giovedì 19 novembre 2020

L'USAF starebbe ritardando la tempistica del programma “Self-Protect High Energy Laser Demonstrator” (o “SHiELD”) dell’US Air Force


L'USAF starebbe ritardando la tempistica del programma “Self-Protect High Energy Laser Demonstrator” (o “SHiELD”) dell’US Air Force

Il test a lungo pianificato da parte dell'aeronautica americana di un'arma laser aviotrasportata a bordo di un jet da combattimento è stato ritardato fino al 2023 a causa di sfide tecniche e complicazioni provocate dalla pandemia da coronavirus purtroppo ancora in corso.
Il programma Self-Protect High Energy Laser Demonstrator dell'Air Force, o SHiELD, aveva originariamente previsto di condurre la sua prima dimostrazione in volo nel 2021, ma il test è stato posticipato di due anni, ha affermato il responsabile del programma denominato “SHiELD” per l'Air Force Research Laboratory .
Sicuramente questa è una tecnologia davvero complessa da mettere a punto in un ambiente di volo: in definitiva si sta cercando di dimostrare che la tecnologia laser è già matura da essere integrata su di una piattaforma aerea. 


L’Arma laser aero-portata è quasi pronta per una dimostrazione in volo per il 2022

Il comando delle operazioni speciali dell’US Air Force inizialmente voleva un laser ad alta energia montato su di un AC-130J entro la fine del 2019.
Ad ogni buon conto, il futuro dell'utilizzo di armi laser integrate a bordo di aerei da combattimento è già chiaro: l’obiettivo dello “SHiELD” sarà quello di fornire ai jet da combattimento un modo per contrastare i missili lanciati da un aereo nemico o dai sistemi di difesa aerea a terra. 
Recentemente, Mike Griffin, sottosegretario alla difesa del Pentagono per la ricerca e l'ingegneria, ha osservato di essere "estremamente scettico" sul fatto che un laser aereo potesse essere utilizzato per la difesa missilistica.


Alla domanda su cosa ciò significasse per SHiELD, un funzionario dell'Air Force ha riconosciuto che il servizio sta ripensando a come utilizzare al meglio le tecnologie delle future armi ad energia diretta e, forse, l'uso ottimale per lo “SHiELD” non sarà a bordo di un caccia. Si stanno studiando diversi livelli di potenza ed a cosa dovrebbero corrispondere. L’uso delle armi laser sarà inizialmente indispensabile per affrontare la preoccupante minaccia dei droni in quanto è anti-economico annientarli con i missili. 
Allo stato dell’arte ci sono molti modi in cui l'Air Force potrebbe portare a termine le tecnologie laser sviluppate dal programma SHiELD; sarebbe fondamentale che il servizio continui con lo sviluppo in modo che possa valutare la maturità e l'utilità delle varie capacità operative.


Il punto centrale dello “SHiELD” è che non è un programma di acquisizione in cui si stia producendo centinaia o decine di questi sistemi laser per uso operativo. Quello che si sta cercando di fare con lo “SHiELD” è rispondere esattamente a queste domande: “La tecnologia laser è abbastanza matura per essere installata su di una piattaforma aerea? Quando avremo finalmente risolto alcune sfide tecniche, questa cosa sarà finalmente fattibile.
L'Agenzia di difesa missilistica ed i tecnici dell’US AIR FORCE hanno altresì tracciato una distinzione tra la capacità tattica di autodifesa che un “laser SHiELD" fornirebbe agli aerei da combattimento rispetto ad un laser più potente in grado di intercettare missili balistici altamente avanzati: si parla di un raggio a breve raggio per obiettivi diversi, utile per proteggere lo stesso aereo o il suo gregario. La difesa missilistica può significare molte cose. Alcune di queste missioni di difesa missilistica sono molto, molto difficili, e alcune di loro meno.


Allo stato delle cose, gli investimenti dell’US Air Force in armi ad energia diretta rimangono stabili; il budget del servizio prevede denaro per i laser ad alta energia su più linee di finanziamento: per l'anno fiscale 2021, sono stati richiesti $ 15,1 milioni per la ricerca di base e $ 45,1 milioni per la ricerca applicata per la tecnologia laser ad alta energia, nonché altri $ 13 milioni per la tecnologia laser allo stato solido ad alta potenza. Nel FY20, il servizio ha ricevuto 14,8 milioni di $ per la ricerca di base e 48,2 milioni per la ricerca applicata per le tecnologie laser.


Il sistema “SHiELD” è composto da tre elementi: 
  • il laser stesso, sviluppato da Lockheed Martin; 
  • il sistema di controllo del fascio realizzato da Northrop Grumman; 
  • e il pod che racchiude il sistema d’arma della Boeing. 
Il pod è attualmente in costruzione, con l'integrazione del sistema di controllo del raggio e del laser prevista a breve.
Gran parte della sfida risiede nel cercare di inserire tutta questa roba in un piccolo pod. Se si osservano altri laser già maturi, abbiamo altri sistemi laser che alcuni altre aziende hanno già costruito e che sono pronti per essere implementati; i sistemi basati a terra sono già molto, molto maturi per l’introduzione in servizio operativo.
Già nell'aprile 2019, l'Air Force Research Lab ha condotto un test a terra con un sistema laser surrogato: il “Demonstrator Laser Weapon System”, o “DLWS”, ora utilizzato dall’US ARMY. La dimostrazione ha comportato l'abbattimento riuscito di diversi missili aria-aria. Il sistema DLWS, quando si tiene conto di tutto, è davvero un buon surrogato per la potenza del laser da adottare per lo “SHiELD”.


Sia lo SHiELD che il DLWS generano quantità simili di energia sul bersaglio; nel caso dello SHiELD, l’energia prodotta equivale a "decine di kilowatt”: il test surrogato ha dato al laboratorio una buona idea di come il laser influenzi fisicamente un bersaglio.
Nel 2019, il team ha condotto un test di volo su di un pod con la stessa linea di stampo esterno di quello in fase di sviluppo dalla Boeing. Il pod è stato quindi montato su di un caccia F-15 ed ha volato intorno alla base dell’Us Air Force di Eglin, in Florida, allo scopo di misurare le vibrazioni, la forza di gravità e altri fattori ambientali che potrebbero influenzare le prestazioni dell'arma.




ENGLISH

The USAF is allegedly delaying the timing of the US Air Force's "Self-Protect High Energy Laser Demonstrator" (or "SHiELD") programme to test a power laser on a jet fighter jet

The US Air Force's long-planned test of an airborne laser weapon aboard a jet fighter jet was delayed until 2023 due to technical challenges and complications caused by the unfortunately still ongoing coronavirus pandemic.
The Air Force's Self-Protect High Energy Laser Demonstrator programme, or SHiELD, had originally planned to conduct its first in-flight demonstration in 2021, but the test was postponed by two years, said the Air Force Research Laboratory's head of the SHiELD programme.
Surely this is a very complex technology to develop in a flight environment: after all, we are trying to prove that laser technology is already mature enough to be integrated on an aerial platform. 


The airborne laser weapon is almost ready for an in-flight demonstration in 2022.

US Air Force Special Operations Command initially wanted a high-energy laser mounted on an AC-130J by the end of 2019.
However, the future of using integrated laser weapons on board combat aircraft is already clear: the objective of "SHiELD" will be to provide combat jets with a way to counter missiles launched from an enemy aircraft or ground-based air defence systems. 
Recently, Mike Griffin, the Pentagon's Undersecretary of Defence for Research and Engineering, noted that he was "extremely sceptical" about whether an aerial laser could be used for missile defence.
When asked what this meant for SHiELD, an Air Force officer acknowledged that the service is rethinking how best to use the technologies of future direct energy weapons and perhaps the optimal use for "SHiELD" will not be on board a fighter aircraft. Different power levels are being studied and what they should correspond to. The use of laser weapons will initially be essential to address the worrying threat of drones as it is uneconomic to annihilate them with missiles. 
At the state of the art there are many ways in which the Air Force could complete the laser technologies developed by the SHiELD programme; it would be essential that the service continues with development so that it can assess the maturity and usefulness of the various operational capabilities.
The whole point of 'SHiELD' is that it is not an acquisition programme where hundreds or dozens of these laser systems are being produced for operational use. What you are trying to do with "SHiELD" is to answer exactly these questions: "Is laser technology mature enough to be installed on an aerial platform? When we have finally solved some technical challenges, this will finally be feasible.
The Missile Defence Agency and the US AIR FORCE technicians have also drawn a distinction between the tactical self-defence capability that a "SHiELD laser" would provide combat aircraft with compared to a more powerful laser capable of intercepting highly advanced ballistic missiles: we are talking about a short-range beam for different targets, useful to protect the same aircraft or its wingman. Missile defence can mean many things. Some of these missile defence missions are very, very difficult, and some of them less so.
As things stand, the US Air Force's investment in direct energy weapons remains stable; the service budget includes money for high-energy lasers on multiple funding lines: for fiscal year 2021, $15.1 million was requested for basic research and $45.1 million for applied research for high-energy laser technology, as well as another $13 million for high-power solid-state laser technology. In FY20, the service received $14.8 million for basic research and $48.2 million for applied research for laser technology.
The "SHiELD" system consists of three elements: 
  • the laser itself, developed by Lockheed Martin; 
  • the beam control system developed by Northrop Grumman; 
  • and the pod enclosing the Boeing weapon system. 
The pod is currently under construction, with the integration of the beam control system and the laser expected shortly.
Much of the challenge lies in trying to fit all this stuff into a small pod. If you look at other lasers that are already mature, we have other laser systems that some other companies have already built and that are ready to be implemented; ground-based systems are already very, very mature for operational deployment.
As early as April 2019, the Air Force Research Lab conducted a ground-based test with a surrogate laser system: the "Demonstrator Laser Weapon System", or "DLWS", now used by US ARMY. The demonstration involved the successful shooting down of several air-to-air missiles. The DLWS system, when everything is taken into account, is really a good surrogate for the laser power to be used for the "SHiELD".
Both SHiELD and DLWS generate similar amounts of energy on the target; in the case of SHiELD, the energy produced is equivalent to "tens of kilowatts": the surrogate test gave the laboratory a good idea of how the laser physically affects a target.
In 2019, the team conducted a flight test on a pod with the same external mould line as the one being developed by Boeing. The pod was then mounted on an F-15 fighter jet and flew around the Us Air Force base in Eglin, Florida to measure vibration, gravity and other environmental factors that could affect the weapon's performance.

(Web, Google, Defensenews, Wikipedia, You Tube)

































 

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