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Blog dedicato agli appassionati di DIFESA,
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Il missile superficie-superficie tattico Hadès era un missile balistico a testata nucleare a corto raggio monostadio, concepito per sostituire il precedente Pluton. La dottrina riguardante il suo impiego fu nota come d'ultime avertissement (ultimo avvertimento) e faceva ufficialmente dell'Hades un "missile pre-strategico" utilizzabile sul campo di battaglia per segnalare il passaggio della cosiddetta "soglia nucleare", prima di considerare un massiccio attacco nucleare francese in risposta all'invasione dell'Europa occidentale o del territorio nazionale da parte delle forze del Patto di Varsavia. La maggiore gittata del missile Hadès permetteva di mantenere i veicoli lanciatori all'interno del territorio nazionale a disposizione della Ie Armée, facendo sì che tutte le opzioni per il suo impiego operativo fossero considerate dal governo invece che dalla Stato maggiore dell'Armée de terre. Per il suo utilizzo fu formata un'apposita divisione, designata Force Hadès, rimasta attiva in seno all'esercito fino al 1996.
Sviluppo
Per sostituire il missile superficie-superficie a corto raggio Pluton, installato su di un veicolo corazzato da trasporto AMX-30 che fungeva anche da lanciatore designato TEL (Transporter-Erector-Launcher), nel 1975 il governo francese autorizzò lo sviluppo di un nuovo sistema d'arma designato Hadès. Il nuovo missile doveva essere monostadio, equipaggiato con un motore a propellente solido, dotato di una gittata di 250 km, ed armato con una testata che poteva essere di tre tipi: al neutrone, convenzionale o chimica. Il sistema doveva essere altamente mobile per poter venire rischierato in tempi brevi lungo il confine franco-tedesco in caso di attacco delle forze del Patto di Varsavia. La progettazione del nuovo missile fu avviata ufficialmente nel 1984, e i requisiti iniziali furono parzialmente rivisti. La gittata dell'arma fu aumentata a 480 km, mentre la prevista testata al neutrone fu sostituita da una nucleare TN 90 da 80 kT. Lo sviluppo proseguì velocemente, tanto che il primo lancio di prova avvenne nel 1988 sul poligono di Biscarosse, mentre come veicolo da trasporto e lancio fu prescelto il camion 6x4 Renault R 380 che non disponeva della capacità di operare su qualsiasi terreno del precedente AMX-30, ma poteva trasportare e lanciare due missili, e mimetizzarsi in quanto, con il rimorchio coperto da un telo, poteva passare facilmente per un normale camion da trasporto merci al fine di non attirare attenzioni indesiderate. Furono lanciati sperimentalmente un totale di sette missili, tutti con successo, mentre un ottavo test, che prevedeva un lancio doppio, non fu mai autorizzato.
Tecnica
Il missile superficie-superficie (Sol-Sol Balistique Strategique) Aérospatiale Hadès era un monostadio della lunghezza di 7,53 m e del peso di 1 850 kg dotato di un propulsore a propellente solidi Acheron. La carica nucleare era una TN 90 della potenza di 80 kT, ma in sua alternativa potevano essere installate una testata convenzionale ad alto esplosivo, una al neutrone o una con agenti chimici. Il sistema di navigazione disponeva di una piattaforma inerziale in cui i dati, inseriti prima del lancio, potevano essere modificati in volo, ed era dotato di GPS che garantiva un CEP di 100 m.
Il veicolo trasportatore Renault R 380 aveva 6 assi, di cui quattro motrici, e disponeva di un equipaggio di tre uomini. Il peso in ordine di combattimento era di 15 tonnellate, ed il veicolo era lungo 25 m, largo 2,5 m e alto 4 m. Il motore diesel Renault erogava una potenza di 517 CV e garantiva una velocità massima su strada di 90 km/h ed un'autonomia di 1.000 km. All'estremità anteriore del semirimorchio si trovava la cabina protetta di comando e controllo, dove trovavano posto i due operatori addetti al lancio.
La sequenza di lancio del missile prevedeva che il vettore dovesse essere prima messo a livello tramite appositi martinetti idraulici, e quindi il contenitore-lanciatore veniva elevato a 90° e bloccato. Avviata la sequenza di lancio, il missile usciva dal contenitore con i propri mezzi. Speciali misure protettive furono adottate per proteggere il semirimorchio e il contenitore-lanciatore dagli scarichi del motore del missile. Era possibile lanciare i missili anche se il semirimorchio veniva staccato dalla motrice. Una volta lanciato il missile manteneva un profilo di volo basso, e poteva compiere manovre evasive durante la fase finale della traiettoria al fine di eludere le contromisure avversarie.
Anche se il missile è stato originariamente progettato per avere una portata di 250 km, è stato successivamente aumentato a 480 km. Il missile è stato dotato di un motore a propellente solido monostadio che gli avrebbe permesso di essere facilmente schierato lungo il confine francese per scoraggiare un'invasione sovietica.
I veicoli francesi transporter-erector-launcher (TEL) dovevano essere equipaggiati con due missili ciascuno. I missili stessi avevano 7,5 m di lunghezza, 0,53 di diametro e 1.850 kg di peso. Nonostante le sue piccole dimensioni, l'Hadès trasportava un nucleare nucleare a 80 kT o una potente testa ad alto esplosivo. La combinazione dei TEL relativamente piccoli e leggeri e dei missili Hadès ha permesso un'arma facilmente trasportabile che poteva muoversi lungo strade incompiute o imperfette.
L'Hadès utilizzava un sistema di guida inerziale ed era in grado di alcune manovre evasive mentre si avvicinava al suo bersaglio. Sebbene l'accuratezza del sistema rimanga sconosciuta, i rapporti indicano che è stata sviluppata una variante per distruggere obiettivi duri sepolti utilizzando un sistema GPS (Global Positioning Satellite) utilizzando un sistema di posizionamento globale e una guida del terminale digitale, con una precisione inferiore a 5 m di errore circolare probabile (CEP). La traiettoria di Hadès è stata intenzionalmente mantenuta bassa, in modo che le alette di controllo aerodinamico nella parte posteriore del missile potessero alterare la traiettoria e la portata durante il volo ed effettuare manovre evasive durante la fase terminale.
Impiego operativo
I previsti reparti che dovevano formare la Force Hadès furono identificati nel 15ème Régiment d'artillerie che doveva posizionarsi a Suippes, nel dipartimento della Marna, nel 3ème Régiment d'artillerie che doveva stabilirsi a Mailly-le-Camp, nella regione dell'Aube, e in un altro reparto, mai identificato ufficialmente ma che probabilmente era il 74ème Régiment d'artillerie di stanza a Belfort. A disposizione di questa divisione missilistica furono messi sistemi di comunicazione RITA, una batteria di missili contraerei portatili SATCP/Mistral e un battaglione di supporto logistico. Nel 1991, con la fine della Guerra Fredda e il cambio della geopolitica europea, e vista l'opposizione tedesca al programma Hadès dopo la riunificazione tra la Germania Ovest e la DDR, il programma subì una battuta d'arresto. Infatti il missile Hadès era destinato a colpire le forze avanzanti del Patto di Varsavia sul territorio tedesco prima che raggiungessero il confine con la Francia. Nel settembre dello stesso anno il presidente francese François Mitterrand annunciò l'interruzione del programma di acquisizione, mentre l'iniziale richiesta per 180 missili fu subito ridotta a 30, con 15 lanciatori binati. Mitterrand annunciò anche che il sistema Pluton sarebbe stato ritirato dal servizio tra il 1993 e il 1994. Le prime piattaforme entrarono in servizio operativo nel 1992, assegnate al 15e Régiment d'artillerie ma solo come ultima risorsa in caso di grave minaccia, venendo immagazzinate a Lunéville. Nel 1994 il 15ème Régiment d'artillerie effettuo alcuni lanci di prova del sistema Hadès presso l'Île du Levant, tutti coronati da successo.
Dopo l'elezione a Presidente della Repubblica di Jacques Chirac, il 23 febbraio 1996 fu annunciato ufficialmente che la Francia avrebbe cambiato il proprio sistema di dissuasione nucleare, passando da quello composto da quattro opzioni a uno a due componenti. Sarebbero rimasti in servizio i missili superficie-superficie lanciabili dai sottomarini nucleari e i missili aria-superficie lanciati dai velivoli delle Forces Aériennes Stratégiques (FAS) e dell'Aéronavale imbarcati su portaerei. In conseguenza di questa decisione tutti i missili pre-strategici in servizio presso l'Armée de terre sarebbero stati demoliti. I missili oggetto di questa decisione erano gli IRBM S-3 in servizio presso l'Armée de l'air nei silo corazzati dispiegati presso il plateau d'Albion, e i missili Hadès, che erano immagazzinati in guardia tecnica operativa dalla fine del 1991. L'ultimo esemplare di Hadès fu demolito il 23 giugno 1997, quando fu sciolto anche il 15ème Régiment d'artillerie, e nel 1999 fu completata la distruzione di tutti gli elementi associati al sistema d’arma.
Nel 1991, il Ministero della Difesa ha deciso di non schierare il sistema operativamente e ha limitato la produzione a 30 missili e 15 veicoli TEL. I missili sono stati originariamente messi in deposito in modo che potessero essere riattivati in caso di conflitto militare in Europa. Nel 1996, l'allora presidente francese Jacques Chirac annunciò che i missili Hadès dovevano essere dismessi e smantellati.
Nel giugno 1997, l'ultimo dei missili è stato distrutto.
Utilizzatori:
- Francia - Armée de terre.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero,
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà:
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai!
Nulla di più errato.
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti
sono i primi assertori della "PACE".
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori:
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non,
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo:
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni,
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.
(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Missilethreat.csis, Wikipedia, You Tube)
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