giovedì 14 febbraio 2019

I cacciatorpediniere INDOMITO e IMPETUOSO




La classe Indomito fu la prima classe di cacciatorpediniere costruita in Italia dopo la seconda guerra mondiale. Sono risultate unità di buone prestazioni nautiche, con apparato motore assai flessibile ed avevano spiccate capacità antisommergibile, anche grazie alla elevata potenza a disposizione. Alla classe Indomito è seguita la classe Impavido, la prima classe di cacciatorpediniere lanciamissili costruita in Italia. Le unità della classe sono andate in disarmo nel 1983. Dopo la loro radiazione, le navi della classe Indomito vennero usate come bersaglio.



Caratteristiche

Le unità di questa classe per le loro caratteristiche ed armamento erano destinate al combattimento antinave (ASuW) e antisommergibile (ASW), ad azioni di bombardamento controcosta e di scorta a convogli e a formazioni navali. Le unità erano dotate di un apparato motore a caldaie, di tipo classico per l'epoca, ma efficace. Il suo armamento era di tipo artiglieresco, con torri due binate da 127/38mm, di cui una a prora ed una a poppa, e di sedici mitragliere antiaeree da 40mm in un due impianti quadrupli e quattro impianti binati posti ai lati. Erano presenti anche due lanciarazzi da 105mm per razzi illuminanti. L'armamento antisommergibile era costituito da due lanciasiluri tripli da 533mm, un lanciabombe di profondità di lunga gittata, quattro lanciabombe di corta gittata ed uno scaricabombe. 
L'armamento antisommergibile all'entrata in servizio, era composto da un lanciabombe antisommergibile (lanciabas) trinato lungo tipo Menon da 305mm, derivato dal modello simile Limbo inglese, posto a prora sul cassero a poppavia della torre principale.



Storia

I nomi Indomito e Impetuoso furono portate in passato nella storia della Regia Marina da altre quattro unità:

Impetuoso (D 558)

Il cacciatorpediniere Impetuoso (motto: Ad aspera impetus) è stata la terza unità a portare questo nome dopo un cacciatorpediniere del 1914 ed una torpediniera della classe Ciclone che in seguito alle vicende che seguirono l'armistizio dell'8 settembre 1943 fu tra le navi che raccolsero i naufraghi della Roma subito dopo il suo affondamento. Dopo aver trasportato i naufraghi alle Baleari, al momento di ripartire per ricongiungersi al resto della squadra navale e consegnarsi agli alleati a Malta, il comandante dell'unità, il capitano di corvetta Giuseppe Cigala Fulgosi, fece autoaffondare la nave.

Indomito (D 559)

Il cacciatorpediniere Indomito (motto: Velut nomen sic corda) è stata la terza unità a portare questo nome, dopo che nella Regia Marina questo nome era stato dato a un cacciatorpediniere del 1913 e a una torpediniera della classe Ciclone che, al termine della seconda guerra mondiale, in base alle clausole del trattato di pace, venne ceduta, in conto riparazione danni di guerra, alla Jugoslavia e ribattezzata Boikovo — rimase poi in servizio fino al 1971.
In occasione del disastroso terremoto di Agadir (marzo 1960), la nave, che stava svolgendo un'esercitazione NATO nell'alto Tirreno, fu dirottata a Civitavecchia per imbarcare viveri e medicinali ed inviata ad Agadir; la navigazione fino a Casablanca fu effettuata a 32 nodi.

CANNONI DA 127/38

Il cannone principale dotazione all’Indomito ed all’Impetuoso era il 127/38 binato statunitense, una arma a tiro rapido ad otturatore a cuneo verticale, dotata di calcatoio automatico del proietto e della carica di lancio. Le camere di lancio delle torrette binate venivano alimentate di proietti e cariche dalla camera di travaso sottostante tramite due elevatori separati per i proietti (dotato di graduatore della spoletta) e per le cariche. La camera di travaso era alimentata da un elevatore singolo a noria, protetto da una condotta metallica, che si dipartiva dalla camera di alimentazione alla sottostante camera di manipolazione adiacente ai depositi dei proietti e delle cariche.[4] L'elevata cadenza di tiro (per l'epoca) gli valse una notevole reputazione come arma antiaerea. Le armi montate su piattaforma rotante comprendente gli elevatori dei proietti avevano una cadenza di tiro nominale di 15 colpi al minuto per arma; tuttavia, un equipaggio ben addestrato poteva arrivare ad ottenere 22 colpi al minuto per brevi periodi. Su altri affusti liberi o scudati privi di elevatori integrali con la piattaforma rotante, si potevano ottenere solo da 12 a 15 colpi al minuto per arma. La durata della canna era di 4600 colpi prima della sostituzione. Vi sono state varie versioni del cannone in versione singola o binata, sia in piattaforma aperta sia in torretta chiusa fino ad arrovare alla versione Mk 40.

Versioni del cannone 127/38

Progettato nel 1932 ed entrato in servizio nel 1934 venne installato ancora su navi nuove fino ai primi anni sessanta. La carica dei cannoni nei primi modelli era manuale, ma il calcatoio era automatico, così da dare un alto rateo di fuoco, e i cannoni si sono dimostrati in azione altamente affidabili, del resto le loro prestazioni balistiche non sono mai state eccezionali, quanto piuttosto la praticità d'impiego e la rapidità di fuoco.
Dopo la seconda guerra mondiale il cannone ha costituito l'armamento di molte navi che i paesi alleati degli Stati Uniti hanno ricevuto nel corso della guerra fredda nell'ambito del Mutual Defense Assistance Program.
Nella Marina Militare Italiana talle cannone ha costituito l'armamento principale sia di unità che l'Italia ha ricevuto dagli Stati Uniti sia su unità di nuova costruzione o riallestite. Il cannone delle unità della Marina Militareerano in versione sia singola che binata.
Il cannone in versione singola ha costituito l'armamento principale dei cacciatorpediniere classe Artigliere che l'Italia aveva ricevuto dagli Stati Uniti nei primi anni del secondo dopoguerra e dei cacciatorpediniere classe Fante, tre unità appartenenti in origine alla numerosa classe Fletcher che sono state in servizio nella Marina Militare Italiana tra la fine degli anni sessanta e la prima metà degli anni settanta. La versione binata ha equipaggiato i cacciaconduttori classe San Giorgio ottenuti dalla ricostruzione/trasformazione di due incrociatori leggeri classe Capitani Romani, dei cacciatorpediniere classe Indomito e dei cacciatorpediniere lanciamissili classe Impavido, prime unità missilistiche di nuova costruzione realizzate in Italia.
Il cannone è rimasto in servizio in varie marine militari fino alla fine degli anni novanta e in qualche caso anche all'inizio del nuovo secolo costituendo l'armamento principale della classe Gearing, della classe Allen M. Sumner e della classe Fletcher, molti esemplari delle quali furono cedute a vario titolo ai paesi alleati nel corso della guerra fredda. Molte di queste unità navali erano state riammodernate del corso del Programma FRAM. 
Attualmente l'ultima nave ad essere equipaggiata da un esemplare di questo cannone è il cacciatorpediniere Netzahualcoyotl che presta servizio nella Marina Messicana come nave scuola.

Servizio nella Marina Militare Italiana

L’impiego di questo cannone di provenienza Stati Uniti d'America nella Marina Militare oltre che nelle unità ex US Navy è costituito da 14 esemplari, nella versione Mk 32, adottati dalle seguenti unità di realizzazione italiana:
San Giorgio (3 impianti)
San Marco (3 impianti)
Impetuoso (2 impianti)
Indomito (2 impianti)
Impavido (2 impianti)
Intrepido (2 impianti).


(Web, Google, Wikipedia, You Tube)































5 commenti:

  1. Sgt ma/pc Max - (Torre 52 Impetuoso) - Corso 689 luglio 2019 alle ore 00:41

    N.B. Queste che seguono sono solo precisazioni,
    1)- La classe Impavido aveva solo un impianto binato da 127/38 a prora avendo a poppa la rampa del Tartar.
    2)- la foto della torre postata fra l'Impetuoso e l'indomito apparteneva in realtà all'Intrepido o all'Impavido, L'antenna romboidale posta sul cielo della torre era tipica di queste due unità.
    Grazie, per questo tuffo nei ricordi.

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    1. Sto cercando foto per la realizzazione di un modello dell'Indomito. Ho già scaricato tutte le foto riportate da google. Se per caso dispone di foto precise questo potrebbe essermi utile. Il mio indirizzo mail è chevaliermarcCHIOCCIOLAyahoo.fr Grazie,
      Marc

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  2. Risposte
    1. Sto cercando foto per la realizzazione di un modello dell'Indomito. Ho già scaricato tutte le foto riportate da google. Se per caso dispone di foto precise questo potrebbe essermi utile. Il mio indirizzo mail è chevaliermarcCHIOCCIOLAyahoo.fr Grazie,
      Marc

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  3. GRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONE. PURTROPPO, TUTTE LE FOTO CHE DISPONGO SONO STATE PUBBLICATE NELL'ARTICOLO MONOGRAFICO. E' POSSIBILE FARE UNA RICERCA TRA I SITI DI "MODELLISMO NAVALE STATICO" OVE SI POSSONO OSSERVARE DA VICINO FOTO DI PARTICOLARI DI MODELLI GIA' COSTRUITI. UN ABBRACCIO CORDIALISSIMO....

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