General Atomics Aeronautical Systems, la nota industria aeronautica produttrice dei noti UAV Predator e Reaper, ha mostrato ai media un rendering della futura generazione di droni per:
- intelligence,
- sorveglianza,
- ricognizione (ISR)
- e attacco
progettato per la sostituzione dell’MQ-9A Reaper della US Air Force attraverso il programma MQ-Next del giugno 2020.
Il velivolo a pilotaggio remoto “ad ala volante” è progettato per avere una elevata autonomia allo scopo di mantenere attive le piattaforme senza pilota di prossima generazione per periodi più lunghi di quanto molti avrebbero mai immaginato possibile. L’aeromobile proposto dalla società statunitense avrà quindi la capacità di rimanere impegnato nel combattimento molto più a lungo degli UAV di attuale generazione.
L’MQ-9A dell’USAF ha un’autonomia di 27 ore, mentre l’MQ-1C Grey Eagle Extended Range dell’Us Army può volare fino a 42 ore: i progressi nella tecnologia di propulsione offriranno ai comandanti dei prossimi teatri operativi una autonomia molto più lunga. La società non ha rivelato il tipo di motore utilizzato dall’UAV-UCAV-UAS stealth.
Sebbene non ci siano ancora le specifiche tecniche, il design lungo e sottile dell’UAV-UCAV-UAS ad ala volante sembra avere un aspetto che darà all’aereo un migliore rapporto portanza/resistenza, che sarebbe utile per volare in modo efficiente per lunghi periodi di tempo.
Il design dell’ala volante è anche intrinsecamente furtivo, poiché la forma ha meno angoli per riflettere le onde radar rispetto a una tradizionale cellula aeronautica. Per nascondersi ulteriormente ai radar, il futuro UAV prevede solo piccole fessure per le prese del motore che si trovano dietro il bordo d’attacco. Le pale delle turbine a getto riflettono altamente i segnali radar, quindi nascondere le loro caratteristiche aiuta a ridurre la sezione trasversale di un aereo.
La presentazione dell’UAV General Atomics arriva dopo che l’USAF ha rilasciato una richiesta di informazioni a giugno 2020 chiedendo idee per sostituire il suo MQ-9 a partire dal 2030. L’Usaf si è preoccupata del fatto che l’aereo, progettato per ISR e missioni di attacco contro terroristi e ribelli, come abbiamo visto più volte è vulnerabile ai sofisticati missili terra-aria.
Oltre alla lunga durata e alla furtività, la General Atomics afferma che il suo UAV-UAS-UCAV di prossima generazione sarà un nodo altamente affidabile nella rete sul campo di battaglia dell’USAF. “Riteniamo imperativo che i futuri sistemi senza pilota siano in grado di comunicare, condividere informazioni e collaborare, insieme e in modo intuitivo con le loro controparti umane, tra sistemi e domini diversi in tempo reale“, ha affermato Alexander.
L’azienda mira a fare affidamento su diverse forme di tecnologie, compresi i programmi di intelligenza artificiale, per ridurre la manodopera necessaria per far volare l’aereo e accelerare il ritmo con cui le informazioni ISR vengono raccolte, elaborate e trasmesse.
L’attenzione all’automazione ed alle capacità autonome deriva dalla consapevolezza che la maggiore velocità e intensità della guerra futura richiederà un insieme di sistemi altrettanto agili e intelligenti, non solo per ridurre la manutenzione e consentire operazioni con personale minimo, ma anche per ridurre il carico della condivisione tattica dei dati in ambienti di comunicazione contestati e ostili. Il nuovo ISR/Strike UAS di nuova generazione ridisegnerà il campo di battaglia di domani comprimendo il ciclo osserva, decidi e agisci (OODA – Observe, Orient, Decide, and Act).
Secondo quanto dichiarato dalla General Atomics, per aggiornare rapidamente e continuamente l’UAV-UAS-UCAV con le ultime tecnologie, come nuovi sensori o processori per computer più avanzati, il nuovo velivolo avrà un’architettura di sistema aperta e un design modulare; sarà anche progettato per essere interoperabile con apparecchiature al di fuori dell’inventario dell’USAF.
Il programma MQ-Next
Negli ultimi due decenni, l’US Air Force ha fatto affidamento sull’MQ-1 Predator e poi sull’MQ-9 Reaper, entrambi realizzati dalla General Atomics, come droni da lavoro per la sorveglianza e le missioni di attacco in Medio Oriente.
Il 3 giugno 2020 l’USAF ha emesso una richiesta di informazioni per un velivolo senza pilota di prossima generazione con capacità di attacco, intelligence, sorveglianza e ricognizione, con l’intento di accettare la consegna dei primi sistemi nel 2030 e schierarli nel 2031. L’aeronautica militare statunitense potrebbe richiedere una famiglia di sistemi che includa droni militari di fascia alta specifici e UAV più economici che potrebbero essere acquistati dal mercato commerciale dei sistemi senza pilota.
Ma man mano che più produttori di droni commerciali si stanno facendo largo nel mercato, potrebbe diventare più economico ed efficace gestire una famiglia di UAV, alcuni costruiti per missioni di penetrazione e ricognizione di alto livello, e altri per la sorveglianza di fascia più bassa provenienti dal settore commerciale e anche sacrificabili perché più economici.
L’US Air Force ha inviato una richiesta di informazioni all’industria cercando di raccogliere ricerche di mercato su tecnologie esistenti e sistemi attualmente in fase di sviluppo, con particolare attenzione ai droni che incorporano tecnologie avanzate come autonomia, intelligenza artificiale, apprendimento automatico, ingegneria digitale e sistemi a missione aperta per la sostituzione del Reaper. Anche la Boeing e la Kratos hanno confermato di aver risposto positivamente alla richiesta di informazioni ma non hanno rilasciato il concept art delle loro potenziali offerte. La General Atomics, Lockheed e Northrop hanno iniziato invece a far luce sui rispettivi progetti.
Northrop Grumman
Il design dell’ala volante a pilotaggio remoto SG-2 di Northrop ha una stretta somiglianza con l’X-47B che la compagnia ha progettato per la Us Navy, incluso l’utilizzo dello stesso sistema di gestione del volo, che consente agli operatori di gestire più droni e farli volare autonomamente secondo i parametri impostati da l’utente. Tuttavia, l’aeromobile visibile nel rendering ufficiale è solo un potenziale concetto che la Northrop potrebbe sviluppare per la famiglia di sistemi MQ-Next, ha affermato Richard Sullivan, vicepresidente della gestione del programma dell’azienda.
Lockheed Martin
L’analisi operativa della Lockheed Martin ha individuato che un mix di forza ottimale di droni richiederà velivoli di fascia alta e sistemi a basso costo e spendibile, in grado di operare in sciami, secondo Jacob Johnson, responsabile del programma dei sistemi aerei senza pilota dell’azienda. Il concept art dell’UAS di nuova generazione dell’azienda presenta un design ad ala volante senza coda, stealth, orientato al combattimento di fascia alta, sebbene Johnson abbia affermato che la Lockheed potrebbe proporre sistemi meno raffinati a seconda dei requisiti finali dell’US Air Force.
Negli ultimi anni, con molte droni abbattuti in tutto il mondo, una delle tendenze difficile ignorare è quella che lo spazio aereo permissivo sta diventando sempre più contestato. La sopravvivenza è davvero la chiave di quasi tutte le missioni e questa tendenza continuerà sicuramente anche in futuro. Tuttavia, la sopravvivenza da sola non sarà sufficiente: l’US Air Force ha chiarito che qualsiasi futuro sistema aereo dovrà collegarsi all’Advanced Battle Management System della forza aerea ed esportare i dati attraverso quel sistema. La Lockheed prevede inoltre di sviluppare il drone utilizzando l’ingegneria digitale per ridurre il costo totale.
ENGLISH
"MQ-Next" programme: General Atomics has revealed the "ultra-long endurance" replacement for the MQ-9 Reaper
General Atomics Aeronautical Systems, the well-known aircraft manufacturer of the Predator and Reaper UAVs, has shown the media a rendering of the next generation of drones for:
- intelligence,
- surveillance,
- reconnaissance (ISR)
- and attack
designed to replace the US Air Force's MQ-9A Reaper through the MQ-Next programme in June 2020.
The 'flying-wing' remotely piloted aircraft is designed to have a high range in order to keep next-generation unmanned platforms active for longer periods than many would have imagined possible. The US company's proposed aircraft will therefore have the ability to remain engaged in combat for much longer than current-generation UAVs.
The USAF's MQ-9A has a range of 27 hours, while the US Army's MQ-1C Grey Eagle Extended Range can fly for up to 42 hours - advances in propulsion technology will give commanders in future theatres of operation a much longer range. The company has not revealed the type of engine used by the stealth UAV-UCAV-UAS.
Although there are no technical specifications yet, the long, slim design of the flying-wing UAV-UCAV-UAS appears to have a look that will give the aircraft a better lift-to-strength ratio, which would be useful for flying efficiently for long periods of time.
The flying wing design is also inherently stealthy, as the shape has fewer angles to reflect radar waves than a traditional airframe. To further conceal itself from radar, the future UAV provides only small slots for the engine intakes behind the leading edge. Jet turbine blades are highly reflective of radar signals, so hiding them helps reduce the cross-sectional area of an aircraft.
The unveiling of the General Atomics UAV comes after the USAF issued a request for information in June 2020 asking for ideas to replace its MQ-9 from 2030. The USAF has been concerned that the aircraft, designed for ISR and strike missions against terrorists and insurgents, as we have seen time and again is vulnerable to sophisticated surface-to-air missiles.
In addition to long endurance and stealth, General Atomics says its next-generation UAV-UAS-UCAV will be a highly reliable node in the USAF's battlefield network. "We believe it is imperative that future unmanned systems are able to communicate, share information and collaborate, together and intuitively with their human counterparts, across different systems and domains in real time," Alexander said.
The company aims to rely on various forms of technology, including artificial intelligence programmes, to reduce the manpower required to fly the aircraft and accelerate the pace at which SRI information is collected, processed and transmitted.
The focus on automation and autonomous capabilities stems from the realisation that the increased speed and intensity of future warfare will require an equally agile and intelligent set of systems, not only to reduce maintenance and enable minimally manned operations, but also to reduce the burden of tactical data sharing in contested and hostile communications environments. The new next-generation ISR/Strike UAS will reshape tomorrow's battlefield by compressing the Observe, Orient, Decide, and Act (OODA) cycle.
According to General Atomics, in order to rapidly and continuously upgrade the UAV-UAS-UCAV with the latest technologies, such as new sensors or more advanced computer processors, the new aircraft will have an open system architecture and modular design; it will also be designed to be interoperable with equipment outside the USAF's inventory.
The MQ-Next programme
For the past two decades, the US Air Force has relied on the MQ-1 Predator and then the MQ-9 Reaper, both made by General Atomics, as work drones for surveillance and strike missions in the Middle East.
On 3 June 2020, the USAF issued a request for information for a next-generation unmanned aircraft with attack, intelligence, surveillance and reconnaissance capabilities, with the intention of accepting delivery of the first systems in 2030 and deploying them in 2031. The US Air Force may require a family of systems that includes specific high-end military drones and cheaper UAVs that could be purchased from the commercial unmanned systems market.
But as more commercial drone manufacturers make their way into the market, it may become cheaper and more effective to operate a family of UAVs, some built for high-end penetration and reconnaissance missions, and others for lower-end surveillance from the commercial sector and also expendable because they are cheaper.
The US Air Force has sent out a request for information to industry seeking to gather market research on existing technologies and systems currently under development, with a focus on drones incorporating advanced technologies such as autonomy, artificial intelligence, machine learning, digital engineering and open mission systems to replace the Reaper. Boeing and Kratos also confirmed that they responded positively to the request for information but did not release concept art of their potential bids. General Atomics, Lockheed and Northrop have started to shed light on their respective projects.
Northrop Grumman
The design of Northrop's SG-2 remotely piloted flying wing bears a close resemblance to the X-47B that the company designed for the US Navy, including the use of the same flight management system, which allows operators to manage multiple drones and fly them autonomously according to user-set parameters. However, the aircraft visible in the official rendering is just one potential concept that Northrop could develop for the MQ-Next family of systems, said Richard Sullivan, the company's vice president of programme management.
Lockheed Martin
Lockheed Martin's operational analysis identified that an optimal drone force mix will require high-end aircraft and low-cost, expendable systems capable of operating in swarms, according to Jacob Johnson, the company's unmanned aerial systems programme manager. The concept art for the company's next-generation UAS features a high-end combat-oriented, stealth, tailless flying-wing design, although Johnson said Lockheed could come up with less refined systems depending on the US Air Force's final requirements.
In recent years, with many drones shot down around the world, one of the trends that is hard to ignore is that permissive airspace is becoming increasingly contested. Survival is indeed the key to almost every mission and this trend will certainly continue in the future. However, survivability alone will not be enough: the US Air Force has made it clear that any future air system will have to link to the air force's Advanced Battle Management System and export data through that system. Lockheed also plans to develop the drone using digital engineering to reduce the overall cost.
(Web, Google, aviation-report, Wikipedia, You Tube)
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