L'Exocet è un missile antinave a medio raggio multipiattaforma sviluppato dall'azienda francese Aérospatiale negli anni settanta, e prodotto dal consorzio europeo MBDA.
L'Exocet, disponibile in varie versioni ottimizzate in configurazione superficie-superficie da unità navali e sommergibili e in configurazione aria-superficie da velivoli ad ala fissa, vennero utilizzati in numerose azioni belliche durante gli anni ottanta; in particolare i piloti argentini ottennero alcuni brillanti successi durante la guerra delle Falkland. Il nome proviene da una parola francese che descrive i pesci volanti (exocoetidae).
Storia
Sviluppo
Il suo sviluppo comincia nel 1967 come un missile lanciato dalle navi, con la sigla MM38 (Mer-Mer, ovvero "mare-mare", mentre il numero 38 era riferito alla gittata prevista in km). Nel 1971, il Regno Unito aderì a questo programma, condividendone in tal modo i costi di sviluppo con la Francia. Questo missile entrò in servizio nel 1972, mentre la versione aviolanciata AM39 venne immessa in servizio con la Marine Nationale, la marina militare francese, nel 1979.
Negli anni successivi, ne furono realizzate una variante per impiego da sottomarini (SM39) ed una con gittata maggiorata (MM40).
I maggiori concorrenti dell'Exocet sono l'Harpoon ed i vari missili anti-nave cinesi della serie Yingji.
Impiego operativo
Guerra delle Falkland
Nel 1982, durante la Guerra delle Falkland, gli Exocet divennero famosi nel mondo quando gli aerei Super Etendard della Marina Militare Argentina li usarono per colpire la HMS Sheffield della Royal Navy, il 4 maggio, ed affondare la nave di supporto Atlantic Conveyor il 25 maggio. Inoltre un camion argentino modificato lanciò un paio di Exocet MM38 (smontati in precedenza dal cacciatorpediniere ARA Seguí, un esemplare della classe Summer ceduto ai sudamericani dagli Stati Uniti) che danneggiò la HMS Glamorgan il 12 giugno.
L'Argentina sostenne che un attacco combinato Exocet/A-4C Skyhawk, il 30 maggio, avrebbe danneggiato la HMS Invincible. I britannici negarono il fatto.
L'Exocet che colpì la Sheffield, lanciato dal capitano di corvetta Augusto Bedacarratz, impattò il ponte 2-2,4 metri sopra la linea di galleggiamento, vicino alla sala motori di prora, provocando uno squarcio nello scafo di circa 1,2 m per 3 m. I resoconti suggeriscono che l'impatto iniziale del missile distrusse immediatamente i sistemi di bordo per la generazione di elettricità e fratturò i serbatoi dell'acqua, impedendo ai meccanismi antincendio di funzionare efficacemente, condannando così la nave ad essere distrutta dall'incendio. Il missile usato si guadagnò una curiosa forma di rispetto, e il termine "Exocet" entrò nell'uso colloquiale britannico per indicare "un attacco devastante".
L'Exocet che colpì il cacciatorpediniere Glamorgan, lanciato da una installazione costiera, uccise 13 uomini dell'equipaggio, oltre a distruggere l'hangar e l'elicottero Westland Wessex di bordo.
Negli anni successivi alla Guerra delle Falkland, venne rivelato che il governo britannico ebbe gravi preoccupazioni circa l'inadeguatezza delle difese anti-missile della marina britannica contro gli Exocet, che avrebbero potuto rovesciare i rapporti di forza a favore dell'Argentina. A Londra, venne ipotizzato uno scenario estremamente pessimistico, in cui una o entrambe le portaerei britanniche (HMS Invincible e HMS Hermes) sarebbero potute venir distrutte o messe fuori combattimento da un attacco con armi di questo tipo, rendendo estremamente problematico ogni tentativo ulteriore di riconquistare le Falkland. Per contrastare la minaccia rappresentata da questi missili, gli inglesi diedero il via ad una grossa operazione di intelligence per impedire l'acquisto di Exocet al Paese sudamericano. Inoltre, la Francia negò al Perù la consegna di AM39, nella convinzione che sarebbero stati successivamente "girati" all’Argentina.
Medio Oriente
Si stima che l'Iraq lanciò circa 200 Exocet contro imbarcazioni iraniane durante la Guerra Iran-Iraq, con alterni successi. Spesso, infatti, furono colpite petroliere e altre navi mercantili, ma una gran percentuale di missili non esplose. Le squadre di artificieri statunitensi e britannici recuperarono diverse testate e anche qualche missile completo dalle navi bersagliate.
Il 17 maggio 1987, il pilota di un Mirage F1 iracheno scambiò la fregata statunitense USS Stark per una petroliera iraniana e le sparò contro due Exocet. Entrambi andarono a segno quasi nello stesso punto, nel lato sinistro dello scafo dell'unità: Il secondo ordigno, inoltre, penetrò all'interno della nave, esplodendo negli alloggi dell'equipaggio e provocando la morte di 37 marinai, oltre al ferimento di ulteriori 21. La Stark venne danneggiata pesantemente, ma salvata dall'equipaggio e portata indietro per le riparazioni. Si venne poi a sapere che il pilota autore dell'attacco era stato giustiziato, ma successivamente alcuni ufficiali iracheni smentirono la cosa, affermando che in realtà l'uomo era ancora vivo.
Descrizione tecnica
Caratteristiche generali
Il missile è progettato per colpire navi da guerra di medie dimensioni. Dal punto di vista tecnico, ha caratteristiche fisiche variabili, dipendenti dalla versione. Comunque, la lunghezza va dai 4,7 ai 5,6 m, con un peso compreso tra i 660 e gli 825 kg.
La struttura è caratterizzata da quattro alette a delta troncato poste circa a metà del corpo del missile, ed ulteriori quattro (sempre a delta, ma con le punte tagliate) mobili, poste nella sezione posteriore. La sua navigazione è a guida inerziale durante le fasi iniziale ed intermedia di volo, con un radar attivo nella parte finale del volo. Il suo motore razzo a propellente solido gli fornisce un raggio massimo di 70 e più km.
Nella versione lanciata da sottomarini, invece, il missile è sistemato, insieme ad un booster per impiego navale, all'interno di una capsula di lancio.
La produzione complessiva, includendo tutte le versioni, ammonta ad oltre 3.500 esemplari dagli inizi dagli anni settanta.
Riepilogo delle versioni:
- Complessivamente, gli Exocet sono stati costruiti in quattro versioni principali:
- MM38: missile antinave mare-mare, per impiego da unità navali e da batterie costiere;
- AM39: missile antinave aria-mare, utilizzabile da aerei ed elicotteri. Più piccolo rispetto alla versione base, ha una gittata maggiore per il fatto di essere lanciato da piattaforme volanti, che viaggiano a velocità elevate;
- SM39: missile antinave sottomarino-mare, versione per l'impiego da sottomarini. Rispetto all'MM38, variano le superfici di controllo. Questo missile viene lanciato fuori dall'acqua grazie ad un apposito meccanismo, e successivamente avviene l'accensione dei motori;
- MM40: missile antinave mare-mare, evoluzione dell'MM38. Ha una gittata maggiore, dovuta al motore più grande. L'ultima versione è l'MM40 Block 3c.
In generale, comunque, la configurazione di base è sempre quella dell’MM38.
La ditta costruttrice, comunque, ha realizzato una versione particolarmente perfezionata dell'MM40, la Block 3, con un raggio d'azione portato a 180 km, grazie all'uso di un motore turbojet, similare al motore utilizzato dal missile antinave franco/italiano OTOMAT. Compatibile con i lanciatori per gli MM40 delle precedenti versioni, è stato ordinato dalla Marine Nationale francese per le nuove fregate FREMM.
I tiri di qualificazione di questo nuovo sistema d'arma si sono conclusi con successo nell'aprile 2007.
Il sistema d'arma Exocet MM40 Block 3 è la versione di ultima generazione della famiglia Exocet di bordo ed è in servizio operativo con diverse marine.
L’Exocet MM40 Block 3 offre prestazioni operative migliorate e aggiornamenti tecnologici, riducendo al minimo l'impatto sui costi di approvvigionamento e supporto logistico.
Il modulo software Exocet MM40 Block 3 Mission Planning calcola automaticamente i piani di ingaggio per supportare le decisioni di licenziamento.
La flessibilità dell'arma Exocet MM40 Block 3 è ulteriormente migliorata dall'accuratezza del nuovo pacchetto di navigazione, che consente traiettorie di avvicinamento 3D ottimizzate e attacchi terminali da diversi azimut, a bassissima altitudine di pattinaggio in mare con tempo simultaneo sul bersaglio. La guida del terminale si basa su un ricercatore attivo in banda J sofisticato per discriminare e selezionare gli obiettivi in mare e sulla precisione GPS per gli obiettivi terrestri.
Exocet MM40 Block 3 è compatibile con la maggior parte delle risorse di supporto logistico già in servizio. Il suo sistema di lancio è interoperabile con tutte le versioni MM40, consentendo così una transizione graduale al Block 3.
La Marina Nationale schiererà i missili anti-nave Exocet MM40 Block 3C dal 2021
MBDA inizierà la consegna del primo missile anti-nave MM40 Block 3c alla Marina francese (Marine Nationale) nel 2021, secondo le ultime documentazioni ufficiali sul bilancio della difesa francese. Secondo gli stessi documenti, verrà ordinato un numero maggiore di quei missili Exocet potenziati: l'obiettivo iniziale richiedeva 35 missili. Nel dicembre 2011 il Ministero della Difesa francese ha emesso un ordine iniziale per 35, ma il numero è stato ridotto a soli 15 missili nella legge di pianificazione militare 2014-2019. L'ultima legge di pianificazione militare (2019-2025) riporta la cifra a 35 missili come inizialmente previsto. Altri 20 MM40 Block 3c saranno ordinati da MBDA dopo il 2020 portando il numero totale di missili per la Marina francese a 55.
Exocet MM40 Block 3c
Rispetto all'esistente Block 3, la variante "Block 3c" porta a Exocet un nuovo cercatore di RF digitale di Thales. La "c" sta per coerente. Il vantaggio più importante dell'elaborazione radar coerente è la capacità di differenziare differenze relativamente piccole di velocità (che corrispondono a piccole differenze di fase). Questa tecnologia di elaborazione target coerente offre risoluzione / stima Doppler e offre meno interferenze e benefici di segnale / rumore rispetto all'elaborazione non coerente. Fondamentalmente, il nuovo MM40 Block 3c sarà più resistente agli ultimi sistemi di inceppamento ed è probabilmente (almeno “su carta”) in grado di riconoscere anche i vasi di superficie, grazie all'uso di forme d'onda avanzate: questo significa che il nuovo il ricercatore sarà potenzialmente in grado di riconoscere una nave bersaglio all'interno di un gruppo di navi e avere un impatto su aree specifiche di tale obiettivo. Ciò è già stato raggiunto con i moderni missili anti-nave come LRASM e NSM, ma entrambi utilizzano cercatori a infrarossi. Mentre l'upgrade del blocco 3 di Exocet ha portato un raggio più lungo (200 km) grazie a un motore turbojet e alla capacità di colpire obiettivi costieri, grazie alla navigazione GPS, ha utilizzato lo stesso cercatore RF del blocco 2: più di 30 anni tecnologia che non era digitale. Seguiranno aggiornamenti simili sulla variante aria-superficie AM39 e sulla variante lanciata sottomarino SM39. Questi due missili hanno già ricevuto un aggiornamento di digitalizzazione dei loro sistemi portandoli allo standard AM39 Block2 Mod2 per Rafale F3 e allo standard SM39 Block2 Mod2 per la classe Suffren (programma Barracuda SSN). L'upgrade di Coherent seeker porterà probabilmente entrambi i missili allo standard Block 3 o Block2 Mod3. Con quest'ultima variante della famiglia Exocet (che ha iniziato il suo servizio negli anni '70 con la MM38) nel suo inventario, la Marina francese è destinata ad avere un missile anti-nave molto capace fino a quando la sua sostituzione, la FCAS / W , arriverà in gli anni '30.
MM40 Block 3: specifiche di base:
- Peso: 780 kg Lunghezza: meno di 6 m
- Velocità: alta subsonica
- Portata: raggio operativo effettivo di classe 200 km
- Missioni: operazioni antimbarcali, costiere e attacco di terra costiera.
Utilizzatori
Attuali:
- Argentina - Armada de la República Argentina - MM38, MM40 ed AM39
- Bulgaria
- Marinha do Brasil - MM38, MM40 Block 2 ed AM39
- Armada de Chile - MM38, AM39 ed SM39
- Colombia
- Cipro - MM40
- Ecuador - MM40
- Egitto - AM39, MM38 ed MM40
- Francia
- Deutsche Marine
- Grecia - MM38, MM40 Block 2/3, AM39
- Indonesia - MM38, MM40 Block 2, MM40 Block 3
- Iran
- Iraq
- Kuwait
- Libia
- Malaisya - Tentera Laut Diraja Malaysia
- Marocco - Marine royale - MM38, MM40 Block 2/3 - Aeronautica militare del Marocco - AM39
- Oman
- Pakistan - Pakistani Behria - SM39 ed AM39 - Pakistani Fida'iyye - AM39
- Perù - Marina de Guerra del Perú
- Qatar
- Sudafrica
- Thailandia
- Turchia - MM38
- Emirati Arabi Uniti
- Uruguay
- Venezuela - Aviación Militar Venezolana - AM39
- Corea del Sud - Daehanminguk Haegun.
Passati
- Belgio - Composante Maritime de l'armée belge
- Regno Unito - Royal Navy
- Georgia.
Curiosità
Cinematografia
Nel film Top Gun, il comandante della portaerei americana afferma che gli aerei da caccia sovietici che i piloti degli F-14 stanno per intercettare sono armati con missili antinave Exocet, destinati a colpirla; in realtà, gli Exocet non sono mai stati a disposizione nell'arsenale dell'URSS e neanche in quello russo.
Il sistema di navigazione civile “Lokata"
La segretezza dell'Exocet soffrì un colpo alla fine degli anni 1970, quando un civile di Falmouth in Cornovaglia (Inghilterra), accidentalmente e indipendentemente duplicò il sistema di navigazione degli Exocet e, nonostante l'ordine del Patents Office di mantenerlo segreto, lo vendette al pubblico come un sistema di navigazione per piccole imbarcazioni chiamato Lokata.
Etimologia
L'origine della parola è nel greco εξω-κοιτος = "giacendo all'aperto", "dormendo sotto le stelle", che venne successivamente applicato al pesce volante riferendosi alla sua abitudine di "pescarsi" da solo atterrando sul ponte delle navi.
ENGLISH
The Exocet (French pronunciation: [ɛɡzɔsɛ]; French for "flying fish") is a French-built anti-ship missile whose various versions can be launched from surface vessels, submarines, helicopters and fixed-wing aircraft. The Exocet saw its first wartime launch during the Falklands War.
Etymology
The missile's name was given by M. Guillot, then the technical director at Nord Aviation. It is the French word for flying fish, from the Latin exocoetus, a transliteration of the Greek name for the fish that sometimes flew into a boat: ἐξώκοιτος (exōkoitos), literally "lying down outside (ἒξω, κεῖμαι), sleeping outside".
Description
The Exocet is built by MBDA, a European missile company. Development began in 1967 by Nord as a ship-launched weapon named the MM 38. A few years later Aerospatiale and Nord merged. The basic body design was based on the Nord AS30 air-to-ground tactical missile. The air-launched Exocet was developed in 1974 and entered service with the French Navy five years later.
The relatively compact missile is designed for attacking small- to medium-size warships (e.g., frigates, corvettes and destroyers), although multiple hits are effective against larger vessels, such as aircraft carriers. It is guided inertially in mid-flight and turns on active radar late in its flight to find and hit its target. As a countermeasure against air defence around the target, it maintains a very low altitude during ingress, staying one to two meters above the sea surface. Due to the effect of the radar horizon, this means that the target may not detect an incoming attack until the missile is only 6,000 m from impact. This leaves little time for reaction and stimulated the design of close-in weapon systems (CIWS).
Its rocket motor, which is fuelled by solid propellant, gives the Exocet a maximum range of 70 kilometres (43 mi; 38 nmi). It was replaced on the Block 3 MM40 ship-launched version of the missile with a solid-propellant booster and a turbojet sustainer motor which extends the range of the missile to more than 180 kilometres (110 mi; 97 nmi). The submarine-launched version places the missile inside a launch capsule.
Versions
The Exocet has been manufactured in versions including:
- MM38 (surface-launched) – deployed on warships. Range: 42 km. No longer produced (1970). A coast defence version known as "Excalibur" was developed in the United Kingdom and deployed in Gibraltar from 1985–1997.
- AM38 (helicopter-launched – tested only)
- AM39 (air-launched) – B2 Mod 2: deployed on 14 types of aircraft (combat jets, maritime patrol aircraft, helicopters). Range between 50 and 70 km, depending on the altitude and the speed of the launch aircraft.
- SM39 (submarine-launched) – B2 Mod 2: deployed on submarines. The missile is housed inside a watertight launched capsule (VSM or véhicule Sous marin), which is fired by the submarine's torpedo-launch tubes. On leaving the water, the capsule is ejected and the missile's motor is ignited. It then behaves like an MM40. The missile will be fired at depth, which makes it particularly suitable for discreet submarine operations.
- MM40 (surface-launched) – Block 1, Block 2 and Block 3: deployed on warships and in coastal batteries. Range: 72 km for the Block 2, in excess of 180 km for the Block3.
- MM40 Block 3 - In February 2004, the Délégation Générale pour l'Armement (DGA) notified MBDA of a contract for the design and production of a new missile, the MM40 Block 3. It has an improved range, in excess of 180 kilometres (97 nautical miles)—through the use of a turbojet engine, and includes four air intakes to provide continuous airflow to the power plant during high-G manoeuvres.
- The Block 3 missile accepts GPS guidance system waypoint commands, which allow it to attack naval targets from different angles and to strike land targets, giving it a marginal role as a land-attack missile. The Block 3 Exocet is lighter than the previous MM40 Block 2 Exocet.
- 45 Block 3 Exocets were ordered by the French Navy in December 2008 for its ships which were carrying Block 2 missiles, namely Horizon-class and Aquitaine-class frigates. These are not to be new productions but the conversion of older Block 2 missiles to the Block 3 standard. An MM40 Block 3 last qualification firing took place on the Île du Levant test range on 25 April 2007 and series manufacturing began in October 2008. The first firing of the Block 3 from a warship took place on 18 March 2010, from the French Navy air defence frigate Chevalier Paul. In 2012, a new motor, designed and manufactured in Brazil by the Avibras company in collaboration with MBDA, was tested on an MM40 missile of the Brazilian Navy.
- Beside the French, the Block 3 has been ordered by several other navies including that of Greece, the UAE, Chile, Peru, Qatar, Oman, Indonesia and Morocco. The chief competitors to the Exocet are the US-made Harpoon, the Italian Otomat, the Swedish RBS-15 and the Chinese Yingji series. The Exocet MM40 Block 3 weapon system is the latest generation ship-borne version of the Exocet family and is in operational service with several navies.
- Exocet MM40 Block 3 provides enhanced operational performance and technology upgrades, while minimising the impact on procurement and logistic support costs. Exocet MM40 Block 3’s Mission Planning software module automatically computes engagement plans to support firing decisions.
- The flexibility of the Exocet MM40 Block 3 weapon is further enhanced by the accuracy of the new navigation package, allowing optimised 3D approach trajectories and terminal attacks from different azimuths, at very low sea skimming altitude with simultaneous time on target. The terminal guidance relies on a sophisticated J-band active seeker to discriminate and select targets at sea and on the GPS accuracy for land targets. Exocet MM40 Block 3 is compatible with most of the logistic support assets already in service. Its launching system is interoperable with all MM40 versions, thus enabling a smooth transition to Block 3.
Operational history
Falklands War
In 1982, during the Falklands War, Argentine Navy Dassault-Breguet Super Étendard warplanes carrying the AM39 Air-launched version of the Exocet caused damage which sank the Royal Navy destroyer HMS Sheffield on 4 May 1982. Two more Exocets struck the 15,000-ton merchant ship Atlantic Conveyor on 25 May. Two MM38 ship-to-ship missiles, removed from the destroyer ARA Seguí, a retired US Navy Allen M. Sumner-class vessel, and transferred to an improvised launcher for land use, a technically challenging task which also required reprogramming. Were launched on June 12 1982 and one hit the destroyer HMS Glamorgan.
HMS Sheffield
Sheffield was a Type 42 guided missile destroyer commissioned in 1975. On the 4 May 1982, Sheffield was at defence watches (second-degree readiness) the southernmost of three Type 42 destroyers when she was hit by one of two AM39 Air-launched Exocet missiles fired by Argentine, Super Étendard strike fighters. The second missile splashed into the sea about half-mile off her port beam.
The missile that struck Sheffield impacted on the starboard side at deck level 2, travelling through the junior ratings' scullery and breaching the Forward Auxiliary Machinery Room/Forward Engine Room bulkhead 2.4 metres (7 ft 10 in) above the waterline, creating a hole in the hull roughly 1.2 by 3 metres (3.9 by 9.8 ft). It appears that the warhead did not explode. 20 members of her complement were killed, 26 injured and the loss of Sheffield was a deep shock to the British public and government.
The official Royal Navy Board of Inquiry Report stated that evidence indicates that the warhead did not detonate. During the 4½ days that the ship remained afloat, five salvage inspections were made and a number of photographs were taken. Members of the crew were interviewed and testimony was given by Exocet specialists (the Royal Navy had 15 surface combat ships armed with Exocets in the Falklands War). There was no evidence of an explosion, although burning propellant from the rocket motor caused fires which could not be checked as firefighting equipment had been put out of action.
SS Atlantic Conveyor
Atlantic Conveyor was a 14,950 ton roll-on, roll-off container ship launched in 1969 that had been hastily converted to an aircraft transport and was carrying helicopters and supplies, including cluster bombs. Two Exocet missiles had been fired at a frigate, but had been confused by it's defences and re-targeted the Atlantic Conveyor. Both missiles struck the container ship on her port quarter and warheads exploded either after penetrating the ship's hull, or on impact. Witness Prince Andrew reported that debris caused "splashes in the water about a quarter of a mile away". Twelve men were killed and the survivors were taken to HMS Hermes.
HMS Invincible
On May 30, two Super Étendards one carrying Argentinas last remaining Exocet, escorted by four A-4C Skyhawks each with two 500lb bombs, took off to attack the carrier HMS Invincible. The missile was shot down by a Sea Dart fired by HMS Exeter and no damage was caused to any British vessels.
HMS Glamorgan
HMS Glamorgan was a County-class destroyer of the Royal Navy launched in 1964. On 12 June 1982 an MM38 Exocet missile was fired from an improvised shore-based launcher as she was steaming at about 20 knots (37 km/h) 18 nautical miles (33 km) offshore. The first attempt to fire a missile did not result in a launch, the second attempt, a missile was launched but did not acquire the target. The third attempt resulted in a missile tracking Glamorgan. The incoming Exocet missile was also spotted on Glamorgan and a turn was ordered to present the stern to the missile.
The turn prevented the missile from striking the ship's side and penetrating the hull; instead, it hit the deck coaming at an angle, near the port Seacat launcher, skidded along the deck and exploded, making a 10 by 15 feet (3.0 m × 4.6 m) hole in the hangar deck and a 5 by 4 feet (1.5 m × 1.2 m) hole in the galley below. The blast travelled forwards and down, and the missile body, still travelling forwards, penetrated the hangar door, causing the ship's fuelled and armed Wessex helicopter (HAS.3 XM837) to explode and start a severe fire in the hangar. Fourteen crew members were killed and more wounded.
Post Falklands war
In the years after the Falklands War, it was revealed that the British government and the Secret Intelligence Service had been extremely concerned at the time by the perceived inadequacy of the Royal Navy's anti-missile defences against the Exocet and its potential to tip the naval war decisively in favour of the Argentine forces. A scenario was envisioned in which one or both of the force's two aircraft carriers (Invincible and Hermes) were destroyed or incapacitated by Exocet attacks, which would make recapturing the Falklands much more difficult.
Actions were taken to contain the Exocet threat. A major intelligence operation was initiated to prevent the Argentine Navy from acquiring more of the weapons on the international market. The operation included British intelligence agents claiming to be arms dealers able to supply large numbers of Exocets to Argentina, who diverted Argentina from pursuing sources which could genuinely supply a few missiles. France denied deliveries of Exocet AM39s purchased by Peru to avoid the possibility of Peru giving them to Argentina because they knew that payment would be made with credit from the Central Bank of Peru. British intelligence had detected the guarantee was a deposit of two hundred million dollars from the Andean Lima Bank, an owned subsidiary of the Banco Ambrosiano.
Iran–Iraq War
During the Iran–Iraq War, on 17 May 1987, an Iraqi aircraft initially identified as a Dassault Mirage F1 aircraft but was infact a modified Falcon 50 business jet, fired two Exocet missiles at the American frigate USS Stark.
Both missiles struck the port side of the ship near the bridge. No weapons were fired in defence, the Phalanx CIWS remained in standby mode and the Mark 36 SRBOC countermeasures were not armed. 37 United States Navy personnel were killed and 21 wounded.
(Web, Google, Wikipedia, You Tube)
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