Il McDonnell Douglas F-15 Eagle è un caccia statunitense per superiorità aerea. Portato in volo per la prima volta nel 1972 ed entrato in servizio nel 1976, è tuttora utilizzato dall'aeronautica statunitense (USAF), da quella Israeliana, Giapponese, Saudita, della Corea del Sud e di Singapore.
Una sua variante è l'F-15E Strike Eagle, un cacciabombardiere entrato in servizio nel 1988.
Storia del progetto
Le origini dell'F-15 possono essere fatte risalire agli anni cinquanta quando lo Strategic Air Command dell'USAF formulò la richiesta per un bombardiere pesante d'alta quota in grado di volare 3 volte più veloce del suono (Mach 3) portando così alla realizzazione dell'impressionante aereo XB-70 Valkyrie che effettuò il primo volo il 21 settembre 1964.
Sebbene il progetto fosse presto cancellato a causa della perdita di un prototipo e per la sopravvenuta inutilità dell'aereo dovuta alla nascita dei missili balistici intercontinentali, oltre che per il fatto che non si trovava il modo di raffreddare a sufficienza il vano portabombe per ospitarvi ordigni bellici, la sorpresa e la paura per un aereo dalle prestazioni simili crearono un comprensibile sconcerto in Unione Sovietica che formulò a sua volta una richiesta per un mezzo in grado di fermare questa nuova minaccia, oltre che il bisonico B-58 Hustler allora in servizio operativo.
La richiesta sovietica portò alla realizzazione del caccia intercettore MiG-25, un aereo in grado di volare a Mach 2,83 e di surclassare in prestazioni qualsiasi aereo da caccia statunitense.
Restava poi l'esigenza di contrastare le macchine da ricognizione strategica realizzate dagli USA, in particolare la famiglia di ricognitori-caccia intercettori che portò all'entrata in servizio del SR-71 Blackbird.
Comunque sia, dopo la presentazione nel 1967 di numerose macchine della nuova generazione sovietica, in verità in maniera affrettata visto che si trattava quasi esclusivamente di prototipi, e del MiG-25 in particolare, fu chiaro agli Stati Uniti il bisogno di un nuovo apparecchio in grado di far loro riconquistare la superiorità aerea (termine appunto coniato per l'F-15). Questo anche per via della sopravvalutazione fatta dai servizi di intelligence statunitensi, non si sa quanto in buona fede e quanto invece interessati a far confluire denari all'industria bellica statunitense.
Il primo F-15A volò nel luglio 1972 mentre esattamente un anno dopo (luglio 1973) volò il primo F-15B biposto. Il primo F15B fu consegnato nel novembre 1974 e nel gennaio 1976 fu consegnato il primo aereo destinato ad uno squadrone da combattimento.
I modelli F-15C (monoposto) e F-15D biposto entrarono nell'inventario dell'USAF nel 1979. Queste nuove varianti avevano un nuovo pacchetto di miglioramenti, più i serbatoi esterni e un peso massimo al decollo maggiore. Nel febbraio 1983 è iniziato un programma di miglioramento con l'aggiunta di un nuovo radar e l'installazione delle versioni più recenti dei missili.
Per molti anni l'F-15 Eagle è stato definito "The Uncompromised Fighter" (Il Caccia senza Compromessi). Tale appellativo fu coniato per mostrare a tutti che non si badò a spese nella realizzazione del progetto ma anzi si investirono ingenti risorse per ottenere il meglio del meglio per l'epoca.
Gli F-15C e D ancora in servizio nell'aeronautica militare statunitense stanno per essere rimpiazzati dal più recente F-22 Raptor, che però è stato finora ordinato in un numero insufficiente di macchine, per via di difficoltà tecniche e del costo unitario elevatissimo. Sembra invece che gli F-15E, entrati in servizio nel 1988, rimarranno nell'inventario dell'USAF ancora per diversi decenni, poiché l'USAF non sa come sostituirli; gli F-22 sono già alquanto esigui nei reparti da caccia, l'eventuale doppio ruolo di cacciabombardiere non sarebbe agevole da svolgere dato che gli ordinativi sono progressivamente calati da 750 a 648, poi a 450, a 336 e infine a 187.
Quanto al futuro si vedrà se la Boeing, attuale detentore del progetto F-15, riuscirà a vendere alcuni esemplari dell'ultima versione di questo velivolo, l'F-15 Silent Eagle, caratterizzato da qualità stealthness (invisibilità ai radar), da un vano di carico interno degli armamenti e da una doppia deriva divergente.
Tecnica
L'alta manovrabilità, velocità ed autonomia, come anche la grande visuale garantita al pilota, sono dovute ad un eccellente ed equilibrato disegno efficace nell'armonizzare al meglio ogni desiderabile caratteristica per un caccia moderno, sia pure con il risultato di un velivolo estremamente grande e costoso.
Motori
I motori sono turbofan PW F 100 o GE F 110 nei loro vari modelli da 10-13 tonnellate di spinta statica, inizialmente, con dei problemi di affidabilità non indifferenti per l'F-100. Le prese d'aria sono a sezione rettangolare, ed hanno un complesso meccanismo di variazione per adattarle alle condizioni di volo (lo stesso vale per gli ugelli di scarico dei motori).
L'altissimo rapporto potenza-peso, caratteristica data dai motori di nuova generazione quali gli F-100 e la bassa resistenza aerodinamica, consentono di mantenere maggiormente la velocità e la quota di quanto fosse possibile con i modelli precedenti. Le manovre caratterizzate da un elevato numero di "G" (accelerazione espressa in relazione a quella di gravità terrestre, 9,81 m/s²) hanno modo di erodere rapidamente l'energia di manovra della macchina, per via dell'attrito prodotto dal movimento non lineare attraverso l'atmosfera. Il McDonnell Douglas F-4 Phantom perde energia in pochi secondi e non può mantenere il massimo livello d'accelerazione teoricamente possibile, circa 8 G. L'Eagle può tenere la velocità compensando l'attrito con la potenza dei motori, rendendo migliori le prestazioni nel combattimento aereo.
Sistemi e impianti
L'avionica include un Head-up display (display a testa alta, dove le informazioni sono proiettate sullo schermo a riflessione dell'abitacolo), un radar molto avanzato, un sistema di navigazione inerziale, strumenti di volo e per la guerra elettronica, un sistema di difesa attivo (ALQ-135) e passivo (ALR-56) con antenne, processori e lanciatori di chaff e flare della serie ALE, sistema di comunicazioni ad alta frequenza, sistema di navigazione tattico e sistema di atterraggio strumentale. Inoltre sono installati un sistema di identificazione amico-nemico, un sistema di contromisure elettroniche e un computer principale che in origine aveva 26 kB di RAM, poi incrementati a 96 e dal 1988 a 1024. Da tenere presente che queste prestazioni apparentemente modeste devono essere garantite in condizioni di volo ed operative assolutamente non presenti negli ambienti d'impiego "da ufficio" (non esistono HD con una soglia di tollerabilità di 10 G, per esempio, gli stessi computer portatili superano di poco i 2).
L'head-up display (HUD) proietta tutte le informazioni essenziali di volo in maniera visibile in ogni condizione di luce permettendo al pilota di seguire ed abbattere gli aerei nemici senza mai dover abbassare lo sguardo sulla strumentazione interna dell'aereo.
Il versatile radar Doppler APG-63 (o APG-70) può intercettare sia aerei che volano più in alto dell'F-15 che più in basso senza confondersi con i rilievi del terreno, sfruttando la differenza di ritorno degli echi tra oggetti fissi e in movimento. Una volta acquisito il bersaglio le informazioni vengono inoltrate al sistema di bordo per l'effettivo utilizzo dell'armamento. Nel caso di combattimenti ravvicinati il radar delle versioni recenti (APG-70, APG-63V) è persino in grado di identificare l'aereo grazie alla tecnologia NTCR (non-cooperative target recognition), e informarne il pilota tramite l'HUD.
È possibile una mappatura del terreno, almeno con le versioni migliorate, ma con l'APG-70 si può realmente scoprire bersagli al suolo da decine di chilometri in condizioni ognitempo. L'aereo nelle versioni d'attacco ha una strumentazione molto migliorata rispetto al modello originale, che tra l'altro latitava in termini di schermi multifunzione per sostituirsi alla tecnologia analogica vecchia di decenni. Qui invece la macchina è derivata dal modello "D" biposto e ha 3 schermi CRT nel posto anteriore e 4 in quello posteriore, con le migliori tecnologie dell'epoca per il corretto interfacciamento uomo-macchina. Disponibile anche il sistema di attacco-designazione esterno LANTIRN.
In caso di attacco nemico il computer di bordo è in grado di prendere autonomamente inoltre le necessarie contromisure elettroniche interagendo con la libreria di bordo per attivare le opportune contromisure ed informare i piloti al tempo stesso.
Per gli F-15 C e D sono stati progettati 2 serbatoi aerodinamici esterni da installare ai lati delle gondole dei motori per aumentarne l'autonomia. Questi serbatoi "conformal" detti "fast pack" sono progettati per sopportare le stesse sollecitazioni dell'aereo e non degradano in maniera rilevante le prestazioni generali. Con 3200 litri in più di carburante per ogni serbatoio ausiliario, l'F-15 è in grado di prolungare di molto la sua presenza nell'area di combattimento lasciando liberi tutti i normali attacchi per le armi (i fast pack hanno attacchi per le armi poste esternamente), permettendo così di non ridurre il carico bellico. Sono usate dagli F-15 C, D ed E.
Avionica di missione dell’Eagle
- Radar: APG-63 (F-15A/C/D), APG-64 (F-15B), APG-70 (C/D/E)
- RWR: ALR-56
- ECM: ALQ-128/135, ALE-45 (chaff e flare)
- Radio, comunicazioni: IFF-APX-76 (interrogatore)/101, radio UHF/VHF, Datalink JTDS
- HUD: AVQ-20
Superfici alari
L'ala è a pianta trapezoidale, quasi un delta puro ma con un bordo d'attacco caratterizzato da due differenti angoli, e un bordo d'uscita a leggera freccia. La superficie supera quella di qualunque altro caccia precedentemente schierato. Questo consente di avere un basso carico alare (rapporto tra peso e superficie alare), capace di abbassare la velocità minima di sostentamento e unitamente alla doppia deriva di semplice disegno, di rendere docile il velivolo nelle manovre.
Sistemi d'arma
L'armamento e i controlli di volo sono progettati per permettere ad una sola persona d'equipaggio di ingaggiare uno scontro aria-aria senza troppe difficoltà. Il sistema dei comandi di volo è ibrido idraulico-meccanico, capace di funzionare anche con avarie a bordo di una certa entità.
Otto missili aria-aria possono essere installati sull'F-15, quattro ai lati della fusoliera e quattro ai piloni subalari. Un sistema d'arma automatico permette di far scegliere al computer l'arma migliore in ogni frangente e di informare il pilota attraverso l'HUD su quale arma sarà la prossima ad essere lanciata. Nel caso della versione d'attacco la capacità di trasporto anche di armamenti aria-suolo, già esistente ma non esercitata nel modello intercettore, raggiunge livelli di grande sofisticazione e un peso complessivo di 10 880 chili contro i 7 258 della versione standard. Sono disponibili praticamente tutte le armi tattiche standard dell'arsenale USAF e le bombe H tipo B-61 e successivi.
Solitamente l'Eagle viene armato con una combinazione di missili AIM-7 Sparrow e AIM-120 AMRAAM, oppure AIM-9 Sidewinder e AIM-120 AMRAAM più il cannoncino M61 Vulcan da 20 mm a canne rotanti sulla radice dell'ala destra.
Boeing Company ha proposto di recente una nuova versione di F-15 Eagle poiché l’USAF richiederebbe un mix di velivoli di quarta e quinta generazione allo scopo di ridurre i costi di acquisizione futuri.
Conosciuto come F-15EX, il caccia multiruolo sarebbe equipaggiato con sistemi avionici e radar allo stato dell’arte e trasporterà più di due dozzine di missili aria-aria.
La strategia segue la falsariga di ciò che Boeing ha già fatto con l’F/A 18 SUPER HORNET: prendere un vecchio concetto, ma potenziare le flotte di jet per essere più potenti nelle missioni attuali e future con una più ampia varietà di armi, gamma estesa, sistemi avanzati di puntamento e sensori e una migliore efficienza del carburante, tra gli altri miglioramenti.
La Boeing, con questo progetto sta creando opportunità per tornare indietro e parlare con l'Air Force degli Stati Uniti su quali potrebbero essere gli aggiornamenti futuri o anche le potenziali acquisizioni future degli aerei F-15.
Il pacchetto F-15 EX consente all’Eagle di raddoppiare il numero dei missili trasportati.
L’aggiornamento conferIsce agli F-15C maggiore autonomia ed avionica di ultima generazione. Secondo la Boeing, il pacchetto di aggiornamento "aiuterà l’aviazione americana a mantenere le sue capacità di Air Dominance fino all’avvento della prossima generazione di velivoli”. Nello specifico, l’F-15 EX potrà trasportare 16 missili aria-aria e sarà dotato del Talon HATE, una completa suite di comunicazione integrata con il Raptor tramite l'Intra Flight Data Link (IFDL). Il pacchetto comprende anche il radar attivo a scansione elettronica Raytheon APG-63 (v)3 ed i sistemi di guerra elettronica Eagle Passive/Active Warning Survivability System (EPAWSS). L’F-15 EX potrebbe diventare il primo moltiplicatore di forze, aprendo l’era dell’arsenale volante. Boeing, infine, propone all’Air Force una serie di modifiche per l’estensione della vita operativa degli F-15C che consentirebbero una migliore capacità di integrazione con le piattaforme di quinta generazione come l’ F-22 Raptor della Lockheed Martin.
Con l’F-15EX, Boeing ha probabilmente spinto al massimo l’evoluzione della cellula dell’Eagle. La versione EX sarà in grado di trasportare 24 missili aria-aria. Si tratta di una configurazione aria-aria impressionante concepita chiaramente in ruolo arsenale volante. Ancora oggi non è chiaro come l’azienda statunitense sia riuscita ad implementare due dozzine di missili nella cellula dell’Eagle. Probabilmente innovativi quad-pack e stive interne: ricordiamo gli studi della Boeing sul concetto CWB-CFT riconfigurabile testato sul Silent Eagle. L'F-15EX sarà anche in grado di trasportare missili anti-nave ed ipersonici. Lo Storm Eagle sfrutta il know-how dell'F-15SA venduto all'Arabia Saudita (controllo di volo fly-by-wire, radar AESA, sistema di ricerca e tracciamento ad infrarossi Tiger Eyes e motori F-110-GE-129). La variante EX trae beneficio dagli aggiornamenti finanziati dagli alleati che hanno acquistato negli anni l'F-15: Arabia Saudita, Qatar, Singapore e Corea del Sud hanno speso collettivamente circa 5 miliardi di dollari per sviluppare nuove tecnologie per i loro Eagle.
La “guerra” tra tra l’F-35 di Lockheed Martin e l’F-15EX di Boeing non è combattuta solo nei cieli ma si riversa anche all’interno e nei dintorni del Congresso, che sta pensando di rivedere la richiesta di bilancio 2020 del Pentagono. Decine i miliardi di dollari in palio nel prossimo decennio. Funzionari del Pentagono hanno proposto di acquistare nuovi F-15. Per quasi due decenni i funzionari dell’aeronautica hanno discusso se acquistare o meno aerei di quarta generazione, preferendo velivoli di quinta generazione più potenti e dotati di tecnologia più recente.
L’acquisto degli F-15EX proposto è, tuttavia, ancora modesto. Otto jet nel 2020 e un totale di 80 entro il 2024. Il Pentagono vuole comprare, di contro, 78 F-35 nel 2020, di cui 48 esemplari andranno all’Air Force. Ma i documenti riferiti al bilancio del Pentagono indicano, invece, che l’Air Force potrebbe acquistare centinaia di F-15 nel prossimo decennio. Si stima che occorrono almeno 144 aerei per cambiare i vecchi ‘F-15C Eagles dell’era della Guerra Fredda progettati per il combattimento aria-aria. Lockheed Martin ha reagito alla notizia con un “white paper” di tre pagine che descrive in dettaglio il “margine decisivo di miglioramento dell’F-35” rispetto agli aerei di quarta generazione.
Le argomentazioni di Lockheed Martin si concentrano sul costo dell’’F-35 (il punto più dolente dell’acquisizione del velivolo da parte dei governi che ne hanno previsto l’acquisizione).
L’F-35 avrà un costo pari o inferiore a quello dell’F-15 e i costi operativi saranno inferiori rispetto agli F-15 entro sei anni. Inoltre l’F-35 può compiere diversificate missioni, rispetto al limite operativo dell’F-15.
L’F-35 non è mai stato concepito per sostituire l’F-15C nei combattimenti aria-aria, ma l’F-15EX potrebbe farlo aumentando le capacità operative dei gruppi di volo dell’US Air Force.
I piloti non avrebbero bisogno di un addestramento ulteriore per pilotare il jet, che potrebbe trasportare pesanti carichi di armi. Anche le attuali basi per l’F-15 Eagle non dovrebbero effettuare grandi aggiornamenti delle infrastrutture.
Il nuovo F-15EX è multiruolo e simile all’F-15E Strike Eagle: potrebbe colpire bersagli in aria, a terra o in mare.
Boeing propone i nuovi F-15EX all’USAF nella stessa ultima versione per l’Arabia Saudita e il Qatar.
L’idea è gradita ad una parte dell’Air Force, ma avversata dai principali leader dell’Aeronautica americana. Un alto funzionario della difesa ha detto che l’analisi dei costi e dell’efficienza operativa da parte del Joint Staff e del Pentagono ha portato i funzionari a raccomandare l’acquisto dell’F-15EX.
Il vice responsabile del budget del Pentagono, ha dichiarato che l’ex Segretario alla Difesa Jim Mattis aveva deciso di includere l’F-15EX nel budget del Dipartimento della Difesa.
Il direttore della struttura delle forze statunitensi, ha confermato che… …“”“L’F-35 rimane un programma “essenziale” ma dobbiamo guardare al futuro e alle capacità di cui abbiamo bisogno”””.
L’F-15EX fornisce ulteriore capacità e prontezza, specialmente nei prossimi anni alla luce delle potenziali minacce e del tipo di combattimenti da mettere in atto.
Cinque senatori repubblicani – con legami con la Lockheed Martin – hanno inviato una lettera al presidente Trump con l’intento di opporsi all’F-15EX: “Siamo estremamente preoccupati per il fatto che negli ultimi anni il Dipartimento della Difesa abbia sottostimato il programma F-35 e fatto affidamento sul Congresso per finanziare l’aumento della produzione. Al fine di soddisfare gli obiettivi superiori previsti dalla Strategia di sicurezza nazionale, il Dipartimento della Difesa deve onorare gli investimenti sull’F-35 per poter gestire al meglio la flotta dei caccia di quinta generazione. L’F-35 è il caccia per il dominio aerea più credibile e letale, ora è il momento di raddoppiare il programma“.
La richiesta di budget per il 2020 include 11,2 miliardi di dollari per acquistare 78 F-35. Quei fondi servono anche per migliorare i jet già costruiti. I legislatori hanno regolarmente finanziato gli F-35 su richiesta del Pentagono. Ad esempio, l’anno scorso hanno aggiunto 16 aerei ai 77 richiesti dal Dipartimento della Difesa.
Come già evidenziato, per il 2020 il budget della difesa statunitense include 1,1 miliardi di dollari per otto F-15EX.
E' confermato che gli acquisti dell’F-15EX non andranno a discapito degli F-35.
Il Pentagono, al di là dell’acquisizione degli F-15EX, prevede di acquistare un totale di 2.443 F-35 nei prossimi decenni.
A questo punto è chiaro l’obiettivo dei legislatori americani di dare “ossigeno” all’industria di casa agevolando la Boeing acquisendo gli F-15EX che per certi versi completerebbero in maniera “totale” le formidabili capacità future dell’US Air Force.
(Web, Google, Wikipedia, You Tube)
In merito alla questione posta dall'articolo, mi preme fare alcune considerazioni:
RispondiElimina1-ritengo il progetto F-35 troppo ambizioso come obiettivo generale in quanto con una sola macchina (situazione ben chiare sin dalla fase di progetto) è praticamente impossibile sostituire almeno 4 modelli in forza alle 3 forze aeree americane(A-10; AV-8B Harrier Plus; F/A-18 E/F/GROWLER; F-16) con profili di impiego molto diversi. Di fatto la standardizzazione è venuta meno strada facendo, ma dato che i costi di sviluppo sono stati spalmati su tutti i partecipanti internazionali,la cosa ha destato poco interesse;
2- il progetto F-35 ha dimostrato l'ottusità dei vertici della pianificazione aerea made in USA in quanto, a fronte di un vettore estremamente efficace nel contesto network-centrico ma estremamente costoso, non si è ottenuto alcun miglioramento, rispetto alle precedenti generazioni di velivoli, in termini di persistenza in teatro; capacità di carico bellico.
Detto ciò ritengo giusto spingere la ricerca allo scopo di "alzare l'asticella", giusto per mantenere adeguate capacità industriali e forzare la mano ai competitors ma senza dimenticare che di fronte al comparto industriale americano non vi è la vecchia URSS, semi-collassata economicamente già nei primi anni '80; piuttosto una nazione economicamente forte ed industrialmente in ascesa come la Cina. Il rischio a mio parere è quello di aver sbilanciato le capacità aeree verso piattaforme tecnologicamente all'avanguardia ma di numero esiguo (vedasi F-22; B-2) che poco potrebbero contro un nemico in grado di saturare i campi di battaglia con piattaforme di 3, 4 e 5 generazione.
Non oso pensare a cosa potrà emergere con il progetto B-21...