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Blog dedicato agli appassionati di DIFESA, storia militare, sicurezza e tecnologia.
In attesa dei probabili tempi lunghi di acquisizione degli ottimi LEOPARD 2 A8 tedeschi, è stato firmato in data 2 agosto 2023 il contratto, del valore di 848,8 milioni di euro, per l'aggiornamento dei carri ARIETE allo standard C-2 di serie.
L’accordo è stato stipulato tra il Consorzio Iveco - Oto Melara e la Direzione Armamenti Terrestri: si prevede l’aggiornamento di 90 MBT al nuovo standard C-2, più ulteriori altri 35 mezzi corazzati.
Il programma, dal 2023 al 2030, prevede la consegna dei primi mezzi nel 2025, mentre gli ultimi arriveranno nel 2029. Novanta mezzi equipaggeranno 2 reggimenti carri dell’Esercito su un totale di 3 reggimenti.
L’upgrade del C-2 ARIETE comporta una serie di interventi piuttosto profondi:
- mobilità,
- potenza di fuoco,
- protezione.
L’intervento più importante concerne:
- il potenziamento del motore turbodiesel V-12 che opra eroga 1.500 Hp di potenza, con un sensibile incremento della coppia),
- l’adeguamento del cambio-trasmissione LSG-3000,
- la revisione e l’aggiornamento delle sospensioni, dei freni e la sostituzione dei cingoli.
L’MBT aggiornato mantiene il cannone da 120 mm L44 ad anima liscia ma viene rinnovato totalmente il sistema di condotta del tiro con l’installazione dell’ottica panoramica ATTILA D per il capocarro, del visore LOTHAR SD per il cannoniere e di un nuovo computer balistico, opto-elettronica riveniente dal Fire Control System della blindo CENTAURO II.
Anche gli asservimenti idraulici della torre sono stati sostituiti con nuovi asservimenti elettrici: ora il carro italiano ha la capacità di centrare un bersaglio sparando in movimento, con ogni tempo; gli asservimenti elettrici consentono anche di migliorare la sicurezza dell’equipaggio.
Allo scopo di migliorare la difesa ravvicinata del mezzo è stata anche aggiunta una mitragliatrice da 12,7 mm sulla torretta. Anche gli apparati di comunicazione, per il comando e controllo utilizzeranno:
- le radio SDR VQ-1 di Leonardo,
- nuovi interfoni di Larimart,
- nuovo sistema C2 (tipo C2N Evo) sempre di Leonardo.
Sono stati rivitalizzati anche:
- i serbatoi,
- le pompe di sentina,
- il sistema di riscaldamento,
- l’impianto NBC
- e antincendio.
Resultano già completati 3 prototipi che sono ad oggi sottoposti a un’intensa campagna di test di mobilità e di tiro a Montelibretti e a Nettuno.
Dopo i primi 90 esemplari aggiornati sono previsti ulteriori 35 mezzi con i quali equipaggiare il terzo reggimento carri.
Sono in progetto altre capacità aggiuntive afferenti la possibilità di impiegare munizionamento da 120 mm programmabile.
LE CARENZE DI UN CARRO MAI AGGIORNATO
Durante i primi anni di adozione, l'Ariete MBT ha mostrato alcune carenze per quanto riguarda il propulsore. Mentre l'originale V12 1.250 cv FIAT-Iveco MTCA (Modular Turbo-Charged Aftercooler) era un accoppiamento di due dei motori V6 utilizzati da diversi veicoli dell'Esercito Italiano come il cacciacarri Centauro e il Dardo IFV, produceva meno potenza rispetto ai più prestanti motori occidentali contemporanei avanzati. Il motore dell'Ariete doveva funzionare a un regime elevato per funzionare bene, riducendo così il tempo di funzionamento tra i guasti.
Inoltre, per mantenere un buon rapporto potenza/peso, il peso totale del carro doveva essere mantenuto al di sotto delle 60 tonnellate. Il peso relativamente leggero dell'Ariete ha contribuito a ridurre i consumi e ha facilitato il trasporto e la mobilità dell'MBT (soprattutto sui ponti). Ciò è stato ottenuto in parte a discapito dello spessore della corazza che, solo in parte compensato dalla buona forma balistica del veicolo, ha sollevato qualche dubbio sulla sua capacità di sopravvivere negli ambienti più ostili.
Come miglioramento, Iveco DV ha sviluppato una nuova versione del motore MTCA. La corsa è stata allungata, portando la cilindrata a 30 litri, con un nuovo sistema di iniezione diretta Common Rail e un nuovo doppio turbocompressore, aumentando la potenza erogata a 1.200 kW (1.600 CV) a 1.800 giri/min (con una coppia ridotta elettronicamente di 5.500 N· m, mantenuto da 1.100 a 1.800 giri/min per ridurre i danni alla trasmissione) e riducendo ulteriormente i consumi di carburante. Il nuovo motore doveva essere adottato durante la prima revisione generale dei veicoli esistenti, ma sembra essere stato bloccato da problemi tecnici ed economici. Per quanto riguarda la corazzatura, Oto Melara ha da tempo sviluppato due diversi set (con diversi livelli di spessore, a seconda della natura della missione) di armature aggiuntive, mostrate per la prima volta all'Eurosatory 2002.
Ariete C2
All'inizio degli anni 2000, l'Esercito Italiano era interessato a sviluppare una nuova versione dell'Ariete (si consideravano le denominazioni C2 Ariete o Ariete Mk. 2) che sarebbe entrata in servizio negli anni successivi con la prevista acquisizione di 300 unità. I limiti di budget hanno ridotto drasticamente il numero di Ariete migliorati (ordine ridotto poi a 200) e alla fine hanno causato la successiva cancellazione del programma. I miglioramenti pianificati dovevano quindi essere applicati al C1 Ariete durante le future revisioni importanti.
L'Ariete C2 è un aggiornamento di mezza vita dell'Ariete per 125 unità e include:
- IVECO V12 MTCA aggiornato con iniezione common-rail da 1.500 CV (1.103 kW),
- Trasmissione migliorata,
- Nuovi cingoli,
- Nuova elettronica e optronica (LOTHAR SD per l'artigliere, Multispettrale ATTILA D per il comandante),
- Armatura aggiuntiva e protezione dalle mine,
- Integrazione del sistema di gestione del campo di battaglia SICCONA.
Operatori
Ogni battaglione di carri armati schiera tre compagnie di carri armati con tredici Ariete ciascuna e due Ariete per il comandante di battaglione e il vice comandante.
Esercito Italiano - 200:
- Brigata Bersaglieri "Garibaldi"
- 4° Reggimento Carri (31° Battaglione Carri "MO Andreani"), a Persano
- Brigata Corazzata "Ariete"
- 32° Reggimento Carri (3° Battaglione Carri "MO Galas"), a Tauriano
- 132° Reggimento Carri (8° Battaglione Carri "MO Secchiaroli"), a Cordenons
- Scuola di Cavalleria dell'Esercito Italiano
- Scuola di Trasporto e Materiali dell'Esercito Italiano.
Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero,
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà:
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai!
Nulla di più errato.
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti
sono i primi assertori della "PACE".
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori:
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non,
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…
(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, RID, Wikipedia, You Tube)
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