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Una pietra miliare nello sviluppo delle piattaforme sottomarine di nuova generazione sarà presto raggiunta dal gruppo cantieristico Fincantieri e dalla Marina Militare Italiana, con la fase di produzione del programma U212 NFS (Near Future Submarine) presso il cantiere integrato del costruttore navale di Muggiano (La Spezia).
I nuovi U-212 Nfs saranno leggermente diversi dai precedenti, come trapelato da fonti specializzate. Innanzitutto, saranno leggermente più lunghi, questo per ospitare nuove celle a combustibile che potrebbero aumentare la potenza complessiva del sistema propulsivo e quindi offrire segnali di velocità massima più elevati, ma anche ospitare un'antenna aggiuntiva per fornire una nuova guerra elettronica Ecm-Eccm.
Soprattutto, avranno un maggiore contenuto industriale italiano. Ad esempio, i sistemi per la guerra elettronica, che comprendono anche la parte Cems, saranno di Elettronica. La propulsione continuerà ad essere di tipo Aip, sempre basata su celle PEM Siemens, ma con batterie agli ioni di litio di produzione italiana al posto di quelle al piombo.
Ai nuovi battelli U-212 Nfs sarà applicato anche un nuovo rivestimento in fluoropolimero, che ridurrà le incrostazioni e la resistenza idrodinamica grazie a modifiche al design della prua. Grazie alle nuove batterie, alla vernice a base di metamateriali, al nuovo design della prua e alle celle a combustibile migliorate, l'autonomia dei nuovi battelli sarà notevolmente aumentata.
In termini di sistemi di combattimento, i nuovi sottomarini saranno progettati per essere in grado di lanciare missili mare-mare e terra-mare, rendendo efficaci le unità multiruolo, come altre già in servizio in altri Paesi "più ricchi". Queste unità saranno anche in grado di lavorare a stretto contatto con gli incursori del ComSubIn e di utilizzare veicoli Auv e Uuv controllati a distanza o autonomamente.
Come noto agli appassionati, in data 26 febbraio 2021 venne firmato a Roma il contratto tra l'OCCAR (Organisation Conjointe de Cooperation en matiere d'ARmement) e FINCANTIERI per la realizzazione di due nuovi sottomarini, più due in opzione, per la Marina militare denominati U212NFS (U212 Near Future Submarine).
Grandi, medie e piccole imprese nazionali saranno coinvolte sia nella fase di sviluppo che di fornitura della componentistica allo stato dell’arte.
Il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone ha commentato: “Questo accordo, di strategica importanza, doterà la Marina militare e la sua componente sommergibili di mezzi altamente tecnologici in grado di eccellere nella dimensione subacquea e di svolgere, nell'attuale scenario geo-politico, un ruolo fondamentale per la salvaguardia degli interessi del Paese".
Il “Near Future Submarine” sarà un mezzo subacqueo, in grado di permanere in mare per tempi anche molto prolungati e, grazie alla sua “invisibilità", capace di raccogliere informazioni senza alterare l'ambiente e il soggetto osservato, operando anche in presenza di elevata minaccia, pronto ad agire qualora ce ne fosse la necessità, rappresentando lo strumento di deterrenza per eccellenza.
LA CONSEGNA ENTRO IL 2029
Le prime due unità verranno consegnate nel 2027 e nel 2029 sostituendo altrettanti sottomarini della classe Sauro risalenti alla metà degli anni '80 e non più adeguati alle future sfide operative. La nuova serie di battelli, che saranno costruiti presso il cantiere di Muggiano (SP), vedrà rispetto alla più moderna classe Todaro una fortissima evoluzione in termini di impianti e concetti operativi (l'acronimo NFS caratterizza il fatto che il progetto costituisce il trait d'union tra l'affidabile progetto italo-tedesco U212A e le tecnologie emergenti del nuovo secolo). I sottomarini sono tra i mezzi più avanzati concepiti e realizzati dal genere umano. Il loro sviluppo è un orgoglio per la nostra spesso bistrattata Italia e un vero e proprio volano in grado di guidare l'acquisizione e il consolidamento di capacità industriali e tecnologiche, con potenziali grandi ricadute in diversi altri settori e un importante ritorno per il Sistema Paese.
Il programma U212NFS garantirà alla nazione un'efficace e credibile capacità di deterrenza e sicurezza nei bacini marittimi d'interesse nazionale e le collegate infrastrutture critiche che si sviluppano lungo i fondali marini che, in quanto al di sotto della superficie del mare, alle volte rimangono distanti dalla comune percezione dei problemi e delle priorità.
L'avvio della fase di produzione segna concretamente l'inizio della costruzione del primo sottomarino U212 NFS completamente integrato all'interno del programma di sviluppo pluriennale. Il programma procede nei tempi e delle risorse previste, avendo già completato la fase di revisione del design del sistema (SDR) con tutta la piattaforma e i sottosistemi di combattimento selezionati e appaltati. La pietra miliare della revisione critica del design (CDR) dovrebbe presto essere raggiunta. Il primo varo del sottomarino U212 NFS è previsto nel 2026 con consegna prevista per dicembre 2027. La seconda piattaforma dovrebbe seguire nel gennaio 2029.
L'ambizioso programma è il risultato del know-how di Fincantieri e Leonardo nel settore dei sottomarini combinato con le competenze all'avanguardia possedute da un cluster di industrie subacquee nazionali e internazionali, compresa la presenza di diverse piccole e medie imprese italiane.
La gestione dell’OCCAR fornisce processi di gestione efficaci e un certo grado di flessibilità, e il programma potrebbe integrare ulteriori nazioni partecipanti che desiderano cooperare nel settore subacqueo.
LA FURTIVITA’ ALLA BASE DELLA SUPREMAZIA IN AMBIENTE SUBACQUEO
La furtività, l'efficacia a lungo raggio e la supremazia nell'ambiente subacqueo saranno le sue peculiarità per garantire deterrenza, sicurezza e tutela degli interessi nazionali nel Mediterraneo Allargato. Nel complesso, il progetto in esame non sarà un sottomarino tradizionale ma sarà concepito come un “sistema di sistemi” in grado di comunicare e agire in sinergia con reti di sensori acustici e droni sottomarini.
Il contratto da 1,35 miliardi di euro prevede, oltre alla prima tranche di due imbarcazioni, anche un centro di addestramento più il supporto iniziale a norma e un'opzione per la seconda coppia di sommergibili, il cui finanziamento andrà a sostanziare il programma completamento. Se appaltate secondo un programma definito, queste due piattaforme dovrebbero essere consegnate a maggio 2030 e giugno 2031.
Sfruttando l'esperienza operativa dell'U212A e la cooperazione industriale con TKMS, il progetto NFS è guidato dai requisiti per migliorare la resistenza, la flessibilità operativa e le capacità.
LA DOTAZIONE DI MISSILI CRUISE D’ATTACCO PROFONDO
Grazie al nuovo sistema di combattimento di Leonardo, ai sensori e ai sistemi d'arma pianificati, in particolare i missili da crociera a lungo raggio (CRUISE o SCALP NAVAL) e attacco profondo, l'NFS giocherà un ruolo chiave da sotto la superficie, negli scenari operativi multi-dominio e inter-multinazionale. Basato su un progetto evoluto dell'U212A di Fincantieri con un livello di contenuto industriale nazionale senza precedenti, il sottomarino AIP è caratterizzato da uno scafo pressurizzato più lungo di 1,2 metri e da una piattaforma potenziata idrodinamicamente e ulteriormente più silenziosa con una lunghezza fuori tutto di circa 59 metri e un dislocamento in superficie di circa 1.600 tonnellate. La nuova piattaforma presenta una nuova vela di design in grado di ospitare fino a sette alberi elettrici (con spazio per un ulteriore albero opzionale), consentendo lo sviluppo futuro nella direzione di un sottomarino completamente elettrico. Inoltre, sono in corso studi sul fattore umano per fornire alloggi più confortevoli per i membri dell'equipaggio di nuova generazione.
IL SISTEMA DI PROPULSIONE DIESEL/ELETTRICO A.I.P.
Le prime due nuove unità manterranno lo stesso sistema di propulsione diesel/elettrico e AIP del progetto U212A, ma introdurranno un nuovo sistema di accumulo e gestione dell'energia basato su batterie al litio-ferro-fosfato, una tecnologia rivoluzionaria nel dominio subacqueo. Fincantieri ha affidato alla società italiana FIB il relativo programma di sviluppo, prototipazione e certificazione insieme alle joint venture Power for Future tra Fincantieri SI e le società Faist Electronics, TUV Rheinland e Cetena.
IL SISTEMA DI CONTROLLO DELLA PIATTAFORMA DI SEASTEMA E AVIO-AERO
In grado di operare in acque marine con temperature tropicali, l'U212 NFS presenterà un sistema di controllo della piattaforma integrato (IPCS) di nuova concezione e un sistema di combattimento di nuova generazione con sistema di gestione dei comandi e suite di sensori e controllo delle armi, che consentono di ridurre l'equipaggio a soli 29 complementi. Tutti i sistemi saranno conformi ai requisiti di sicurezza informatica più impegnativi, rendendo l'U212 NFS la seconda piattaforma di approccio cyber secure by design fornita da Fincantieri alla Marina Militare italiana. Il nuovo IPCS sarà fornito da Fincantieri Seastema, Avio Aero fornirà il sistema di controllo della timoneria e dell'immersione, il sistema di gestione del combattimento (CMS) sarà fornito da Leonardo, e deriverà dalla quarta generazione del cosiddetto SADOC CMS per le nuove piattaforme da combattimento di superficie in consegna alla Marina Militare Italiana.
Il nuovo sistema sarà basato su di un'architettura aperta e modulare che garantirà una facile integrazione di applicazioni software di terze parti (ad es. rilevamento sonar bistatico), elaborazione remota, ampio know-how di elaborazione acustica e applicazione specifica per missioni sottomarine (ad es. elaborazione video periscopio in tempo reale potenziata); il CMS sarà installato in un centro informazioni di combattimento (CIC) all'avanguardia, più spazioso, progettato da Fincantieri in sinergia con i principali fornitori e dotato di nove console multifunzione a doppio schermo e completamente intercambiabili (per CMS, sonar ed EW) più la stazione di comando con realtà aumentata e fusione di sensori/dati, affiancata da pochi IPC e console di controllo della piattaforma.
LA NUOVA VELA E LA SUITE DI SENSORI CON ALBERI NON PENETRANTI
La vela più lunga sovra-posizionata ospiterà una suite di sei alberi issati elettricamente non penetranti e il periscopio di attacco ottico penetrante di nuova generazione, tutti forniti da L3Harris, che, insieme a GEM Elettronica, fornirà anche il radar a bassa probabilità di intercettazione.
L'U212 NFS sarà equipaggiato con l'ultima generazione di periscopio ottico penetrante L3Harris e albero optronico a basso profilo con imaging elettronico ad alta risoluzione tra cui VIS, SWIR, MWIR e sensori di scarsa luminosità.
Il nuovo CMS gestirà suite di comunicazioni e sensori all'avanguardia, tra cui radio navali definite da software, collegamenti dati SATCOM (banda UHF e SHF) e Link 11/16 (predisposto per Link 22) di Leonardo, il RESM integrato di nuova concezione /CESM suite di Elettronica, che unirà alte prestazioni, dimensioni compatte e design stealth, con un nuovo albero antenna integrato e dedicato che fornisce le più recenti capacità ISR tattico-strategiche oltre alle antenne montate su albero/periscopio.
LA SUITE DI SONAR DIGITALI
Integrata da Leonardo, la suite di sonar digitali ad architettura aperta sarà fornita dalla ELAC Sonar (una società del gruppo Cohort) sulla base di un contratto annunciato a luglio 2021, con un wet-end che include un array cilindrico, un array laterale esteso (con funzionalità PRS) che fornirà una migliore funzionalità di rilevamento e tracciamento grazie all'"array di apertura verticale", insieme all'array di intercettazione acustica e al proprio idrofono acustico.
UNA PANOPLIA DI ARMI SUBACQUEE E TRASPORTO INCURSORI
Il CMS U212NFS è in grado di gestire una panoplia più ampia di armi e carichi utili, vale a dire la versione del siluro pesante Leonardo Black Shark Advanced (BSA) sviluppata per la Marina Militare Italiana, mentre le nuove imbarcazioni sono predisposte per il dispiegamento di missili da crociera per attacchi profondi a lungo raggio, la cui capacità aprirà nuovi scenari operativi e deterrenza al Ministero della Difesa italiano. L'U212NFS manterrà anche le consuete capacità di supporto delle forze speciali del “Com.Sub.In" già offerte e pianificate per l'U212A, oltre agli operatori speciali/tronco di fuga e stazione di accoppiamento per il sistema di soccorso sottomarino in difficoltà, ed è stato concepito per la futura integrazione di veicoli subacquei senza pilota, che consentirà alle nuove imbarcazioni di operare come nodo principale di una rete sottomarina che estenderà la capacità di sorveglianza complessiva della piattaforma.
DAL SADOC AL SISTEMA DI GESTIONE DEL COMBATTIMENTO ATHENA
SADOC è l'acronimo di Sistema Automatico di Direzione delle Operazioni di Combattimento, è la denominazione del primo sistema di comando e controllo della Marina Militare Italiana, ripresa dalla Bibbia dal nome del sacerdote ebraico determinante nel portare al trono il re Salomone, il quale dopo avere eretto il Tempio di Gerusalemme, nominò Sadoc quale primo Sommo sacerdote.
Nel 1968 venne istituito a Roma il "Centro di programmazione e addestramento ai Sistemi Automatici di Direzione delle Operazioni di Combattimento della Marina Militare" (MARICENSADOC), con il compito di sviluppare il primo sistema di comando e controllo navale italiano e curare l'addestramento dei futuri operatori. Nel 1970 MARICENSADOC venne trasferito a Taranto, all'interno del comprensorio di MARICENTADD, il Centro di Addestramento Aeronavale, costituitosi nel 1972, cambiando la sua denominazione da MARICENSADOC all'attuale denominazione di MARICENPROG, Centro di Programmazione della Marina Militare, dove viene formato il personale all'uso dei sistemi, scelta che permette di unire le competenze dei tecnici sviluppatori alle esperienze del personale destinato ai sistemi a bordo.
Il Sistema Automatico di Direzione delle Operazioni di Combattimento ha avuto nel tempo varie evoluzioni, l'ultima delle quali il nuovo sistema SADOC 4, destinato ad equipaggiare le unità di nuova costruzione.
Il Sistema Automatico di Direzione delle Operazioni di Combattimento denominato SADOC-1 venne realizzato prendendo a modello il NTDS americano utilizzava un elaboratore americano CP642B e monitor SYA e venne imbarcato nel 1970 sugli incrociatori lanciamissili Doria e Duilio e sull'incrociatore lanciamissili portaelicotteri Vittorio Veneto. Il sistema venne imbarcato anche sui due nuovi cacciatorpediniere lanciamissili Audace e Ardito.
Il sistema SADOC-2 (o IPN-10) ha aggiunto un secondo computer al sistema, con entrambi gli elaboratori poi sostituiti con computer italiani CDG-3032 (CP-7010), una consolle orizzontale per tre operatori con monitor da 22 pollici e nuove consolle con schermi da 16 pollici.
Il sistema SADOC-2 venne installato negli anni 1976/1977 sui cacciatorpediniere lanciamissili della classe Impavido e nel 1978 sulle nuove fregate lanciamissili Classe Lupo, che successivamente vennero dotate di sistema SADOC-2 (IPN-20) che venne imbarcato sulle fregate lanciamissili classe Maestrale, sulla portaeromobili Garibaldi, sui cacciatorpediniere lanciamissili classe Audace in origine equipaggiati con sistema SADOC-1, sui quali il sistema SADOC-2 venne imbarcato nel corso dei lavori di mezza vita effettuati nella seconda metà degli anni ottanta, sui cacciatorpediniere lanciamissili classe Durand de la Penne, sui pattugliatori di squadra classe Soldati,sulle corvette classe Minerva, su una delle navi d'assalto anfibio della classe San Giorgio e sul rifornitore di squadra Etna.
il sistema disponeva di consolle consolle multifunzionali e di consolle dedicate per il sonar, per la guerra elettronica per i missili e per le artiglierie di bordo.
Il sistema SADOC-3 (o IPN-3) è stato imbarcato sui pattugliatori classe Comandanti sulla portaerei Cavour sui Doria sulle FREMM e nel corso degli anni dieci su quattro delle Maestrale allo scopo di prolungarne la vita operativa.
Il sistema SADOC-4 è stato destinato ai nuovi pattugliatori polivalenti d'altura (PPA) classe Thaon di Revel, sulla nuova LHD Trieste e sui nuovi cacciatorpediniere lanciamissili DDx destinati entro la fine degli anni venti a sostituire i cacciatorpediniere classe Durand de la Penne.
GESTIONE DELLO SPAZIO DI BATTAGLIA E PROTEZIONE DELLE FORZE
Soluzioni per applicazioni di difesa terrestre, che supportano le forze armate nella trasformazione digitale dei sistemi militari per operare negli scenari di missione odierni, sempre più complessi e impegnativi. Radar terrestri, sistemi di controllo del fuoco, optronica, reti di sorveglianza persistente, pianificazione della missione e sistemi di comunicazione integrati in un'architettura net-centrica interoperabile che offre una risposta rapida, decisa e sicura a minacce potenziali in continua evoluzione.
SISTEMI DI SUPPORTO STRATEGICO E SISTEMI C4I
Sistemi che supportano la catena di comando e controllo, consentendo la cooperazione tra tutte le piattaforme aeree, terrestri, marittime e sottomarine, con o senza equipaggio, guidate dai centri operativi. Soluzioni complete e scalabili che offrono un'ampia gamma di funzioni: creazione, distribuzione e visualizzazione in tempo reale di immagini operative condivise, navigazione, valutazione delle minacce e assegnazione delle armi, gestione dei sistemi di difesa e pianificazione delle missioni.
SISTEMA DI GESTIONE DEL COMBATTIMENTO CMS ATHENA DI LEONARDO
Sono sistemi di gestione del combattimento (CMS) altamente flessibili e modulari, adattabili a tutti i tipi di mezzi navali, dai pattugliatori alle portaerei e ai sottomarini. Basati su un'architettura scalabile e completamente ridondante, questi sistemi integrano e riutilizzano capacità multi-missione per garantire l'acquisizione, la fusione e la gestione dei dati per una valutazione efficace degli scenari operativi e la gestione delle risorse disponibili per un processo decisionale rapido ed efficace.
ATHENA® (Architecture & Technologies Handling Electronic Applicazioni Navali) è la soluzione dell'azienda per sistemi avanzati di gestione del combattimento (CMS), dalle navi da pattugliamento alle fino alle portaerei, nonché per programmi di ristrutturazione o refitting.
Il CMS ATHENA® integra tutte le funzioni necessarie per la sorveglianza, i sensori e immagini tattiche, supporto alla navigazione, valutazione delle minacce e l’assegnazione delle armi, gestione del sistema d'arma, pianificazione delle missioni, il collegamento dati tattico multiplo e l'addestramento a bordo.
La maggiore integrazione tra le Marine in scenari internazionali implica nuovi requisiti e vincoli in materia di minacce, interoperabilità e flessibilità. Nel settore dei sistemi di combattimento navale, ciò si traduce in sistemi maggiormente integrati in grado di ridurre il personale operativo e di mantenere efficienza operativa allo stesso tempo.
ATHENA è la soluzione all'avanguardia per la gestione del combattimento, progettato per soddisfare tutti i nuovi requisiti dei programmi navali più avanzati.
Adatto a qualsiasi classe di imbarcazione, ATHENA CMS si basa su un'architettura modulare e scalabile completamente ridondante che può essere personalizzata per adattarsi alle esigenze specifiche del cliente.
Il CMS ATHENA supporta il team di comando nella gestione dei sistemi di combattimento di bordo e degli asset della Forza Armata per il raggiungimento delle missioni assegnate. ATHENA consente di apprezzare efficacemente la situazione tattica e supporta la pianificazione e l'esecuzione delle seguenti operazioni:
- Gestione delle informazioni tattiche;
- Adempimento dei compiti della forza;
- Gestione delle missioni navali nei domini AAW, ASuW e ASW;
- Gestione delle risorse del sistema di combattimento;
- Interoperabilità del sistema attraverso collegamenti di dati tattici e scambi di dati strategici;
- Supporto strategico del comando;
- Formazione degli operatori a bordo;
- Registrazione e analisi dei dati.
Grazie ad applicazioni avanzate e ad alte prestazioni, ATHENA copre tutte le funzioni del sistema di combattimento attraverso l'integrazione automatica dei dati dei sensori, la compilazione e valutazione automatica del quadro tattico e il coordinamento automatico dei sistemi d’arma attraverso la valutazione delle minacce e l'assegnazione delle armi. La gestione ottimizzata delle risorse del sistema di combattimento e l'ampio supporto alle attività strategiche a medio e lungo termine.
Questo quadro garantisce anche interoperabilità sia tattica che strategica in scenari net-centrici, attraverso scenari net-centrici, attraverso le seguenti capacità:
- aiuti decisionali TEWA per supportare il coordinamento dei mezzi militari, compresi i mezzi da combattimento di superficie e gli aerei da combattimento;
- mezzi militari, compresi i combattenti di superficie e i velivoli da combattimento;
- Compilazione del quadro operativo comune e scambio di informazioni tattiche, comandi e
- scambio di informazioni tattiche, controlli e ordini attraverso il Multi-Data Link Processor su Link 11, Link, collegamenti dati satellitari e J-REAP;
- Gestione ed elaborazione dei messaggi operativi per deformazione automatica dei messaggi provenienti dai Comandi di terra e di flotta e per estrarre le informazioni e dai Comandi di Flotta e di estrarre i dati rilevanti per l'elaborazione e la per l'elaborazione e la visualizzazione.
IL SISTEMA ATHENA è suddiviso in segmenti funzionali, ognuno dei quali fornisce una serie di servizi:
- Infrastruttura CMS, che fornisce comunicazione e di comunicazione e distribuzione dei dati, la visualizzazione dei dati e la gestione dei dispositivi di input, configurazione e monitoraggio del sistema, distribuzione video, registrazione, replay e analisi dei dati, generazione e generazione e animazione di scenari di simulazione;
- Immagine e sorveglianza dell'area locale, che fornisce la gestione dei sensori e l'elaborazione dei dati, la compilazione di immagini tattiche basate sui dati dei sensori, sugli input dell'operatore e sulle informazioni del collegamento dati, nonché la valutazione della situazione in termini di identificazione e classificazione dei bersagli;
- Applicazioni di missione, che forniscono comando e controllo per l'esecuzione di missioni operative nei domini AAW e ASuW, sulla base del quadro tattico e ASuW, sulla base del quadro tattico, attraverso il coordinamento dei propri effettori navali e delle risorse della forza;
- Tactical Data Link, che fornisce l'inizializzazione del collegamento dati;
- scambi di dati di sorveglianza e scambi di ordini di comando delle armi attraverso il collegamento dati tattico;
- Supporto strategico del comando, che fornisce consapevolezza della situazione ad ampio raggio, aiuti per la pianificazione delle missioni, gestione dei messaggi operativi, strumenti di collaborazione,
- visualizzazione di dati secondari;
- Gestione degli equipaggiamenti del sistema di combattimento, sensori e comando e controllo di sensori ed effettori, compresa la loro simulazione durante l'addestramento.
Il CMS ATHENA si basa su una struttura architettonica che consiste in un sistema aperto che utilizza tecnologie hardware e software all'avanguardia caratterizzate da:
- Alto livello di integrazione e automazione del sistema;
- Ampia gamma di operazioni di missione supportate;
- Ampio numero di infrastrutture e utility;
- Architettura aperta, distribuita e modulare;
- Ampia adozione di componenti COTS adeguati;
- Supporto decisionale tattico e di pianificazione avanzato;
- Integrazione con i sistemi C4I marittimi;
- Digitalizzazione, distribuzione e presentazione di video (radar, TV).
Il sistema pone una grande enfasi sui progetti "plug and play", utilizzando un concetto di architettura aperta che permette di modificare la configurazione senza influire sull'architettura complessiva.
L'hardware di ATHENA comprende la rete di trasferimento dati C/S, unità informatiche tattiche, processore Multi Data Link (M-DLP).
Console multifunzione (MFC), unità di distribuzione video (VDU), registrazione dati.
(VDU), Unità di registrazione e gestione dati (DRMU).
CARATTERISTICHE CHIAVE
ATHENA è il risultato di oltre quarant'anni di esperienza dell'azienda nello sviluppo di sistemi di gestione del combattimento per i principali programmi navali nazionali e internazionali.
Le prime linee di prodotti CMS includevano NUMC (pattugliatori veloci), il Refitting della Marina Militare Italiana (Fregate Maestrale, Ammiragli) e Horizon (cacciatorpediniere AAW per Italia e Francia).
Italia e Francia). Le ultime consegne principali riguardano tutte le navi della Marina Militare Italiana, in particolare la Portaerei Cavour e le Fregate Multi Missione (fregate FREMM) e le navi della Marina degli Emirati Arabi Uniti, come le corvette della classe Baynunah, corvetta della classe Abu Dhabi, le navi stealth Falaj e i pattugliatori veloci Ghannatha.
Questa esperienza include lo sviluppo della serie IPN fino alla versione sviluppo di serie IPN fino alle consegne di CMS per navi da combattimento di superficie, compresi i pattugliatori, cacciamine, corvette, fregate, navi logistiche, cacciatorpediniere, portaerei, tutte caratterizzate dalle seguenti caratteristiche di spicco:
Capacità operative avanzate, attraverso la compilazione e distribuzione del quadro tattico, coordinamento delle missioni navali e la gestione delle risorse del Combat System;
Alto livello di integrazione automatica dei dati dei sensori e coordinamento automatico dei sistemi d’arma;
Prestazioni e affidabilità del sistema per garantire continuità delle funzioni operative senza perdita di dati;
Flessibilità e modularità con potenziale di crescita e capacità di aggiornamento, implementazione di opzioni nazionali e massima comunanza tra le diverse configurazioni.
ATHENA MK2/U: LA C.M.S. DEGLI U-212 NFS
Il nuovo Leonardo Combat Management System (CMS) ATHENA MK2/U con capacità subacquee verrà integrato nei nuovi sottomarini U-212 NFS della Marina Militare Italiana. Leonardo è leader mondiale nel settore navale, partner strategico della Marina Militare Italiana e punto di riferimento per le forze navali di molti Paesi. Nel settore dei sottomarini, l'azienda sviluppa tecnologie e prodotti di livello mondiale per rispondere all'esigenza di garantire adeguate capacità di sorveglianza e controllo, visti i complessi scenari operativi che caratterizzeranno il futuro delle operazioni in questo settore.
Il nuovo Combat Management System è il primo prodotto di questo tipo dell’azienda italiana: una sfida estremamente importante, che ha ampliato il portafoglio prodotti in un segmento in cui Leonardo possiede una delle piattaforme CMS per unità terrestri più avanzate e complete del mercato: l'ATHENA MK2/E, installato a bordo dei nuovi pattugliatori d'altura LHD TRIESTE e LSS VULCANO della Marina Militare Italiana. Grazie a questo sistema, ma anche a 20 anni di esperienza nel comando e controllo navale, l'ATHENA MK2/U è stato sviluppato per i sottomarini U-212 NFS attualmente in costruzione per la Marina Militare Italiana.
Il prodotto si distingue soprattutto per la sua intrinseca modularità e flessibilità, che garantirà l'integrazione di eventuali nuovi sistemi e funzioni (alcuni dei quali inizialmente non previsti), fornendo un pacchetto di capacità fondamentali compatibili con ATHENA MK2/E, ovvero la gestione dello scenario tattico e dei sensori organici (adattati ai sistemi sonar), l'acquisizione della consapevolezza situazionale, l'interoperabilità e la registrazione e l'analisi dei dati. Queste capacità distintive e collaudate sono state adattate alle caratteristiche uniche dell'ambiente subacqueo e integrate con ulteriori specifiche del dominio subacqueo (Underwater Extended Capabilities), come l'analisi del movimento del bersaglio (TMA), l'elaborazione video, la gestione dei siluri pesanti e l'uso estensivo di algoritmi di intelligenza artificiale in una varietà di funzioni diverse. La Target Motion Analysis è tipicamente utilizzata sui sottomarini per determinare la posizione di oggetti in movimento all'interno dello scenario operativo, sulla base della localizzazione da parte di sensori passivi (per evitare il rilevamento) che, in questo caso, vengono ricostruiti utilizzando “intelligenza artificiale AI” e algoritmi matematici per migliorare le prestazioni.
Anche le attività di elaborazione video sono gestite da algoritmi di IA per fornire rapporti sulla situazione tattica migliorati che utilizzano immagini periscopiche e video e la realtà aumentata per visualizzare i dati. Oltre alle immagini al periscopio, l'IA può essere utilizzata anche per acquisire "viste panoramiche" dell'area circostante in un'ampia varietà di condizioni operative, e per contrastare le immagini (le cosiddette funzioni Dehaze e False Colour), ovvero la rimozione della "foschia" e l'identificazione di corpi caldi e freddi eseguendo una post-elaborazione delle immagini.
L’UTILIZZO DI NUOVE CONSOLLE MULTI-FUNZIONE
In termini di hardware, l'elemento più innovativo è l'utilizzo di nove console multifunzione, che fungono da interfaccia uomo-macchina per la visualizzazione delle "aree tattiche", informazioni che vengono raccolte da vari sensori anche con l'aiuto della realtà aumentata.
Composte da due monitor 4K verticali multi-touch da 27" (ATHENA MK2/E ha solo uno schermo da 42"), le console sono diverse da quelle installate nelle unità a terra, in quanto devono essere adattate ai vincoli dell'ambiente subacqueo come lo spazio limitato, requisiti di bassa rumorosità, necessità di contenere il consumo energetico, ecc. Tutti questi vincoli sono alla base dell'architettura hardware del CMS. Infatti, le console sono raffreddate ad acqua per ridurre il rumore e sono realizzate in una speciale fibra di carbonio per soddisfare i requisiti ambientali sopra citati.
Quattro delle nove console sono state progettate per gli operatori sonar, mentre le altre sono state sviluppate per gli operatori di comando e controllo della nave. Grazie al loro carattere multifunzionale, ognuna delle console può essere utilizzata per svolgere qualsiasi funzione del sistema (a seconda dei permessi di accesso dell'operatore) e utilizzare le interfacce grafiche uomo-macchina dei diversi componenti integrati nel CMS (visualizzabili attraverso la console di visualizzazione), sia che si tratti di una situazione di sonar che di "guerra elettronica". Infine, in termini di scalabilità, poiché il nuovo CMS richiede un numero inferiore di console, il sistema può essere installato non solo su sottomarini più piccoli, ma anche su sottomarini già in servizio sottoposti a programmi di ammodernamento.
Leonardo è da tempo partner strategico della Marina Militare Italiana e punto di riferimento per le forze navali di molti Paesi. Nel settore subacqueo la multinazionale italiana sviluppa tecnologie e prodotti di prim'ordine per soddisfare l'esigenza di garantire adeguate capacità di sorveglianza e controllo, visti i complessi scenari operativi che caratterizzeranno il futuro delle operazioni in questo settore. Peri il nuovo Combat Management System (CMS), primo prodotto in assoluto di questo genere dell’azienda, si è trattato di una sfida estremamente importante, che amplia il portafoglio prodotti dell'azienda in un segmento in cui Leonardo dispone di una delle piattaforme CMS per unità di terra più avanzate e complete sul mercato: l'ATHENA MK2, installato a bordo dei nuovi pattugliatori d'altura LHD TRIESTE e LSS VULCANO della Marina Militare Italiana. E' grazie a questo sistema, e anche a 20 anni di esperienza nel comando e controllo navale, che l'ATHENA MK2/U è stato sviluppato per i sottomarini U-212 NFS attualmente in costruzione per la Marina Militare Italiana.
CONTROMISURE E TORPEDINI
Siluri leggeri
Leonardo è leader di mercato nel settore dei siluri leggeri, con un catalogo completo composto dal progetto MU90, A244/S mod.3 e il nuovo Black Arrow.
Con il suo catalogo completo Leonardo può proporre diverse soluzioni contro i sottomarini convenzionali e nucleari, nonché contro le navi di superficie.
In particolare il siluro leggero di ultima generazione, Black Arrow, leggero e di ultima generazione, è progettato per essere lanciato sia da piattaforme convenzionali sia da piattaforme convenzionali che da velivoli senza equipaggio e con la sua nuova tecnologia a polimeri di litio, risulta il più conveniente sul mercato.
Contromisure subacquee
Sfruttando la sua lunga esperienza nella produzione di siluri, Leonardo ha sviluppato contromisure per siluri altamente efficienti, come il MJTE, un'esca subacquea auto-movimentata efficace contro qualsiasi siluro, in grado di simulare perfettamente gli echi acustici di diversi bersagli in modo perfetto.
Può essere lanciato con il lanciatore di esche miste ODLS20 o quello dedicato contro le minacce subacquee C310 e il suo predecessore C303/S, così come qualsiasi lanciatore di esche standard NATO da 130 mm.
Siluro pesante Black Shark
Il Black Shark è l'ultima generazione di siluri pesanti, progettato per essere multiuso, con la possibilità di essere lanciato sia da sottomarini che da navi di superficie, contrastando qualsiasi tipo di minaccia sottomarina. È un siluro a lungo raggio, completamente stealth, filoguidato e auto-orientante con diametro standard di 21”. È dotato di un'innovativa testata acustica, chiamata ASTRA (Advanced Sonar Transmitting and Receiving Architecture), che rappresenta lo stato dell'arte delle testate acustiche passive e consente di utilizzare i suoi dati come un'estensione della suite sonar standard, tramite il trasferimento dei dati a distanza fino al cablaggio del Black Shark, sia in media che in alta frequenza.
Mini siluro Black Scorpion
In uno scenario internazionale complesso in cui l’ASW si sta rapidamente spostando dalle acque blu profonde alle zone litoranee e alle acque calde e poco profonde, Leonardo ha realizzato una sinergia nel campo del sistema di contromisure MTE, ha aggiornato alcune sezioni d'arma nei settori dell'elettronica, dei sensori e dell’energia e ha creato un siluro di dimensioni molto ridotte (5"): il BLACK SCORPION, in grado di essere lanciato sia da navi che da elicotteri.
IL SONAR “Thesan”
Thesan è un sonar di prua per la navigazione e l'evitamento delle mine, che garantisce una difesa completa contro le mine ormeggiate e sommerse, i subacquei e gli oggetti trasportati dai sommozzatori. È inoltre in grado di garantire elevate prestazioni di navigazione sia in acque profonde che poco profonde.
SONAR ATAS
ATAS è un sistema sonar attivo a traino, che funziona sia in modalità attiva che passiva a diverse profondità, fino a 300 metri dalla superficie del mare. Funziona con frequenze medie e basse e sorveglianza panoramica (attiva e passiva), classificazione automatica e allarme siluri. Il sistema è in grado di eseguire l'analisi di coerenza LOFAR, DEMON e Multiple Line COherence Analysis e di confrontare i risultati con un file di dati di classificazione (di proprietà del cliente finale). Il sistema consente di classificare e identificare manualmente gli echi sonar.
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non,
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Marina.difesa, Navalnews, Wikipedia, You Tube)
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