mercoledì 29 marzo 2023

Il Douglas F4D Skyray era un monomotore a getto da caccia imbarcato ad ala a delta




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Il Douglas F4D Skyray era un monomotore a getto da caccia imbarcato ad ala a delta prodotto dall'azienda statunitense Douglas Aircraft Company negli anni cinquanta.
È stato l'ultimo dei caccia di costruzione Douglas, che si fuse insieme alla McDonnell nella nuova casa costruttrice McDonnell Douglas.
Lo Skyray, detto Ford (per via dello spelling della sua sigla eff-four-dee), aveva un'avanzata ala a forma di delta composito, ma non riusciva ad essere un velivolo nettamente supersonico, pur superando leggermente la velocità di Mach 1. Agile, armato con razzi, cannoni e missili Sidewinder di prima generazione, aveva un notevole potenziale di fuoco per la difesa della flotta, ma venne tolto dalle unità di prima linea giusto alla vigilia della guerra del Vietnam, a partire dal 1962.
Dopo l'introduzione delle nuove designazioni per velivoli, venne chiamato F-6A.




Storia

Sviluppo

Il progetto dello Skyray nacque dagli studi condotti dalle aziende aeronautiche statunitensi sulla base delle esperienze che i tedeschi maturarono nel corso della seconda guerra mondiale. In particolare, nello specifico della Douglas, due dei componenti del suo ufficio tecnico avrebbero avuto occasione di incontrare il professor Alexander Lippisch ("padre" del Messerschmitt Me 163) quando questi era sotto la custodia delle truppe alleate a Parigi (in seguito, lo stesso Lippisch venne trasferito negli Stati Uniti nel corso del 1946 nel corso dell'Operazione Paperclip).
Il disegno del nuovo caccia venne curato da Edward Henry (Ed) Heinemann, ingegnere capo della Douglas dal 1936: il risultato venne approvato dalla US Navy, che il 16 dicembre del 1948 ordinò alla Douglas di realizzare due prototipi designati XF4D-1.
Il primo dei due prototipi venne portato in volo per la prima volta il 23 gennaio 1951; in questa occasione era spinto da un turbogetto Allison J35-A-17, poiché il motore previsto in origine (il Westinghouse J40) aveva accumulato ritardi nello sviluppo. Successivamente i voli di collaudo proseguirono sia con il J35 che con esemplari sperimentali del J40, ma quando il programma di quest'ultimo venne definitivamente abbandonato (era già il 1955), lo sviluppo dello Skyray proseguì con l'impiego del turbogetto Pratt & Whitney J57.
Fin dalle prime prove lo Skyray mise in luce prestazioni di tutto rispetto, rivelandosi uno dei primi velivoli imbarcati in grado di competere in assoluto con aerei di base a terra: il 3 ottobre 1953 uno dei prototipi fece registrare il record assoluto di velocità (con 1.212,22 km/h) ed il successivo 16 ottobre il record su percorso di 100 chilometri (con la velocità media di 1.171,52 km/h).
Attardato dai problemi di fornitura del motore, il primo F4D-1 di serie venne portato in volo solamente il 5 giugno 1954 ed il ciclo dei collaudi (che portò a risolvere numerosi problemi di natura strutturale) si concluse con le prime consegne ai reparti il 16 aprile 1956 (il primo reparto fu lo Squadron CV-3 dell'US Navy).
La produzione si concluse nel dicembre del 1958, con il 420º esemplare di serie. Degno di nota, a testimonianza del lungo processo di sviluppo iniziale, fu il fatto che vi fu una sola versione prodotta.







Descrizione tecnica

Struttura

Lo Skyray era un monoplano ad ala media, dalla sofisticata configurazione a delta arrotondato, frutto di studi basati anche sulle esperienze maturate in Germania nel corso della seconda guerra mondiale. Le superfici di controllo posteriori erano costituite esclusivamente dai piani verticali, nella configurazione classica con deriva e timone, mentre i tradizionali piani orizzontali erano sostituiti da elevoni che, incorporati nelle ali, quando fatti muovere simmetricamente operavano in funzione di equilibratori, mentre azionati con movimento antisimmetrico fungevano da alettoni.
Il carrello d'atterraggio era di tipo triciclo anteriore. L'abitacolo era collocato in posizione molto avanzata e permetteva al pilota di godere di un ampio campo visivo.
La fusoliera alloggiava il motore, le cui prese d'aria erano ricavate in corrispondenza del bordo d'attacco alare.

Progettazione e sviluppo

Lo Skyray venne progettato per soddisfare un requisito della Marina emesso nel 1947 per un aereo da combattimento in grado di intercettare e distruggere un aereo nemico a un'altitudine di 50.000 piedi (15.240 m) entro cinque minuti dall'allarme. La US NAVY voleva anche un aereo che seguisse i progetti e le ricerche dell'aerodinamico tedesco Alexander Lippisch, trasferitosi negli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale.
L'F4D Skyray utilizzava un'ampia ala a delta con ali lunghe, nettamente spazzate e arrotondate. Il design è stato chiamato per la sua somiglianza con la manta. Le spesse radici delle ali contenevano le prese d'aria che alimentavano un singolo motore a turbogetto. Il carburante era contenuto sia nelle ali che nella profonda fusoliera. Le lamelle del bordo d'attacco sono state montate per aumentare la portanza durante il decollo e l'atterraggio, mentre i bordi d'uscita erano per lo più superfici di controllo degli elevoni. Ulteriori trimmer del passo furono montati all'interno vicino allo scarico del jet e sono stati bloccati verso l'alto durante il decollo e l'atterraggio.
Il turbogetto Westinghouse J40 era il propulsore previsto, ma la Douglas adottò un approccio cauto, progettando opzioni di emergenza per altre centrali elettriche. Il J40 si era rivelato problematico e alla fine è stato cancellato, e lo Skyray fu invece equipaggiato con il Pratt & Whitney J57, un motore più potente ma più voluminoso.
Gli aerei di produzione non furono consegnati fino all'inizio del 1956, mentre il Corpo dei Marines degli Stati Uniti ricevette il primo nel 1957. In totale, furono prodotti 419 aerei F4D-1 (successivamente designati F-6 nel sistema di designazione unificato).
Il suo design unico ha anche contribuito a rendere lo Skyray uno dei primi caccia a reazione più conosciuti. Era affettuosamente conosciuto come "Ford" (dopo i "Quattro" e la "D" della sua designazione). Nel 1953, Edward H. Heinemann ricevette il Collier Trophy in riconoscimento del suo lavoro di progettazione sull'F4D. 

Motore

Come detto l'unità motrice condizionò in modo considerevole la vita dello Skyray. Il progetto nasceva per alloggiare il turbogetto Westinghouse J40 (analogamente ai contemporanei McDonnell F3H Demon e Grumman F10F Jaguar) ma questo motore non superò mai lo stadio di prototipo, soprattutto a causa di problemi al postbruciatore.
La soluzione alternativa venne trovata nel turbogetto Pratt & Whitney J57-P-2 capace di fornire una spinta pari a 43,15 kN, che equipaggiò tutti i velivoli di serie.

Armamento

L'armamento di base era costituito da 4 cannoni Colt Mk 12 da 20 mm; a questi si potevano aggiungere, disposti su 3 piloni subalari per ciascuna semiala, missili AIM-9 Sidewinder e razzi (in POD contenenti 7 o 19 razzi non guidati da 70 mm). Sempre ai piloni subalari potevano essere agganciate bombe da 2 000 lb (pari a 907 kg) oppure serbatoi supplementari di carburante.

Sistemi

Lo Skyray era dotato radar Westinghouse APQ-50A (alloggiato nel cono di prua della fusoliera) ed un radar di puntamento Aero 13F.

Impiego operativo

Entrato in servizio nell'aprile del 1956, lo Skyray fu impiegato dall'US Navy e dall'US Marine Corps e, pur potendo alloggiare armamento di caduta, venne destinato in via esclusiva a compiti di intercettazione ad alta quota. Rimase in servizio fino al febbraio del 1964.
Quattro esemplari vennero utilizzati dalla NACA (ben presto divenuta NASA) per lo svolgimento di svariate prove.

Versioni:
  • XF4D-1: Designazione dei due prototipi (divenuta YF-6A dopo la variazione delle designazioni effettuata nel settembre del 1962).
  • F4D-1: caccia monoposto, costruito in 420 esemplari (F-6A, dal 1962).
  • F4D-2: nuova versione da caccia, la cui realizzazione era prevista mediante l'installazione di motori Pratt & Whitney J57-F-14 su esemplari di F4D-1; l'ordine inizialmente avanzato per 100 unità venne cancellato.
  • F4D-2N: versione con nuovi apparati radar, prua e ali modificate; le numerose modifiche determinarono l'adozione di una nuova designazione: venne quindi identificato come Douglas F5D Skylancer.

Utilizzatori

Militari:
  • Stati Uniti - United States Navy - United States Marine Corps.

Governativi:
  • Stati Uniti - NACA - NASA.









Aerei in mostra

  • XF4D-1 - 124587 - Museo navale degli armamenti e della tecnologia degli Stati Uniti presso la stazione di armi aeree navali China Lake, California. È in prestito dal National Naval Aviation Museum, Naval Air Station Pensacola, Florida. 
  • F4D-1 (F-6A) - 134748 - Pima Air and Space Museum adiacente alla base aeronautica Davis-Monthan a Tucson, in Arizona. È in prestito dal National Naval Aviation Museum. 
  • 134764 - Naval Air Station Patuxent River nella contea di St. Mary, nel Maryland. È in prestito dal National Naval Aviation Museum. 
  • 134806 - Museo nazionale dell'aviazione navale presso la Naval Air Station Pensacola, Florida. 
  • 134836 – Intrepid Sea, Air & Space Museum a New York City. Originariamente in mostra al New England Air Museum prima di trasferirsi a Intrepid nel 2021. 
  • 134936 - Museo degli aerei Pueblo Weisbrod all'aeroporto commemorativo di Pueblo, Colorado. 
  • 134950 - Aviation Heritage Park presso la Naval Air Station Oceana a Virginia Beach, Virginia. È in prestito dal National Naval Aviation Museum. 
  • 139177 - Flying Leatherneck Aviation Museum presso la Marine Corps Air Station Miramar a San Diego, California. È in prestito dal National Naval Aviation Museum. 

Specifiche (F4D-1)

Caratteristiche generali:
  • Equipaggio: 1
  • Lunghezza: 45 piedi 3 pollici (13,79 m)
  • Apertura alare: 33 piedi 6 pollici (10,21 m)
  • Altezza: 13 piedi 0 pollici (3,96 m)
  • Area alare: 557 piedi quadrati (51,7 m2 )
  • Profilo alare : radice: NACA 0007-63/30-9.5; punta: NACA 0004-5 63/30-9.5 
  • Peso a vuoto: 16.024 libbre (7.268 kg)
  • Peso lordo: 22.648 libbre (10.273 kg)
  • Peso massimo al decollo: 27.116 libbre (12.300 kg)
  • Motopropulsore: 1 × Pratt & Whitney J57-P-8, motore a turbogetto con postcombustione −8A o −8B, spinta a secco da 10.200 lbf (45 kN), 71 kN (16.000 lbf) con postbruciatore.

Prestazioni:
  • Velocità massima: 627 kn (722 mph, 1.161 km / h)
  • Raggio d’azione: 610 nmi (700 mi, 1.130 km)
  • Autonomia: 1.040 nmi (1.200 mi, 1.930 km)
  • Tangenza di servizio: 55.000 piedi (17.000 m)
  • Velocità di salita: 18.300 piedi/min (93 m/s)
  • Carico alare: 41 lb/sq ft (200 kg/m2)
  • Spinta/peso : 0,71.

Armamento
  • Cannoni: cannone Colt Mk 12 4 × 20 mm, due su ciascuna ala appena dietro il bordo d'attacco, a metà ala, lato inferiore, con 65 colpi / cannone.
Razzi:
  • 6 pod di 7 razzi non guidati da 2,75 pollici (70 mm) o
  • 4 pod di 19 razzi non guidati da 2,75 pollici (70 mm).
  • Missili: 4 missili aria-aria AIM-9 Sidewinder
  • Bombe: 2 bombe da 2.000 libbre (907 kg).

Avionica
  • Radar APQ-50A
  • Radar di tiro Aero 13F.


Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…


(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, Wikipedia, You Tube)


















































 

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