mercoledì 23 gennaio 2019

Il siluro russo UGST, una temibile minaccia dalle profondità per le unità della NATO



Nonostante il rapido sviluppo delle armi antimissili, osservato negli ultimi 10 anni, i siluri rimangono ancora oggi il mezzo principale per attaccare e distruggere i sottomarini avversari; il siluro é una delle armi più insidiose anche per le navi di superficie nemiche

Il siluro denominato UGST è una delle numerosissime e avanzatissime armi russe, sempre uniche nel loro genere.

Alcuni anni fa è stata autorizzata l’esportabilità del siluro UGST subito dopo la presentazione ufficiale all’Internationality Naval Show (IMDS) tenutosi a San Pietroburgo - Russia.

L’UGST è stato progettato dall'Istituto Scientifico della Regione di Mosca (SSPE) ed è un siluro ad l'homing attivo-passivo studiato per le massime profondità. E’ progettato per attaccare sottomarini e navi di superficie, lanciabile da tubi lanciasiluri da 533 mm. L’arma può essere in dotazione a sottomarini e navi di superficie. 

Viene prodotto in due versioni della lunghezza di 7,2 metri (per unità russe) e di una lunghezza di 6,1 metri (versione per l'esportazione lanciabile dai tubi lanciasiluro della NATO).

Su alcune navi è possibile retrofittare i sistemi di combattimento pre-lancio con la configurazione dei siluri UGST: esperti russi hanno assimilato il moderno concetto dei siluri pesanti raggiungendo le più avanzate caratteristiche tecniche e tattiche:
  • profondità;
  • distanza;
  • velocità.
La caratteristica principale di questa avanzatissima arma subacquea è la struttura modulare che permette di creare un'intera famiglia di siluri che possiedono un potenziale multilivello modificabile: 
riprogrammazione dell'equipaggiamento del modello base;
sostituzione del serbatoio o del vano motore.

Il siluro UGST comprende costruttivamente:
  • il modulo strumentale;
  • il modulo della batteria;
  • il serbatoio;
  • il telecomando del vano apparecchiature;
  • il sistema di propulsione (sezione di potenza);
  • Il vano di coda;
  • l'unità di controllo;
  • la bobina (AERVD).
Il motore dell’UGST è costituito da un motore a pistoni assiali alimentato da un combustibile liquido mono-componente. Il motore è caratterizzato da una camera di combustione rotante munito di pompa ad alta pressione a pistone. La carica a polvere di avviamento è posta nella camera di combustione e permette di aumentare o diminuire la potenza del sistema di propulsione. 
Ciò è particolarmente importante nella fase iniziale del lancio; l’unità di propulsione è costituita da un cannone ad acqua a bassa rumorosità collegato direttamente al motore.
La base del modulo è riprogrammabile e integra le informazioni dei sistemi dell’unità lanciatrice in un unico sistema di controllo integrato tramite computer.
I progettisti russi hanno implementato nel’UGST un altro “know-how”: i controlli biplanari, che riducono significativamente il rumore prodotto dai siluri. 
Il timone dell’arma è subito utilizzabile durante la parte iniziale del lancio.
La testata è contenuta in una capsula supplementare, che si trova nell'esplosivo. Sono state progettate diverse versioni della testata: si differenziano per massa e composizione del sistema di innesco dell'esplosivo.
Il compartimento della testa, che è strumentale nel modulo, include il sistema di homing, il controllo del esterno, il comando etc.
Il sistema di homing è attivo-passivo e comprende un array di antenne riceventi e irradianti piatte e dispositivi sonar attivi multicanale appositamente progettati. Il sistema produce eccellenti risultati nella ricerca, rilevamento e cattura di bersagli nemici a una certa profondità. E’ stata studiata anche la possibilità di seguire la scia generata dal bersaglio. La parte frontale dei siluri del tipo “deep-homing” risulta diversa dagli altri siluri: ha una forma smussata con una parete piatta dietro la quale è installata l'antenna (CCH).
Tutte le unità di sistemi UGST utilizzano un sonar progettato per registrare e monitorare le traiettorie dei siluri, il livello di rumore subacqueo durante l’addestramento della Marina, la ricerca e i test industriali nelle acque per una superficie di 100 km quadrati e una profondità di 300 metri, senza restrizioni. L'equipaggiamento è costituito da una boa radioacustica satellitare e controllo remoto della situazione dalla nave o dal centro di controllo posizionato a terra.
Per controllare la posizione delle navi in tempo reale, le unità e gli aerei utilizzano trasmettitori VHF associati con le apparecchiature di navigazione su tablet che monitorano la traiettoria degli obiettivi e dei siluri, dei mezzi di posizionamento in superficie e sotto la superficie.
L’arma utilizzata in esercitazione è progettata per la formazione del personale sostituendo il compartimento della testata. La galleggiabilità positiva di tali siluri è data dal riempimento incompleto del serbatoio del carburante.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)







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