martedì 24 gennaio 2023

Al-Bahriyya al-Qatariyya: il varo della LPD L-141 AL FULK presso lo stabilimento Fincantieri di Palermo



In data 24 gennaio 2023, alla presenza del Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro di Stato per gli Affari della Difesa, SE Dr. Khalid bin Mohamed Al Attiyah, e del Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, si è svolta la cerimonia del varo della “Al Fulk”, unità anfibia (LPD – Landing Platform Dock) ordinata a Fincantieri dal Ministero della Difesa del Qatar nell'ambito del programma nazionale di acquisizione navale, è avvenuta presso lo stabilimento di Palermo.




Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il Maggiore Generale di Stato Maggiore (Mare) Abdullah Hassan Al-Sulaiti, Comandante delle Forze Navali degli Emirati del Qatar, l'Ammiraglio Enrico Credendino, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Italiana, il Tenente Generale Luciano Portolano, Segretario Generale della Difesa e Nazionale Direttore degli Armamenti, SE Khalid bin Yousef Al-Sada, l'Ambasciatore dello Stato del Qatar in Italia, Paolo Toschi, Ambasciatore d'Italia in Qatar, Renato Schifani, Presidente della Sicilia, Roberto Lagalla, Sindaco di Palermo, accolti da Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato di Fincantieri.
 
La LPD, costruita interamente da cantieri navali italiani, è progettata in coerenza con le norme RINAMIL (regole per la classificazione delle navi da guerra) per garantire collegamenti terra-aria-marina estremamente efficienti. Sarà altamente flessibile e in grado di svolgere diversi tipi di compiti, dagli interventi umanitari al supporto delle Forze Armate e alle operazioni di terra.

L’unità: 
  • Dislocamento 9.000 tonn;
  • è lunga circa 143 metri;
  • larga 21,5 metri;
  • potrà ospitare a bordo circa 550 persone;
  • È dotata di due rampe carrabili e di una banchina interna allagabile, in grado di ospitare un LCM (Landing Craft Mechanized) pronto all'uso che può anche essere riposto sul ponte del garage e può essere dispiegato utilizzando un sistema di gruette; 
  • il ponte di volo è dimensionato per ospitare l'elicottero NH90.

La nave garantisce collegamenti terra-aria-marini estremamente efficienti, ed è stata varata a Palermo nello stabilimento di Fincantieri che l’ha costruita; fa parte di un contratto, firmato nel 2016, del valore di quasi quattro miliardi di €uro che prevedeva la fornitura di sette navi di superficie, di cui: 
  • quattro corvette della lunghezza di oltre 100 metri, 
  • una nave anfibia (LPD - Landing Platform Dock),
  • due pattugliatori (OPV - Offshore Patrol Vessel),
  • i servizi di supporto in Qatar per ulteriori 15 anni dopo la consegna delle unità.

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto ha sottolineato le grandi potenzialità dello stabilimento palermitano di Fincantieri: «È un momento importante perché dal 2009 una nave completa non usciva da quello che è oggi il più grande stabilimento che ci sia in Italia per la costruzione delle navi. Un momento importante per Palermo, quindi, per Fincantieri. Ci auguriamo sia la prima di una lunga serie di navi, e non di pezzi di navi, che escano da questo cantiere, che è quello che ha più possibilità logistiche in Italia ed è probabilmente il cantiere che ha la migliore manodopera e la più grande quantità di specializzati nella lavorazione dell’acciaio in Italia – ha detto il ministro –. Questa è l’ultima di questa serie ma ci saranno navi in futuro che possono essere costruite a Palermo – ha detto il ministro –. Qua c’è una vocazione fortissima sui traghetti. Per cui le prospettive per questo cantiere possono essere ottime in futuro».

La nave è dotata di due rampe carrabili e di un bacino interno allagabile in grado di ospitare un mezzo da sbarco Lcm (Landing Craft Mechanized) pronto all'uso che può anche essere disposto sul ponte del garage e può essere dispiegato utilizzando un sistema di gru. Il ponte di volo è inoltre dimensionato per ospitare l'elicottero NH90.
«Il programma del Qatar è un programma vasto e prevede altre unità navali che devono essere consegnate – dice Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri –.. Ma la sfida più importante del programma Qatar è che poi, insieme a tutto il sistema italiano in Qatar, metteremo poi in esercizio e assisteremo tutta la fase di manutenzione nel ciclo di vita della nave: questo è molto importante perché non bisogna solo costruirle le navi ma ci siamo accompagnarle bisogna creare anche una collaborazione che non finisce con la costruzione ma continua. La parte più bella di questo progetto è il dopo costruzione che durerà alcuni anni e che sarà un altro momento di collaborazione forte con quel paese». Per quanto riguarda Palermo Folgiero spiega: «La grande opportunità di Palermo è anche una rinascita del settore dei traghetti che è un settore in cui Fincantieri ha radici profondissime e che oggi ci sarà l’opportunità di rilanciare sia perché bisogna rinnovare le flotte sia perché bisogna fare refitting di queste flotte in ottica di transizione energetica. Voi sapete ci sono anche dei fondi destinati in questo senso e Fincantieri vuole essere protagonista in questo chiamiamolo rinascimento dei traghetti e Palermo è, diciamo, il miglior cantiere possibile sia dal punto di vista delle referenze sia dal punto di vista del cantiere stesso. Vi sono sia le capacità tecniche del cantiere sia la competenza delle maestranze per essere protagonista in questo rinascimento dei traghetti»
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, Staff major general (Sea) Abdullah Hassan Al-Sulaiti, Commander of the Qatar Emiri Naval Forces, ammiraglio di squadra Enrico Credendino, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, Segretario generale Difesa e direzione nazionale armamenti, Khalid bin Yousef Al-Sada, ambasciatore del Qatar a Roma, Paolo Toschi, ambasciatore d’Italia a Doha, Renato Schifani, presidente della Regione Sicilia, Roberto Lagalla, sindaco di Palermo. «Oggi festeggiamo il lavoro del nostro cantiere navale, un cantiere di eccellenza straordinaria, degli uomini e delle donne che lavorano in maniera professionale – è stato il commento del presidente della Regione siciliana Renato Schifani –. Sono qui perché noi crediamo nell’industria e nello sviluppo di questa nostra terra. Anche la Regione darà lavoro ai cantieri con importanti commesse. Oggi celebriamo questo, ma noi continuiamo a lavorare nell’interesse della Sicilia. Sono veramente orgoglioso di essere qui a testimoniare la presenza della Regione e l’orgoglio dei siciliani».

Il presidente dell'Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale Pasqualino Monti aggiunge: «Siamo felici del lavoro svolto in questi anni per supportare Fincantieri a costruire questo importante risultato. E siamo altrettanto soddisfatti per essere finalmente arrivati alla pubblicazione di due bandi di gara - circa 150 milioni - per la ricostruzione del bacino da 150 mila tonnellate che, come ha sottolineato l'ad Pierroberto Folgiero, consentirà a Fincantieri di consolidare la sua mission costruttiva a Palermo».

L’unità sarà altamente flessibile e in grado di svolgere diversi tipi di compiti, dagli interventi umanitari al supporto delle Forze Armate e delle operazioni di terra, alla difesa antibalistica. 

ARMAMENTO IMBARCATO:
  • missili A.B.M. ASTER 30 B1, lanciabili da 2 moduli SYLVER A-50 da 8 celle,
  • 1 cannone Leonardo-OTO da 76/62 Vulcano.

Leonardo-OTO 76/62 mm Super Rapido Multi-Feeding

Il Leonardo-OTO 76/62 SR è caratterizzato da una cadenza di tiro molto elevata, soprattutto nella versione Super Rapido (120 colpi al minuto), che lo rende particolarmente adatto per la difesa antiaerea e anti-missile e per la difesa di punto, anche se, visto il suo calibro, può essere usato anche in altri ruoli come il bombardamento navale e costiero. 






Il cannone è dotato di munizionamento convenzionale, che varia a seconda del tipo di impiego e la sua polivalenza di usi è data anche dalla gran quantità di tipi di munizionamento che vanno dall'incendiario al perforante, fino ai proiettili a frammentazione con spoletta di prossimità. L'intero sistema è inoltre molto compatto ed è quindi installabile anche su navi di piccole dimensioni come le corvetta o le vedette costiere, oltre ad essere completamente controllabile da remoto. Recentemente è stato aggiunto il nuovo munizionamento guidato DART.
Questo cannone ha rappresentato un notevole successo commerciale, essendo stato adottato da 53 marine: l'ultimo importante successo è stato lo scalzare il cannone navale da 100 mm della marina francese nel progetto Orizzonte.
Nel sistema di controllo del fuoco del cannone nel corso degli anni c'è stata un'evoluzione. Le prime versioni erano dotate del radar RTN-10X Orion della Selenia. A partire della metà degli anni ottanta venne utilizzato il RTN-30X (SPG-73) nel sistema di difesa di punto Dardo-E e poteva essere abbinato oltre che all'Otobreda Compatto e Super Rapido anche al cannone da 127/54, al Breda Dardo e ai missili Sea Sparrow/Aspide. Il sistema Dardo-E fece il suo debutto nella Marina Militare sull'incrociatore portaeromobili Garibaldi, ma il radar RTN-30X era già stato imbarcato sulle Maestrale, dove però alle due torrette binate del CIWS Dardo erano asserviti due radar RTN-20X, mentre le prime unità equipaggiate con sistema Dardo-E con il 76mm Super Rapido sono stati i due cacciatorpediniere lanciamissili Audace dopo gli ammodernamenti e le prime unità ad essere equipaggiate sin dalla costruzione con il Dardo-E abbinato ai 76mm SR furono i due cacciatorpediniere Classe Durand de la Penne.
Sistema Davide/DART - Il munizionamento guidato anti-missilistico Davide: in pratica si tratta di missili senza motore (proietti), decalibrati rispetto al cannone, che possono correggere la loro traiettoria per controbattere le manovre del missile bersaglio e intercettarlo. Si tratta di un sistema di difesa anti missile delle navi a corto/cortissimo raggio, basato sull'impiego delle nuove centrali di tiro multisensore degli impianti da 76/62 Super Rapido, capace di sparare una munizione guidata e quindi di correggerne la rotta anche in volo indirizzandola sull'obiettivo.
La tecnologia sviluppata dalla Oto Melara sarà montata per la prima volta sulle fregate multimissione italiane del programma italo-francese FREMM.
Il sistema Davide/Strales abbinato al sistema di controllo di tiro Dardo-F, che controlla sia il bersaglio che il proiettile, è installabile anche sulle vecchie torrette con poche modifiche, mediante l'aggiornamento del firmware di controllo, l'aggiunta del radar di guida in banda Ka e scudo stealth. La torretta mediante il radar produce quattro fasci che vengono proiettati sul bersaglio e il proiettile viene radiocomandato nella sua direzione in modo tale che rimanga all'interno dei fasci. I proiettili DART sono un sottocalibro da 42 mm e grazie ad un adattatore raggiungono i 76 mm del calibro del cannone, hanno delle alette canard che gli permettono di manovrare e la sezione di coda ha sei pinne fisse e il ricevitore radio.
All'inizio dell'estate del 2008 NAVARM ha richiesto l'aggiornamento di un cannone al sistema Davide/Strales proveniente da un pattugliatore classe Cigala Fulgosi. Le prove sono state effettuate con successo presso il Poligono Interforze di Salto di Quirra nel marzo 2009 e hanno visto lo sparo contro bersagli a 8 km di due proiettili singoli e di una raffica da tre proiettili, che è quella attualmente nell'impiego antimissile. Il sistema dopo essere stato testato sul pattugliatore Comandante Foscari con prove di tiro con le nuove munizioni guidate in accoppiamento con il radar NA-25X, dopo aver terminato le prove è rimasto pienamente funzionante a bordo della nave.

MISSILI Aster 30 Block 1

I missili Aster sono una famiglia di ordigni antiaerei superficie/aria costruiti da Eurosam, un consorzio Europeo formato da MBDA Italia, MBDA Francia e Thales. 





La famiglia è composta da due varianti Aster 15 con gittata di 30 km e Aster 30 con gittata di 120 km, Il sistema di guida si avvale di un radar attivo nella fase finale, mentre nella fase di crociera il missile riceve aggiornamenti tramite un data-link. I missili Aster sono progettati per essere utilizzati sia da unità navali che da lanciatori terrestri.
La versione 30 differisce dalla 15 per la presenza di un primo stadio (booster)..In entrambi i missili, la parte che effettua l'intercettazione (dardo) è caratterizzata dai sistemi di manovra PIF (dal francese Pilotage en Force) e PAF (Pilotage Aerodinamic Fort). Il PAF è una architettura nella quale parte dei timoni (TVC) viene investita dal flusso aerodinamico generato del motore a razzo, mentre il PIF è basato su getti di aria compressa che modificano rapidamente la traiettoria del missile. Il PIF viene usato soprattutto in prossimità del bersaglio, dove la forza aerodinamica generata dai timoni classici ha un'isteresi più alta e quindi non è in grado di far cambiare traiettoria al missile con sufficiente rapidità, peggiorando le caratteristiche di precisione del sistema d'arma.
Il FSAF SAMP/T (dal francese Famille de Sol-Air Futurs Sol-Air Moyenne-Portée / Terrestre - Piattaforma a terra per un missile terra-aria) è un sistema missilistico terra-aria di nuova generazione sviluppato dal consorzio europeo Eurosam formato da MBDA Italia, MBDA Francia e Thales. Fa uso del missile Aster 30, utilizzato anche in ambiente navale nel sistema PAAMS, e dotato di un raggio d'azione di 100 km per l'intercettazione di aerei e 25 km per quella dei missili.
Rispetto all’attuale versione, la NT prevede essenzialmente un nuovo seeker in banda Ka, che sostituirà la quello in banda Ku oggi utilizzato, e un più moderno calcolatore. La maggiore frequenza della banda Ka, in particolare, darà al sistema di guida più raggio d’azione e una maggior precisione, caratteristiche che dal punto di vista operativo si traducono per il missile in una migliorata velocità di intercetto e nella possibilità di colpire bersagli di più ridotte dimensioni.
Si tratta di caratteristiche fondamentali, ad esempio, nel caso di intercetto di missili balistici dotati di testate multiple.
La versione NT, in ogni caso, sarà dotata della stessa massa e dello stesso booster della Block 1 “standard”, di cui manterrà anche la caratteristica di interoperabilità e comunanza tra la piattaforma marina e terrestre.

DOTAZIONE ELETTRONICA:
  • radar a lungo raggio Leonardo KRONOS. 





Marina militare "Al-Bahriyya al-Qatariyya"

La Al-Bahriyya al-Qatariyya, Marina del Qatar nota internazionalmente come Qatar Emiri Navy, è la forza navale dell'Qatar. In passato è stata una forza molto piccola rispetto alle esigenze di protezione del paese e dotata di mezzi molto leggeri, tra cui tre battelli d'attacco Classe Combattante III.




A tutto il 2010 la marina disponeva di 21 pattugliatori costieri o motovedette e di una nave anfibia; la presenza della US Navy è stata fortemente incentivata, in modo da avere in area forze amiche in grado di ottenere un effetto dissuasivo ma si sono avute anche visite amichevoli nel febbraio 2010 da parte di una nave scuola iraniana, nonostante il vicino paese sia una delle possibili minacce per il Qatar.

Programmi futuri

Esistono alcuni programmi di nuove unità in sviluppo, in particolare una classe di corvette prodotte da un consorzio turco-olandese, Nakilat/Damen, basato sugli scafi delle corvette olandesi classe Sigma.
Dai cantieri turchi ARES Shipyard sono attesi 17 pattugliatori costieri, di cui 10 "ARES 110 Hercules" da 117 t, 5 "ARES 75 Hercules" da 58 t e 2 più grandi "ARES 150 Hercules" da 245 t, in materiali compositi e che entreranno in servizio nei 5 anni successivi all'ordine del 2014.
Nel luglio 2017 è stato ufficializzato il contratto di fornitura da parte di Fincantieri alla marina qatarina di quattro corvette, una nave per operazioni anfibie e due pattugliatori.
Le "corvette" dislocano circa 3000 t e sono armate oltre che con un cannone da 76mm Super Rapido della Oto Melara, due cannoni da 30 millimetri e un sistema missilistico da difesa aerea integrato, con la componente a lungo raggio su missili MBDA Aster 30 e la componente a corto raggio su missili Raytheon RIM-116. La nave da sbarco è impostata sul progetto del Bâtiment de Débarquement et de Soutien Logistique venduto all'Algeria. Il 18 maggio 2022, presso lo stabilimento di Palermo, era stata impostata la LPD L-141 AL FULK, commissionata a Fincantieri dal Ministero della Difesa del Qatar nell’ambito del programma navale nazionale. I pattugliatori ricacano lo schema della Classe Falaj 2.


….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a dare la pace per scontata:
una sorta di dono divino 
e non, un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Fincantieri, RID, Ares-difesa, IlSole24ore, Forumfree,  Wikipedia, You Tube)























 

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