venerdì 1 febbraio 2019

La classe "Foxtrot" o sottomarini diesel-elettrici sovietici Progetto 641



La classe Foxtrot è il nome in codice NATO della classe di sottomarini diesel-elettrici sovietici Progetto 641. Costruiti in oltre settanta esemplari, sono entrati in servizio alla fine degli anni cinquanta. La marina russa ha ritirato gli ultimi esemplari alla fine degli anni novanta, ma rimangono ancora in servizio in altri Paesi.




Storia

Sviluppo

Il primo esemplare del Progetto 641 entrò in servizio nel 1958. In Occidente ricevette la codifica NATO di classe Foxtrot. Dal punto di vista tecnico, si possono considerare derivati dalle precedenti classi Whiskey e Romeo. Complessivamente, ne furono prodotti oltre settanta esemplari, che furono anche largamente esportati.




Impiego operativo

La marina sovietica ebbe in servizio circa una cinquantina di esemplari. I primi entrarono in servizio nei tardi anni cinquanta, e la costruzione proseguì fino ai primi anni settanta. Nell'ambito della VMF sovietica, si trattò dei più grandi sottomarini convenzionali entrati in servizio. Questi battelli rimasero nominalmente in carico fino agli anni novanta, e l'ultimo venne radiato nel 2001.




Esportazioni

Le esportazioni riguardarono una ventina di unità:
  •  Cuba: tre unità in servizio a partire dal 1979.
  •  India: otto unità tra il 1968 ed il 1975. Alcune rimangono in servizio.
  •  Libia: sei unità tra il 1976 ed il 1983. Pare non siano più operative
  •  Polonia: due unità tra il 1987 ed il 1988. Radiate nel 2003.
  •  Ucraina: un esemplare nel 1997, che risulta essere in riparazione.

Descrizione tecnica

I Foxtrot furono i più grandi sottomarini convenzionali entrati in servizio con la marina sovietica. In particolare, il loro dislocamento era di 1.952 t in emersione e di 2.475 in immersione, con una lunghezza di 91,3 m, una larghezza di 7,5 ed un pescaggio di 5,09.
La propulsione era assicurata da tre motori diesel da 2.000 hp l'uno, che generavano energia per i motori elettrici. Questi erano quattro: uno da 2.700 e due da 1.350, a cui se ne aggiungeva uno ausiliario da 180 hp. Tale apparato propulsivo era in grado di spingere i Foxtrot ad una velocità massima nell'ordine dei 16,8 nodi in superficie e dei 16 in immersione.
L'autonomia era considerevole. Infatti, in superficie era variabile tra 3.600 e 30.000 miglia (a seconda della velocità, rispettivamente 15 ed 8,1 nodi), mentre alla profondità di sette metri, in modalità snorkeling, raggiungeva le 16.000 miglia a 7 nodi. In immersione, invece, i valori massimi erano di 400 miglia a 2 nodi, che crollavano a 15,3 alla massima velocità.
La profondità operativa era di 250 m, mentre quella massima raggiungibile era di 300. Le immersioni dovevano avvenire obbligatoriamente senza inclinare troppo il battello: infatti, con una inclinazione superiore ai 30 gradi si perdeva il controllo.
L'equipaggio raggiungeva i 77 elementi, di cui 54 erano marinai. Questi, per riposare, avevano a disposizione un totale di 27 cuccette in letti a castello, situati nella camera siluri di poppa. Gli ufficiali, invece, disponevano di cuccette proprie.
L'armamento era costituito da dieci tubi lanciasiluri da 533 mm, di cui 6 a prua e 4 a poppa. La dotazione era di 22 siluri, oppure di 32 mine.
I Foxtrot vennero realizzati anche in alcune versioni appositamente progettate per l'esportazione. In particolare, si trattava dei Progetto I641I (anche: Progetto 641I) e dei Progetto I641K (anche: Progetto 641K). Questi ultimi differivano per il fatto che i tubi lanciasiluri di poppa erano da 400 mm.
Nel 2014 il film "Black Sea" è stato girato usando come mezzo protagonista della ricerca di un u-boot affondato nel 1941 nel Mar Nero un sottomarino classe Foxtrot noleggiato a 180.000$ dal comandante della spedizione, il capitano Robinson, interpretato da Jude Law.




Un esemplare è ancorato, in stato di abbandono, nella zona portuale di Amsterdam, di fronte al sito del vecchio cantiere navale NDSM. Delle varie ipotesi di utilizzo in ambito turistico non se ne è concretizzata alcuna.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)






































Nessun commento:

Posta un commento