lunedì 11 gennaio 2021

Le motocannoniere missilistiche delle classi Combattante (francese: "combattente")


Le motocannoniere missilistiche delle classi Combattante (francese: "combattente") sono una famiglia di unità litoranee d'attacco veloci tra le realizzazioni maggiormente apprezzate degli anni settanta, furono realizzate in oltre sessanta esemplari. Tra le prime ad avere un deciso incremento delle dimensioni e dislocamento, vennero realizzate negli stabilimenti CMN (Constructions mécaniques de Normandie) e traevano il progetto iniziale da un disegno tedesco sviluppato dai cantieri Lürssen Werft ed ispirato alle schnellboote della Kriegsmarine della seconda guerra mondiale.
Le unità di questo tipo vengono impiegate in compiti di pattugliamento delle acque territoriali ed internazionali nella zona economica esclusiva, nella protezione dei porti nella intercettazione, nelle ispezioni a bordo di navi civili sospette e possono svolgere anche il ruolo delle corvette.




La Combattante (P 730)

Le Combattante, che hanno avuto una continua evoluzione nel corso degli anni, prendono il nome dalla prima di queste navi, la motocannoniera francese La Combattante, contrassegnata dal distintivo ottico P-730 e che, realizzata in un unico esemplare, ha costituito un prototipo per questo tipo di unità.

Il pattugliatore La Combattante costruito a Cherbourg, venne impostato sugli scali il 5 dicembre 1961, varato il 20 giugno 1963 e consegnato alla Marine Nationale il 1º marzo 1964.
L'unità aveva lo scafo amagnetico e un dislocamento standard di 180 tonnellate. L'apparato motore era costituito da due motori diesel SEMT Pielstick, collegati a due assi con eliche a passo variabile ed aveva una potenza di 3200 CV che consentiva una velocità di 23 nodi, con un'autonomia di 3200 miglia a 12 nodi.
L'armamento era costituito da due cannoni Bofors 40/60mm e un lanciamissili quadruplo per missili SS-12.


La nave dopo la consegna venne dislocata prima nel Canale della Manica e successivamente a Gibuti, Tolone e Papeete e venne usata nel Mediterraneo per testare al largo dell'Île du Levant i missili dell'Aérospatiale SS-11, SS-12 ed Exocet; l'armamento venne poi configurato in un cannone Bofors 40/60mm e due mitragliatrici da 12,7mm dopo il passaggio dell'unità alla Gendarmerie Maritime.


La motocannoniera La Combattante è andata in disarmo il 27 settembre 1996, dopo oltre trentadue anni di servizio.


Evoluzione

Le Combattante hanno avuto una continua evoluzione nel corso degli anni, ed in alcune configurazioni hanno quasi raggiunto le dimensioni di una corvetta.


Combattante II

La classe Combattante II aveva già un'ottima abitabilità per la sua categoria, ma anche un armamento di tutto rispetto, con un cannone italiano OTO da 76mm Compatto, un impianto singolo da 40mm poppiero e quattro missili MM.38 Exocet. Il tutto per un peso di 270 tonnellate. Potenziato notevolmente l'apparato motore che permetteva alle unità di raggiungere la velocità di 36 nodi.

Il progetto e la costruzione delle Combattante II venne portato avanti dai cantieri francesi CMN di Cherbourg e dai cantieri tedeschi Lürssen Werft di Bremen-Vegesack.


La collaborazione tra i cantieri francesi e tedeschi venne avviata negli anni sessanta, quando gli israeliani mostrarono interesse per le motocannoniere tedesche della Classe Jaguar e alla fine del 1962 il Primo ministro David Ben-Gurion inviò il vice ministro della difesa Shimon Peres in Germania per incontrare il cancelliere Adenauer che accettò di rifornire di armi Israele come parte di un tentativo di riparazione per i crimini commessi dalla Germania nazista contro l'ebraismo mondiale, firmando un contratto per la fornitura ad Israele di dodici unità del tipo Jaguar da costruire nei cantieri tedeschi, con la clausola che l'accordo dovesse rimanere segreto per non incorrere nell'ira dei paesi arabi. Alla fine del 1964 tutto era pronto perché fosse avviata la costruzione di tre delle dodici unità, ma nel 1965 la notizia dell'accordo trapelò e l'accordo venne reso noto dal New York Times, facendo infuriare i paesi arabi. I tedeschi di fronte alle minacce arabe di sanzioni economiche e di un boicottaggio delle merci tedesche interruppero la costruzione, cedendo il contratto della fornitura alla Francia e la produzione venne spostata ai Chantiers de Normandie di Cherbourg.
Il prototipo, La Combattante, aveva lo scafo in legno, a differenza delle unità tedesche costruite con lo scafo in acciaio. Le dodici unità israeliane vennero denominate Sa'ar, con la consegna delle ultime cinque unità che nel dicembre del 1969 creò un caso politico e diplomatico tra Francia e Israele.
Per la Bundesmarine tedesca venne sviluppato il progetto della Classe Tiger, variante delle Combattante II, costruite in Francia e in Germania, entrate in servizio nella Bundesmarine nella prima metà degli anni settanta e dismesse a partire dall'inizio degli anni novanta.
La Grecia fu il primo vero acquirente di queste navi ordinando quattro unità che, entrate in servizio all'inizio degli anni settanta, erano ancora operative nella Elleniko Polemikó Naftikó all'inizio del nuovo millennio; di queste una venne venduta alla Georgia nel 2004 ed è stata affondata dai russi nell'estate 2008 durante il conflitto per l'Ossezia del Sud.
La Grecia ha acquistato sei delle unità della Classe Tiger dismesse dalla Deutsche Marine, che sono state immesse in servizio tra il 1994 e il 2000. Le sei unità nella Marina greca costituiscono la Classe La Combattante IIa, con due di queste motocannoniere che sono state riammodernate sostituendo gli Exocet con gli Harpoon.
Le Combattante II iraniane della classe Kaman sono state costruite in Francia, ma armate dagli Stati Uniti con missili Harpoon. Dopo la rottura delle relazioni tra Iran e Stati Uniti gli Harpoon sono stati sostituiti con missili C-802 versione cinese dell'Exocet francese.
Le Combattante II iraniane sono state impiegate, con i loro quattro missili Harpoon, nella guerra Iran-Iraq, ottenendo vari successi, con una motocannoniera affondata da aerei iracheni nel novembre 1980 ed un'altra da aerei americani nell'aprile 1988.


Le motocannoniere missilistiche di progettazione franco/tedesca della classe La Combattante II sono tra le realizzazioni maggiormente apprezzate nel campo delle unità d'attacco veloce degli anni settanta, realizzate dai cantieri CMN (Constructions mécaniques de Normandie) di Cherbourg e Lürssen Werft di Bremen-Vegesack, traevano il progetto iniziale da un disegno tedesco sviluppato dai cantieri Lürssen Werft ed ispirato alle schnellboote della Kriegsmarine della seconda guerra mondiale.
Le unità di questo tipo trovano impiego in compiti di pattugliamento delle acque territoriali ed internazionali nella zona economica esclusiva, nella protezione dei porti, nell'intercettazione, nelle ispezioni a bordo di navi civili sospette.
Le Combattante prendono il nome dalla prima di queste navi, la motocannoniera della Marine Nationale francese La Combattante, costruita negli anni sessanta e realizzata in un unico esemplare, che ha costituito un prototipo per questo tipo di unità.
La unità della classe Combattante II avevano un'ottima abitabilità per la loro categoria ed un armamento di tutto rispetto, con un cannone OTO da 76mm Compatto, un impianto singolo da 40mm poppiero e quattro missili MM.38 Exocet. Il tutto per un peso di 270 tonnellate. L'apparato motore permetteva alle unità di raggiungere la velocità di 36 nodi.


Germania

Le unità tedesche denominate Classe Tiger, costruite in Francia e in Germania, che costituiscono una variante delle Combattante II sono entrate in servizio nella Bundesmarine nella prima metà degli anni settanta e sono state dismesse a partire dall'inizio degli anni novanta.

ISRAELE

Le motocannoniere lanciamissili della Classe Sa'ar 3 (ebraico: סער, italiano: tempesta) sono state l'ultima evoluzione delle Sa'ar costruite in Francia dai Chantiers de Normandie di Cherbourg su progetto tedesco dei cantieri Lürssen per la Marina militare israeliana e rappresentano un miglioramente del tipo Sa'ar 2. Rispetto alle unità del tipo precedente vennero eliminati il sonar e ogni armamento antisommergibile e vennero eliminati anche i cannoni da 40/70 che facevano parte dell'armamento delle due serie precedenti: al posto del cannone prodiero venne installato un cannone singolo da 76mm Compatto di nuova generazione di fabbricazione italiana, costruito dalla Oto Melara di La Spezia e gli altri due pezzi da 40/70, collocati posteriormente alla sovrastruttura vennero sostituiti da due lanciamissili tripli per missili Gabriel. Per il resto le Sa'ar III erano uguali alle serie precedenti, con lo scafo in acciaio e la sovrastruttura in lega leggera ed erano equipaggiate con motori Maybach sovralimentati, che erogavano in totale 13600 CV, consentendo alle unità di raggiungere velocità di oltre 40 nodi. L'elettronica era costituita da radar di navigazione e ricerca Thomsom C5f Nettuno, radar di tiro Selenia Orion e da una suite per la guerra elettronica notevole per i tempi e per unità di questo tipo e che avrebbe fatto la differenza quando in occasione della guerra del Kippur queste unità hanno fonteggiato unità omologhe dei paesi arabi.
Le unità del tipo Sa'ar 3 furono sei, entrate in servizio nel 1970:
INS Sa'ar (331)
INS Sufa (332)
INS Ga'ash (333)
INS Herev (341)
INS Hanit (342)
INS Hez (343)
Tutte le unità navali sono state tutte ritirate dal servizio. Nel 1988 "Hez" e "Hanit" vennero vendute al Cile e nella Marina cilena vennero ribattezzate rispettivamente "Covadonga" e “Iquique".




L'affare Cherbourg

Le navi di questa classe furono al centro di un caso diplomarico tra Francia e Israele. In seguito alla guerra dei sei giorni il presidente francese De Gaulle decretò l'embargo delle armi ad Israele, ma tale clausola al momento escludeva queste imbarcazioni il cui contratto era stato siglato precedentemente e che venivano consegnare prive di armamento.
Le cose però alla fine del 1968 presero una piega più grave per gli israeliani. Il 26 dicembre due terroristi del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina avevano attaccato un aereo della compagnia di bandiera israeliana El Al all'aeroporto di Atene, uccidendo un meccanico israeliano, causando l'immediataa rappresaglia delle Forze di Difesa Israeliane, che la notte del 29 dicembre attaccarono l'aeroporto libanese di Beirut, distruggendo al suolo 14 aerei appartenenti alla "Lebanese International Airways", alla Middle East Airlines e alla Trans Mediterranean Airways.
In seguito al verificarsi di questo attacco De Gaulle dichiarò che l'embargo sarebbe stato totale e questo significava anche per le navi in consegna a Cherbourg che erano già state pagate dal governo israeliano. Il 14 gennaio 1969 intanto, una settimana dopo che era stato decretato l'embargo, l'ultima nave del tipo Sa'ar 2 e la "Sa'ar", prima unità del tipo Sa'ar 3, con i loro equipaggi a bordo, dopo avere issato la bandiera israeliana, lasciarono il porto con il loro equipaggio per dirigersi verso Israele. Le autorità portuali di Cherbourg infatti ricevettero una lettera di istruzioni da Parigi solamente due giorni dopo che le navi avevano lasciato il porto della cittadina francese e mentre volavano accuse tra il governo di Parigi e le autorità portuali di Cherbourg, la costruzione delle ultimi cinque motovedette è proseguita come se nulla fosse accaduto, con la supervisione del personale israeliano, e quando le navi erano ormai pronte, forze militari francesi ed autorità doganali, infastidite da accuse di negligenza e complicità tennero d'occhio le navi.
Gli israeliani non avevano alcuna intenzione di rinunciare alle loro imbarcazioni, e avrebbero cercato in tutti i modi di ottenerle, ma Israele non voleva peggiorare i rapporti diplomatici con la Francia già molto complicati per la questione, ma in quel momento la guerra di logoramento era in pieno svolgimento, e gli egiziani non avevano difficoltà di ottenere armamenti avanzati dai sovietici, mentre le cinque motovedette erano bloccate e gli ordini dei missili Mirage, già pagati dagli israeliani, inevasi. Gli israeliani decisero così di prendersi le imbarcazioni in un modo da non insospettire i francesi.
Il governo israeliano organizzò l'Operazione Noah e con abile mossa la notte di Natale del 1969 le cinque motovedette israeliane lasciarono il porto francese per dirigersi verso Israele.
Le "Sa'ar 3" ebbero il loro battesimo del fuoco in occasione della guerra del Kippur. Nella notte del 6-7 ottobre 1973 due motovedette della classe, "Hanit" è "Ga'ash" furono tra le unità navali che presero parte alla battaglia di Latakia in cui le unità israeliane affondarono tutte le unità siriane che le fronteggiavano. La "Hanit", nave insegna del comandante della missione di Michael Barkai, nel corso del combattimento affondò con il suo cannone da 76mm una torpediniera siriana. In totale gli israeliani affondarono tre motocannoniere armate di missili Styx del tipo Osa e Komar, una torpediniera e un dragamine.
Il 9 ottobre altre due unità della classe, "Herev" e "Soufa" presero parte alla battaglia di Damietta in cui le motovedette israeliane si fronteggiarono con quattro omologhe egiziane della classe Osa. Nello scontro la "Herev" venne danneggiata e costretta a ritirarsi dal combattimento insieme ad un'altra unità israeliana del tipo Reshev la "Keshet". Lo scontro si concluse con tre motovedette egiziane affondate a fronte di due unità israeliane danneggiate.
L'esito dei due scontri assicurava agli israeliani la superiorità navale. Nel giro di pochi giorni la Marina Israeliana fu in grado di dimostrare non solo il proprio ruolo, generalmente sminuito rispetto alla preponderanza degli altri corpi dell'IDF (esercito e aviazione), ma anche la propria presenza dominante nel Mar Mediterraneo sud-orientale. L'aiuto di nuove tecnologie sviluppate interamente in Israele aveva dato modo di provare anche la bontà dell'apparato industriale israeliano, che usciva, per molti versi, dall'aiuto progettuale e produttivo degli Stati Uniti.



Le unità vennero modificate nell'armamento rispetto alla configurazione originale con l'eliminazione del lanciamissile triplo dei missili Gabriel posto immediatamente dietro la sovrastruttura, sostituito da uno o due lanciamissili binati per missili Harpoon.

Malaysia

La Malaysia ha acquistato quattro di queste unità, denominate Combattante II 4AL entrate in servizio tra il 1971 e il 1973, che costituiscono la Classe Perdana. Le unità malesi non hanno il cannone italiano da 76 e dono armate con un cannone Bofors da 57/70 mm, un cannone da 40/70 mm e due missili MM.38 Exocet.

Iran

L'Iran fece un massiccio ordine di queste unità.
Le Combattante II iraniane della Classe Kaman sono state costruite in Francia, ma armate dagli Stati Uniti con missili Harpoon. Dopo la rottura delle relazioni tra Iran e Stati Uniti gli Harpoon sono stati sostituiti con missili C-802 versione cinese dell'Exocet francese.


Unità Classe Kaman

Le Combattante II iraniane sono state impiegate, con i loro quattro missili Harpoon, nella guerra Iran-Iraq, ottenendo vari successi. La motocannoniera Paykan venne affondata da aerei iracheni il 29 novembre 1980 nel corso degli eventi dell'operazione Morvarid. La motocannoniera Joshan venne affondata, insieme alla fregata Sahand della Classe Alvand, da missili Harpoon lanciati da aerei americani il 18 aprile 1988 durante l'operazione Praying Mantis.

Libia

La Libia ordinò alla Francia dieci Combattante II, denominate Combattante IIG, che nella Marina militare libica hanno costituito la Classe Beir Grassa. Le unità libiche, il cui dislocamento era di 310 tonnellate, con armamento italiano, essendo armate di un cannone da 76/62 mm prodiero, un cannone binato antiaereo da 40/70 mm poppiero della OTO Melara e di missili antinave Otomat Mark I/II, e vennero consegnate alla marina libica tra il 1982 e il 1983 e ribattezzate tutte con nuovi nomi nel 1983; di queste una venne distrutta ed un'altra gravemente danneggiata nel Golfo della Sirte il 24 marzo 1986 da aerei A-7 Corsair e A-6 Intruder decollati dalle portaerei americani ed armate di missili AGM-84 Harpoon e bombe a grappolo Mk-118 Rockeye, durante la crisi tra Libia e Stati Uniti, nel corso di uno scontro aeronavale in cui venne gravemente danneggiata anche una corvetta libica del tipo Nanuchka di fabbricazione sovietica.

Unita Classe Beir Grassa

Le altre Combattante hanno avuto una scarsa manutenzione a causa dell'embargo nei confronti della Libia e due di esse vennero cannibalizzate per fornire parti di ricambio alle altre unità; a causa delle loro cattive condizioni generali sono state abbandonate.




Grecia

La Grecia fu il primo committente di queste unità, di cui ne vennero ordinate quattro ai cantieri di Cherbourg nel 1968. Le motocannoniere greche erano velocissime e raggiungevano la velocità di 40 nodi. L'armamento delle Combattante II greche, fermo restando i quattro missili MM38 Exocet era radicalmente diverso rispetto ad altre Combattante II: le unità greche non avevano i cannoni da 76 mm ed erano armate con quattro cannoni Oerlikon 35/90mm in due impianti binati, uno prodiero e uno poppiero, principalmente antiaerei e due lanciasiluri per siluri filoguidati da 533mm a poppa.
Le unità greche nell'estate 1976 vennero ribattezzate in onore di ufficiali della Marina Reale Greca caduti nel corso della seconda guerra mondiale.
I greci hanno dimostrato di apprezzare molto questo tipo di unità, avendo ordinato nel 1974 ai cantieri francesi quattro unità della versione Combattante III, immesse in servizio tra il 1977 e il 1978, ed ordinando poi nel 1978 una seconda serie di sei Combattante III denominata Classe La Combattante IIIb costruite in Grecia su licenza francese ed entrate in servizio tra il 1980 e il 1981.
Tra il 1994 e il 2000 i greci hanno acquistato dalla Germania sei unità della classe Tiger dismesse dalla Deutsche Marine e denominate dai greci Classe La Combattante IIa.
Le motocannoniere Combattante II hanno prestato servizio per oltre trent'anni nella Elliniko Polemikó Navtikó; una di queste unità dopo il disarmo è stata ceduta alla Georgia.

Georgia

La Georgia acquistò dai greci nel 2004 la motocannoniera Batsis, ribattezzata Dioskuria (georgiano: დიოსკურია), che era andata in disarmo il 23 aprile dello stesso anno. Nell'estate del 2008 la nave venne gravemente danneggiata da unità navali russe durante la guerra per l'Ossezia del Sud e l'Abcasia e affondata nel porto di Poti.
Insieme alla motocannoniera è stato affondato anche l'aliscafo lanciamissili Tbilisi (თბილისი) del tipo Progetto 206MR di costruzione sovietica che ai georgiani era stato ceduto dall'Ucraina che a sua volta l'aveva ereditata dalla Marina Sovietica.

Combattante III

La successiva Classe Combattante III ha avuto un deciso incremento di dislocamento, pari a circa il 50%, che ha comportato l'introduzione di alcune migliorie notevoli, come una maggiore autonomia, maggiore tenuta al mare, migliori apparati elettronici, inclusi quelli di comando e controllo per una piccola flottiglia di navi similari.
L'armamento è però il maggior beneficiario, praticamente raddoppiato. I cannoni da 76mm compatto sono diventati due, uno a prua e uno a poppa, a centro nave quattro cannoni da 30mm in due impianti binati per la difesa antiaerea ravvicinata e due tubi lanciasiluri da 533mm a poppa, all'armamento missilistico diverso a seconda del committente.
La Nigeria ha ordinato tre di queste motocannoniere, entrate in servizio nel 1982, che costituiscono la classe Ayum.
La Tunisia ha ordinato tre di queste navi, costruite in Francia ed entrate tutte in servizio nel 1985. Le tre Combattante III tunisine della classe La Galite, hanno un armamento un poco più leggero e differentemente strutturato, per il combattimento navale di superficie a lunga gittata e la difesa antimissile. Le unità tunisine sono armate con otto missili antinave MM 40Exocet e due torrette binate da 30mm a centronave, un cannone OTO da 76mm a prua e una torre binata da 40mm Breda a poppa.
La Grecia ha ordinato ai cantieri francesi dieci di queste motocannoniere, costruite in due serie: la prima denominata Classe La Combattante III, costituita da quattro unità, ordinate nel 1974, costruite in Francia ed entrate in servizio tra il 1977 e il 1978, sono equipaggiate con missili MM 40Exocet. Le unità della seconda serie, ordinate nel 1978, denominate Classe La Combattante IIIb, sono state costruite su licenza in Grecia, ed immesse in servizio tra il 1980 e il 1981, sono equipaggiate con i più leggeri ed economici missili Penguin al posto degli Exocet.
Le unità greche sono state tutte riammodernate nel 2006, tranne una che era andata perduta, affondata in una collisione con un traghetto.
Il peso complessivo dell'armamento installato sulle unità della Marina Greca, così come quelle tunisine, è comparabile a quello delle corvette delle classi prodotte dalla Fincantieri, che sono già pesantemente armate, ma con le Combattante III che pesano giusto i 2/3 delle corvette della Fincantieri, anche se le Combattante III non hanno la stessa dotazione elettronica e di carburante cosa che ne riduce l'autonomia. La differenza del dislocamento è data proprio dallo spazio per apparecchiature elettroniche e carburante aggiuntivo, che conferiscono alle corvette di progettazione italiana oltre ad una superiore capacità operativa, una più confortevole sistemazione per gli equipaggi e una miglior tenuta del mare.


Ultime evoluzioni

Le ultime evoluzioni delle Combattante, denominate Combattante New Generation hanno interessato i ricchi Stati del Golfo.
Il Kuwait ha ordinato ai cantieri francesi otto unità il cui progetto è ispirato alle Combattante, che sono state immesse in servizio tra il 1998 e il 2000. Le otto unità che costituiscono la classe Um al Almaradim hanno l'apparato motore costituito da due motori diesel e dotato di due idrogetti, e sono armate con quattro missili antinave Sea Skua, un cannone antiaereo da 40mm, una mitragliera da 20mm e due mitragliatrici da 12,7mm per la difesa antiaerea di punto.
Il progetto di queste unità viene denominato Combattante BR42, con un dislocamento di 240 tonnellate, e l'armamento può essere implementato con missili antiaerei a medio raggio Simbad.
Decisamente più evoluto il progetto delle corvette polivalenti Combattante BR70, lunghe 72 metri, che raggiungono un dislocamento di 830 tonnellate, ed hanno un apparato motore costituito da quattro motori diesel e tre idrogetti; l'armamento è costituito da un cannone di medio calibro da 76mm OTO e due di piccolo calibro, missili antinave a medio e lungo raggio MM 40 Exocet e ESSM e missili antiaerei RIM-116 Rolling Airframe Missile a lancio verticale. Molto evoluta è anche l'elettronica di bordo, che prevede anche un sonar antimine. Le unità prevedono anche l'imbarco di un elicottero con relativo hangar.
Gli Emirati Arabi Uniti hanno commissionato sei unità ai cantieri francesi che costituiscono la classe Baynunah ed imbarcano un elicottero AS.565SB Panther. Il ministero della Difesa dell'emirato aveva siglato un contratto per la costruzione di quattro di queste unità il 24 dicembre 2003, cui è seguito un accordo per la costruzione di altre due unità siglato il 9 luglio 2005. La prima di queste navi, costruita in Francia e denominata Baynunah è stata varata il 25 giugno 2009 ed è entrata in servizio nel 2011, mentre le successive tre, costruite su licenza nei cantieri di Abu Dhabi, sono entrate in servizio tra il 2012 e il 2014. L'entrata in servizio di tutte le unità è prevista entro il 2016.
L'ultima evoluzione delle Combattante sono le corvette polivalenti Combattante CL78 lunghe 78 metri, che raggiungono un dislocamento di 1300 tonnellate ed hanno un apparato motore costituito da due motori diesel molto potenti, ma non dotate di idrogetto; queste unità sono simili alle Combattante BR70 per armamento ed elettronica di bordo.


ENGLISH

The La Combattante patrol boat was a type of fast attack craft built in France for export during the 1970s and '80s. It went through several modifications and was sold to, and operated by, numerous navies around the world.
The La Combattante was a German-French joint venture, proposed by the German government to combine a Lürssen-designed fast patrol boat with Aerospatiale's Exocet missile. However the French government insisted on a French design from Constructions Mécaniques de Normandie (CMN) in Cherbourg and for half the boats in the order to be built in France. The name was derived from the vessel used for trials of the Exocet, the patrol craft La Combattante (P730).

La Combattante II

The first group of boats were the 20 built for the German Bundesmarine, commissioned in 1968 as the Tiger class. A number of these were later sold on to the navies of Greece, Chile and Egypt.
Following this, between 1968 and 1974 CMN built a further 37 vessels, known as La Combattante II, for the navies of Iran (12 Kaman class), Malaysia (four Perdana class) and Libya (nine Beir Grassa class). In the same period CMN built 12 fast attack craft to a similar design for Israel (the Sa'ar 1-3 classes) which are included by some sources in the type.
These vessels were typically of 234 tons displacement and 47 metres in length, and a typical armament of 1x76mm gun forward, 4x Exocet missiles in box launchers amidships, and a 40mm gun aft, though actual outfits varied according to the operators requirements.

La Combattante III

In 1975 CMN modified the design, adding 9 metres to the length to improve seaworthiness and give more internal space; this gave a displacement of 359 tons and an overall length of 56 metres, though the armament remained the same. This design was designated La Combattante III.
Between 1975 and 1990 a further 19 were built for the navies of Greece, Tunisia, Qatar, and Nigeria. In addition were built for Israel (the Sa'ar 4 class), five in France and the remainder under licence in Israel. The Israelis also built, or assisted in building, nine vessels for South Africa, at the time under embargo for its Apartheid policy.

Further developments

Apart from the Israelis, Greece and Iran also built vessels developed from the La Combattante designs; these were the six Greek vessels (simply known as La Combattante IIIb) and nine Iranian Sina class.
CMN have also continued to modernize the equipment and armaments of these designs, with the Combattante FS46 and FS56 models.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)





























 

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