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Questi cannoni imbarcati della Us Navy hanno avuto la loro genesi negli attacchi Kamikaze della seconda guerra mondiale. Per la US NAVY era necessario un proiettile di calibro maggiore per sostituire le armi automatiche Oerlikon da 20 mm e Bofors da 40 mm, poiché si erano dimostrate troppo piccole per fermare aerei suicidi in picchiata sulle unità della flotta. Questa esigenza portò allo sviluppo accelerato dei cannoni da 3"/50 (7,62 cm) dotati di caricatore automatico e successivamente al progetto 3"/70 (7,62 cm).
Il calibro da 3" (7,62 cm) venne selezionato per queste armi in quanto rappresentava il proiettile di dimensioni più piccole che potesse ancora essere dotato di una spoletta VT (prossimità radar). L’ufficio di progettazione BuOrd considerava il cannone binato da 3"/70 (7,62 cm) come superiore al singolo cannone da 3"/50 (7,62 cm) per difendersi da aerei con propulsione a reazione e missili guidati anti-nave.
Lo sviluppo delle munizioni e della canna raffreddata ad acqua fu un progetto congiunto anglo-statunitense, ma ogni marina progettò un'installazione del cannone completamente diversa, con quella britannica il 3"/70 (7,62 cm) Mark VI.
Questa torretta binata doveva sostituire la vecchia Mark 12 da 5"/38 (12,7 cm). montata su base uno a uno e diventare l'arma standard per i cacciatorpediniere del dopoguerra. Tuttavia, la sua complessità costruttiva comportò un lungo ciclo di sviluppo e quando fu pronto per l'uso in servizio nel 1956 l'utilità del fuoco antiaereo era oramai limitato. Inoltre, il supporto binato si rivelò così inaffidabile e difficile da manutenere che fu rapidamente ritirato dal servizio ed ebbe la vita utile più breve di qualsiasi sistema d'arma mai utilizzato dalla Marina degli Stati Uniti.
L'unico vantaggio di questo sistema imbarcato era che lo scudo del cannone che permetteva di lavorarci al riparo dalle intemperie. La maggior parte dei sistemi furono sostituiti nel giro di pochi anni con altre armi e l'unica nave da guerra statunitense a mantenere i 3"/70 (7,62 cm) fino alla fine della sua carriera fu la USS Norfolk (DL-1).
Secondo il cambio di nomenclatura nella Marina degli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale, la designazione Mark 37 era per l’impianto e non per il cannone utilizzato.
L’arma subì quattro importanti revisioni:
- il Mark 23 era un prototipo utilizzato per testare il funzionamento del fuoco completamente automatico;
- il Mark 24 era simile ma leggermente più leggero;
- il Mark 25 utilizzava una culatta a cuneo orizzontale a fuoco rapido;
- il Mark 26 era la versione di servizio ed era un tipo monoblocco raffreddato ad acqua con meccanismo di culatta scorrevole orizzontalmente.
La canna di quest'ultimo Mark aveva una sezione ad anima liscia di tre calibri vicino alla volata (probertizzata) per ridurre la perdita di velocità e fungere da spegnifiamma. L'otturatore si apriva meccanicamente quando il cannone rinculava e si chiudeva automaticamente non appena veniva caricato il colpo successivo.
Due sistemi cannonieri della USS Norfolk (DL-1) sopravvivono ancora ed erano originariamente esposte presso il Recruit Training Center (RTC) di Orlando, in Florida. Dopo la chiusura del centro a metà degli anni '90, furono spostati e sono attualmente in mostra presso la Boca Raton Community High School in Florida.
….La guerra all’Ucraina ci deve insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a dare la pace per scontata:
una sorta di dono divino
e non, un bene pagato a carissimo prezzo dopo due devastanti conflitti mondiali.
….Basta con la retorica sulle guerre umanitarie e sulle operazioni di pace.
La guerra è guerra. Cerchiamo sempre di non farla, ma prepariamoci a vincerla…
(Fonti: Web, Google, NavWeaps, Wikipedia, You Tube)
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