mercoledì 13 marzo 2019

Incrociatori lanciamissili nucleari classe KIROV



Dal 1980 la Marina Sovietica è stata capitanata dalle unità navali della classe Kirov, unità navali di grandi dimensioni e capacità.
Sono state costruite 4 navi di questa classe, tutte assai diverse nella dotazione di armi e sensori secondari, ma analoghe in quella degli apparati primari. La quarta e ultima nave, chiamata Piotr Velikij (Pietro il Grande) è entrata in servizio solo nel 1996, ma per quello che riguarda la Guerra Fredda, il Kirov entrò in linea nel 1980, il Leonid Brežnev nel 1983 e la terza nave poco dopo. Il progetto dei Kirov riguardava enormi navi da combattimento da 250 metri di lunghezza e 28.000 tonnellate di dislocamento, propulsione nucleare e armamento missilistico di vario tipo, ma estremamente pesante.
Il progetto dei Kirov rappresenta la massima espressione delle navi da combattimento di prima linea sovietiche, con un grande scafo dotato di belle linee e di un elevato bordo libero, con sovrastrutture alte e di forma vagamente piramidale, con integrazione di apparati e antenne dei sensori in un'unica grande sovrastruttura.
Le unità della classe sono classificate RKR (cirillico: Pакетный крейсер traslitterato: Raketnyj Krejser) cioè incrociatori lanciamissili ma per queste navi esiste anche la designazione non ufficiale di ARKR (cirillico: Атомный ракетный крейсер traslitterato: Atomnyj Raketnyj Krejser) cioè incrociatori lanciamissili a propulsione nucleare.




Propulsione

La propulsione è rappresentata da una soluzione inconsueta, che ottimizza le prestazioni migliori sia dei tipi nucleari che convenzionali. I motori primari sono infatti 2 reattori nucleari, che energizzano turbine a vapore per un'andatura di media crociera, ma esistono surriscaldatori a nafta per raggiungere le maggiori velocità ammesse, circa 30 nodi; se certo non è come avere motori nucleari da 30 nodi in quanto l'autonomia è ovviamente molto meno elevata, ma almeno con motori ragionevolmente economici si possono raggiungere sia velocità che autonomie elevate, anche se non in simultanea.




Armamento

L'armamento dei Kirov è pesantissimo e tale da farli considerare, grazie anche alla stazza e alle dimensioni, degli "incrociatori da battaglia missilistici". Essi, in quanto ad armamenti principali, hanno una batteria sottoponte di missili ipersonici SS-N-19 Shipwreck antinave, 20 in tutto, a prua, mentre come armi antiaeree sono presenti 96 missili SA-N 6 antiaerei a lungo raggio, con 2 radar Top Dome per guidare fino a 12 missili (uno Slava ne ha uno solo). Per comprendere di che armamenti si tratta, si può ricordare che i missili SSN-19 hanno una massa di circa 5500 kg per una lunghezza di oltre 10 metri, che corrispondono ad una gittata di oltre 500 km, a velocità supersonica perché dotati di uno statoreattore. I missili SA-N-6, versione navale dell'S-300 (SA-10 Grumble) dell'esercito, hanno una massa di circa 2 tonnellate e una lunghezza di 6-7 metri, per gittate di 90–180 km e velocità di oltre mach 6. Il loro sistema di lancio consiste in 12 lanciatori da 8 armi l'uno, rotanti sotto la coperta.
Esistono anche 16 missili SS-N-14 Silex ASW/AS, che costituiscono una delle armi più complesse tra i missili sovietici, con un siluro ASW da 533 mm e una testata da 300 kg antinave. Entro i 55 km di gittata essi hanno una duplice capacità, e in caso di attacco contro navi il siluro rimane a bordo e contribuisce, con la testata da 160 kg, ai danni che il missile può causare. Il Silex vola a 400 metri di quota, subsonico, quindi è lento e relativamente vulnerabile. La massa è di 4 tonnellate.
Per il resto, sono presenti 36 missili SA-N 4 antiaerei a corto raggio, 2 tubi lanciasiluri. quintupli da 533 mm e 10 artiglierie complessive, 2 cannoni da 100 mm a poppa e 4 coppie di CIWSda 30 mm ciascuna con un radar Bass Tilt per il controllo del tiro. Infine, esistono 2 elicotteri per vari impieghi, ASW e ricognizione.




Servizio

I Kirov hanno avuto una funzione di navi comando e controllo delle quattro flotte della Marina Sovietica, ma non hanno avuto molti anni per esercitarlo prima della fine dell'URSS. Il Leonid Brežnev aveva una torretta da 130 mm binata al posto della meno compatta e potente coppia da 100 mm, in seguito sono giunti anche CIWS migliorati e missili SA-N 9 al posto dei 4.
Gli equivalenti dei Kirov più prossimi tecnologicamente sono gli AEGIS classe Ticonderoga, in quanto basati su armi missilistiche di elevata potenza. Ma i diretti equivalenti sono stati ritenuti invece le Iowa, corazzate rimodernate con limitati interventi costituiti dall'aggiunta di missili Harpoon e Tomahawk, oltre che CIWS Phalanx. Tuttavia, la corazzatura delle Iowa non può offrire molta protezione dalla potenza di un SSN-19. Se si trattasse di un normale, leggero e subsonico SSM come l'Exocet, sicuramente i danni sarebbero molto ridotti, ma l'SSN-19 è un ordigno supersonico, pesante, e capace di rilasciare un’energia enorme al contatto con la nave bersaglio, certamente più simile ai mortali Fritz-X tedeschi che ad un'arma antinave occidentale. Inoltre, esistono testate nucleari e le funzioni superficie-superficie usualmente disponibili per i missili SAM, utilizzabili come armi superficie-superficie, rendono i Kirov delle navi estremamente pericolose: i SA-N 6, se utilizzabili come armi anti-superficie (cosa possibile per i precedenti missili sovietici SAN-1 e 3, anche perché dotabili di testate nucleari) sono delle armi certamente efficaci anche contro una corazzata, sebbene la funzione anti-superficie dei missili SAM navali sia un fattore poco studiato e dibattuto. I Kirov possono in cambio abbattere con relativa facilità (almeno in teoria) i lenti missili delle Iowa, specie i Tomahawk, dotati dello stesso motore degli Harpoon ma con una massa quasi tripla. Inoltre i missili delle Iowa hanno gittate inferiori, a meno di colpire i Kirov ancora nei porti, con i Tomahawk dei modelli da attacco terrestre (inizialmente solo nucleari).




Unità navali

Nei piani della Marina Sovietica, la classe Kirov doveva essere composta da cinque unità:

  • Admiral Ušakov (ex Kirov): entrato in servizio nel 1980 nella Flotta del Nord. Inattivo dal 1990 a causa di un incidente, è stato "cannibalizzato" nel 1998 per riparare l'Admiral Nakhimov. Nonostante nel 1999 la Duma avesse votato favorevolmente per una riparazione ed un aggiornamento dell'unità, i fondi non sono mai stati reperiti, e la nave è stata definitivamente radiata nel 2002. Risulta che sia stata demolita.
  • Admiral Lazarev (ex Frunze): entrato in servizio nel 1984 nella Flotta del Pacifico. Posto in riserva nel 1999, potrebbe tornare operativo se saranno reperiti i fondi necessari. Attualmente si trova nella baia di Strelok, nei pressi di Vladivostok, in attesa di revisione.
  • Admiral Nakhimov (ex Kalinin): entrato in servizio nel 1988 nella Flotta del Nord. In riserva dal 1999, nel 2001 si decise di riparare la nave e di sottoporla a lavori di modernizzazione. Tali lavori iniziarono nel 2004 presso il cantiere navale Sevmash, a Severodvinsk. Il ritorno in servizio, inizialmente previsto nel 2007, è slittato al 2018[2]. La Marina Russa ne vede il reinserimento al 2021.
  • Pëtr Velikij (ex Jurij Andropov): entrato in servizio nel 1998 dopo due anni di prove in mare. Sottoposto a lavori di revisione nel 2004, dopo che il comandante della marina russa dichiarò che la nave, a causa delle sue condizioni, sarebbe potuta esplodere in qualsiasi momento, rimase nel cantiere di Roslyakovo per alcuni mesi. Tornato in servizio il 1º novembre 2004, è attualmente operativo nella Flotta del Nord.

La costruzione della quinta unità, che inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi Dzeržinskij e successivamente Admiral Flota Kuznecov, è stata annullata nel 1990 a causa della mancanza di fondi che ha caratterizzato le Forze armate della Federazione Russa dopo la dissoluzione dell'URSS.

Il Progetto Orel

Lo scafo dei classe Kirov servì come base di sviluppo per la classe di portaerei progetto 1153 Orel. La costruzione del primo scafo iniziò nel 1981 nel cantiere navale di Baltisky, vicino a San Pietroburgo. Lo scafo venne varato nel maggio 1983, tuttavia fu evidente come lo scafo si rivelasse inadatto al ruolo, ed il sistema di catapulte che avrebbe dovuto montare si rivelò totalmente inefficace. Si decise quindi di completarla come nave comando, ribattezzandola progetto 1941 Titan, e l'unità, designata SSV-33 Ural, fu completata nel 1988. Rimase l'unica unità di questa classe, designata in codice NATO Kapusta.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)




























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