venerdì 13 ottobre 2023

MARINA MILITARE ITALIANA: Problemi di dentizione agli assi porta-elica nella terza prova in mare; la LHD Trieste è ora nel bacino Fincantieri di Trieste….






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Durante le prime prove motore allargo del Muggiano, qualcosa a bordo della nuovissima LHD TRIESTE non è andato per il verso giusto: la nave in piena notte ha dovuto far ritorno in fretta e furia alla base. La terza prova in mare di Nave Trieste, l’unità anfibia multiruolo la cui consegna alla Marina militare è prevista il prossimo anno, si è conclusa ancora con problemi e avarie: a denunciarlo sono gli ambienti sindacali degli operai che contribuiscono alla costruzione e messa a punto definitiva della bella unità navale; di recente è stato chiesto a Fincantieri di rimandare la partenza prevista per alcuni importanti e approfonditi lavori in bacino.
E proprio da Fincantieri è arrivata la conferma: proprio a causa delle anomalie riscontrate a bordo della nave, la partenza era stata rimandata al fine di risolvere le problematiche emerse. L’azienda ha tenuto a puntualizzare che le prove in mare servono proprio per testare l’unità navale e verificare che tutti i sistemi di bordo funzionino al meglio. I sindacati nella loro nota sottolineano che la terza delle prove in mare della Trieste, "passaggio indispensabile a effettuare i test necessari per poter affrontare in sicurezza il trasferimento della nave, dove affronterà alcuni lavori di bacino”… “e risolvere molte problematiche che hanno determinato importanti avarie e costretto la nave a fare ritorno in cantiere a notte inoltrata e in condizioni di emergenza". Una situazione che ha convinto gli ambienti sindacali a ritenere che non ci siano "le condizioni per effettuare una lunga traversata in sicurezza". "Chiediamo – prosegue la nota – che la partenza sia posticipata il tempo necessario per effettuare ulteriori test che garantiscano la sicurezza dello spostamento”.
Nel mirino dei sindacati dei metalmeccanici, anche la sistemazione dei lavoratori che affronteranno la trasferta per il periodo di lavori in bacino. 
Intanto, in data 2 ottobre 2023, nave TRIESTE è approdata in mattinata nel bacino di Fincantieri per risolvere le problematiche tecniche scaturite dalle prove in mare aperto.







ALCUNE PROBLEMATICHE TECNICHE DELLA L.H.D. TRIESTE

E’ noto negli ambienti navalmeccanici che i problemi della nuova unità anfibia deriverebbero dalle linee d’assi di lunghezza diversa, gli stessi che hanno afflitto per lungo tempo le portaerei britanniche classe “QUEEN ELIZABET II”. 
Siamo certi che i tecnici di Fincantieri troveranno a breve i giusti e definitivi rimedi ai “problemi di dentizione” della nuova unità polivalente della Marina Militare italiana.



LA L.H.D. L-9890 TRIESTE

Il Trieste. distintivo ottico L 9890, è un'unità anfibia multiruolo della Marina Militare, classificata ufficialmente come LHD (portaelicotteri d'assalto anfibio), sarà l'unità più grande della flotta. Ordinata a seguito del programma navale 2014-2015, è costruita nei cantieri navali di Castellammare di Stabia della Fincantieri.

PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE

Facente parte delle unità previste con la legge navale 2014-2015, la nuova nave anfibia multiruolo/multifunzione ha un dislocamento a pieno carico di circa 38 000 tonnellate e una lunghezza, fuori tutto, di circa 245 metri, detenendo così il titolo di unità più grande della flotta. Il progetto innovativo si rifà allo stile adottato anche dalle portaerei britanniche classe Queen Elizabeth. Infatti presenta due isole distinte, la prima (quella a proravia) per la navigazione, la seconda (a poppavia) per la gestione ed il controllo delle operazioni di volo. Questo assetto ha una triplice funzione, garantendo infatti un maggior raggio visivo, più spazio sul ponte di volo e anche una gestione più fluida ed efficiente delle varie attività.
Il ponte di volo ha una lunghezza di 230 metri ed una larghezza di 36 metri, con un totale di 9 punti per mezzi aerei. È dotato di 2 elevatori per aeromobili (15 m x 15 m) con una portata massima di 42 tonnellate.






Secondo i dati dichiarati, la nave è dotata di un bacino di sbarco allagabile al di sotto dell'aviorimessa, che consente di utilizzare mezzi anfibi tipo LCM (Landing Craft Mechanized), gommoni a scafo rigido (RHIB), aeroscafi LCAC (noti comunemente come hovercraft), L-CAC e i più innovativi mezzi da sbarco anfibio rapido (L-CAT) in dotazione alle marine NATO ed europee. A differenza della portaeromobili Cavour, che ha un'unica aviorimessa riconfigurabile in ponte veicoli non allagabile, questa unità dispone, al di sotto del ponte di volo, di due ulteriori ponti, di cui uno è un'aviorimessa di 2300 m² (e 530 metri lineari di corsia per parcheggio mezzi) con paratie rimovibili come nel Cavour (in modo da raggiungere i 2600 m²), collegata ad un ponte inferiore di 2200 m², diviso in un'autorimessa da 700 m² con 253 metri lineari per parcheggio mezzi e in un bacino allagabile (55 m x 15 m), dimensionato per l'ingresso di 4 LCM-1E o 1 LCAC.
Come il Cavour e il Giuseppe Garibaldi, anche il Trieste, sul ponte di volo, è dotato di trampolino di lancio inclinato (ski-jump) per facilitare il decollo degli aerei STOVL F-35B, come riportato anche nella scheda tecnica, mantenendo una capacità aerea secondaria da utilizzare in caso di necessità qualora il Cavour non fosse disponibile.
Il gruppo motore ha due assi con eliche pentapala a passo variabile e due timoni compensati a spada, due pinne stabilizzatrici retrattili, due eliche di manovra prodiere ed un'elica di manovra poppiera intubate, che garantiscono una maggiore manovrabilità in spazi ristretti rispetto alla sola accoppiata timoni/eliche.
Il taglio della prima lamiera è avvenuto il 12 luglio 2017 nello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia, mentre, poco più di 7 mesi dopo, il 20 febbraio 2018, ha avuto luogo l'impostazione della chiglia sullo scalo del cantiere navale stabiese, dando il via alla costruzione della nave. Essa è stata varata, e contestualmente battezzata il 25 maggio 2019, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, cerimonia cui ha fatto da madrina la figlia.
Il 12 agosto 2021 è avvenuta la prima prova in mare, al largo di La Spezia. Tre i cantieri di Fincantieri coinvolti: lo scafo è stato realizzato a Castellamare di Stabia, l’allestimento invece è opera di quello di Muggiano e infine a Palermo sono toccate le operazioni di carena.
Si prevede che la nave d'assalto anfibio Trieste entri in servizio alla fine del 2023, andando a sostituire il Giuseppe Garibaldi e forse una delle tre navi da sbarco della classe San Giorgio.

ARMAMENTO

L'unità presenta sistemi d'arma di ultima generazione. Per quanto riguarda il comparto d'artiglieria, sono presenti:
  • 3 cannoni multiruolo Leonardo OTO 76/62 (due a prua e uno a poppa) del tipo Super Rapido MF Davide, con munizionamento guidato e predisposizione per il nuovo munizionamento Vulcano;
  • 3 torrette mitragliere a controllo remoto Leonardo OTO 25/80 equipaggiate con un cannone Oerlikon KBA da 25 mm (25x137mm);
  • 2 lanciarazzi Leonardo OTO ODLS-20 per il lancio di ingannatori (esche elettroniche) subacquei ed aerei.

Il comparto missilistico comprende invece:
  • predisposizione per 4 lanciatori verticali (VLS Sylver) da 8 celle (due a prua e due a poppa) per una capacità totale di 32 missili Aster 15/30 NT.



Anche la sezione sensoristica potrà vantare tecnologie molto avanzate:
  • PAR SPN-720, radar di approccio di precisione, sistema volumetrico 3D capace di inseguire 300 tracce e 12 bersagli contemporaneamente, portata superiore ai 200 km;
  • Radar Kronos Power Shield (AESA in banda L), un sistema di sorveglianza multifunzione, con una portata di 1 500-2 000 km;
  • IFF SIR-M-PA, radar secondario per l'identificazione di navi ed aeromobili;
  • Radar Kronos bibanda (DBR AESA 4FF): banda C (Kronos Quad - Fitted For) e banda X (Kronos StarFire);
  • TACAN AN-553/N, per avvicinamenti di precisione ed invio di informazioni agli aerei in volo;
  • Sistema EWS "Zeus", sviluppato da Elettronica SpA, dotato di un sottosistema di attacco elettronico basato su moduli GaN TRX a stato solido. La componente elettronica di scoperta (EW) è integrata con un RESM (Intercettatore di emissioni Radar), RECM (Ingannatori radar) e CESM (Intercettatore di comunicazioni radio) efficaci sia in alto mare che in acque costiere, con una sorveglianza marittima e valutazione della situazione avanzate tramite ELINT e COMINT, e un algoritmo SEI;
  • Sistema automatico per la direzione delle operazioni di combattimento SADOC 4.

CAPACITA’ AEREA

L'unità presenta un ponte di volo di 230 × 36 m, coprendo così un'area di circa 7400 m², con 9 punti di decollo per elicotteri pesanti o per caccia F-35B.



Inoltre, il ponte può ospitare, in condizioni di piena operatività, circa 14-20 aeromobili in diverse configurazioni (presumibilmente anche 4-6 F-35B a poppa e 8-10 elicotteri a prua). L'aviorimessa di 2600 m² (rispetto ai 2500 m² della Cavour) è dimensionata per l'ingresso di massimo 14 aeromobili, anch'essi in diverse configurazioni. Sono infine presenti a poppa due elevatori 15 × 15m per un carico massimo di 42 tonnellate.








Tutte le operazioni di volo sul ponte sono controllate dall'isola di poppa.

CAPACITA’ ANFIBIE

Le capacità anfibie della nave sono molto avanzate, essendo queste la principale arma dell'unità.
Il secondo ponte, sotto l'hangar, con un'area di 2300 m², presenta infatti un bacino allagabile 55m x 15m dimensionato per l'ingresso di 4 LCM, denominati LC23, o 1 LCAC / LCAT.





Gli LCM, saranno in grado di trasportare: 1 Ariete, 5 Iveco LMV Lince, oppure 1 Centauro, 1 Freccia o 300 soldati.

AREA OSPEDALIERA

La nave sarà dotata anche di un ospedale completamente attrezzato con sale operatorie, laboratori di radiologia e analisi, ambulatorio odontoiatrico e zona degenza per 28 ricoverati gravi, per un totale di 700 m²; mentre ulteriori posti letto saranno sistemati in moduli contenitorizzati, all'uopo predisposti.
A maggio del 2019, la nave è stata varata dai cantieri di Castellammare di Stabia e trasferita a La Spezia per il completamento degli allestimenti. La consegna finale era prevista entro il 2022, ma poi è slittata a fine 2023. La fase di costruzione ha coinvolto più di 300 operatori, mentre la fase installativa e di completamento dovrebbero impegnare 800 persone.


Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, LaNazione, Difesa.forumfree, Wikipedia, You Tube)


























 

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