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Il contesto geopolitico regionale del Giappone è mutato in maniera rapida e radicale nell’ultimo decennio: in precedenza il timore principale era rappresentato dal lancio di missili balistici nord coreani, oggi viene a galla l’assertività cino-comunista verso le isole Senkaku e Taiwan; questo stato di cose costringe Tokyo a prendere atto che vanno fatte scelte ben diverse rispetto al passato. Il Liberal Democratic Party sotto la guida di Shinzo Abe aveva da tempo avviato un processo di revisione della postura di sicurezza nipponica. L’esigenza di confrontarsi con il crescere dell’aggressività cinese ha spinto il governo a cercare la modifica della Costituzione che pone forti limitazioni all’impiego delle Japan Self- Defence Forces, processo che ha portato all’introduzione del concetto di autodifesa collettiva. La nuova legislazione sulla sicurezza che ne è derivata ha permesso di espandere le possibilità di impiego delle forze armate giapponesi, a difesa degli interessi nazionali e dei paesi alleati e partner.
La Japan Maritime Self-Defence Force è chiaramente essenziale per la difesa degli interessi nazionali ed in particolare gli accessi marittimi del paese e le isole esterne del Giappone, alcune delle quale ancora contese con Cina e Russia. Le unità navali della JMSDF stanno attraversando un periodo di forte spinta all’innovazione, con l’immissione in servizio di nuove unità e lo sviluppo di nuove tecnologie non più in chiave semplicemente difensiva, come la ricerca su nuovi sistemi missilistici cruise, anti-nave e land-attack. Gli stanziamenti degli ultimi anni non hanno garantito un aumento stabile del personale in servizio e di alcune specifiche tipologie di unità navali, ponendo quindi dei limiti ad un complessivo incremento delle capacità navali del Giappone.
Il Giappone sta cercando di far fronte al mutamento del contesto geopolitico regionale, recuperando il gap nelle proprie capacità militari dovuto ad un mix di costrizioni normative, politiche ed industriali. La crescente assertività cinese ed il costante aumento delle capacità delle forze armate cinesi, sono gli elementi che creato le basi per invertire una certa tendenza della classe politica giapponese a sottovalutare la sicurezza nazionale. Il defunto e compianto ex primo ministro Shinzo Abe ha prodotto una reinterpretazione più ampia sul ruolo delle JASDF, un aumento costante degli stanziamenti per la difesa, supporto alla ricerca tecnologica ed una maggiore assertività giapponese a livello marittimo. La nuova postura della sicurezza giapponese, frutto del processo di revisione fortemente voluto dal governo Abe, ha prodotto i documenti strategici, le linee guida per lo sviluppo capacitivo e le strutture burocratiche necessarie al potenziamento delle JASDF.
È infatti naturale che, a causa della posizione e della conformazione geografica del Giappone, un ruolo centrale per la sua difesa sia nelle mani delle JMSDF che, stanno attraversa un periodo di crescita a livello qualitativi, quantitativi e di dottrina d’impiego. In questo processo, il ruolo delle JMSDF ha subito un forte ampliamento, tale da permettere la conduzione di operazioni ben oltre le acque territoriali giapponesi, un passaggio necessario per ampliare le capacità e la preparazione delle forze navali, anche attraverso la cooperazione con i paesi partner ed alleati. Anche a livello di nuove unità sono stati avviati programmi per nuovi DDG, SSK, sistemi unmanned, missilistici e nuove classi di unità navali.
L’impulso al rinnovamento dello strumento navale nipponico è venuto dal mutare delle minacce che circondano il Giappone, in particolare le crescenti tensioni con la Cina dovute all’espansione dello strumento militare di Pechino e la retorica sulle rivendicazioni territoriali relative agli arcipelaghi delle Senkaku, Sakishima e Yonaguni, strategicamente collocate tra Okinawa e Taiwan in un’area importante per le rotte commerciali e la pesca.
Il nuovo fronte di insicurezza si aggiunge alla costante minaccia rappresentata dalla Corea del Nord e dai test missilistici condotti nel corso degli anni, per fronteggiare i quali le JMSDF hanno visto l’entrata in servizio di varie tipologie di DDG con capacità di BMD.
Di recente anche la Russia è tornata a far sentire la sua presenza nella regione, in particolare nelle isole Kurili occupate durante la seconda guerra mondiale e ancora contese con il Giappone, motivo che non ha mai permesso la sottoscrizione di un trattato di pace. La Russia ha schierato nella zona il sistema missilistico costiero Bastion nell’isola di Matua dove in epoca sovietica esisteva un’installazione militare.
Questo rapido mutamento dello scenario internazionale, ha portato una parte del mondo politico del Giappone a prendere atto che quanto fatto fino ad allora non era più sufficiente a garantire la sicurezza della potenza asiatica. Tali timori si sono acutizzati con le recenti minacce di Pechino verso l’isola di Taiwan, seguite da estese esercitazioni militari e violazioni dello spazio aereo taiwanese, episodi quest’ultimi che hanno riguardato anche il Giappone. Una crisi che aveva spinto l’attuale primo ministro Kishida ad affermare che “lo stretto di Taiwan potrebbe essere il prossimo grande problema diplomatico che Tokyo deve affrontare”. Lo stesso ex premier Abe, ancora in fluente in seno al partito di governo, aveva espresso la sua opinione al riguardo affermando che “un'emergenza a Taiwan è un'emergenza giapponese, e quindi un'emergenza per l'alleanza tra Giappone e Stati Uniti”.
A questo riguardo è evidente che in prospettiva, un intervento militare cinese contro Taiwan rappresenta una grave minaccia alla sicurezza per il Giappone. In assenza di un attacco diretto al suo territorio, la reazione del Giappone ad un atto di forza contro Taipei può essere di vario tipo:
- concessione dell’utilizzo delle basi militari statunitensi in appoggio ad un’azione militare;
- supportare attivamente gli Stati Uniti o altre forze in un’azione militare;
- applicazione del principio dell’autodifesa collettiva di fronte ad "una situazione in cui si verifica un attacco armato contro un paese straniero che è in stretta relazione con il Giappone e, di conseguenza, minaccia la sopravvivenza del Giappone e pone un chiaro pericolo di sovvertire fondamentalmente il diritto alla vita, libertà e ricerca della felicità delle persone”.
In tale possibile e deprecabile scenario, il Giappone potrebbe intraprendere operazioni militari anche in collaborazione con gli Stati Uniti o altri paesi ma il governo dovrà sostenere con solidi argomenti tale scelta davanti alla Dieta che, è tenuta ad approvare le operazioni militari ai sensi della legislazione sulla sicurezza.
Nella politica giapponese si moltiplicano le dichiarazioni un tempo impensabili a sostegno della protezione di Taiwan quale paese democratico. Sebbene ufficialmente rimanga valido il sostegno alla posizione secondo cui Taiwan è parte inalienabile del territorio cinese, tale orientamento sta cambiando per vari motivi:
- il Giappone fa parte del gruppo di stati che invece sostiene attivamente Taiwan;
- il paese ha un ruolo sempre maggiore nell’ordine internazionale liberale;
- l’irrigidimento di Tokyo verso Pechino ha fatto venir meno il sostegno elettorale ai candidati moderati;
- i sondaggi indicano che il sostegno a Taiwan è popolare anche tra la popolazione giapponese ancora pacifista.
La questione della sicurezza del Giappone, con le sue ramificazioni cinesi, coreane, russe e taiwanesi, è fortemente legata al rapporto con gli Stati Uniti che ha radici profonde, sebbene l'aspetto militare dell'alleanza sia stato spesso sottovalutato. Non solo il Giappone sta investendo seriamente nelle sue capacità navali, con un'enfasi sull'interoperabilità con la U.S. Navy e lo USMC.
I due paesi mantengono ancora forze marittime complementari, ad esempio nella guerra ASW, di superficie e nelle missioni ISR.
La settima flotta della US NAVY mantiene una presenza ed importanti capacità in tutto il Giappone insieme alla terza forza di spedizione dei Marines. A questo riguardo le JASDF sta investendo in alcune capacità simili a quelle statunitensi, come la brigata di anfibia, coinvolgendo le JGSDF e la JMSDF, o la conversione delle portaelicotteri DDH per operare con gli F-35B Stov/L.
Altro esempio è l’incrociatore lanciamissili BMD, in cui i due paesi ed in particolare le rispettive marine, hanno unità con tecnologie che garantiscono una forte interoperabilità. Si tratta di un aspetto importante per la difesa non solo del territorio nazionale ma anche delle installazioni strategiche statunitensi nel Pacifico occidentale, tenendo conto della nuova interpretazione della costituzione giapponese.
E’ certo che, rispondendo alla politica, il Giappone apporterà modifiche alla sua struttura delle forze marittime che impatteranno sul rapporto di complementarità esistente con le forze aeronavali statunitensi.
Tale processo deve essere strutturato in maniera organica su base bilaterale:
- se Tokyo investe in capacità doppie, è necessaria una consultazione bilaterale per integrare le capacità in strategie efficaci;
- laddove il Giappone disinveste, gli Stati Uniti devono essere a conoscenza di questa scelta e agire di conseguenza.
La struttura delle forze navali d’altura giapponesi dovrebbe stabilizzarsi si quattro gruppi comprendenti un cacciatorpediniere portaeromobili, due cacciatorpediniere Aegis, a cui dovrebbero affiancarsi duo ulteriori gruppi composti da cacciatorpediniere di nuova concezione FFM e unità per il contrasto alle mine navali. Questa è la struttura delle forze considerata adeguata a garantire la difesa delle acque nazionali, delle rotte marittime per condurre le missioni ISR, ASW e MCM. Adeguate risorse sono anche previste per la difesa delle isole remote, tra cui figurano gli arcipelaghi contesi, per la realizzazione di nuove unità logistiche e da sbarco, compreso lo sfruttamento di tecnologie e know-how sviluppate nel settore privato per migliorare le capacità di trasporto delle JSDF.
La scelta di far gestire gli F-35B alla JASDF, indica che si vogliono evitare duplicazioni che sottraggano fondi dai programmi prioritari, come appunto l’acquisto degli aerei di tipo STOVL ed armi di tipo stand-off per aumentare il raggio d’azione della JMSDF in linea con gli indirizzi contenuti nel MTDP.
Le autorità nipponiche devono comprendere che la tecnologia può agire come moltiplicatore di forza e supplire ad alcune carenze della loro forza navale ma, se intendono davvero avere uno strumento navale efficace, esso deve essere congruamente dimensionato, finanziato e supportato affinché possa esprimere appieno il suo potenziale.
GLI INCROCIATORI ANTI MISSILI BALISTICI (B.M.D.) “ASEV”
Il 31 agosto 2022, il Ministero della Difesa giapponese (MOD) ha pubblicato la sua richiesta di budget per l'anno fiscale 2023, che includeva una voce sulle navi dotate di sistema Aegis (ASEV). Tuttavia, non era stato fornito alcun importo di bilancio specifico per questo, poiché i suoi dettagli non erano ancora definitivi. Il governo giapponese intende rivedere le sue politiche relative alla sicurezza nazionale, inclusa la Strategia di sicurezza nazionale, entro la fine di quest'anno, motivo per cui gli importi di bilancio per molte voci non sono stati indicati alla fine di agosto.
L’incrociatore missilistico ASEV è una nave che si è deciso di costruire come asset per difendere il Giappone dalla minaccia di attacchi di missili balistici, principalmente da parte della Corea del Nord, in alternativa all'Aegis Ashore, che è stata cancellato nel 2020.
In Giappone, soprattutto dal 2016, la minaccia dei missili balistici da parte della Corea del Nord è stata ampiamente affidata ai cacciatorpediniere Aegis della Japan Maritime Self-Defense Force (JMSDF): sono stati schierati nel Mar del Giappone per essere sempre all'erta per i lanci di missili balistici da parte della Corea del Nord e di altri attori nascosti.
Questo stato di cose era un pesante fardello per i cacciatorpediniere Aegis della JMSDF, che dovevano anche fare i conti con le crescenti attività della Marina cinese nel Mar Cinese Orientale. Pertanto, il dispiegamento di Aegis Ashore era stato pianificato per affrontare questa minaccia molto reale. Poiché il dispiegamento degli Aegis Ashore è stato annullato a causa della cattiva gestione del MOD e dell'opposizione dei residenti locali, è stata presa la decisione di costruire una unità ASEV con componenti Aegis Ashore per sostituirlo.
I primi dettagli dell’incrociatore lanciamissili BMD ASEV puntano verso una nave imponente:
- lunga 210 metri,
- larga 40,
- con un dislocamento standard di 20.000 tonn,
- un equipaggio di circa 110 persone.
Il comfort dell'equipaggio a bordo sarà una priorità in quanto tutti i membri dell'equipaggio saranno dotati di cabine private. In termini di lunghezza e dislocamento è equivalente alla classe Izumo DDH (lunga 248 metri, dislocamento standard 19.500 tonnellate), la nave più grande della JMSDF, è più simile a una nave civile che a una nave da guerra in quanto tutti i membri dell'equipaggio utilizzeranno cabine private; inoltre, il numero dei membri di equipaggio sarà piuttosto basso per una nave di tali dimensioni.
Il ministro della Difesa Yasukazu Hamada ha spiegato durante una conferenza stampa tenutasi il 2 settembre 2022 le ragioni di una nave così grande, nonché la logica alla base degli elevati standard di comfort dell’equipaggio: ”""Il motivo è garantire la navigabilità, essere in grado di operare in condizioni meteorologiche avverse, migliorare l'ambiente di vita dell'equipaggio per le missioni offshore a lungo termine ed essere espandibile per gestire i veicoli a planata ipersonica (HGV) in futuro””".
Tuttavia, c'è chi ritiene che lo scafo sia stato allargato per risolvere il problema delle dimensioni e del peso del sistema AESA SPY-7, radar prodotto dalla Lockheed Martin e che verrà installato sull'ASEV. Il ministro della Difesa ha anche commentato che gli ASEV dovrebbero essere commissionati intorno a marzo 2028 per la capoclasse, e marzo 2029 per la seconda unità.
Il ruolo principale assegnato all'ASEV sarà quello di liberare i cacciatorpediniere Aegis della JMSDF dai loro compiti di guardia all’assertività sconsiderata della Corea del Nord e consentire loro di anche rispondere all'espansione marittima della Cina. L'ASEV non richiederà intrinsecamente capacità di difesa aerea o di difesa ASW; il suo unico obiettivo principale è la difesa BMD dell’arcipelago giapponese.
L’incrociatore lanciamissili ASEV sarà equipaggiato con missili Standard SM-6 per affrontare missili da crociera e missili anti-nave, nonché una versione migliorata del missile nave-nave di Type-12 in grado di attaccare bersagli di superficie come nonché navi da guerra con un'autonomia di circa 1.000 km. L'ASEV potrebbe diventare una risorsa in grado di rispondere non solo ai missili balistici nordcoreani, ma anche agli attacchi di missili balistici, HGV ipersonici e missili da crociera cinesi. Le ASEV andrebbero probabilmente progettate come una tipologia di nave da guerra completamente nuova, non potendo posizionarsi come una mera alternativa alle unità Aegis Ashore.
Il 23 dicembre 2022, il Ministero della Difesa giapponese ha annunciato la sua richiesta di bilancio per l'anno fiscale 2023, in cui potremmo saperne di più sui futuri cacciatorpediniere giapponesi per la difesa dai missili balistici (BMD), comunemente noti come ASEV (navi dotate di sistema Aegis).
Il documento rilasciato dal Ministero della Difesa descrive la necessità di due navi per consentire alle altre navi AEGIS di concentrarsi su missioni diverse, e ha sottolineato ancora una volta l'utilità di disporre di navi con capacità superiori rispetto agli attuali cacciatorpediniere Aegis - in grado di far fronte alle attuali minacce balistiche, ma anche per neutralizzare i veicoli a planata ipersonica (HGV).
Per fare ciò, le navi saranno equipaggiate con missili SM-6 della Raytheon, un derivato lanciato da navi del Tipo 12 SSM, e altre capacità non rivelate.
Inoltre, l'estratto sugli ASEV menziona il fatto che le navi dovrebbero essere in grado di accogliere futuri missili in fase di sviluppo come l'intercettore missilistico ipersonico statunitense.
L'immagine rilasciata ai media conferma che le navi dovrebbero avere non meno di 64 celle VLS – 6×8 VLS sul ponte anteriore e 4×8 sopra l'hangar per elicotteri – per ospitare tutti quei missili.
Per quanto riguarda le specifiche tecniche delle navi, non viene menzionato nulla.
Ultimo ma non meno importante, il documento fornisce un obiettivo di messa in servizio per i due cacciatorpediniere. In effetti, il Ministero della Difesa ha l'ambizione di ottenerli entro l'anno fiscale 2027, ovvero tra aprile 2027 e marzo 2028. Questo tempo è necessario per sviluppare il sistema J7.B Aegis Weapon System (AWS) che si adatterà a tali navi. Secondo Lockheed Martin, il sistema J7.B è l'integrazione del radar SPY-7 in J7 (BL9), l'ultimo software attualmente installato sulle navi Aegis della JMSDF. Per la cronaca, il sistema J7.B è stato testato con successo nell'agosto 2022 dalla Missile Defense Agency (MDA).
INCROCIATORI BMD dotati del sistema Aegis (ASEV)
Le navi equipaggiate con il sistema Aegis (ASEV) o イージス・システム搭載艦 in giapponese è la designazione di una proposta coppia di navi da guerra per la difesa contro i missili balistici di dimensioni incrociatore (BMD) che saranno gestite dalla Japanese Maritime Self Defence Force (JMSDF) come nave dedicata- piattaforme BMD basate, che fungono da alternativa al sistema BMD terrestre. Una volta completate, le due navi da guerra saranno le più grandi navi da combattimento di superficie in servizio con il JMSDF e saranno "probabilmente le più grandi navi da guerra di superficie dispiegabili al mondo".
Il Giappone ha iniziato a sviluppare il suo attuale sistema di missili balistici (BDM) a partire dal 2004.
Il 19 dicembre 2017, il Gabinetto del Giappone ha approvato un piano per l'acquisto di due sistemi Aegis Ashore equipaggiati con l' AN/SPY-7(V)1, basato sul Long Range Discrimination Radar (LRDR) di Lockheed Martin per aumentare la capacità di autodifesa del Giappone contro la Corea del Nord, utilizzando missili SM-3 Block IIA, e potrebbe anche funzionare con gli intercettori SM-6 in grado di abbattere missili da crociera. I siti di installazione sono in una forza di autodifesa terrestre l'area di addestramento nel distretto di Araya, nella prefettura di Akita e l'area di addestramento di Mutsumi a Hagi, nella prefettura di Yamaguchi.
Il 30 luglio 2018, il Giappone aveva scelto Lockheed Martin Corp per costruire un radar da 1,2 miliardi di dollari per due stazioni di difesa contro i missili balistici Aegis a terra. Questi hanno lo scopo di proteggersi dagli attacchi missilistici. Lo stesso giorno, il ministero della Difesa giapponesesi confermò che stava considerando di ritirare le unità di intercettori missilistici PAC3 dalla regione settentrionale e occidentale del paese a causa dell'allentamento delle tensioni con la Corea del Nord. Funzionari del ministero dissero che la Corea del Nord aveva meno probabilità di lanciare missili balistici dopo aver tenuto un vertice con gli Stati Uniti il mese precedente. Ma i funzionari avevano anche affermato che il ministero manterrà il suo ordine di distruggere qualsiasi missile in arrivo. Aggiunsero anche che si è pronti a ridistribuire rapidamente le unità PAC3 se la situazione dovesse mutare.
Il ministro degli Esteri giapponese Hirofumi Nakasone e il ministro degli Affari esteri sudcoreano Yu Myung-hwan avevano convenuto che il lancio del satellite nordcoreano Unha-2 il 5 aprile 2009 violava le risoluzioni delle Nazioni Unite 1695 e 1718, entrambe adottate nel 2006. Il gabinetto giapponese aveva esaminato l'approvazione di un impegno JMSDF AEGIS BMD in caso di fallimento del lancio di Taepondong. Il governo giapponese ha anche notato che potrebbe aggirare il gabinetto per un'intercettazione ai sensi dell'articolo 82, sezione 2, paragrafo 3 della legge sulle forze di autodifesa. In totale, in quel momento furono schierati cinque cacciatorpediniere AEGIS. Supplementare alla capacità dell'SM-3, il sistema giapponese incorpora un componente aereo. Insieme è possibile discriminare tra test di piattaforma e lanci di satelliti analizzando l'angolo di ascesa.
Il 15 giugno 2020, il ministro della Difesa giapponese Taro Kono ha annunciato che i lavori per il dispiegamento del sistema Aegis Ashore erano stati interrotti perché sarebbero stati necessari costi aggiuntivi per garantire che gli edifici residenziali non fossero stati colpiti dai boosters utilizzati per lanciare i missili. Nel corso del mese il Consiglio di sicurezza nazionale giapponese confermò la cancellazione dell’Aegis Ashore. Il 23 settembre 2020, Lockheed Martin specificò la potenziale spesa per convertire il sistema antiaereo (AA) per uso marittimo poiché era necessario un rinnovamento del design.
La JMSDF ha equipaggiato fino ad ora quattro navi dei cacciatorpediniere di classe Kongoper il team di sorveglianza a lungo raggio (LRST) e il coinvolgimento: JS Kongo, JS Chokai, JS Myoko e JS Kirishima.
Il 6 ottobre 2022, cinque navi da guerra degli Stati Uniti, del Giappone e della Corea del Sud hanno tenuto un'esercitazione multilaterale di difesa contro i missili balistici nel Mar del Giappone come parte della risposta militare ai test in corso sui missili balistici a raggio intermedio della Corea del Nord durante il Isole domestiche giapponesi.
Il 16 novembre 2022, il cacciatorpediniere lancia missili guidati Maya ha lanciato un missile SM-3 Block IIA, intercettando con successo il bersaglio fuori dall'atmosfera nel primo lancio del missile da una nave da guerra giapponese.
Il 18 novembre 2022, anche l'Haguro ha lanciato un missile SM-3 Block IB con un lancio riuscito fuori dall'atmosfera. Entrambi i tiri di prova sono stati condotti presso il Pacific Missile Range Facility sull'isola di Kauai, Hawaii, in collaborazione con la US Navy e l' US Missile Defense Agency. Questa è stata la prima volta che le due navi hanno condotto lanci di SM-3 nello stesso periodo di tempo e i test hanno convalidato le capacità di difesa dai missili balistici dei nuovissimi cacciatorpediniere giapponesi classe Maya.
Progetto
Nel 2020, il ministro della Difesa giapponese Nobuo Kishi ha annunciato l'intenzione di costruire 2 nuovi cacciatorpediniere Aegis per sostituire il suo programma di intercettatori di missili balistici Aegis Ashore a terra. Il 31 agosto 2022, il Ministero della Difesa giapponeseha annunciato che JMSDF gestirà due "navi equipaggiate con il sistema Aegis" (イージス・システム搭載艦 in giapponese) per sostituire la precedente cancellazione del programma Aegis Ashore, commissionando una nave entro la fine dell'anno fiscale 2027 e l'altra entro la fine del FY2028. Il budget per la progettazione e le altre spese correlate devono essere presentate sotto forma di "richieste di articoli" (ad es. componenti del motore), senza importi specifici, e l'approvvigionamento iniziale degli articoli principali dovrebbe approvare la legislazione entro l'anno fiscale 2023. La costruzione dovrebbe iniziare nell'anno successivo dell'anno fiscale 2024.
Il costo complessivo della costruzione di entrambe le navi è stimato in 1 trilione di yen ($ 7,1 miliardi di dollari). La prima nave dovrebbe entrare in servizio nel 2028 e la seconda nel 2029.
Il progetto preliminare prevedeva che l'ASEV fosse basato sulla configurazione SWATH (Small Waterplane Area Twin Hull ) utilizzata dalle navi di sorveglianza oceanica di classe Hibiki, con l'area del ponte principale combinata sufficiente per ospitare la tuga del radar Aegis e la batteria di accompagnamento dell'intercettore SM-6 silos missilistici. Una tale configurazione basata su SWATH sarebbe paragonabile allo studio di progettazione CGH-67 del 1986 dell'allora David W. Taylor Naval Ship Research and Development Center del Naval Sea Systems Command (NAVSEA) della US Navy, anche se senza l'esplicito orientamento BMD.
Le informazioni attuali descrivono le due navi ASEV come navi da guerra delle dimensioni di un incrociatore con un dislocamento standard di 20.000 tonn ciascuna, una lunghezza complessiva di 690 piedi (210 m) e un raggio di 130 piedi (40 m) su un monoscafo configurazione.
Le dimensioni complessive sono progettate per fornire una piattaforma stabile per i suoi sensori e sistemi d'arma avanzati, offrendo al contempo una migliore abitabilità per il suo equipaggio di 110 persone per schieramenti estesi e relativa semplicità nella costruzione. Una volta completate, le due navi da guerra saranno le più grandi navi da combattimento di superficie in servizio con la JMSDF e "probabilmente saranno le più grandi navi da guerra di superficie dispiegabili al mondo".
Difesa contro i missili balistici e sistemi d'arma
Come alternativa navale al sistema terrestre Aegis Ashore, le navi da guerra equipaggiate con il sistema Aegis potrebbero essere armate con il sistema Standard Missile 6 (SM-6) Sea-Based Terminal (SBT), così come il J7.B Aegis Weapon System e radar multifunzionale SPY-7 (V) 1 di Lockheed Martin, inizialmente contratto per Aegis Ashore. Secondo Lockheed Martin, il J7.B è l'integrazione di SPY-7 in J7 (BL9), l'ultimo software attualmente installato sui cacciatorpediniere missilistici guidati Aegis di JMSDF. Il radar SPY-7(V)1 utilizza apparecchiature e software in scala derivati dall'avanzato radar di discriminazione a lungo raggio(LRDR) situata nella Clear Space Force Station, in Alaska, e gestita dalla Missile Defense Agency (MDA).
A sostegno di questo obiettivo, il 20 ottobre 2022, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha approvato e la Defense Security Cooperation Agency (DSCA) ha notificato al Congresso degli Stati Uniti che il Giappone sarà il primo paese dopo gli Stati Uniti a schierare il missile standard 6 (SM-6) come parte di un pacchetto di armi FMS (Foreign Military Sale) da 450 milioni di dollari. In attesa dell'approvazione del Congresso, il Giappone è stato autorizzato a comprare fino a 32 missili SM-6 Block I costruiti dalla Raytheon . Questa notifica fa seguito a una decisione del 2017 del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che ha approvato con condizioni il Giappone, la Corea del Sud e l'Australia per l'acquisto di sistemi missilistici SM-6.
Le navi saranno inoltre equipaggiate per difendersi dagli Hypersonic Glide Vehicles, poiché tali nuovi progetti di missili ipersonici sono troppo evasivi per essere intercettati in modo affidabile dagli attuali sistemi di difesa contro i missili balistici.
Infine, le due navi saranno equipaggiate con la versione marittima potenziata del sistema di missili da crociera anti-nave Type-12 (ASCM) in grado di colpire obiettivi terrestri e navali con una gittata di circa 1.000 km ( 540 miglia nautiche; 621 miglia).
Dati i requisiti di manodopera, l'armamento non BMD può essere limitato a tali sistemi d'arma di autodifesa ravvicinati come Phalanx CIWS o SeaRAM.
Sistemi di propulsione e potenza
Dati i requisiti elettrici e di equipaggio, le navi dotate del sistema Aegis (ASEV) possono richiedere sistemi di propulsione completamente elettrici altamente automatizzati, a bassa manutenzione, come:
Propulsione elettrica integrata (IEP), un sistema di propulsione marina completamente elettrico che utilizza turbine a gas o generatori diesel o entrambi i componenti per generare elettricità trifase per alimentare motori elettrici che fanno girare eliche o giranti a getto d'acqua, e utilizzato sui DDG classe ZUMWALT e sul rompighiaccio giapponese Shirace.
Il sistema di propulsione COGLAG (Combined Gas turbine-eLectric And Gas), è una modifica del sistema di propulsione combinato a gas e gas (COGAG) che utilizza la propulsione elettrica per la crociera a bassa velocità, utilizzato sui cacciatorpediniere di classe Maya e Asahi della JMSDF.
Data la mancanza di specifiche competenze istituzionali e considerazioni politiche, è altamente improbabile che le navi da guerra ASEV utilizzino l'energia nucleare per la propulsione come il reattore nucleare A1B della Bechtel Corporation sviluppato per le portaerei di classe Gerald R. Ford della Marina degli Stati Uniti per fornire energia elettrica e propulsione.
Critiche al progetto
Il ricercatore senior Brent Sadler della Heritage Foundation ha criticato il programma ASEV proposto, osservando che il totale di due unità era insufficiente per mantenere una nave AESV dispiegata continuamente in mare dal ciclo operativo più tipico. Ciò richiederebbe almeno tre navi, con una nave in mare durante il dispiegamento, una seconda nave in fase di riparazione e manutenzione dopo il dispiegamento e una terza nave in fase di preparazione per il dispiegamento per dare il cambio alla prima nave. Sadler ha anche osservato che il periodo 2027-2029 per completare la costruzione di entrambe le navi AESV lascia il Giappone altamente vulnerabile durante il periodo provvisorio. Per quanto riguarda la relativa vulnerabilità del Giappone, StrategyPage ha osservato che le strutture terrestri originali Aegis Ashore BMD non sarebbero state operative fino al 2024.
I sistemi missilistici da crociera antinave a lungo raggio (ASCM) cinesi di nuova generazione come il DF-21D e il DF-26, con il DF-21D che ha una portata di 1.500 Km, mentre il DF-26 ha una portata di 4.000 Km.
Chang ha anche affermato che la Cina ha dotato i suoi missili DF-21D di testate manovrabili che guidano i cercatori terminali per compensare e correggere eventuali dati di mira imprecisi. Infine, il collega anziano Zack Cooper all’American Enterprise Institute, ha sottolineato che un sistema BMD basato in mare è nel complesso un'alternativa molto più costosa a un sistema basato sulla terraferma.
Navi nella classe: 2 unità operative entro il 2028.
Nessuna delle due navi da guerra ASEV è stata nominata ufficialmente. Le navi della JMSDF sono conosciute come navi di autodifesa (自衛艦; Ji'ei-Kan) e sono classificate in base al tipo di nave da guerra. I cacciatorpediniere a missili guidati (DDG) prendono il nome da luoghi in Giappone, come montagne e province, mentre i cacciatorpediniere più convenzionali (DD) prendono il nome da fenomeni naturali nei cieli o nell'atmosfera, nonché da montagne, fiumi o regioni. Non è noto se la nave da guerra ASEV avrà una nuova designazione di incrociatore missilistico guidato (CG) o nave da difesa contro i missili balistici (BMD Ship).
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a dare la pace per scontata:
una sorta di dono divino
e non, un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
(Fonti: Web, Google, Mondointernazionele, Navalnews, Wikipedia, You Tube)
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