sabato 19 dicembre 2020

17 B-1B Lancer in meno agevoleranno l’entrata in servizio operativo dei nuovi B-21 Raider, già avvistato in volo sul Nevada


Secondo fonti di R.I.D., la Boeing statunitense, dall’ultimo budget della difesa statunitense, ha reso noto ai media che nel 2021 l’USAF ritirerà 17 dei 62 bombardieri strategici B-1B Lancer.


La decisione dovrà essere ratificata dal Congresso; in particolare, prevede il taglio dei 17 aerei più vecchi e malmessi, mentre almeno 36 dei restanti 44 dovranno operare fino ad oltre il 2035. La Boeing ha confermato che le operazioni di supporto e manutenzione in favore delle cellule maggiormente usurate sarebbero diventate troppo onerose per l’USAF, implicando investimenti di decine di milioni di $ per il loro continuo ripristino. L’usura di tali cellule sarebbe dovuta ad un utilizzo estensivo dei velivoli nel corso degli ultimi anni, prima in Afghanistan e poi in Siria. 


L’USAF ha impiegato i velivoli strategici B-1 anche per compiti di supporto alle truppe di terra con profili di volo per i quali i B-1 non erano strutturalmente progettati. Proprio per le ottime capacità dimostrate dai LANCER in tali contesti, l’US Air Force ha optato per un aggiornamento tecnologico delle cellule meno usurate, procedendo all’integrazione di nuovi armamenti trasportabili anche esternamente:
  • JASSM; 
  • LRASM;
  • Etc…
L’aggiornamento avionico previsto dal programma IBSM (Integrated Battle Station Modification) - dovrà svolgersi contestualmente al ritiro graduale dei bombardieri più vecchi, anche e soprattutto per garantirne il mantenimento in servizio fino all’arrivo del nuovo bombardiere B-21 RAIDER.


B-1 B LANCER

Il Rockwell B-1 Lancer è un bombardiere strategico supersonico statunitense quadrireattore e quadriposto. È l'ultimo dei bombardieri americani della guerra fredda ed è stato inizialmente sviluppato come bombardiere da Mach 2 ad alta quota e ridotta segnatura radar (circa un decimo di quella del B-52); poi è stato riprogettato nella convinzione che i bombardieri ad alta quota fossero diventati impraticabili contro le difese dell'Unione Sovietica, passando alla missione della penetrazione a bassa quota e velocità transoniche.
Con la sua autonomia elevata e la capacità di trasportare fino a 40 tonnellate teoriche di carico, è stato reso un bombardiere strategico per missioni di interdizione. Il suo principale problema, oltre alla difficoltà di messa a punto dell'impiantistica, è stata la necessità di diminuire le distanze di lancio rispetto al bersaglio, dato che i missili a lunga gittata ALCM sono stati dati in carico ai più vecchi B-52. Per i B-1B sono disponibili solo gli SRAM e le bombe a caduta libera.
Il progetto del B-1 nacque in risposta al requisito Advanced Manned Strategic Aircraft (AMSA) emesso dall'USAF nel 1965 per sostituire il Boeing B-52 Stratofortress. Dopo varie incertezze, soprattutto dovute alla perplessità che dei bombardieri potessero ancora contribuire al dispiegamento delle forze nucleari accanto a ICBM e SLBM, nel 1970 venne assegnato alla Rockwell International per l'avvio del programma, ora ufficialmente battezzato B-1A. Ai tre prototipi costruiti nel 1974 se ne aggiunse un quarto nel 1976. A quell'epoca, l'USAF era intenzionata a mettere in linea col SAC (Strategic Air Command) ben 240 velivoli.
La dottrina d'impiego prevedeva la penetrazione dello spazio aereo sovietico ad alta velocità (possibilmente Mach 2) e ad alta quota. Il B-1A era quindi dotato di ali e prese d'aria a geometria variabile, nonché una grande quantità di carburante per poter sostenere per periodi prolungati gli alti consumi richiesti per andare ad alta velocità.
In realtà, varie perplessità rimanevano nei vertici USAF e nel Congresso sulle capacità del B-1A di penetrare le difese integrate dell'URSS, specie dopo che nel 1976 Viktor Belenko, pilota disertore russo, rivelò che la V-VS stava per mettere in campo il successore del MiG-25. Era il periodo della paranoia del "Foxbat", capace di prestazioni eccezionali, e del suo successore (poi concretizzatosi nel MiG-31 "Foxhound") con capacità look-down/shoot-down, grazie a un radar a scansione elettronica, sembravano rendere la missione del costruendo bombardiere statunitense quasi impossibile.
Nel 1977 il Presidente Carter decise quindi di cancellare il progetto del B-1A, puntando piuttosto sui nuovi missili cruise lanciati da velivoli (ALCM), nella fattispecie dai B-52. A quell'epoca inoltre probabilmente già si pensava ad un bombardiere stealth (che sarebbe diventato il B-2), quindi lo stop al programma non metteva in discussione la dottrina dell'USAF, bensì solo le prestazioni del B-1A. Comunque i collaudi in volo dei quattro prototipi proseguirono.
Con la salita alla Casa Bianca di Ronald Reagan nel 1981, si ebbe una nuova corsa agli armamenti, giustificata secondo l'amministrazione americana anche da una serie di iniziative sovietiche (Angola nel 1975, invasione dell'Afghanistan nel 1979), nonché dallo svilupparsi di nuove aree di crisi impreviste (Iran). Di fatto il solo B-52 sembrava inadeguato a fornire una risposta in aree di crisi lontane. Inoltre veniva data una nuova enfasi agli armamenti convenzionali, poiché il semplice possesso di armi nucleari, da solo, non poteva risolvere crisi di carattere regionale, come già la guerra di Corea e del Vietnam avevano dimostrato (l'URSS invece lo stava apprendendo in Afghanistan).
Nel 1981 quindi si passò ad uno studio di possibili piattaforme da immettere in servizio entro gli anni novanta. Scartata una variante dell'FB-111, ci si concentrò su una versione evoluta del B-1A. Ritenendo (probabilmente a torto) che le difese sovietiche incentrate su nuove piattaforme AWACS e MiG-31 "Foxhound" fossero impenetrabili ad alta quota, prese piede l'idea di usare l'aereo della Rockwell International per penetrazioni a bassa quota (circa 60 m) ed alta velocità (Mach 0,9). A queste andavano aggiunte caratteristiche di "invisibilità" assai spinte per rendere complicata l'individuazione del bombardiere. Questa nuova evoluzione venne denominata B-1B.
Di fatto, il B-1B è solo esternamente simile al B-1A. La sua sezione radar equivalente (in inglese Radar Cross Section RCS), è pari a 1/100 di quella del bombardiere cancellato da Carter nel 1977. Pur restando la configurazione con ali a geometria variabile, esse furono studiate per il volo a bassissima quota. Ugualmente, le prese d'aria dei motori furono rese fisse, a tutto vantaggio di una minore visibilità radar ma a discapito delle prestazioni velocistiche, che in quota scendevano a "soli" Mach 1,25.
La produzione di 100 velivoli iniziò nel 1984, e il primo B-1B di serie arrivò alla Dyess Air Force Base l'anno successivo. Il costo unitario è stato calcolato in 283,1 milioni di dollari (dati del 1998).
Nonostante i vari aggiornamenti subiti, il velivolo non ha mai raggiunto le prestazioni dell'analogo sovietico Tupolev Tu-160 (Blackjack).
Il B-1 entrò ufficialmente in servizio il 1º ottobre 1986. Progettato espressamente per svolgere missioni di bombardamento nucleare, non prese parte alla prima guerra del Golfo. Fu però successivamente utilizzato nel 1998 contro l'Iraq e l'anno successivo contro la Serbia. Un B-1 è precipitato in Afghanistan durante una missione notturna.
Il B-1B somiglia solo esteriormente al B-1A. Si presenta come un velivolo snello con ala a geometria variabile, spinto da quattro motori posti in due gondole sotto le ali. Partendo dal muso, troviamo due superfici canard, regolate automaticamente, per aiutare i piloti nella conduzione del velivolo. Seguono le due semiali principali, la cui parte mobile è incerniata molto vicino alla fusoliera. Il bordo d'attacco è stato rinforzato, a seguito di un tragico incidente in cui un velivolo andò perduto dopo aver urtato dei volatili. Si possono scegliere ben cinque posizioni per le ali: a 15°, a 25°, a 45°, a 55° e infine a 67,5°.
La propulsione è assicurata da quattro motori General Electric F101-GE102, versione adatta alle basse quote del motore originariamente previsto per il B-1A. Capostipite dell'F110 e presente, senza postbruciatore, anche sul B-2, l'F101 è un turbofan bialbero, dotato di una ventola a due stadi, azionata da una turbina anch'essa bistadio, e da nove stadi ad alta pressione, azionati da una turbina monostadio. La spinta, con postbruciatore inserito, è pari a 30'000 libbre, ovvero a 133,4 kN. Il rapporto di compressione è di 26,8:1.
Il Lancer può trasportare ben 114.490 litri di combustibile, che gli garantiscono un'autonomia di oltre 12.000 km. Inoltre, può trasportare anche un serbatoio ausiliario interno, capace di ulteriori 10.515 litri.
Il B-1B è dotato di tre stive lunghe circa 5,5 metri, due contigue davanti ai motori più una posteriore, nelle quali possono trovare alloggio missili cruise AGM-86, AGM-69 SRAM (fino a 24), bombe nucleari B-61 e B-83, nonché, a partire dagli anni '90, quasi tutto il carico di caduta convenzionale presente nell'arsenale USAF, comprese le JDAM.
I missili cruise trasportabili internamente sono solo 8, altri 12 si possono agganciare all'esterno, questo perché la missione principale del Lancer era (ed è) la penetrazione dello spazio aereo nemico, mentre il vettore previsto per gli AGM-86 era il B-52H (12 ordigni). Come carico convenzionale si va dalle 84 bombe Mk.82 da 500 libbre (227 kg), alle 24 Mk.84 da 2000 libbre (907 kg) o penetratori BLU-109, entrambe con kit di guida JDAM.
Complessivamente, l'aereo può imbarcare nelle tre stive fino a 34.000 kg di bombe. In pratica, considerando i tipi di ordigni in dotazione all'USAF, il carico massimo utilizzabile è di 29.000 kg. Comunque, l'aereo possiede anche dei punti d'aggancio esterni per ulteriori 22.680 kg, ma questi non vengono mai usati.
La cabina di pilotaggio riflette l'impostazione anni '70 del velivolo, con molti "orologi" (strumenti analogici) e niente Head-Up Display (HUD). L'equipaggio è composto da comandante, pilota, offensive system officer (OSO) e difensive system officer (DSO). Comandante e pilota dispongono di una barra di comando analoga a quella usata sui caccia, al posto dei classici volantini.
L'avionica del B-1B è quanto di più sofisticato ci fosse all'epoca. Il radar d'attacco è un AN/APQ-164, con antenna a scansione elettronica, e con una spazzata di oltre 10 miglia, permette il volo automatico da 2000 piedi a meno di 200 piedi. È possibile attivare anche dei modi speciali per seguire il terreno, come in caso di presenza di pioggia o di forti difese antiaeree.
Per la navigazione, il B-1B si avvale di un sistema astrale NAS-26, radar Doppler AN/APN-218 e radar altimetrico AN/APN-224. Il sistema difensivo è invece incentrato sul potente ALQ-161, che funge sia da ESM (Electronic Support Measures) che da ECM (contromisure elettroniche). Dotato di ben 67 antenne fra trasmettenti e riceventi disposte su tutto il velivolo, ha una potenza di picco di 120 kW e pesa quasi 2500 kg. Quando venne introdotto il sistema fu criticato e qualche problema l'ha dato, principalmente dovuto al fatto che era (ed è) assai sofisticato. In ogni caso l'ALQ-161 era stato ideato per il B-1A, cioè per la penetrazione ad alta quota, e di conseguenza la potenza disponibile per la penetrazione a bassa quota è assai eccedente le necessità. Inoltre un aereo che vola a circa 60 m di quota rimane difficile da individuare.
Utilizzatori: Stati Uniti - United States Air Force - 104 esemplari costruiti, ne restavano in servizio 62 al settembre 2019.


B-21 RAIDER

Il Northrop Grumman B-21 Raider è un bombardiere pesante in fase di sviluppo da parte della Northrop Grumman, facente parte del programma Long Range Strike Bomber (LRS-B) letteralmente Bombardiere d’Attacco a Lungo Raggio; sarà un bombardiere strategico a lungo raggio per l'Aeronautica degli Stati Uniti in grado di portare armi convenzionali o termonucleari.
Si prevede che il bombardiere entri in servizio entro il 2025 e si affianchi alle flotte già esistenti di Rockwell B-1 Lancer e Northrop B-2 Spirit in servizio negli Stati Uniti per poi sostituire questi stessi bombardieri in una seconda fase.
Una Request of Proposal per lo sviluppo dell'aeromobile è stata emessa a luglio 2014. I piani iniziali dell'Air Force consistevano nell'acquistare un minimo di 80-100 aeromobili LRS-B ad un costo di $ 550 milioni per unità (2010) e prevedevano di averne in servizio da 175 a 200 al termine del programma. Il contratto di sviluppo è stato assegnato alla Northrop Grumman nell'ottobre 2015.


Un rapporto dei media afferma che il bombardiere potrebbe essere utilizzato anche come una piattaforma per la raccolta di dati di intelligence, un centro di comando aereo o come un intercettore a lungo raggio.
Nel corso del 2016 Air Warfare Symposium, l'LRS-B è stato formalmente designato "B-21" per distinguere l'aereo come “il primo bombardiere del 21º secolo”. L’allora Ministro dell'Aeronautica, Deborah Lee James, ha dichiarato che il B-21 è inteso come una piattaforma d’attacco di precisione globale di quinta generazione, che darà agli Stati Uniti la capacità di colpire a partire da una rete di sensori (secondo i concetti di Network-centric warfare, o Guerra Digitale), mantenendo così permanentemente gli obiettivi nemici a rischio di attacco.


Il capo del Global Strike Command (Comando d’Attacco Globale) dell'US Air Force crede che 100 bombardieri B-21 saranno il minimo ordinato e prevede circa 175-200 bombardieri in servizio. Due studi interni dell’USAF suggeriscono che l'Air Force potrebbe aumentare i suoi ordini d’acquisto di B-21 da 80 a 100 a ben 145 velivoli. La capacità operativa iniziale (lo stadio operativo minimo richiesto), dovrebbe essere raggiunta entro il 2030.
A marzo 2016, l'USAF ha annunciato sette fornitori di primo livello per il programma, tra cui:
  • Pratt & Whitney; 
  • BAE Systems di Nashua, 
  • New Hampshire; 
  • Spirit AeroSystems di Wichita, Kansas; 
  • Orbital ATK di Clearfield, Utah e Dayton, Ohio; 
  • Rockwell Collins di Cedar Rapids, Iowa; 
  • GKN Aerospace di St. Louis, Missouri, 
  • e Janicki Industries di Sedro-Woolley, Washington.
Il direttore del programma F-35, Chris Bogdan, ha dichiarato che l'avere i motori in comune con il B-21 dovrebbe ridurre il costo del motore Pratt & Whitney F135.
Il B-21 sarà progettato fin dall'inizio secondo i criteri della Open System Architecture (architettura di sistema aperta, con un sistema di processing distribuito).
Nell'aprile 2016 è stato riferito che il Global Strike Command (AFGSC) dell'Aeronautica USA prevedeva che il numero richiesto aumentasse ad un minimo di 100 B-21.
A luglio 2016, l'US Air Force ha dichiarato che non avrebbe reso noto il costo stimato per il contratto B-21 con la Northrop Grumman, sostenendo che la pubblicazione dei costi avrebbe rivelato ai potenziali avversari troppe informazioni su questo progetto classificato. Anche l’United States Senate Committee on Armed Services (Comitato del Senato USA per i servizi alle forze armate) ha votato, approvandola, la decisione di non rendere pubblici i costi del programma, limitando le informazioni alle sole commissioni di difesa del Congresso, in risposta alle obiezioni di un gruppo bipartisan di legislatori guidato dal presidente della commissione, il senatore John McCain dell'Arizona. Le modifiche proposte dal Senatore McCain alla legge sulla autorizzazione alla difesa nazionale per l'anno fiscale 2015 avrebbero ridotto l'autorizzazione per il programma B-21 di $ 302 milioni "a causa di un valore di aggiudicazione contrattuale inferiore al previsto", mentre al contempo richiedevano "rigorose... soglie di controllo dei costi", "rapporti trimestrali sulle prestazioni del programma" e "divulgazione del valore di aggiudicazione del contratto totale di sviluppo ingegneristico e manifatturiero...".
Il 19 settembre 2016, il B-21 è stato ufficialmente denominato "Raider" in onore dei Doolittle Raiders (i partecipanti all'incursione aerea su Tokyo del 18 aprile 1942, conosciuta anche come raid di Doolittle). L'ultimo dei Doolittle Raider ancora in vita, il tenente colonnello in pensione Richard E. Cole, era presente alla cerimonia di denominazione alla conferenza della Air Force Association.
Il Government Accountability Office (GAO – Ufficio Contabilità del Governo USA) ha pubblicato un rapporto il 25 ottobre 2016 che ha sostenuto la decisione dell'Air Force di assegnare il contratto LRS-B alla Northrop Grumman. È stato rivelato che il fattore decisivo nella scelta della Northrop Grumman rispetto al team Boeing e Lockheed Martin è stato il costo.
Inoltre è stato dichiarato che l'Air Force ha in programma di acquisire un nuovo caccia a lungo raggio che dovrebbe scortare il B-21 Raider in profondità nel territorio nemico. Questo nuovo aereo, di cui sono noti pochi dettagli, supporterebbe il bombardiere per sfuggire alle difese aeree nemiche. Il caccia, noto come "Penetrating Counter-Air" (PCA - Penetratore-Oppositore aereo) è stato ufficialmente rivelato durante la conferenza annuale 2016 dell'Aeronautica Militare. È stato inoltre annunciato che è in corso un programma complementare a quello del B-21, per lo sviluppo di un nuovo velivolo stealth per rifornimento in volo (stealth tanker) per future missioni di rifornimento, che verrà chiamato "KC-Z".
L'assemblaggio finale del B-21 dovrebbe svolgersi presso l'Air Force Plant 42 degli Stati Uniti a Palmdale, in California, presso la stessa struttura utilizzata negli anni '80 e '90 per la produzione del Northrop B-2. La Northrop Grumman ha ricevuto una modifica del contratto di $ 35,8 milioni per un grande impianto di rivestimenti stealth che sarà completato nel 2019. I giornalisti che visitavano l'Air Force Plant 42 hanno riferito che "ufficialmente, la Northrop non ammetteva che intendessero produrre il B-21 in quell'impianto, mentre i funzionari presenti stavano tutti ammiccando ed annuendo al riguardo”.


IL B-21 RAIDER E’ STATO AVVISTATO IN VOLO DI NOTTE SUL DESERTO DEL NEVADA?

Sono state ricevute diverse segnalazioni su di un oggetto triangolare scuro visto volare durante la notte in Nevada. Gli specialisti assicurano che è il nuovo bombardiere “stealth” di nuova generazione, il B-21 Raider. Secondo esperti del settore, il volo di questo dispositivo strategico richiederebbe ancora diversi anni di progressi tecnologici.
Gli abitanti del Nevada, in particolare quelli che vivono vicino all’Area 51, hanno visto diverse luci uscire dalla base, che era tenuta segreta in passato.
La base del lago Groom continua ad essere un punto importante per lo sviluppo di veicoli aerei da combattimento classificati, che hanno una tecnologia segreta.
Per questo motivo si ritiene che gli avvistamenti recenti riguardino, senza dubbio, il B-21 Raider, o almeno un prototipo funzionale di esso.
Negli ultimi anni, un presunto prototipo del B-21 è stato pubblicato nei diversi aerospaziali: è stato anche specificato che il prototipo ha ancora bisogno di molti anni di sviluppo tecnologico per raggiungere la suo fase finale. Tuttavia, l’esperienza del Nevada nei giorni scorsi sembra indicare che l’US Air Force ha potuto superare diversi anni di sviluppo tecnologico, soprattutto sulla base tecnologica del B-1, dell’F-22 Raptor e dell’ultimo F-35.
Tra le caratteristiche riportate dai vari testimoni, c’è quella di un velivolo leggermente più piccolo del B-2, di forma triangolare e nero opaco.
Un testimone oculare ha confermato di essere sicuro di aver notato distintamente in cielo un prototipo del B-21 che sorvolava il Nevada.
Questo aereo dovrà essere in grado di volare anche senza equipaggio a bordo, oltre ad essere supersonico.
Sebbene non ci sia ancora nulla di chiaro su questo nuovo prototipo, gli esperti affermano che l’Us Air Force ha tenuto riservate informazioni importanti su questo nuovo aereo che assomiglia più a un’astronave che a qualsiasi altra cosa, soprattutto nelle sue capacità.
Sono anche trapelate notizie sulla sua produzione, in un nuovo impianto in California, in particolare a Palmdale, nello stesso luogo in cui furono costruiti i bombardieri B-1 e B-2. Per coincidenza, sono stati anche lì segnalati avvistamenti di un aereo sconosciuto con caratteristiche molto simili a quelle associate al B-21 Raider.
Secondo diversi esperti, il nome “Raider” è stato ispirato dagli exploit di “Doolittle’s Raiders”, gli equipaggi aerei degli Stati Uniti che effettuarono un perfetto raid su Tokyo alla fine della Seconda Guerra mondiale.


ENGLISH

17 fewer B-1B Lancers will ease the entry into operational service of the new B-21 Raiders

According to R.I.D. sources, US Boeing has told the media in the latest US defence budget that the USAF will retire 17 of its 62 B-1B Lancer strategic bombers in 2021.
The decision will have to be ratified by Congress; in particular, it envisages the cutting of the 17 oldest and most ailing aircraft, while at least 36 of the remaining 44 will have to operate until after 2035. Boeing confirmed that the support and maintenance operations for the most worn-out airframes would become too costly for the USAF, involving investments of tens of millions of dollars for their continuous restoration. The wear and tear on these airframes is said to be due to extensive use of the aircraft in recent years, first in Afghanistan and then in Syria. 
The USAF has also used the B-1 strategic aircraft for ground troop support tasks with flight profiles for which the B-1s were not structurally designed. Precisely because of the excellent capabilities demonstrated by the LANCERs in such contexts, the US Air Force opted for a technological upgrade of the less worn airframes, proceeding with the integration of new externally transportable armaments:
  • JASSM; 
  • LRASM;
  • Etc...
The avionic upgrade, foreseen by the IBSM (Integrated Battle Station Modification) programme, will have to be carried out at the same time as the gradual retirement of the older bombers, also and above all to guarantee their maintenance in service until the arrival of the new B-21 RAIDER bomber.

B-1 B LANCER

The Rockwell B-1 Lancer is a US four-seat, four-rotor supersonic strategic bomber. It is the last of the American Cold War bombers and was initially developed as a Mach 2 bomber with high altitude and low radar signatures (about one-tenth that of the B-52); it was then redesignated in the belief that high-altitude bombers had become impractical against the Soviet Union's defences, switching to the mission of low-altitude penetration and transonic speeds.
With its high range and ability to carry up to 40 theoretical tons of cargo, it was made a strategic bomber for interdiction missions. Its main problem, apart from the difficulty of fine-tuning the equipment, was the need to reduce launch distances to the target, as ALCM long-range missiles were given over to the older B-52s. Only SRAMs and free-fall bombs were available for the B-1B.
The B-1 design was born in response to the Advanced Manned Strategic Aircraft (AMSA) requirement issued by the USAF in 1965 to replace the Boeing B-52 Stratofortress. After several uncertainties, mainly due to the perplexity that bombers could still contribute to the deployment of nuclear forces alongside ICBMs and SLBMs, it was awarded to Rockwell International in 1970 to start the programme, now officially christened the B-1A. The three prototypes built in 1974 were joined by a fourth in 1976. At that time, the USAF intended to put as many as 240 aircraft on the line with the SAC (Strategic Air Command).
Its operational doctrine was to penetrate Soviet airspace at high speed (possibly Mach 2) and at high altitude. The B-1A was therefore equipped with variable geometry wings and air intakes, as well as a large amount of fuel to sustain the high fuel consumption required to fly at high speed for extended periods.
In fact, various doubts remained in the USAF leadership and in Congress about the B-1A's ability to penetrate the USSR's integrated defences, especially after Viktor Belenko, a Russian defector pilot, revealed in 1976 that the V-VS was about to field the MiG-25's successor. It was the period of paranoia about the 'Foxbat', capable of exceptional performance, and its successor (later realised as the MiG-31 'Foxhound') with look-down/shoot-down capabilities, thanks to an electronically scanned radar, seemed to make the mission of the US-built bomber almost impossible.
In 1977, President Carter therefore decided to cancel the B-1A project and to focus instead on new aircraft-launched cruise missiles (ALCMs), in this case the B-52. Moreover, at that time, a stealth bomber (which would become the B-2) was probably already being considered, so stopping the programme did not call into question USAF doctrine, only the performance of the B-1A. However, flight testing of the four prototypes continued.
With Ronald Reagan's ascension to the White House in 1981, a new arms race began, justified, according to the American administration, by a series of Soviet initiatives (Angola in 1975, invasion of Afghanistan in 1979) and the development of new and unexpected crisis areas (Iran). In fact, the B-52 alone seemed inadequate to provide a response in distant crisis areas. In addition, there was a new emphasis on conventional weapons, since the mere possession of nuclear weapons alone could not solve regional crises, as the Korean and Vietnam wars had already shown (the USSR was learning this in Afghanistan).
In 1981, therefore, the focus shifted to a study of possible platforms to be put into service by the 1990s. After discarding a variant of the FB-111, the focus was on an evolved version of the B-1A. Believing (probably wrongly) that the Soviet defences centred on the new AWACS and MiG-31 "Foxhound" platforms were impenetrable at high altitudes, the idea of using the Rockwell International aircraft for low-altitude (about 60 m) and high-speed (Mach 0.9) penetrations took hold. To these were added some very strong "invisibility" characteristics to make the bomber difficult to detect. This new evolution was called the B-1B.
In fact, the B-1B is only externally similar to the B-1A. Its radar cross-section equivalent (RCS) is 1/100th of that of the bomber cancelled by Carter in 1977. Although the variable geometry wing configuration remained, it was designed for very low altitude flight. Similarly, the engine air intakes were made fixed, to the benefit of reduced radar visibility but at the expense of speed performance, which fell to 'only' Mach 1.25 at altitude.
Production of 100 aircraft began in 1984, and the first production B-1B arrived at Dyess Air Force Base the following year. The unit cost was calculated at $283.1 million (1998 figures).
Despite various upgrades, the aircraft never reached the performance of the Soviet analogue Tupolev Tu-160 (Blackjack).
The B-1 officially entered service on 1 October 1986. Designed specifically for nuclear bombing missions, it did not take part in the first Gulf War. However, it was later used in 1998 against Iraq and the following year against Serbia. A B-1 crashed in Afghanistan during a night mission.
The B-1B only resembles the B-1A on the outside. It is a slender aircraft with a variable geometry wing, powered by four engines located in two nacelles under the wings. Starting from the nose, we find two canard surfaces, automatically adjusted, to help the pilots in piloting the aircraft. This is followed by the two main wings, whose movable part is hinged very close to the fuselage. The leading edge has been reinforced, following a tragic accident in which an aircraft was lost after striking birds. There is a choice of five wing positions: 15°, 25°, 45°, 55° and 67.5°.
Propulsion is provided by four General Electric F101-GE102 engines, a low-altitude version of the engine originally intended for the B-1A. Parent of the F110 and also present, without afterburner, on the B-2, the F101 is a twin-shaft turbofan, equipped with a two-stage fan, driven by a turbine that is also two-stage, and nine high-pressure stages, driven by a single-stage turbine. Thrust, with afterburner engaged, is 30,000 lbs, or 133.4 kN. The compression ratio is 26.8:1.
The Lancer can carry an impressive 114,490 litres of fuel, giving it a range of over 12,000 km. It can also carry an internal auxiliary tank, capable of an additional 10,515 litres.
The B-1B has three cargo holds of about 5.5 metres in length, two adjacent ones in front of the engines and one at the rear, which can carry AGM-86 cruise missiles, AGM-69 SRAM (up to 24), B-61 and B-83 nuclear bombs, as well as, since the 1990s, almost all the conventional drop cargo in the USAF arsenal, including JDAMs.
Only eight cruise missiles can be carried internally, another 12 can be attached externally, because the Lancer's main mission was (and is) to penetrate enemy airspace, while the intended carrier for the AGM-86 was the B-52H (12 devices). Conventional loads range from 84 Mk.82 500-pound (227 kg) bombs to 24 Mk.84 2000-pound (907 kg) or BLU-109 penetrators, both with JDAM guidance kits.
The internally transportable cruise missiles are only 8, another 12 can be attached externally, this because the Lancer's main mission was (and is) the penetration of enemy airspace, while the intended carrier for the AGM-86 was the B-52H (12 ordnance). Conventional loads range from 84 Mk.82 500-pound (227 kg) bombs to 24 Mk.84 2000-pound (907 kg) or BLU-109 penetrators, both with JDAM guidance kits.
In total, the aircraft can carry up to 34,000 kg of bombs in its three holds. In practice, taking into account the types of ordnance in the USAF's inventory, the maximum usable load is 29,000 kg. However, the aircraft also has external docking points for a further 22,680 kg, but these are never used.
The cockpit reflects the 1970s layout of the aircraft, with many "clocks" (analogue instruments) and no Head-Up Display (HUD). The crew consists of the commander, pilot, offensive system officer (OSO) and defensive system officer (DSO). The commander and pilot have a command bar similar to that used on fighter jets, instead of the classic flyers.
The B-1B's avionics are the most sophisticated available at the time. The attack radar is an AN/APQ-164, with an electronically scanned antenna, and with a sweep of over 10 miles, it allows automatic flight from 2000 feet to less than 200 feet. Special terrain-following modes can also be activated, such as in the event of rain or strong anti-aircraft defences.
For navigation, the B-1B uses a NAS-26 astral system, AN/APN-218 Doppler radar and AN/APN-224 altimeter radar. The defence system, on the other hand, is centred on the powerful ALQ-161, which acts as both an ESM (Electronic Support Measures) and ECM (Electronic Countermeasures). Equipped with no less than 67 transmitter and receiver antennas arranged throughout the aircraft, it has a peak power of 120 kW and weighs almost 2500 kg. When it was introduced, the system was criticised and caused some problems, mainly due to the fact that it was (and is) very sophisticated. In any case, the ALQ-161 was designed for the B-1A, i.e. for high altitude penetration, and consequently the power available for low altitude penetration is far in excess of what is needed. In addition, an aircraft flying at an altitude of about 60 metres remains difficult to detect.
Users: United States - United States Air Force - 104 aircraft built, of which 62 remained in service as of September 2019.

B-21 RAIDER

The Northrop Grumman B-21 Raider is a heavy bomber under development by Northrop Grumman, part of the Long Range Strike Bomber (LRS-B) programme; it will be a long-range strategic bomber for the US Air Force capable of carrying conventional or thermonuclear weapons.
The bomber is expected to enter service by 2025 and will complement the existing Rockwell B-1 Lancer and Northrop B-2 Spirit fleets in US service and replace these same bombers in a second phase.
A Request of Proposal for the development of the aircraft was issued in July 2014. The Air Force's initial plans were to purchase a minimum of 80 to 100 LRS-B aircraft at a cost of $550 million per unit (2010) and expected to have 175 to 200 in service at the end of the programme. The development contract was awarded to Northrop Grumman in October 2015.
A media report states that the bomber could also be used as an intelligence gathering platform, an air command centre or as a long-range interceptor.
During the 2016 Air Warfare Symposium, the LRS-B was formally designated 'B-21' to distinguish the aircraft as 'the first bomber of the 21st century'. The then Minister of the Air Force, Deborah Lee James, stated that the B-21 is intended as a fifth-generation global precision strike platform, which will give the US the ability to strike from a network of sensors (under the concepts of Network-centric warfare, or Digital Warfare), thus permanently keeping enemy targets at risk of attack.
The head of the US Air Force's Global Strike Command believes that 100 B-21 bombers will be the minimum ordered and foresees about 175-200 bombers in service. Two internal USAF studies suggest that the Air Force could increase its B-21 purchase orders from 80 to 100 to as many as 145 aircraft. Initial operational capability (the minimum operational stage required), should be achieved by 2030.
In March 2016, the USAF announced seven tier-one suppliers for the programme, including:
  • Pratt & Whitney; 
  • BAE Systems of Nashua, 
  • New Hampshire; 
  • Spirit AeroSystems of Wichita, Kansas; 
  • Orbital ATK of Clearfield, Utah and Dayton, Ohio; 
  • Rockwell Collins of Cedar Rapids, Iowa; 
  • GKN Aerospace of St. Louis, Missouri, 
  • and Janicki Industries of Sedro-Woolley, Washington.
F-35 programme director Chris Bogdan said that having the engines in common with the B-21 should reduce the cost of the Pratt & Whitney F135 engine.
The B-21 will be designed from the outset according to Open System Architecture criteria, with a distributed processing system.
In April 2016, it was reported that the US Air Force's Global Strike Command (AFGSC) expected the required number to increase to a minimum of 100 B-21s.
In July 2016, the US Air Force stated that it would not disclose the estimated cost of the B-21 contract with Northrop Grumman, arguing that publishing the cost would reveal too much information about this classified project to potential adversaries. The United States Senate Committee on Armed Services also voted to approve the decision not to make the programme's costs public, limiting information to congressional defence committees only, in response to objections from a bipartisan group of lawmakers led by the committee's chairman, Senator John McCain of Arizona. Senator McCain's proposed amendments to the National Defense Authorization Act for Fiscal Year 2015 would have reduced the authorization for the B-21 program by $302 million "due to a lower-than-expected contract award value," while at the same time requiring "stringent...cost control thresholds," "quarterly reports on program performance," and "disclosure of the award value of the total engineering and manufacturing development contract...."
On 19 September 2016, the B-21 was officially named "Raider" in honour of the Doolittle Raiders (the participants in the air raid on Tokyo on 18 April 1942, also known as the Doolittle Raid). The last surviving Doolittle Raider, retired Lieutenant Colonel Richard E. Cole, was present at the naming ceremony at the Air Force Association conference.
The US Government Accountability Office (GAO) issued a report on 25 October 2016 that supported the Air Force's decision to award the LRS-B contract to Northrop Grumman. It was revealed that the deciding factor in choosing Northrop Grumman over the Boeing and Lockheed Martin teams was cost.
It has also been stated that the Air Force is planning to acquire a new long-range fighter aircraft that would escort the B-21 Raider deep into enemy territory. This new aircraft, of which few details are known, would support the bomber in escaping enemy air defences. The fighter jet, known as the Penetrating Counter-Air (PCA), was officially revealed during the Air Force's 2016 annual conference. It was also announced that a complementary programme to that of the B-21 is underway to develop a new stealth refuelling aircraft (stealth tanker) for future refuelling missions, which will be called "KC-Z".
Final assembly of the B-21 is expected to take place at US Air Force Plant 42 in Palmdale, California, at the same facility used in the 1980s and 1990s for production of the Northrop B-2. Northrop Grumman received a $35.8 million contract modification for a large stealth cladding facility to be completed in 2019. Reporters visiting Air Force Plant 42 reported that "officially, Northrop would not admit that they intended to produce the B-21 at that facility, while officials present were all winking and nodding about it.”

WAS THE B-21 RAIDER SPOTTED FLYING OVER THE NEVADA DESERT AT NIGHT?

Several reports have been received of a dark triangular object seen flying at night over Nevada. Specialists assure that it is the new generation "stealth" bomber, the B-21 Raider. According to experts in the field, the flight of this strategic device would still require several years of technological progress.
Nevada residents, particularly those living near Area 51, have seen several lights coming out of the base, which was kept secret in the past.
The Groom Lake base continues to be an important point for the development of classified combat air vehicles, which have secret technology.
For this reason, recent sightings are believed to undoubtedly involve the B-21 Raider, or at least a functional prototype of it.
In recent years, an alleged prototype of the B-21 has been published in various aerospace publications: it has also been specified that the prototype still needs many years of technological development to reach its final stage. However, the Nevada experience in recent days seems to indicate that the US Air Force has been able to overcome several years of technological development, especially on the technological basis of the B-1, the F-22 Raptor and the latest F-35.
Among the characteristics reported by various witnesses is that of an aircraft slightly smaller than the B-2, triangular in shape and matte black.
One eyewitness confirmed that he was sure he had distinctly noticed a B-21 prototype in the sky flying over Nevada.
This aircraft is supposed to be able to fly unmanned, as well as being supersonic.
Although nothing is yet clear about this new prototype, experts say that the US Air Force has kept important information about this new aircraft, which looks more like a spaceship than anything else, confidential, especially in its capabilities.
News has also leaked out about its production, at a new facility in California, specifically in Palmdale, the same place where the B-1 and B-2 bombers were built. Coincidentally, sightings of an unknown aircraft with characteristics very similar to those associated with the B-21 Raider have also been reported there.
According to several experts, the name "Raider" was inspired by the exploits of "Doolittle's Raiders", the US aircrews who carried out a perfect raid over Tokyo at the end of World War II.

(Web, Google, RID, Wikipedia, You Tube)



















































 

Nessun commento:

Posta un commento