giovedì 12 settembre 2024

Al-Bahriyya al-Qatariyya, Marina del Qatar o Qatar Emiri Navy: una nuova classe di sottomarini “Midget M23 C-Series” della società M23 di Bergamo è attualmente in fase di test a La Spezia.










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Al-Bahriyya al-Qatariyya, Marina del Qatar o Qatar Emiri Navy

La Al-Bahriyya al-Qatariyya, Marina del Qatar nota internazionalmente come Qatar Emiri Navy, è la forza navale del Qatar. In passato è stata una forza molto piccola rispetto alle esigenze di protezione del paese e dotata di mezzi molto leggeri, tra cui tre battelli d'attacco Classe Combattante III. A tutto il 2010 la marina disponeva di 21 pattugliatori costieri o motovedette e di una nave anfibia; la presenza della US Navy è stata fortemente incentivata, in modo da avere in area forze amiche in grado di ottenere un effetto dissuasivo ma si sono avute anche visite amichevoli nel febbraio 2010 da parte di una nave scuola iraniana, nonostante il vicino paese sia una delle possibili minacce per il Qatar.

Midget M23 C-Series

Emergono sui media nuovi dettagli sui nuovi midget del Qatar: sono stati rivelati alla MSPO International Defense Industry Exhibition in Polonia.  Sono due i midget per la Marina Qatariota e sono costruiti dalla società M23 SRL di Bergamo, in Italia. La mostra riguardava un modello della serie C, mostrato per la prima volta al pubblico.



La società M23 Srl con sede centrale a Ciserano (Bergamo) è una new entry dell’inossidabile mercato bellico: operativa dal giugno 2018, ha come oggetto sociale la “progettazione, costruzione e vendita di veicoli subacquei ed in particolare di sottomarini, apparati di propulsione e scafi”. M23 ha una ventina di dipendenti ed è finanziariamente legata ad altre due aziende con sede legale a Bergamo, la SPH Srl (società di consulting industriale) e la GSE Trieste Srl (settore cantieristico navale).

La società M23 Srl si occupa della progettazione e realizzazione di sottomarini Midget avanzati e relativi sottosistemi e camere iperbariche fisse e portatili. Svolge preminentemente le seguenti attività: 
  • la costruzione e la vendita di veicoli subacquei ed in particolare di sottomarini; 
  • la progettazione di veicoli subacquei ed in particolare di sottomarini e la vendita dei relativi progetti; 
  • la costruzione e la vendita di apparati di propulsione per veicoli subacquei ed in particolare per sottomarini e dei relativi componenti ed accessori; 
  • la progettazione di apparati di propulsione per veicoli subacquei ed in particolare per sottomarini, dei relativi componenti ed accessori e la vendita dei relativi progetti; 
  • la costruzione e la vendita di scafi per veicoli subacquei ed in particolare per sottomarini, dei relativi componenti, equipaggiamenti, apparecchiature; 
  • la progettazione e la vendita dei relativi progetti, l'attivita' di studio e ricerca, per conto proprio o di terzi; 
  • la progettazione, costruzione e vendita di apparecchiature subacquee in genere e dei loro componenti; 
  • i servizi relativi all'esecuzione di campagne oceanografiche e per la conservazione e protezione dell'ambiente marino; 
  • i servizi subacquei relativi all'assistenza alle costruzioni marittime ed i lavori subacquei in genere; 
  • l'addestramento, manutenzione e conduzione dei veicoli subacquei in genere ed in particolare dei sottomarini; 
  • la progettazione e costruzione delle basi per i veicoli subacquei in genere e dei sottomarini in particolare, inclusi i lavori di ingegneria civile e le opere marittime; 
  • la progettazione, costruzione, noleggio e/o vendita dei mezzi navali di superficie, e/o parti di essi, relativi all'appoggio ed all'assistenza dei veicoli subacquei…

Di recente è stato segnalato che il sottomarino “M23 C-Series” viene testato a La Spezia, la casa fisica e spirituale del Comando Subacquei Incursori della Marina Militare italiana. 
Il porto ha una lunga e leggendaria tradizione di costruzione di mini-sottomarini, sia per le forze speciali italiane che per l'export.
I sottomarini qatarioti sono stati ordinati nel gennaio 2020 nell'ambito di un accordo associato al principale costruttore navale della difesa italiano, Fincantieri. L’accordo prevedeva "la fornitura di navi e sottomarini da guerra all'avanguardia". Ora sta diventando più chiaro quali saranno quei sottomarini che sono stati costruiti a Ciserano, Bergamo, lontano nell'entroterra, 100 km (60 miglia) a est di Milano. Saranno stati trasportati su strada per oltre 250 km (150 miglia) fino alla costa. I confini fisici della fabbrica di Ciserano, insieme alla necessità di trasportare il midget su strada, limitano le dimensioni del sottomarino.
Le immagini del sottomarino, danno alcuni suggerimenti sulla capacità del mezzo subacqueo: ha una sovrastruttura liscia e una chiglia di cursori non vista nelle illustrazioni precedenti. Questa sovrastruttura è tipica delle unità progettate dal famoso architetto navale Giunio Santi.
Santi ha iniziato a costruire sottomarini negli anni '70 e si è guadagnato una reputazione per l'alta qualità e per l’innovazione tecnologica. Ha aperto la strada al sistema di propulsione indipendente dall’aria (AIP) negli anni '80 ed ha sviluppato nuove tecniche di costruzione sottomarina. Più recentemente ha costruito un sommergibile sperimentale da combattimento a secco (DCS) per i Navy SEAL.
Il midget avrebbe una lunghezza complessiva di 23 metri (75 piedi) e una larghezza di 5 metri (16 piedi). Può immergersi a 200 metri (650 piedi) e raggiungere una velocità di 12 nodi. L'equipaggio di 6 persone può essere accompagnato da altri 6 nuotatori da combattimento delle forze speciali che possono bloccarsi fuori dal sottomarino attraverso uno speciale portello per condurre operazioni occulte.
I tipi comparabili, in termini di dimensioni, includono la classe Ghadir iraniana (in realtà il design Yono nordcoreano) e la Cos.Mo.S MG-110 di costruzione italiana.
Il Midget M23 è armato, con due tubi lanciasiluri alloggiati sotto lo scafo. E’ possibile imbarcare siluri pesanti standard da 553 mm (21 pollici). Il midget può anche trasportare mine marine intelligenti “Murena” e rilasciare munizioni “vagabonde”.

La compagnia italiana M23 S.R.L. ha messo a punto due sottomarini per la Marina degli Emiri del Qatar (QEN); anche se è stato accennato negli annunci relativi al più ampio accordo navale italiano con il Qatar, i dettagli sono emersi solo lentamente. Al momento della scrittura il modello esatto del sottomarino non era stato rivelato. Tuttavia, i suggerimenti si sono combinati per dipingere un quadro decente (vedi l'impressione dell'artista sopra).
L'accordo contrattuale ammonterebbe a circa 190 milioni di euro e copre due sottomarini e un sistema di addestramento, un certo livello di formazione e supporto continuo. Significativamente la M23 S.R.L. è menzionata al posto di Fincantieri.
Il design è descritto come MIDGET AUTONOMUS SUBMARINE P / N M232017023. Potrebbe esserci un forte suggerimento in questo numero, e anche il nome dell'azienda: potrebbe essere lungo 23 metri. E’ possibile anche dedurre che è stato progettato nel 2017. È noto per avere un motore diesel da 200 kW, un motore elettrico da 70 kw e un sonar.
M23 S.R.L. ha sede in una fabbrica a Ciserano, Bergamo, Italia. Questo sito esatto era in precedenza la sede di GSE Trieste, un rinomato costruttore di sottomarini italiani. M23 è un recente spin-off di GSE ed è stato segnalato come avente 22 dipendenti. 
L’analista militare H.I. Sutton, fondatore del sito specializzato Covert Shores, ha dedicato ai due minisommergibili made in Italy un lungo articolo dal titolo “Italy’s Secretive Submarine Deal With Qatar: New Intelligence”. Sutton ritiene che le due unità destinate al “programma di modernizzazione e potenziamento della flotta del Qatar” corrispondano al modello raffigurato in una slide proiettata nel corso di un’audizione della Commissione Difesa della Camera dei deputati.
A presentare le slide è stato il presidente e amministratore delegato della C.A.B.I. Cattaneo S.p.A, Alberto Villa, che ha riferito in particolare l’avvio di una collaborazione con una società terza per la realizzazione di “due midget, costruiti per un cliente estero”. “L’aspetto del sommergibile, con scafo levigato, idrovolanti a spalla e niente vela sembra confermare ciò che gli osservatori sospettano, cioè che si tratti del modello realizzato dalla M23 Srl”, una società spin-off del comparto militare che, con i cantieri navali GSE Trieste, costruttori di sottomarini, condivide uno stabilimento a Ciserano, Bergamo a un centinaio di Km di distanza dall’hub industriale di Milano dove ha sede la  C.A.B.I. Cattaneo. Il sottomarino che compare nella presentazione dell’amministratore delegato di C.A.B.I. somiglia tantissimo all’unica linea di GSE Trieste, progettata nel 2017”.
Stando ancora all’analista militare, i due minisommergibili destinati al Qatar saranno armati ognuno con due siluri e avranno “una notevole capacità operativa per le Forze speciali”. “La GSE Triste sta per Giunio Santi Engineering, in ricordo del suo omonimo fondatore, ingegnere navale”, aggiunge Sutton. “In passato la GSE Srl era denominata Maritalia. L’ingegnere Santi, negli anni ’80 stava realizzando un sistema di propulsione per mini-sottomarini sotto il marchio di Maritalia. Il più conosciuto di questi sub era il 3GST9, lungo appena 9.5 metri e molto simile all’aspetto di un pesce, il quale catturò l’attenzione generale come possibile mezzo di trasporto per le forze speciali. Nel 2000 la società di Giulio Santi prese il nome di GSE Trieste è si dedicò prioritariamente alla costruzione di mini-sub di lusso per clienti privati, anche se è stato progettato un modello a scopi militari, il Button 5.60 Dry Combat Submersible che fu testato dalla US Navy”.
Molto più nota è invece la storia industriale-militare della C.A.B.I. Cattaneo di Milano, una delle principali società produttrici al mondo di veicoli subacquei, motori navali e attrezzature pesanti per il trasporto dei team delle forze speciali. Tra i sistemi bellici prodotti dall’azienda lombarda compaiono tra gli altri pure i MAS (motoscafi armati siluranti) utilizzati dalla Regia Marina durante la prima guerra mondiale e i cosiddetti “maiali” impiegati dalle unità speciali d’assalto comandate da Julio Valerio Borghese nel corso della seconda guerra mondiale.
Con i nuovi midget venduti dall’Italia, il Qatar diventa il primo Stato arabo del Golfo Persico e il primo membro del Consiglio di Cooperazione del Golfo a disporre di una componente subacquea convenzionale.




Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
Come i giusti dell’Apocalisse scruto i cieli e sfido l’Altissimo: 
fino a quando, Signore? Quando farai giustizia?
Dischiudi i sette sigilli che impediscono di penetrare il Libro della Vita 
e manda un Angelo a rivelare i progetti eterni, 
a introdurci nella tua pazienza, a istruirci col saggio Qoelet:
“””Vanità delle vanità: tutto è vanità”””.
Tutto…tranne l’amare.

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Navalnews, Italiandefencetechnologies, Covertshores, Wikipedia, You Tube)





M23 di Bergamo






 

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