domenica 27 gennaio 2019

Il Namer (in ebraico: נמ"ר) è un veicolo trasporto truppe



Il Namer (in ebraico: נמ"ר) è un veicolo trasporto truppe prodotto in Israele per l'IDF utilizzando lo scafo del Merkava Mark IV. Il Namer è stato sviluppato per le forze armate israeliane ed è entrato in servizio nel 2008 con il corpo corazzato israeliano.




Sviluppo

In seguito all'esperienza accumulata nel corso degli anni nel convertire carri Centurion e T-55 in veicoli per il trasporto di truppe e in veicoli adatti per il genio militare, quali i carri Puma in dotazione al genio militare israeliano, apparve evidente ai vertici delle forze armate israeliane che anche i carri Merkava Mk1 prossimi al ritiro potessero essere convertiti in veicoli adatti a trasportare la fanteria. Lo sviluppo di questa nuova generazione di veicoli corazzati iniziò di conseguenza nei primi anni novanta. Ciò nonostante il progresso nello sviluppo di queste nuove unità specialmente nella prima metà degli anni novanta fu limitato principalmente in seguito alla scarsità di fondi a disposizione. In seguito agli scontri tra l'IDF e diverse fazioni palestinesi a partire dal 2004, che rilevarono l'inadeguatezza dei M113 e della loro scarsa protezione, lo sviluppo del Namer apparve nuovamente urgente e il progetto inizialmente quasi accantonato tornò al centro dell'attenzione dei vertici militari. Nonostante fosse stata valutata la possibilità di acquistare veicoli di produzione estera quale lo Stryker, si preferì l'acquisto di produzione nazionale.[2] I primi prototipi furono quindi realizzati a partire dal 2004 utilizzando gli scafi del Merkava Mk1 e furono forniti alla 84ª Brigata di fanteria "Givati" a partire dal 15 febbraio 2005 per essere valutati. Nel 2006 i prototipi furono quindi presentati al pubblico. Nonostante il veicolo non fosse stato impiegato nel conflitto in Libano nel corso del 2006, le perdite subite dalle forze armate israeliane confermarono nuovamente la necessità dell'introduzione di un nuovo veicolo corazzato protetto. Di seguito nel corso del 2007 fu riportato che i primi 15 veicoli sarebbero stati forniti a partire dal 2008 e che complessivamente sarebbero state acquistate oltre 100 unità. Allo stesso tempo fu anche confermato che tutti i veicoli sarebbero stati ricavati da scafi di nuova costruzione del Merkava MkIV mentre non si sarebbero riconvertiti i carri Merkava delle prime generazioni. Nel marzo del 2008 fu quindi presentato al pubblico il primo Namer ad entrare in servizio con le forze armate israeliane. Sempre nel corso del 2008 fu anche riportato che il Namer fu assemblato con parti provenienti dagli Stati Uniti, contrariamente a quanto si era affermato in precedenza che questi veicoli corazzati sarebbero stati costruiti esclusivamente in Israele.




La storia:

1990–2004

L'esperienza della conversione di carri armati Centurion in veicoli corazzati per il trasporto di personale (Nagmashot, Nagmachon) e veicoli da combattimento (Puma, Nakpadon), seguita dalla riuscita conversione di molti carri armati T-54 e T-55 in veicoli da combattimento di fanteria di Achzarit, spinse a convertire i carri Merkava in APC/IFV fortemente blindati. Il concetto era molto promettente, perché molti dei 250 carri armati Merkava Mark I venivano gradualmente ritirati dal servizio in quanto l'armamento da 105 mm del Merkava Mark II non poteva essere aggiornato al più moderno cannone IMI da 120 mm.
Lo sviluppo non fece grandi progressi negli anni '90 a causa della mancanza di fondi, ma dopo il conflitto Israele-Gaza del 2004, che mise in evidenza l’estrema vulnerabilità del VTT blindato M113 a ordigni esplosivi improvvisati e granate a razzo RPG, l'IDF riprese con urgenza lo sviluppo del NAMER e fu respinta l’offerta del blindato Stryker.

Dal 2005 ad oggi

La società IDF Ordnance sviluppò diversi prototipi di veicoli da combattimento di fanteria basati sul telaio Merkava Mark I, e anche alcuni IFV basati su quello del Merkava Mark IV. Il veicolo si chiamava inizialmente Nemmera (ebraico: leopardessa), ma in seguito ribattezzato Namer (in ebraico: leopardo), mentre il nome Nemmera era quello di un ARV basato sul Merkava.
Il 15 febbraio 2005, fu ufficializzato che un prototipo del Namer basato sul Merkava Mark I era oramai operativo presso la Brigata Givati per prove e valutazioni. Le lezioni apprese nel Libano nel 2006 hanno ampiamente convalidato questo programma. Di conseguenza, nel 2007-2008 i primi quindici Namer furono consegnati e più di un centinaio equipaggiò due brigate da combattimento. Tuttavia, i piani di conversione furono presto abbandonati a favore del più moderno telaio del Merkava Mark IV.
Il Namer è stato il primo veicolo IDF progettato al computer; tale sistema ha permesso di sviluppare il nuovo VTT più rapidamente rispetto ai veicoli precedenti.
Il 1° marzo 2008 fu presentato ufficialmente dall'IDF un Namer IFV operativo, costruito da zero e completamente sviluppato sulla base del telaio Merkava Mark IV. La costruzione fu accelerata nel maggio 2008 importando parti dagli Stati Uniti. Il 15 settembre 2008, il Namer fu presentato al pubblico in occasione di una mostra a Rishon LeZion.
Per accelerare la produzione dei Namers la General Dynamics Land Systems è stata scelta per la produzione e l'integrazione di un numero imprecisato di scafi per veicoli presso il Joint Systems Manufacturing Center di Lima, Ohio.
Dopo aver ridotto gli ordini per il Namer nel 2014 a causa dei vincoli di budget, nel 2015 l'IDF ha aumentato gli ordini dei pezzi di ricambio, in previsione di ordini di sistemi completi. La mossa è in parte una risposta alla morte di 7 soldati della Brigata Golani uccisi da un RPG a Gaza su di un M113.
Inizialmente il Namer era stato progettato per essere equipaggiato con il sistema di protezione attiva Iron Fist dell'Israel Military Industries; tuttavia, a causa di limitazioni di bilancio, l'installazione del sistema di protezione attiva è stata ritardata. Quasi un decennio dopo il previsto, l'IDF ha confermato ufficialmente che doterà i Namers di nuova costruzione con il sistema di protezione attiva Rafael's Trophy.
I vincoli di bilancio delle forze di terra hanno fatto sì che l'IDF abbia continuamente ridotto gli ordini del Namer.  A partire dal 2014, il ritmo degli acquisti di Namer era ancora considerato troppo lento, con circa 30 carri prodotti ogni anno, il che significa che non ci sarebbero stati 500 dei veicoli nell'IDF fino al 2027. Il 6 marzo 2016, il Jerusalem Post ha riferito che tutti i nuovi Namer sarebbero stati consegnati con il sistema di protezione attiva Trophy. Hanno anche riferito che la quantità ordinata era stata raddoppiata rispetto all'anno precedente.
Alla fine del 2016, il Corpo di Ingegneria di combattimento dell'IDF ha iniziato ad operare con il Namer CEV (in ebraico: נמ "ר "ר הנדסי הנדסי - נמר "ה). Il Namer CEV è dotato di un sistema di protezione attiva Trophy e di dispositivi di ingegneria come i rulli antimina, lame tipo bulldozer e i razzi anti-mine CARPET.




Sopravvivenza del mezzo

Namer è stato progettato per la sopravvivenza e la riparazione rapida dei danni eventualmente subiti, con corazzatura modulare, corazzatura del ventre  a V e difesa NBC.
Secondo il generale di brigata Yaron Livnat, i NAMER sono più pesantemente armati dei carri armati Merkava IV: "Il peso risparmiato eliminando la torretta è stato 'reinvestito' per rinforzare la corazzatura".
Dal 2016 in poi, alcuni di essi sono stati equipaggiati con il noto ed efficientissimo  sistema di protezione attiva Trophy.
Il Namer, alla data odierna, è considerato il veicolo corazzato da combattimento per la fanteria più protetto al mondo: ha dimostrato le sue ottime capacità sul campo durante i numerosissimi combattimenti in cui è stato utilizzato.

Armamento

Namer è armato con una mitragliatrice M2 Browning o un lanciagranate Mk 19 montato su una Samson Remote Controlled Weapon Station, una mitragliatrice da 7,62 mm (FN MAG) e un mortaio da 60 mm. Vengono trasportati anche lanciagranate fumogeni.
Il 31 luglio 2017, fu mostrato un Namer equipaggiato con una torretta senza equipaggio armata di cannone da 30 mm e con il sistema attivo Trophy APS. Il Namer IFV offre più potenza di fuoco per le unità di fanteria e fornisce una migliore risposta nelle operazioni di combattimento urbano.
Il 12 dicembre 2018, è stata ufficializzata una versione IFV del Namer armata con due missili Spike-MR in un contenitore che può essere montata e abbassata a filo nel tetto della torretta. Un portavoce del ministero della difesa ha dichiarato che l'installazione "permetterà ai soldati IDF di lanciare missili dall'interno dei veicoli, mentre sono ancora protetti, il che aumenterà significativamente la portata di attacco dei veicoli". La capsula di lancio automatizzata sarà montata anche sulla torretta dell'Eitan AFV.

Capacità

Il Namer è in grado di manovrare su terreni difficili, azionato dal motore diesel V12 V12 raffreddato ad aria Teledyne Continental AVDS-1790-9AR da 1.200 CV (895 kW) del Merkava Mark III; è in grado di trasportare fino a 12 fanti completamente equipaggiati e una barella, oppure due barelle e attrezzature mediche su una versione Namer ambulance MEDEVAC. L'ingresso posteriore originale del Merkava Mark IV è stato ridisegnato per ottenere una rampa più ampia. Due portelli sono montati sul tetto, che è più alto del tetto dello scafo Merkava. Il VTT Namer condivide anche un sistema digitale di gestione del campo di battaglia con il carro Merkava Mark IV.

Varianti:

Namer CEV

E’ stata sviluppata una versione bulldozer che sarà gestita dai comandanti della compagnia; una versione per il superamento ostacoli che sarà gestita da comandanti di plotone; e una versione per il traino che sarà gestita da sergenti di plotone. Ulteriori dispositivi  per lo sminamento CARPET, possono essere installati prima di ogni missione. I Namers equipaggiati con il Trophy APS, consentono alle unità a livello brigata le capacità di affrontare gallerie, superare ostacoli e manovrare in aree ad alto rischio. Il Namer CEV è entrato in servizio alla fine del 2016, presso il Battaglione 603 del Corpo Logistico e combattimento.

Impiego in combattimento

I Namers hanno preso parte all'operazione Protective Edge. Durante i combattimenti, i Namers (che all'epoca non erano dotati di un sistema di protezione attiva) sono stati colpiti più volte da RPG e ATGM, compresi i colpi diretti subiti dai missili russi 9M133 Kornet ATGM, ma i veicoli sono usciti integri e in nessun caso la corazzatura composita è stata penetrata con esiti catastrofici per l’equipaggio. In un altro caso particolare, una carica esplosiva del peso di circa una tonnellata di esplosivo ad alto potenziale fu fatta esplodere vicino a un Namer: una casa crollò sull'APC, ma non accadde nulla ai soldati che continuarono la loro missione come previsto. Come risultato del suo successo sul campo di battaglia, ci furono richieste di aumentare il numero di veicoli (oltre i 170 su ordine), e di sostituire gradualmente tutti gli M113 dell’IDF.

Utenti

Israele: il Namer IFV è pensato per essere distribuito alle forze di fanteria e logistiche di combattimento, con possibili piani futuri per modelli speciali per scopi di intelligence e di comando. Due Namers hanno preso parte alla guerra di Gaza come parte della Brigata Golani. Nel 2014, c'erano fino a 120 Namer in servizio, che hanno preso parte all'operazione Protective Edge. Il Namer CEV (combat engineering vehicle) è entrato in servizio alla fine del 2016.

Proposte di esportazione

Azerbaigian - Azerbaigian e Israele hanno condotto negoziati sul veicolo Namer.

Colombia - Israele ha offerto l'acquisto di APC Namer alla Colombia.

Stati Uniti - L’US ARMY nel 2012 ha condotto alcune valutazioni operative per l’eventuale acquisto di un nuovo IFV per il programma Ground Combat Vehicle. Uno dei veicoli convalidati è stato il Namer. Il 2 aprile 2013, il Congressional Budget Office ha pubblicato un rapporto che consigliava di acquistare i veicoli attuali invece di sviluppare un nuovo veicolo per il programma GCV. L'acquisto del Namer sarebbe costato 9 miliardi di dollari in meno e avrebbe soddisfatto la richiesta capacità di carico di nove soldati completamente equipaggiati. L'esercito statunitense ha confermato che il Namer e altri veicoli valutati nel 2012 hanno soddisfatto alcuni requisiti GCV: nessun veicolo testato dall’US ARMY ha soddisfatto in pieno le sue richieste operative.


(Web, Google, Wikipedia, You Tube)






























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