martedì 4 marzo 2025

MARINA MILITARE ITALIANA: l'S-528 Pietro Venuti è un sottomarino varato il 9 ottobre 2014 presso gli stabilimenti Fincantieri del Muggiano (La Spezia). E’ la terza unità della classe Todaro per la Marina italiana dopo i sommergibili Todaro e Scirè. In particolare, il Pietro Venuti è la prima unità della seconda serie.










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Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 
La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.







LA MARINA MILITARE ITALIANA


La Marina Militare è la componente operativa marittima della difesa militare della Repubblica Italiana e costituisce una delle quattro forze armate, insieme a Esercito Italiano, Aeronautica Militare e Arma dei Carabinieri. A essa sono affidati il controllo e la condotta delle operazioni navali nelle acque territoriali e internazionali. L'attuale denominazione è stata adottata nel 1946, con la proclamazione della Repubblica dopo la Seconda guerra mondiale, ereditando la stessa struttura della Regia Marina e le unità navali che le condizioni armistiziali e del trattato di pace lasciavano all'Italia. Dopo un'espansione dovuta anche alla cessione da parte degli Stati Uniti d'America di alcune unità navali e a un programma di costruzioni noto come "legge navale", necessario per far fronte alla minaccia proveniente dal Patto di Varsavia, a partire dalla fine del XX secolo è stato attuato un programma di ridimensionamento dovuto alla rivalutazione dei compiti della forza armata. La sua missione, inizialmente all'interno della NATO e successivamente anche dell'Unione europea, consiste nel mantenimento di una continua e credibile presenza nell'area mediterranea, nel controllo dei mari italiani con unità aeronavali e relativo supporto terrestre, nella cooperazione con le forze navali alleate, nel mantenimento di una forza di superficie e di una forza subacquea in grado di operare autonomamente, garantendosi una protezione da offese aeree, di superficie e subacquee, cui affiancare una componente anfibia in grado di svolgere limitate operazioni.



IL SOTTOMARINO S-528 PIETRO VENUTI

Il Pietro Venuti è un sottomarino della Marina Militare italiana, varato il 9 ottobre 2014 presso gli stabilimenti Fincantieri del Muggiano (La Spezia).




E’ la terza Unità della Classe Todaro e, insieme al Sommergibile Romeo Romei, costituisce la 2^ serie del progetto italo-tedesco U-212A, probabilmente la più avanzata interpretazione su scala mondiale del sottomarino convenzionale.
Le spiccate potenzialità dell'Unità aderiscono perfettamente ai requisiti per le attività in cui esso sarà impiegato dalla F.A., tra le quali missioni di controllo delle linee di traffico marittimo, monitoraggio delle attività illecite, sorveglianza delle aree di alto interesse nazionale.  In aggiunta, per assolvimento dei suddetti compiti operativi, l'Unità vede incrementate le proprie capacità di autonomia, che la rendono in grado di intraprendere le capacità expedictionary.
Il sistema di propulsione, basato sull'impiego di tecnologie Air Indipendent Propulsion, rende il Sommergibile altamente silenzioso, con un profilo stealth avveniristico che ne esalta la prerogativa di occultamento, caratteristica essenziale per un sottomarino del terzo millennio.  
Altre importanti  innovazioni si sono raggiunte soprattutto nel Sistema di Combattimento, con notevoli migliorie apportate al Sistema Sonar, al sistema di Periscopi, che prevede l'adozione di un innovativo sistema optronico non penetrante, e alle capacità di comunicazione con l'implementazione del sistema di comunicazione satellitare in banda SHF, novità assoluta per i Sommergibili italiani.
Il Sommergibile Pietro Venuti, prima unità con questo nome è stato consegnato alla Marina Militare il 6 Luglio 2016.    

LA STORIA

La seconda serie della classe di sottomarini Todaro è costituita da due unità: Pietro Venuti (S 528) e Romeo Romei (S 529). La prima unità (Pietro Venuti) è entrata in servizio il 6 luglio 2016, mentre la seconda (Romeo Romei) è entrata in servizio l'11 maggio 2017.
Le differenze rispetto alla prima serie riguardano principalmente il sistema di combattimento e di comunicazione. In particolare, i battelli della seconda serie hanno capacità di collegamento satellitare ad alta velocità, sono dotati di un albero optronico (periscopio) ed hanno un nuovo sistema d'arma, basato sul nuovo siluro Black Shark Advanced della WASS. Inoltre è aumentata l'autonomia, incrementando la capacità di combustibile.
Il 30 ottobre 2013 è avvenuto l'accostamento della sezione di poppa del sommergibile Venuti ed è iniziata la fase di chiusura dello scafo resistente.
Il 9 ottobre del 2014 è avvenuto il varo nel Cantiere navale del Muggiano (Fincantieri).
Consegnato alla Marina Militare il 6 luglio 2016 a La Spezia, dopo aver completato con successo il tirocinio addestramento sommergibili, il battello il 6 febbraio 2017 è approdato per la prima volta alla base sommergibili di Taranto dove è stato accolto, come da tradizione, con una sobria cerimonia di benvenuto.

IL NOME

L'unità prende il nome dal capo silurista Pietro Venuti, caduto nel Mar Arabico il 24 giugno 1940 e decorato con medaglia d'oro al valor militare alla memoria per il gesto eroico compiuto a bordo del sommergibile Luigi Galvani, dislocato in Mar Rosso.

Il capo silurista Pietro Venuti, medaglia d'oro al valor militare alla memoria, perse la vita eroicamente sul sommergibile Galvani nelle acque del Mare Arabico, il 24 giugno del 1940.





IL FRUTTO DI UNA COLLABORAZIONE ITALO-TEDESCA

Il sottomarino AIP è il risultato della consolidata cooperazione bilaterale italo – tedesca, prevista da un accordo governativo fra i ministeri della difesa delle due nazioni, siglato il 22 aprile del 1996, che ha già portato negli anni scorsi alla costruzione di quattro battelli per la marina tedesca e due per quella italiana, il Todaro e lo Scirè che da tempo operano con grande successo, affiancandosi ai quattro battelli della classe Sauro Pelosi, Prini, Longobardo e Gazzana.
Come l'unità gemella Romeo Romei, è caratterizzato da soluzioni tecnologiche modernissime, interamente realizzato in materiale amagnetico e impiegando le più moderne tecniche di silenziamento per la riduzione della segnatura acustica.
In particolare, i due sottomarini U212 della seconda serie sono equipaggiati con un moderno sistema di comunicazione satellitare SHF, un periscopio “optronico”  di ultima generazione e un sistema d’arma basato sul nuovo siluro pesante Leonardo-WASS Black Shark Advanced, di realizzazione completamente italiana, oltre ad essere dotati di un sistema di propulsione silenziosa Air Indipendent Propulsion, a celle a combustibile della SIEMENS in cui l'energia elettrica viene prodotta tramite la reazione di ossigeno e idrogeno, garantendo un'autonomia in immersione circa il quadruplo superiore a quella dei sistemi convenzionali a batteria.

PROGETTO

In parte a causa della disposizione a "X" dei piani a poppa, il Type 212 è in grado di operare in appena 17 metri di acqua. 



Questo è un requisito di lunga data per i progetti dei sottomarini tedeschi, che consente loro di passare un punto strategico nel Mar Baltico (la "Kadettrinne") sommersa.  Questo gli permette di avvicinarsi molto di più alla riva rispetto alla maggior parte dei sottomarini contemporanei. I commando che operano dal natante possono emergere vicino alla spiaggia ed eseguire la loro missione più rapidamente e con minor sforzo.
La sezione trasversale prismatica dello scafo e le transizioni senza intoppi dalla scafo alla vela migliorano le caratteristiche di furtività del sottomarino.

PROPULSIONE A.I.P.

Sebbene la propulsione idrogeno-ossigeno fosse stata presa in considerazione per i sottomarini già dalla prima guerra mondiale, il concetto non ebbe molto successo fino a poco tempo fa a causa di problemi di possibili incendi ed esplosioni. Nel Type 212 questo è stato contrastato immagazzinando il carburante e l'ossidante in serbatoi al di fuori dello spazio dell'equipaggio, tra lo scafo a pressione e lo scafo leggero esterno. I gas vengono convogliati attraverso lo scafo a pressione alle celle a combustibile secondo necessità per generare elettricità, ma in qualsiasi momento c'è solo una piccolissima quantità di gas presente nello spazio dell'equipaggio.
Nell'ottobre 2024 è stato riferito che un nuovo sistema di batterie agli ioni di litio è stato sviluppato da Thyssenkrupp Marine Systems, che sarà installato e testato su un sottomarino di tipo 212A esistente.





ARMI IN DOTAZIONE

Il tipo 212A è in grado di lanciare il siluroguidato tramite fibra ottica DM2A4 Seehecht ("Seahake") siluro pesante, il siluro WASS Black Shark e missili a corto raggio dai suoi sei tubi siluri, che utilizzano un sistema di espulsione ad acqua. La capacità futura potrebbe includere missili da crociera lanciati in immersione.
Il missile a corto raggio mare-aria IDAS (basato sulIl missile IRIS-T), destinato principalmente all'utilizzo contro le minacce aeree e contro obiettivi marittimi o terrestri di piccole o medie dimensioni, è stato messo a punto da parte della DIEHL BGT e sarà lanciato dai tubi lancia-siluro. L’IDAS è guidato tramite una fibra ottica ed ha una portata di circa 20 km. Quattro missili si adattano a un tubo lancia-siluri e vengono conservati in un caricatore. Le prime consegne dei missili IDAS alla Marina tedesca sono avvenute dal 2014 in poi.
Si sta considerando anche un cannone automatico da 30 mm chiamato Muräne (moray) per supportare le operazioni dei sommozzatori o per dare colpi di avvertimento. Il cannone, probabilmente una versione del Rheinmetall RMK30, sarà conservato in un albero retrattile e potrà essere armato senza che il sottomarino emerga. L'albero sarà anche progettato per contenere tre UAV Aladin per missioni di ricognizione. È probabile che questo albero sia stato montato sul secondo lotto dei sottomarini tipo 212 della Marina tedesca.

ATTIVITA' OPERATIVA DEGLI U212A

  • Nell'aprile 2006, l'U-32 della Marina tedesca ha navigato dal Mar Baltico alla stazione navale di Rota in Spagna in due settimane, per un percorso di 1.500 miglia nautiche (2.800 km; 1.700 miglia) senza superficie o snorkeling.
  • L'S 526 Todaro della Marina italiana è stato schierato, per oltre sei mesi nel 2008, negli Stati Uniti per l'esercitazione CONUS 2008 con la Marina degli Stati Uniti.
  • L'S 527 Scirè della Marina italiana è stato schierato, per oltre cinque mesi nel 2009, negli Stati Uniti per l'esercitazione CONUS 2009 con la Marina degli Stati Uniti.
  • L'S 526 Todaro della Marina Italiana, tra il 1° settembre 2012 e il 13 febbraio 2013, per la prima volta è stato schierato nelGolfo di Aden,Mar Arabico,Golfo di Oman e Oceano Indiano.
  • Nel 2013, mentre era in viaggio per partecipare a esercitazioni navali nelle acque statunitensi, l'U-32 della Marina tedesca ha stabilito un nuovo record per i sottomarini non nucleari con 18 giorni di transito sommerso senza snorkeling.
  • Il 15 ottobre 2017, l'U-35 della Marina tedesca ha subito danni alle sue pinne del timone durante le immersioni al largo della costa norvegese.

Caratteristiche generali U-212A:
  • Dislocamento: 1.450 tonn in superficie; 1.830 tonn in immersione; 2.500 tonnellate in superficie per il 212CD;
  • Lunghezza: 56 m (183,7 piedi), 57,2 m (187,66 piedi) (2° lotto) 73 m per 212CD;
  • Larghezza: 7 m (22,96 piedi) 10 m per 212CD;
  • Progetto: 6 m (19,68 piedi) 7 m per 212CD;
  • Propulsione: 1 MTU 16V 396 motore diesel - 9 celle a combustibile HDW/Siemens PEM, 30-40 kW ciascuna (U31) - 2 celle a combustibile HDPE/Siemens PEM 120 kW (U32, U33, U34) - 1 motore elettrico Siemens Permasyn 1700 kW, che guida una singola elica a sette pale;
  • Velocità: 20nodi (37 km/h) in immersione, 12 nodi in affioramento;
  • Profondità: oltre 700 m (2.300 piedi);
  • Autonomia: 8.000 miglia nautiche (14.800 km, o 9.196 miglia) a 8 nodi (15 km/h);
  • Resistenza: 3 settimane senza snorkeling, 12 settimane in totale;
  • Armamento: - 6 tubi siluranti da 533 mm (in 2 gruppi asimmetrici puntati in avanti di sinistra 4 + destra 2) con 13 siluri o 24 mine in tubo - Missili IDAS - 24 mine navali esterne (opzionali);
  • Contromisure: Sistema di difesa siluro Tau, 4 lanciatori, 40 jammer/esche
  • Sensori: Suite di sonar STN Atlas DBQS40: - TAS-3 sonar passivo a matrice trainata a bassa frequenza (distribuito dalla vela) - FAS-3 sonar passivo a basso e medio frequenza sonar di fianco montato sullo scafo - MOA 3070 sonar per il rilevamento della mine;
  • Periscopi: Carl Zeiss SERO 14, conFLIR e ottico-telemetro - Carl Zeiss SERO 15, contelemetro laser - Rivas Calzoni periscopio alberi e sistemi di snorkeling - Kelvin Hughes Tipo 1007 Navigazione della bandaradar - EADS FL 1800U ESM suite - Idrofoni WASS - Avio GAUDI pilota automatico e sistemi idraulici - Sistema di combattimento Kongsberg MSI-91;
  • Equipaggio: 23-27 (incl. 5 ufficiali).





Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, SAFARI, Google, MarinaMilitare, HI SUTTON, Wikipedia, RID, You Tube)




















































 

domenica 2 marzo 2025

Bundeswehr 1992 - 2025: il Bergepanzer 3 “Büffel" o anche Panzer di salvataggio 3 (BPz3) è un veicolo supporto al combattimento. È frutto di uno sviluppo bilaterale tra la Bundeswehr e l'esercito olandese basato sul carro armato Leopard 2.









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La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
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senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.






Bundeswehr

La Bundeswehr (AFI: /ˈbʊndɛsˌveːɐ̯/; lett. "difesa federale") è il nome ufficiale delle forze armate della Repubblica Federale di Germania e della loro sezione civile. Durante gli anni della guerra fredda e della Germania divisa, la Bundeswehr era equipaggiata con migliaia di carri armati moderni e costituiva un pilastro fondamentale dello schieramento NATO in Europa, pronta ad affrontare una eventuale invasione portata dalle forze del Patto di Varsavia.





Il  Bergepanzer 3 “Büffel" o anche Panzer di salvataggio 3 (BPz3) appartiene al gruppo dei veicoli di supporto al combattimento. È uno sviluppo bilaterale tra la Bundeswehr e l'esercito olandese basato sul carro armato Leopard 2.

Come veicoli di supporto al combattimento, i carri armati recupero aumentano soprattutto la mobilità e la resistenza delle truppe corazzate. Ad esempio, assicurano veicoli da combattimento durante l'attraversamento del corso d'acqua, trascinano veicoli danneggiati dal campo di battaglia o forniscono assistenza con i loro pezzi di ricambio e strumenti nei lavori di riparazione. Il carro recupero 3 Büffel, basato sul telaio del carro armato Leopard 2, è da tre decenni uno dei veicoli più importanti del suo genere. Il 4 Nell'agosto 1992, la società Krupp MaK - dal 2000 Rheinmetall Landsysteme GmbH - ha consegnato i primi veicoli alla Bundeswehr e all'esercito olandese. Nel corso degli anni si sono aggiunte numerose nazioni all’esercito tedesco e olandese. Da allora, più di 200 veicoli di serie e un numero simile di set di recupero - cioè strutture di recupero per telai di altri tipi di carri armati in Germania e all'estero - sono stati sostituiti nelle operazioni di supporto al combattimento e nei soccorsi in caso di calamità.
Con l'introduzione del Leopard 2 è stata anche evidente la necessità di modernizzare i componenti di recupero delle unità corazzate. Questo sviluppo è stato necessario perché i requisiti di un carro armato recupero hanno portato il mezzo al limite a causa dei pesi più elevati del Leopard 2 e di altri veicoli.
Di conseguenza, la società MaK (dal 1992 Rheinmetall Landsysteme) ha sviluppato il carro recupero 3 "Büffel" sul telaio del Leopard 2 con l'obiettivo di utilizzare il maggior numero possibile di componenti del veicolo base.
Negli anni dal 1992 al 1997 sono stati prodotti 75 veicoli per la Bundeswehr, con Krauss-Maffei Wegmann che ha fornito quote sostanziali alla piattaforma Leopard-2 come appaltatore generale. Altri 25 veicoli denominati Bergingstank 600 kN Buffel sono consegnati all'esercito olandese.
Nel 2012, i carri armati recupero della Bundeswehr sono stati utilizzati in Afghanistan con il dispositivo di visualizzazione del conducente SPECTUS ("SPECtral Technology for Unlimited Sight") di Carl Zeiss Optronics in retrofit. Il sistema, che può essere utilizzato come telecamera per la visione anteriore o per la retromarcia, consente al conducente di ottenere una migliore visibilità sotto la protezione completa della corazzatura grazie a una termocamera termica e a una telecamera per amplificatore di luce residua disposta in parallelo.
Il Buffel viene utilizzato nella Bundeswehr in tutti i battaglioni corazzati con il Leopard 2 e nelle associazioni di artiglieria corazzata con il Panzerhaubitze 2000 e nella logistica di riparazione dell'esercito. La gamma di applicazioni comprende il recupero e il traino di veicoli cingolati fino alla classe di carico militare 60 (MLC 60), la messa in sicurezza dei mezzi cingolati durante il passaggio in acqua, il supporto operativo per i lavori di riparazione, il recupero di carri armati con dispositivi di recupero rapido sotto protezione corazzata, la rimozione degli ostacoli e, in caso di emergenza, lavori di terra. Come per il carro armato di salvataggio 2, il Buffel può portare un motore sostitutivo per il Leopard 2 nella sua parte posteriore. Per l'autodifesa, l'equipaggio di tre persone dispone di una mitragliatrice MG3 e di un sistema lancia nebbiogeni. Un sistema di protezione ABC- consente l'uso del Buffel anche in terreni contaminati.



Tecnologia

Per soddisfare i requisiti del veicolo, il Buffel dispone di un sistema di gru che può essere ruotato di 270 gradi, che è collegato al telaio Leopard 2 nella parte anteriore destra. Il sistema principale e ausiliario necessario per il recupero si trova nella protezione corazzata, che è anche spazio di combattimento per l'equipaggio. Il carro recupero ottiene la potenza necessaria da un motore diesel a dodici cilindri della MTU.
Una particolarità rispetto al carro di recupero 2 è il dispositivo di riallineamento rapido. A tal fine, le forbici da traino con pacchetti di molle sono attaccate allo scudo di supporto, che possono essere azionate sotto la protezione blindata. Le forbici da traino sono trasportate in parti singole sia nella parte posteriore che laterale. Un'altra particolarità del Buffel è che può rimuovere il proprio motore con un braccio elettrico e sostituirlo con un motore di ricambio. Altre attrezzature includono un sistema di saldatura elettrica e vari strumenti, che consentono anche piccole riparazioni in loco.

Utenti:
  • Germania: l'esercito tedesco ha ricevuto un totale di 75 carri armati Buffel tra il 1992 e il 1997. Nel dicembre 2018, l'Ufficio federale per le attrezzature, la tecnologia dell'informazione e l'uso della Bundeswehr (BAAINBw) ha incaricato la società Rheinmetall di modernizzare la flotta di carri armati di salvataggio 3 delle forze armate tedesche per adattarla alle mutevoli esigenze operative. Dal 2019 al 2024, 69 carri armati di salvataggio 3 saranno dotati di strutture di revisione da campo da combattimento (GFB) e piattaforme di trasporto universali (UTP). Il contratto include anche accessori e documentazione. Quattro carri armati di rimessa 3 sono già stati dotati di GFB e UTP in vista dell'operazione ISAF in Afghanistan. Allo stesso modo, in precedenza, due veicoli dell'esercito canadese schierati in Afghanistan hanno ricevuto la modifica.  La base delle forze armate dispone di dodici pezzi.
  • Grecia: le forze armate greche dispongono di dodici carri armati di questo tipo.
  • Indonesia: il Kostrad mantiene quattro Buffel a partire dal 2023.
  • Canada: a partire dal 2023, l'esercito canadese è in possesso di dodici veicoli.
  • Paesi Bassi: le forze armate olandesi hanno acquistato 25 veicoli contemporaneamente alla Germania. Dal 2019, in una prima fase, Rheinmetall ha aumentato il valore di combattimento di quattro veicoli. In una seconda fase, gli altri 21 veicoli devono essere sottoposti a adeguate misure di ammodernamento.
  • Svezia: per l'esercito svedese sono stati acquistati 14 esemplari con prestazioni migliorate con il nome Bgbv 120. Le modifiche al Bgbv 120 (rispetto alla versione tedesca e olandese) includono una protezione balistica migliorata, tra cui una protezione interna integrata, una firma IR ridotta, un sistema di guida e navigazione, una stazione d'armi modificata e un sistema di lancia nebbiogeni Galix per l'autoprotezione. Inoltre, il veicolo dispone di un sistema di recupero con telecamera posteriore per lavori di recupero sotto protezione corazzata, un sistema di gru migliorato e un verricello da 1,5 t.
  • Svizzera: dal 2004 l'esercito svizzero utilizza un totale di 25 carri Buffel.
  • Singapore: l'esercito di Singapore dispone di dodici Buffel.
  • Spagna: l'Erecito de Tierra dispone di 16 carri Buffel.
  • Sri Lanka: le forze armate dello Sri Lanka sono in possesso di 31 pezzi del tipo.
  • Repubblica Ceca: la Repubblica Ceca ha ricevuto un Buffel all'inizio del 2022 nell'ambito dello scambio di forze a sostegno dell'Ucraina.
  • Ucraina: L'esercito ucraino ha ricevuto due Buffel dalla Germania alla fine di marzo 2023 per poter recuperare i 18 Leopard 2A6 incidentati dopo la battaglia.
  • Ungheria: nel 2020, oltre a 218 veicoli corazzati Lynx, l'Ungheria ha ordinato anche nove Buffel. A partire dal 2023, uno è stato messo in servizio.

Rheinmetall Landsysteme ha fornito 150 kit per i componenti di recupero del sistema alla Corea del Sud, dove sono stati installati nel carro armato di recupero K1 ARV. Le forze armate degli Emirati Arabi Uniti ne hanno ricevuto 46 e la Francia 22 kit per equipaggiare i carri recupero Char de Dépannage DNG/DCL, basati sul Leclerc. In Corea del Sud sono stati consegnati 280 kit.






Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Rheinmetall, Wikipedia, You Tube)


























 

sabato 1 marzo 2025

ROKN NAVY (대한민국 해군 - 大韓民國海軍): il DDG Korean Next-Generation Destroyer (KDDX) di nuova generazione sarà una risorsa chiave del nuovo Task Fleet Command.








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Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, 
storia militare, sicurezza e tecnologia. 
La bandiera è un simbolo che ci unisce, non solo come membri 
di un reparto militare 
ma come cittadini e custodi di ideali.
Valori da tramandare e trasmettere, da difendere
senza mai darli per scontati.
E’ desiderio dell’uomo riposare
là dove il mulino del cuore non macini più
pane intriso di lacrime, là dove ancora si può sognare…
…una vita che meriti di esser vissuta.








Marina della Repubblica di Corea (ROKN; coreano: 대한민국 해군; Hanja: 大韓民國海軍)


La Marina della Repubblica di Corea (ROKN; coreano: 대한민국 해군; Hanja: 大韓民國海軍), nota anche come Marina della Repubblica di Corea del Sud, è il ramo del servizio di guerra navale delle forze armate sudcoreane, responsabile delle operazioni navali e anfibie.  La Marina ROK include il Corpo dei Marines della Repubblica di Corea, che funziona come ramo della Marina.  La Marina della Repubblica di Corea ha circa 70.000 membri regolari, tra cui 29.000 Marines della Repubblica di Corea. Ci sono circa 140 navi commissionate nella Marina ROK. La forza dell'aviazione navale è composta da circa 70 aerei ad ala fissa e ad ala rotante. Il ROK Marine Corps ha circa 300 veicoli stracciati, compresi i veicoli anfibi d'assalto.
La Marina della Repubblica di Corea fu istituita come Marine Defense Group l'11 novembre 1945, dopo che la Corea fu liberata dall'Impero del Giappone il 15 agosto 1945. Dalla guerra di Corea, la marina sudcoreana aveva concentrato i suoi sforzi sulla costruzione di forze navali per contrastare le ostilità della Corea del Nord. Man mano che l'economia della Corea del Sud cresceva, la Marina della Corea del Sud è stata in grado di costruire localmente flotte più grandi e meglio attrezzate per scoraggiare un'aggressione, proteggere le linee di comunicazione del mare e sostenere la politica estera della nazione.  Come parte della sua missione, la Marina della ROK si è impegnata in diverse operazioni di mantenimento della pace dall'inizio del XXI secolo.  La Marina ROK mira a diventare una marina blu negli anni 2020.






Korean Next-Generation Destroyer (KDDX)

Il Korean Next-Generation Destroyer (KDDX) è un DDG stealth di nuova generazione in fase di sviluppo da parte della Hyundai Heavy Industries per la ROK Navy; e sarà varato dopo il 2025. 


Il dislocamento della classe è fissato in circa 8.000 tonn, lunghezza 155 metri, larghezza 18,8 metri e pescaggio 9,5 metri. Sarà caratterizzato da lanciatori KVLS per lanciare missili da crociera di attacco terrestre Hyunmoo-3C e missili antinave SSM-700K. Con 8000 tonn di stazza, sarà più leggero dei precedenti DDG, ma con sensori più avanzati e caratteristiche stealth e costi operativi inferiori.  Le navi avranno una difesa missilistica avanzata.  La dimensione di questo nuovo cacciatorpediniere sarebbe compresa tra quelle dell'attuale KDX-II da 4.200 tonnellate e dell'Aegis Destroyer KDX-III, e sarebbe assegnato a una task force navale.  Il costo totale dello sviluppo e della produzione delle sei unità navali dovrebbe superare i 6,2 miliardi di dollari.
Il progetto è stato presentato nel 2009 e avrebbe dovuto essere dotato di missili terra-aria SM-2 e radar basati sullo statunitense SPY con dimensioni tra il cacciatorpediniere di classe Chungmugong Yi Sun-sin (KDX-II) e il cacciatorpediniere di classe Great Sejong (KDX-III).
Nel 2012, è stato nuovamente confermato che la Marina della Repubblica di Corea avrebbe acquisito 6 DDG di nuova generazione e il progetto fu rinominato da KDX-IIA a KDDX nei piani di base per la riforma della difesa (2012-2030) e che sarebbe stato costruito dopo il 2020.  Ma nel 2013, fu deciso di acquistare altri tre cacciatorpediniere sotto una nuova sottoclasse del cacciatorpediniere di classe Sejong the Great chiamato KDX-III Batch II (Jeongjo the Great) e il finanziamento e la priorità furono assegnati ai KDDX equipaggiati con il sistema AEGIS.
Nel 2018, il 118° Comitato per la promozione del programma di difesa ha approvato la strategia di base per la promozione del progetto Korean Next Destroyer (KDDX) e nel 2019, sono iniziati i lavori sul suo progetto di base iniziale e sul suo sviluppo.
Durante la fiera MADEX 2019, sia HD Hyundai Heavy Industries che Hanwha Ocean (allora noto come Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering) presentarono una loro proposta per il programma KDDX.

Il progetto KDDX della ROK Navy è stato ritardato a causa di intense battaglie legali tra i due principali costruttori navali della Corea del Sud, HD Hyundai Heavy Industries e Hanwha Ocean. 

Con la controversia legale ora risolta ed entrambe le parti che hanno ritirato le loro cause legali, la Defense Acquisition Program Administration (DAPA) dovrebbe finalizzare una linea d'azione in una prossima riunione del sottocomitato. La decisione sarà probabilmente tra l'aggiudicazione di un contratto da una unica società che ha condotto il progetto di base, l'apertura di un processo di offerta competitiva o l'adozione del nuovo progetto di sviluppo congiunto e del piano di costruzione simultaneo.
Storicamente con i programmi di costruzione navale navale sudcoreani, la società responsabile della progettazione di base è anche responsabile della progettazione dettagliata e della costruzione delle unità navali principali. Tuttavia, Hanwha Ocean ha spinto per offerte competitive, citando lo scandalo KDDX di HD Hyundai Heavy Industries. Ciò ha portato entrambe le società a intentare cause legali l'una contro l'altra fino alla fine dell'anno scorso. Complicando ulteriormente la situazione, i 7,8 trilioni di KRW (circa 5,42 miliardi di dollari) il progetto ha suscitato interesse politico, poiché i legislatori dei distretti in cui hanno sede queste società sono intervenuti, aumentando le tensioni. Di conseguenza, il processo di selezione, originariamente previsto per concludersi entro luglio 2024, è stato ritardato di quasi sette mesi.
Il programma KDDX è ora intrappolato in una rete di interessi contrastanti, bilanciando l'efficienza con le preoccupazioni di equità. In aggiunta a ciò, il Ministero del Commercio, dell'Industria e dell'Energia (MOTIE) ha recentemente designato sia HD HHI che Hanwha Ocean come costruttori idonei dopo aver condotto la dovuta diligenza. In risposta, alcuni hanno suggerito uno sviluppo congiunto senza precedenti e un approccio di costruzione simultanea per risolvere le controversie. Sebbene apparentemente ideale, questo piano solleva preoccupazioni sull'ambiguità del ruolo dell'appaltatore principale e sull'onere che porrebbe su DAPA nella gestione della responsabilità se in futuro si presentano problemi di progettazione.
Tuttavia, ulteriori ritardi nella costruzione delle sei navi KDDX, che sono fondamentali per il nuovo Task Fleet Command, potrebbero indebolire significativamente la capacità della Marina della Repubblica di Corea di rispondere alle crescenti minacce alla sicurezza marittima in Asia orientale. Mentre il processo decisionale continua a bloccarsi, gli avversari regionali stanno rapidamente facendo avanzare le loro capacità navali, rendendo ancora più urgente per la Corea del Sud modernizzare la sua flotta.
La rapida trasformazione del panorama della sicurezza marittima dell'Asia orientale sta rimodellando l'ambiente operativo della Marina della Repubblica sud Coreana. I paesi vicini stanno espandendo la loro potenza navale e aumentando la probabilità di conflitti marittimi, rendendo necessaria una posizione navale più forte e più proattiva per la Corea del Sud. Le crescenti operazioni del gruppo di attacco portaerei della Cina e le avanzate capacità SLBM della Corea del Nord sottolineano l'urgenza di migliorare la deterrenza navale e la portata operativa della Corea del Sud.
Inoltre, l'approfondimento della cooperazione militare della Corea del Nord con la Russia sta alimentando i suoi progetti navali. Recenti accordi e scambi tra i due paesi hanno fornito a Pyongyang supporto finanziario, materiale e tecnologico, accelerando i suoi sforzi per modernizzare la sua flotta navale. Con la Russia che potenzialmente fornisce tecnologia e materiali marittimi avanzati, la Corea del Nord sta rapidamente migliorando le sue capacità navali, compreso lo sviluppo di nuovi sottomarini e unità combattenti di superficie. Questa crescente partnership rimodella il panorama della sicurezza regionale, ponendo una nuova sfida non solo per la Corea del Sud, ma anche per i suoi partner per la sicurezza.
Il cacciatorpediniere di nuova generazione della Repubblica di Corea KDDX è un seguito del programma KDX. Mira a sviluppare il primo cacciatorpediniere completamente progettato e costruito a livello nazionale della nazione. A differenza dei precedenti cacciatorpediniere che si basavano su tecnologia e design esteri, il KDDX è pronto a stabilire le capacità di sviluppo di navi da guerra indipendenti della Corea del Sud, rafforzando l'autosufficienza della difesa nazionale e gettando le basi per potenziali future esportazioni in ambito della difesa.

Il KDDX adotta un Integrated Electric Propulsion System (IEPS), una tecnologia utilizzata anche nei cacciatorpediniere classe Zumwalt della Marina degli Stati Uniti. 

A differenza dei sistemi di propulsione convenzionali che si basano sulla trasmissione meccanica diretta agli alberi, IEPS genera energia attraverso turbine a gas e generatori diesel, che poi fornisce energia ai motori elettrici e ad altre apparecchiature di bordo. Al MADEX 2023, HD HHI ha spiegato che la selezione di questo sistema di propulsione avanzato consente alla nave di avere livelli di rumore irradiato subacqueo (URN) ridotti e la capacità di ospitare futuri sistemi d'arma ad alta energia, come le armi laser, grazie alla sua capacità di generare e gestire in eccesso di energia elettrica in modo efficiente.

Il KDDX presenta un design dello scafo potenziato in modo furtivo volto a ridurre la sua sezione trasversale radar (RCS), rendendolo più difficile da rilevare dai radar nemici.
 
L'incorporazione di un albero integrato (I-MAST) migliora ulteriormente le capacità stealth e integra un radar multifunzione (MFR) Phased Array a doppia banda (S/X), IRST, EW, antenne di comunicazione e altri sensori in un'unica struttura, riducendo le interferenze tra di loro e migliorando l'efficienza complessiva dei sensori. Il radar in banda S viene utilizzato per la difesa aerea a lungo raggio e il rilevamento e il tracciamento di missili balistici, mentre il radar in banda X viene impiegato per la difesa aerea a corto raggio e il rilevamento e il tracciamento di obiettivi di superficie. Inoltre, KDDX è la prima nave a presentare un albero completamente integrato, un design che sta diventando lo standard per le ultime unità navali combattenti di superficie.




Il KDDX è dotato di un sistema di lancio verticale coreano (KVLS-I e KVLS-II), che gli consente di operare una gamma di missili terra-aria indigeni, tra cui il K-SAAM per la difesa a corto raggio e il missile Ship-to-Air-II, un missile di difesa aerea a lungo raggio basato sull'intercettore L-SAM AAM attualmente in fase di sviluppo da parte di LIG Nex1.




Incorporando un missile di difesa aerea a lungo raggio sviluppato a livello nazionale, la Marina della Repubblica di Corea può schierare cacciatorpediniere con capacità avanzate di difesa aerea indipendentemente dal sistema Foreign Military Sales (FMS), riducendo la dipendenza dalle forniture estere e dalle potenziali restrizioni all'esportazione. Inoltre, l'uso di un sistema missilistico indigeno garantisce una risoluzione dei problemi e una manutenzione più rapide, consentendo una rapida risoluzione dei problemi in caso di guasti tecnici o sfide operative, migliorando così la preparazione e la sostenibilità della flotta.
Oltre a queste funzionalità, il KDDX sarà dotato degli ultimi sistemi attualmente in fase di sviluppo, tra cui l'Electronic Warfare Equipment-II, sviluppato da LIG Nex1 per sostituire la SLQ-200K Sonata e CIWS-II. 

Per le capacità di guerra ASW, sarà dotato di un sonar montato sullo scafo a prua, nonché di un Multi-Function Towed Array (MFTA) e di un Low-Frequency Projector Array (LFPA) a poppa.

Secondo il piano originale, un totale di 6 DDG KDDX dovrebbero essere commissionati entro il 2036. Ogni Task Squadron del Task Fleet Command sarà composto da un Jeongjo il DDG Aegis classe Grande (KDX-III Batch-II), un Sejong il DDG Aegis classe (KDX-III Batch-I), due DDG classe Chungmugong Yi Sun-sin (KDX-II) e due cacciatorpediniere KDDX.







Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, NavalNews, Wikipedia, You Tube)





























 

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