-84F.
SISTEMA ASW "ASROC"
Il RUR-5 ASROC ("Anti-Submarine Rocket") è un sistema missilistico antisommergibile per tutte le condizioni atmosferiche e marine. Sviluppato dalla Marina degli Stati Uniti negli anni '50, è stato schierato negli anni '60, aggiornato negli anni '90 e infine installato su oltre 200 navi di superficie USN, in particolare incrociatori, cacciatorpediniere e fregate. L'ASROC è stato imbarcato su decine di navi da guerra di molte altre marine, tra cui Canada, Germania, Italia, Giappone, Repubblica di Cina, Grecia, Pakistan e altre.
Dopo che una nave di superficie, un aereo da pattugliamento marittimo o un elicottero ASW rileva un sottomarino nemico utilizzando sonar e/o altri sensori, trasmetteva la posizione del sottomarino ostile ad una nave dotata di ASROC per l'attacco. La nave attaccante lanciava quindi un missile ASROC che trasportava un siluro a ricerca acustica o una bomba nucleare di profondità (NDB) su di una traiettoria balistica non guidata verso il bersaglio. In un punto predeterminato sulla traiettoria del missile, il carico utile si separava dal missile e dispiegava un paracadute per consentire l'atterraggio e l'ingresso dell'acqua a bassa velocità e con il minimo rumore rilevabile. L'ingresso dell'acqua attivava il siluro, che veniva guidato dal proprio sistema di guida, e puntava sul bersaglio utilizzando il sonar attivo o il sonar passivo.
Nei casi in cui il missile ASROC trasportava una bomba nucleare di profondità NDB, la bomba non guidata sarebbe affondata rapidamente ad una profondità predeterminata dove sarebbe esplosa. L'ASROC con armi nucleari non fu mai utilizzato oltre uno o due test nel 1961-62. Alla fine entrò in vigore il trattato sul divieto dei test nucleari limitati che vietava i test nucleari subacquei. L'arma nucleare non è mai stata usata in combattimento. Un missile ASROC poteva ipoteticamente trasportare una testata nucleare W44 da 10 kiloton, sebbene le armi nucleari armate con la W44 siano state ritirate nel 1989 e tutti i tipi di bombe nucleari di profondità siano state rimosse dal dispiegamento operativo.
Il primo sistema ASROC che utilizzava il sistema di lancio e ricarica MK-112 "Matchbox", venne sviluppato negli anni '50 e installato negli anni '60. Questo sistema è stato gradualmente eliminato negli anni '90 e sostituito con il RUM-139 Lancio verticale ASROC, o "VLA".
LE PRESTAZIONI DEI DDG
Il Farragut aveva dimostrato prestazioni eccellenti durante le prove in mare, viaggiando sopra i 33 nodi essenzialmente con la sua potenza progettata di 85.000 SHP per 5.450 tonnellate, solo leggermente al di sotto del dislocamento a pieno carico di 5.648 tonnellate. La velocità di progetto era di 32 nodi.
Le navi erano significativamente più grandi dei precedenti cacciatorpediniere e il termine "fregata" fu riattivato per descriverle. Questa classe di navi fu inizialmente classificata come Destroyer Leader e successivamente riclassificata come “Guided Missile Frigate DLG” nel 1956. La quarta Farragut (DLG-6) fu progettata come DL-6, riclassificata DLG-6 il 14 novembre 1956 prima della posa della chiglia. Le navi furono nuovamente riclassificate nel 1975, come Guided Missile Destroyer DDG, e ricevettero nuovi numeri di scafo (il DLG 10 King divenne DDG 41).
Sebbene lo scafo e i macchinari di una nave da guerra possano essere costruiti per durare 30 anni, i suoi sistemi di combattimento di solito diventano obsoleti molto prima e devono essere aggiornati periodicamente per rimanere efficaci. Questi cacciatorpediniere missilistici guidati costituivano una parte sostanziale dell'inventario delle unità combattenti di superficie dei gruppi di battaglia della fine della Guerra Fredda, ma, essendo stati costruiti all'inizio degli anni '60, all'avvento dell'amministrazione Reagan avevano già 20 anni di servizio e i loro sistemi di combattimento erano oramai obsoleti.
Negli anni '80, molte unità combattenti di superficie entrarono nel loro terzo decennio di servizio e necessitavano di ammodernamento, in particolare per i loro sistemi missilistici antiaerei (AAW). La Marina aveva sviluppato tre programmi di aggiornamento del sistema di combattimento per le navi di questa categoria:
- l'aggiornamento CG/SM-2,
- l'aggiornamento New Threat
- e l'aggiornamento classe DDG-2.
L'aggiornamento CG/SM-2 e l'aggiornamento New Threat consentirono alle navi più datate di utilizzare il nuovo missile SM-2 standard della US NAVY e fornirono miglioramenti delle capacità particolarmente notevoli a un costo relativamente modesto.
L'aggiornamento CG/SM-2 e l'aggiornamento New Threat diedero alle 10 navi della classe DDG-37 una moderna capacità AAW a lungo raggio, superando la gamma AAW anche del nuovo incrociatore CG-47.
Queste 10 navi poterono essere aggiornate per un costo totale di circa 260 milioni di dollari, o un quarto del costo di acquisto di un singolo incrociatore CG-47.
Il programma di aggiornamento CG/SM-2 aveva apportato modifiche di base necessarie per consentire a una nave di utilizzare il nuovo missile SM-2 (Block I) e quindi ottenere la portata AAW e la potenza di fuoco aggiuntive rese possibili dall'SM-2. La potenza di fuoco, un fattore molto importante per contrastare la crescente minaccia dei missili da crociera ostili, fu sostanzialmente quadruplicata da questa modifica. Il programma New Threat Upgrade si basava sul programma CG/SM-2 Upgrade fornendo ulteriori miglioramenti al radar e al controllo del tiro. Forniva inoltre alla nave la capacità di utilizzare il missile SM-2 (Block II), una versione più veloce e ancora più capace del missile SM-2 AAW.
L'aggiornamento CG/SM-2 era un prerequisito per il programma NTU.
L'aggiornamento CG/SM-2 costò circa 8 milioni di dollari per nave per le navi Terrier (tutti gli incrociatori tranne gli ultimi sei dal CGN-36 a 41 e i cacciatorpediniere di classe DDG-37) e circa 20 milioni di dollari per nave per il Tartar (gli ultimi sei CGN e quattro DD-993). Il New Threat Upgrade costò altri $ 18 milioni per unità. Trentuno navi erano state programmate per ricevere entrambi i programmi di aggiornamento. Non programmate per nessuno dei due aggiornamenti furono le 10 navi della classe DDG-37, nonostante queste navi fossero equipaggiate con il sistema di lancio missilistico MKLO, che consentiva l'uso di un booster a raggio esteso sui missili AAW. Queste navi avrebbero avuto una capacità AAW a lungo raggio se fossero modificate per utilizzare il missile SM-2. Sebbene la classe DDG-37 fosse relativamente vecchia e commissionata tra il 1960 e il 1961.
Nonostante i periodici ammodernamenti, le classi furono ritirate all'inizio degli anni '90. Per queste navi fu presa in considerazione la modernizzazione con il pacchetto New Threat Upgrade (NTU), ma venne interrotta poiché la modernizzazione non sarebbe stata conveniente date le limitate vite di servizio rimanenti. Nell'ambito della presentazione del bilancio rettificativo del 1989, fu presa la decisione di accelerare il ritiro di queste navi per ottenere il ritiro completo della classe (tranne Mahan (DDG 42) che aveva ricevuto la modernizzazione NTU nel 1982 come pacchetto di prova) entro la fine dell'anno fiscale 93. La classe Arleigh Burke (DDG 51) altamente capace, multi-missione, equipaggiata con il sistema AEGIS prese il posto di queste navi.
Dal DDG-25 al DDG-30 erano navi della classe DDG-2 Charles Adams costruite negli Stati Uniti per l'Australia e la Germania. Il DDG-1, così come il DDG-31 fino al DDG-36, erano cacciatorpediniere convertiti per trasportare missili guidati, tutti ritirati dal servizio attivo tra il 1978 e il 1988.
Il DDG-47 Ticonderoga e il DDG-48 Yorktown vennero successivamente ribattezzati CG-47 e CG-48. Non è chiaro se il DDG-49 e il DDG-50 siano stati formalmente assegnati al Vincennes o al Valley Forge prima della loro designazione come CG-49 e CG-50, sebbene in ogni caso la sequenza numerica DDG sia stata ripresa con il DDG-51 Arleigh Burke.
La sostituzione di questa e altre classi avvenne essenzialmente con l'entrata in servizio dei cacciatorpediniere AEGIS Arleigh Burke.
Tutte le navi della classe furono radiate e demolite tra il 1989 e il 1994.
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a dare la pace per scontata:
una sorta di dono divino
e non, un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Seaforces, Globalsecurity, Wikipedia, You Tube)
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