sabato 27 luglio 2024

MARINA MILITARE ITALIANA: in dirittura d’arrivo la fornitura di 5 Cacciamine di Nuova Generazione Costieri "CNG/C" e relativo supporto logistico da parte dei cantieri Intermarine e di Leonardo.





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In data 26 luglio 2024, i cantieri Intermarine e Leonardo, hanno firmato un contratto per la fornitura di 5 Cacciamine di Nuova Generazione Costieri (CNG/C) e relativo supporto logistico.
Le due società, unite in un raggruppamento temporaneo d'impresa, hanno siglato con la Direzione degli Armamenti Navali della Marina Militare (Navarm) un contratto per la fornitura di cinque cacciamine di nuova generazione costieri (Cng/C) per circa 2,6 miliardi di euro.
Intermarine sarà la design authority delle Unità Navali e fornirà il sistema di piattaforma; Leonardo design autority e fornitore del sistema di combattimento.
Con riferimento alla “tranche” base, la quota di Intermarine è di 1,165 miliardi di euro, corrispondente a circa il 73% e quella di Leonardo è di 430 milioni di euro, che corrisponde a circa il 27%. Una ripartizione analoga vale anche per le “tranches” opzionali.
Il contratto è il risultato di un percorso caratterizzato da importanti investimenti in attività di R&D su nuovi materiali e su tecnologie di produzione innovative e all’avanguardia. In particolare, esso fa seguito ad una intensa attività di studi preliminari condotta a fronte di accordi tra Intermarine e NAVARM incentrato sugli «Studi di riduzione del rischio e definizione del progetto di Unità CNG».



I risvolti per la Marina militare italiana

L’avvio del programma consentirà alla Marina Militare Italiana di dotarsi di cacciamine altamente innovativi che rappresenteranno un unicum mondiale per capacità operative espresse e per tecnologie all’avanguardia nello specialistico settore di assetti per il controllo, la difesa dei fondali e delle infrastrutture critiche subacquee. Grazie alle caratteristiche esclusive degli scafi (resistenza a shock generati da esplosioni subacquee e bassa segnatura magneto-acustica) a cui si aggiungono le potenzialità operative offerte dalle più moderne tecnologie del sistema di combattimento - quali sonar e comando e controllo multi-dominio, comprensivo della gestione integrata di veicoli unmmanned - saranno in grado di assolvere un ampio spettro di missioni. Tra queste, la bonifica di aree minate e le operazioni cosiddette di seabed surveillance per il controllo e protezione delle infrastrutture critiche subacquee (come condotti oil & gas e reti marittime di dati) e la tutela dei beni culturali e dell’ambiente marino. Avranno: 
  • una lunghezza di circa 63 metri, 
  • un dislocamento di circa 1.300 tonnellate.
I Cng/c potranno condurre operazioni di bonifica operando all’interno di campi potenzialmente minati garantendo la sicurezza degli equipaggi, impiegando diverse tipologie di mezzi autonomi come moltiplicatori di efficacia e potenziamento delle capacità di scoperta e difesa. Per caratteristiche tecniche ed operative, saranno le Unità di contromisure mine più innovative al mondo, riaffermando il ruolo dell’Italia quale paese leader da un punto di vista tecnologico e dottrinale nel settore della Guerra di Mine e della Dimensione Subacquea. In un contesto internazionale in cui tutte le Marine Militari della Nato e dei Paesi più avanzati devono rinnovare le proprie flotte di cacciamine convenzionali, il programma Cng rappresenterà senza dubbio un game changer, fonte di interesse ed un potenziale per attività di export e di cooperazione internazionale.
La notizia mette le ali al titolo Immsi che alle 15:00 a Piazza Affari tratta in rialzo del 21,17% a 0,561 euro. 
Positivo anche Leonardo, +2,96% a 21,91 euro, contro un mercato piatto (Ftse Mib a +0,02%). 
Nell'operazione, Intermarine è stata assistita dallo Studio Legale Bonelli Erede.
Il contratto prevede la fornitura di unità navali per la ricerca e la bonifica delle mine (i cosiddetti cacciamine di nuova generazione costieri) e il relativo supporto logistico integrato.
In un momento storico caratterizzato da crescenti tensioni internazionali e minacce poste nella dimensione marittima, sopra e sotto la superficie, come testimoniano i recenti conflitti in corso nelle aree di interesse strategico nazionale (Mar Mediterraneo, Mar Nero, Mar Rosso, Golfo Persico e Mar Baltico).
Le unità navali saranno prodotte presso i cantieri navali di Intermarine a Sarzana (in provincia di La Spezia), con rilevanti ricadute occupazionali che vedranno un aumento significativo dell'organico aziendale, continua la nota.

Il Combat Management Systems SADOC-4 di Leonardo

L'intero sistema di combattimento, composto dal sistema di comando e controllo Sadoc 4 cyber-resilient, da avanzati sensori radar ed elettro-ottici, da un nuovo sonar a banda larga con capacità di scoperta e classifica mine, nonché da un sistema integrato multi-banda di comunicazioni e data link per assicurare il livello più alto ed efficace di interoperabilità, sarà prodotto e fornito da Leonardo.



Dopo anni di progresso tecnologico, è stato messo a punto l’attuale “LEONARDO’S “ATHENA”® COMBAT MANAGEMENT SYSTEM”, una soluzione avanzata per la gestione avanzata del combattimento, modulare e scalabile; il sistema, per la M.M. italiana), è denominato “Sistema Automatico per la Direzione delle Operazioni di Combattimento “ SADOC Mk.4.
Per la prima volta in Europa, la multinazionale Italo-britannica-statunitense Leonardo SpA ha reso operativo il sistema di gestione del combattimento o ATHENA® - Architecture & Technologies Handling Electronic Naval Applications - advanced Combat Management Systems (CMS) su tre pattugliatori della Marina militare lituana classe FLYVEFISKEN; tale ordinativo fa parte di un programma di ammodernamento della Marina militare lituana per adeguare le proprie forze navali agli standard NATO. Leonardo ha anche fornito la centrale del tiro Medusa MK4/B e implementato funzionalità di ricerca e soccorso (SAR – Search and Rescue) per la sicurezza delle acque territoriali lituane, poste all’estremo confine dei paesi aderenti all’Alleanza Atlantica.   
La società italiana è stata responsabile anche dell’integrazione del sistema di gestione del combattimento con tutti gli altri sistemi presenti sui pattugliatori, tra i quali i radar di sorveglianza e i sistemi per la navigazione. L’architettura di sistema del CMS “Athena” deriva direttamente dalle esperienze maturate dalla società nel settore navale. I sistemi di gestione del combattimento di che trattasi sono caratterizzati da estrema flessibilità e modularità, integrano e riutilizzano capacità multi missione, che ne consentono l’impiego su ogni tipo di unità navale, dai pattugliatori alle portaerei. 
Il C.M.S. ATHENA ha già equipaggiato sia le unità navali maggiori della Marina Militare italiana sia le unità di piccolo e medio tonnellaggio della Marina Militare italiana e della Marina Militare degli Emirati Arabi Uniti.
Il Combat Management System ATHENA, è un evoluto sistema di comando e controllo di nuova generazione, ad architettura aperta in grado di garantire le migliori capacità di acquisizione, fusione e gestione dei dati per un’efficace valutazione degli scenari operativi e per la gestione delle risorse a disposizione, assicurando così rapidi ed efficaci processi decisionali.
Il CMS viene inoltre installato nel nuovo cockpit navale sviluppato da Leonardo insieme a Fincantieri per le nuovissime unità PPA. Si tratta di un avanzato sistema di controllo dell’intera nave, alla stregua di un cockpit aeronautico, una sorta “Postazione Integrata Condotta Nave”, che consentirà, per la prima volta, di gestire in modo integrato le operazioni relative sia alla conduzione della nave sia al sistema di combattimento, con un numero ridotto di operatori grazie anche all’impiego di nuove tecnologie di realtà aumentata.
Il CMS ATHENA® integra tutte le funzioni necessarie per la sorveglianza, la gestione dei sensori e delle immagini tattiche, il supporto alla navigazione, la valutazione delle minacce e l'assegnazione delle armi, la gestione del sistema d'arma, la pianificazione della missione, il collegamento dati tattici multipli e l'addestramento a bordo. Il CMS ATHENA si basa su un'architettura modulare e scalabile completamente ridondante che può essere personalizzata per soddisfare le esigenze specifiche del cliente.
Leonardo ha messo a punto un sistema di comando e controllo (CCS), una versione personalizzata del sistema di gestione del combattimento (CMS) ATHENA. Il nuovo sistema copre tutte le esigenze di gestione operativa in tempo reale attraverso sensori, armi e comunicazioni interconnesse, tutte facilmente accessibili e gestibili attraverso Console Multifunzionali avanzate (MFC). La sua architettura hardware è caratterizzata da nodi di elaborazione completamente remoti e ha un ingombro ridotto grazie alla struttura leggera in fibra di carbonio. 
Il nuovo Combat Management System è stato progettato come un unico prodotto, scalabile a diverse tipologie di piattaforme/unità navali a seconda delle loro esigenze e dei loro compiti. La sua struttura portante si basa su una struttura architettonica comune e moduli software/hardware standard in grado di soddisfare le esigenze delle navi da combattimento e di supporto. L'elaborazione remota rende l'intero sistema più resiliente e permette di inglobare l'hardware in una stanza più piccola e dedicata. Questo crea un data center C4I a bordo, riducendo al minimo la necessità di infrastrutture IT al di fuori della sala operativa. 
CARATTERISTICHE CHIAVE DEL C.M.S. “ATHENA-SADOC Mk.4”:
  • Elevato livello di integrazione di sistema e automazione
  • Ampia gamma di operazioni di missione supportate
  • Architettura aperta, distribuita e modulare
  • Ampia adozione di componenti COTS adeguati
  • Supporto avanzato per le decisioni tattiche e di pianificazione
  • Integrazione con i sistemi Maritime C4I
  • Digitalizzazione video (radar, TV), distribuzione e presentazione
  • Alto livello di integrazione automatica dei dati dei sensori e coordinamento automatico dei sistemi d'arma
  • Prestazioni e affidabilità del sistema per garantire la continuità delle funzioni operative senza perdita di dati
  • Flessibilità e modularità con potenziale di crescita e capacità di aggiornamento.

Il contratto dei 5 cacciamine ha un valore di 1,6 miliardi di euro (a cui si aggiunge circa 1 miliardo per le opzioni per il completamento del programma): 
  • la quota di Intermarine è di 1,165 miliardi di euro, corrispondente a circa il 73%, 
  • e quella di Leonardo è di 0,430 miliardi di euro, che corrisponde a circa il 27% (una ripartizione analoga è prevista anche per le “tranches” opzionali da circa 1 miliardo),
  • Intermarine sarà la design authority dei CNG/C e fornirà il sistema di piattaforma,
  • Leonardo avrà il design autority e sarà fornitore del sistema di combattimento. 

ARMAMENTO

Sui nuovi cacciamine sarà quasi certamente imbarcata la torretta remotizzatra LIONFISH 30  equipaggiata con la mitragliera LEONARDO X-GUN da 30 mm, esente da ITAR, alimentata da due scatole di munizioni con 200 colpi pronti al fuoco.
Potrà sparare tutti i tipi di munizioni da 30x173 mm, prescritte dal produttore del cannone, quali:
  • Munizioni a raffica;
  • Alto esplosivo: MP-T/SD, SAPHEI-T, HEI-T;
  • perforanti: API, APFSDS-T, FAPSD-T;
  • Bersaglio da esercitazione: TP, TP-T. 
Il sistema di puntamento sarà completamente stabilizzato in elevazione e azimut mediante potenti servosistemi in anello chiuso con giroscopio e due tachimetri per la ridondanza.
Tutti i componenti sono completamente protetti da uno scudo stealth per ridurre al minimo la RCS e permettere il funzionamento negli ambienti più severi.
Il LIONFISH 30 è controllato a distanza attraverso la propria Console di controllo locale (con video digitale ad alta risoluzione e a bassa latenza) ed è in grado di determinare autonomamente le coordinate di tiro stabilizzate eseguendo calcoli balistici e di traiettoria del bersaglio.
Il sistema Elettro-Ottico è indipendente, auto-stabilizzato ed è dotato di una suite di sensori altamente precisi con telecamera diurna, telecamera IR e telemetro LASER.
L'EOD è in grado di effettuare Nx360° per eseguire compiti di sorveglianza, rilevamento di più bersagli e inseguimento.
Il LIONFISH 30 può anche essere completamente controllato da una Console Multifunzione Remota della Piattaforma o da un FOD esterno, attivando un apposito interruttore della console di controllo locale.
In questo caso, l'acquisizione del bersaglio, l'ingaggio del bersaglio e il fuoco sono eseguiti dallo stesso MFC o FCS. 
Efficace contro qualsiasi minaccia asimmetrica di superficie, elicotteri e droni:
  • elevata cadenza di fuoco;
  • completamente stabilizzato su due assi indipendenti per una grande precisione;
  • EOD indipendente e stabilizzato con raggio d'azione azimutale di Nx360° e capacità di tracciamento per compiti di sorveglianza;
  • sistema di rilevamento di più bersagli;
  • sistema di alimentazione doppio;
  • dimensioni compatte e peso ridotto;
  • elevata affidabilità e facilità di manutenzione;
  • design stealth;
  • Console di controllo locale innovativa e di facile utilizzo con
  • video digitale ad alta risoluzione;
  • controllabile da un sistema di controllo del fuoco esterno o da una console multifunzione;
  • comunanza logistica all'interno della famiglia LIONFISH;
  • nessuna penetrazione sul ponte;
  • Registrazione dati e video integrata;
  • Test integrato con rilevamento automatico dei guasti e isolamento dei guasti.

SPECIFICHE TECNICHE del Calibro 30 x 173:
  • Cadenza di fuoco Modalità controllata:
  • Colpo singolo
  • Raffica programmata
  • Raffica continua
  • Modalità Burst Configurabile fino a 200 RPM
  • Colpi pronti per il fuoco fino a 200
  • Portata effettiva 3500m
  • Campo di addestramento -155°÷155°
  • Campo di elevazione -20°÷70°
  • Velocità di addestramento (accelerazione) 140°/s, (220°/s²)
  • Velocità di elevazione (accelerazione) 90°/s, (220°/s² )
  • Massa senza munizioni 1450 Kg
  • Telecamera diurna (1) 9,5 / 4,8 / 3 Km D / R / I
  • Telecamera IR (1) (2) 12 / 6 / 3,5 Km D / R / I
  • LRF (1) 10 Km.

L'X-Gun è azionato elettricamente con una camma del rotore a forma di X che si muove sul rotore interno, essendo brevettati sia il sistema di movimentazione della camma che il sistema di sfondamento, la doppia alimentazione avviene lateralmente. Ciò riduce il numero di parti mobili, aumentandone l'affidabilità, secondo fonti Leonardo. 
Il design dell’arma utilizza una canna scanalata, con scanalature esterne che favoriscono il raffreddamento. Non sono stati rilasciati dati sulla lunghezza della canna. La canna viene prodotta nello stabilimento Leonardo di La Spezia, utilizzando la tipica tecnica della martellatura, la torretta vera e propria viene prodotta nello stabilimento di Brescia. Il prototipo è stato completato alla fine del 2023 ed è utilizzato nei primi test di qualificazione industriale. La torretta armata con la X-Gun avrà una cadenza di fuoco di 200 colpi al minuto; oltre alla modalità cecchino, dove il proiettile è già camerato e la breccia quasi chiusa, riducendo così le vibrazioni e il ritardo di sparo, che aumenta la precisione, l'arma ha la capacità di “selezione del primo colpo” il che significa che quando si cambia caricatore è possibile sparare subito con la nuova munizione selezionata senza sprecare un paio di colpi del tipo precedente.
In funzione anti-UAS, Leonardo sta collaborando con la Simmel Difesa, il braccio italiano di Nexter Arrowtech, per sviluppare un nuovo proiettile specifico: questa nuova munizione 30×173 mm è appositamente progettata per l'uso C-UAS e mira a massimizzare la precisione e l'effetto terminale. La precisione è assicurata da una nuova particolare spoletta a tempo, sviluppata presso lo stabilimento Simmel Difesa di Colleferro, a sud di Roma; il tempo base del volo viene programmato prima del tiro utilizzando un sistema a induzione, basandosi sul punto stimato del bersaglio fornito dal sistema di controllo del tiro computerizzato. La nuova spoletta poi acquisirà l'intervallo di tempo tra due gateway nella canna che forniranno la velocità reale del proiettile: la spoletta intelligente correggerà il tempo di volo prima della detonazione migliorando la probabilità di colpire. La spoletta attiva l'esplosione del proiettile HE in caso di impatto contro bersagli duri prima del tempo di scoppio in aria programmato.
Il proiettile è stato sviluppato per massimizzare la precisione contro bersagli volanti come gli UAS. La Multi Fragmentation-AirBurst Munition consiste in una massiccia frammentazione frontale preformata composta da sfere di acciaio di alta qualità e una frammentazione laterale naturale del guscio cilindrico in acciaio duro. Quando viene avviata la carica del proiettile HE, le sfere vengono proiettate formando un cono con un angolo ridotto, generando frammenti in avanti a forma di cono.
Il nuovo proiettile è già stato testato in una serie di scenari e sarà disponibile anche per i cannoni esistenti da 30×173 mm, un kit di programmazione derivato da quello sviluppato per il colpo da 40 mm utilizzato nei cannoni Breda 40L70.
Le nuove torrette HITFIST 30 UL e Lionfish 30 hanno caratteristiche comuni che includono compattezza e leggerezza, elevata precisione grazie a due servosistemi stabilizzati, una linea di vista indipendente che utilizza un direttore elettro-ottico, calcolo autonomo dell'angolo di anticipo o loro acquisizione da un sistema di controllo del tiro esterno, capacità di designazione autonoma o asservita, algoritmi di supporto decisionale basati sull’A.I. che forniscono identificazione e tracciamento automatici delle minacce e conformità alla sicurezza informatica. Entrambe le torrette consentono l'addestramento operativo.
La Lionfish 30 è l'ultimo membro della famiglia e, oltre al già citato ruolo C-UAS, (sempre più importante), la nuova montatura Leonardo da 30 mm può essere utilizzata contro elicotteri e aerei a volo lento e a bassa quota, nonché contro navi di superficie ad alta velocità. Utilizza l'architettura della famiglia Lionfish e integra le tecnologie sviluppate per le armi Leonardo di calibro maggiore. La sezione trasversale radar è piuttosto bassa per la forma e per il materiale utilizzato. E’ una torretta non penetrante nello scafo e necessita solo dell'alimentazione elettrica e del collegamento alla console di controllo o al sistema di tiro della nave; è possibile anche il controllo autonomo. La console fornita con il sistema, nel caso in cui questo venga controllato da remoto, è dotata sia di comandi touch-screen che di joystick, quest'ultimo essenziale quando si opera su piccole imbarcazioni ad alta velocità e con mare mosso. Due scivoli ospitano 100 colpi e doppia alimentazione che consente flessibilità di utilizzo; entrambi i cinturini portamunizioni rimangono all'interno della torretta, e non sono esposti alle intemperie. Il sistema di ricarica rapida è basato su scatole contenenti due strati di proiettili ciascuna. Il Lionfish 30 pesa meno di 1.450 kg senza munizioni. Nel 2026 sono previste le prime consegne del Lionfish 30; la torretta sarà certamente installata sulle corvette PPX della Marina Militare italiana di nuova costruzione; anche due clienti esteri attendono la nuova torretta navalizzata.  

I cacciamine CNG/C saranno le Unità di Contromisure Mine più innovative al mondo

Si tratta della prima concretizzazione di un percorso annunciato già da alcuni anni, in virtù del quale Intermarine – società del gruppo Immsi controllato dalla famiglia Colaninno (nella foto Roberto Colaninno) – ha da mesi avviato l’ampliamento dei cantieri sulle sponde del Magra. Il programma completo, a suo tempo annunciato, prevede la costruzione di 12 Cng, ossia cacciamine di nuova generazione, in due versioni: la ’Costiera’, appunto, con lunghezza di 60 metri, e la ’D’altura’ con lunghezza di circa 80 metri.
I lavori di ampliamento dei cantieri sul Magra consentiranno la realizzazione di un nuovo bacino di alaggio lungo 89 metri, largo 20 e profondo 10,4, la sistemazione di alcuni capannoni, la sopraelevazione del muro di contenimento lungo il fiume (da 1,2 a 2,5 metri), la realizzazione di un nuovo fabbricato di 100 metri per 64, alto 27, e altre opere.

Le unità riaffermeranno il ruolo dell’Italia quale paese leader da un punto di vista tecnologico e dottrinale nel settore della Guerra di Mine e della Dimensione Subacquea. 






Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, RID, MiulanoFinanza, LaNazione, IlSole24Ore, Difesa.forumfree, Wikipedia, You Tube)


























 

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