giovedì 3 dicembre 2020

MARINA MILITARE ITALIANA: Nave Vulcano (A 5335) è un'unità ausiliaria per il supporto logistico (LSS - logistic support ship)


Il Vulcano (A 5335) è un'unità navale ausiliaria per il supporto logistico (LSS - logistic support ship) attualmente in fase di allestimento per la Marina Militare presso il cantiere navale Fincantieri di La Spezia. Il progetto della nave è stato inserito fra i programmi dell'OCCAR.


STORIA

Il troncone di prora dell'unità è stato impostato il 13 ottobre 2016 e successivamente varato sullo scalo di alaggio dello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia (NA) il 10 aprile 2017, alla presenza del capo di stato maggiore della Marina, l'ammiraglio Valter Girardelli, e del ministro della difesa Roberta Pinotti; mentre i due tronconi poppieri sono stati costruiti nello stabilimento di Riva Trigoso (Genova). Il varo dello scafo completo è avvenuto il 22 giugno 2018 nello stabilimento di muggiano (La Spezia ).
Nella notte del 22 luglio 2018, verso le 10:00 di sera, presso il cantiere navale del Muggiano, un incendio è divampato nella sovrastruttura della nave coinvolgendo soprattutto la plancia di comando. Il giorno seguente Nave Vulcano è stata poi posta sotto sequestro dell'autorità giudiziaria. A seguito dell'evento la consegna dell'unità alla Marina Militare, originariamente prevista per il mese di settembre 2019, è stata posticipata di 12 mesi per permettere il ripristino di tutte le aree e le apparecchiature già installate che sono state coinvolte.


CARATTERISTICHE

La nave, destinata a sostituire le unità della classe Stromboli, in servizio dalla fine degli anni settanta e prossime al termine della loro vita operativa, è lunga 193 metri e potrà assicurare il supporto logistico per un periodo considerevole ad un gruppo navale composto da 4/5 unità maggiori, essendo in grado di trasportare carburante, olio lubrificante, munizioni, cibo e acqua, medicinali e altri materiali per condurre operazioni di rifornimento in mare, assistenza tecnica per attività manutentive di secondo e terzo livello oltre che assistenza medica.
L'apparato motore è del tipo CODLAD (COmbined Diesel eLectric And Diesel), con due motori elettrici Magneti Marelli da 1,5 MW ciascuno che consentiranno all'unità una velocità fino a 10 nodi, mentre per velocità superiori i motori termici principali 2 motori Diesel MAN 20V32/44CR, da 24 MW, potranno essere utilizzati in parallelo a quelli elettrici, consentendo così all’unità di raggiungere una velocità massima di 20 nodi.
L’unità è dotata di 4 stazioni di rifornimento (2 per ogni lato) in grado di erogare gasolio navale e JP5, oltre che una stazione poppiera per il solo gasolio navale.


INCENDIO A BORDO DURANTE L’ALLESTIMENTO  IN DATA 23 LUGLIO 2018

I vigili del Fuoco della Spezia lavorarono per oltre 10 ore per completare lo spegnimento dell’incendio che ha interessato una nave militare in costruzione all’interno nel cantiere navale Fincantieri del Muggiano; nessuno era a bordo e non ci sono stati feriti. Il rogo scoppiò a bordo della nave Vulcano, varata a metà giugno 2018, ma che non era stata ancora consegnata alla Marina militare perché erano ancora in corso gli interventi di allestimento. Durante quella notte, è stato spiegato, il lavoro dei pompieri è consistito principalmente nello spegnimento delle fiamme che interessavano la plancia di comando, all’estremità superiore della nave: due vigili del Fuoco, con bombole di ossigeno e maschere, si sono posizionati in cima all’autoscala (a circa 30 metri di altezza) per dirigere i getti d’acqua verso l’incendio; dalla parte opposta, il rogo è stato “attaccato” dal mare. In seguito, i pompieri sono stati costretti a introdursi all’interno della nave per spegnere uno per uno i “focolai” rimasti. Le cause del rogo sono ancora da accertare, mentre l’odore del fumo provocato dall’incendio si è avvertito in tutto il golfo spezzino.


LA NAVE FU SOTTOPOSTA A SEQUESTRO

È stata posta sotto sequestro la nave militare Vulcano, all’interno dello stabilimento Fincantieri del Muggiano (La Spezia), dove è scoppiato un vasto incendio che ha interessato la zona della plancia provocando ingenti danni. I carabinieri stanno indagando per capire cosa possa essere accaduto. Intanto sono proseguite sino a questa mattina le operazioni di spegnimento: alcune zone dell’unità, date le alte temperature, sono ancora inavvicinabili. Le operazioni di raffreddamento continueranno per tutta la giornata. Le fiamme che hanno interessato la parte centrale della nave sono state domate all’alba, ma i vigili del fuoco hanno lavorato ancora per ore per spegnere vari focolai che si sono formati in varie zone.
Dopo i primi sopralluoghi svolti dai militari con i vigili del fuoco, la palla è stata passata ai Ris di Parma, appoggiati anche da tecnici del reparto nazionale. Non è poi un segreto che per un incendio di questo tipo, oltre alla magistratura e quindi agli organi di polizia, è prassi che si attivino anche i Servizi: si tratta pur sempre di una futura nave militare e di tecnologie controllate, ovvero il cui commercio è regolamentato dalla Stato (non le si possono vendere a tutti). La causa accidentale resta tra le più credibili, ma serve in ogni caso sostenerla con prove certe che spieghino come sia possibile che le lavorazioni si siano fermate il sabato alle 13.30 e l’incendio sia scoppiato dopo le 22 di domenica. Sono stati svolti una serie di sopralluoghi dei Ris, dopo che i vigili del fuoco hanno dichiarato la nave sicura e scongiurato ogni possibile ripresa. Le prime indiscrezioni parlano di un incendio partito dalla zona vicina al locali tecnici di poppa, ma anche ricostruire questa dinamica non sarà facile perché si tratta comunque di un sito in costruzione e non tutto è collocato ancora dove dovrebbe stare. La nave resta quindi sotto sequestro, formalizzato dal pubblico ministero Claudia Merlino, in modo che il procuratore Antonio Patrono possa disporre tutte le perizie tecniche necessarie. Anche la società Fincantieri ha attivato un protocollo interno per stabilire se tutte le procedure di sicurezza siano state rispettate. Comunque, i motori della LSS “Vulcano” non sono stati interessati dal fuoco, in pratica l’incendio ha colpito solo due livelli sotto il ponte di volo, a poppa, e tutto il “cassero”, la sovrastruttura principale sino ed oltre la plancia. Gli ingegneri di Fincantieri stanno già studiando un possibile intervento per poter riprendere la lavorazione e non ritardare troppo la data di consegna. L’ipotesi che circola tra i tecnici è di utilizzare una serie di componenti già in fase di realizzazione, macchinari e di impiantistica specifica, e destinati ai nuovi pattugliatori, una linea di unità da combattimento in realizzazione tra Riva Trigoso e Muggiano. Intanto la quarantina di dipendenti dell’azienda collegati a questa lavorazione, dopo alcuni giorni di cassa integrazione, sono tornati al lavoro e anche i circa 400 tecnici delle ditte esterne sono stati riattivati su altre linee produttive.


LA PRIMA USCITA IN MARE CON UN ANNO DI RITARDO

E' arrivato il momento delle prove in mare per Nave Vulcano, la nuova unità di supporto logistico alla flotta commissionata a Fincantieri dalla Marina Militare. Con un anno di ritardo rispetto alle previsioni a causa dell'incendio scoppiato a bordo nel luglio del 2018, la LSS ha preso questa mattina il mare lasciando per la prima volta il Golfo della Spezia per svolgere alcuni sea trials. L'uscita arriva a pochi giorni dalla prima sortita del PPA Paolo Thaon di Revel, primo esemplare della nuova classe di pattugliatori d'altura.
 La consegna del Vulcano alla Marina Militare doveva avvenire a settembre 2018, ma a questo punto non arriverà prima della seconda metà del prossimo anno. 


L'ORDINE DELLA MARINE NATIONALE

Nel frattempo Fincantieri ha ricevuto un ordine da Chantiers de l’Atlantique per la costruzione dei tronconi di prua di quattro unità di supporto logistico basate sul progetto Vulcano, che quindi sarà adottato anche dalla marina militare francese. Saranno costruiti presso il cantiere di Castellammare di Stabia.

ENGLISH

The Vulcano (A 5335) is an LSS (logistic support ship) currently under construction for the Italian Navy at the Fincantieri shipyard in La Spezia. The ship's design has been included among OCCAR's programmes.

HISTORY

The bow section of the vessel was laid out on 13 October 2016 and subsequently launched at Fincantieri's shipyard in Castellammare di Stabia (NA) on 10 April 2017, in the presence of the Navy's Chief of Staff, Admiral Valter Girardelli, and Defence Minister Roberta Pinotti; the two stern sections were built at Riva Trigoso (Genoa). The complete hull was launched on 22 June 2018 at the Muggiano (La Spezia) shipyard.
On the night of 22 July 2018, around 10:00 in the evening at the Muggiano shipyard, a fire broke out in the ship's superstructure, mainly involving the command bridge. The following day Nave Vulcano was then seized by the judicial authorities. Following the event, the delivery of the vessel to the Navy, originally scheduled for September 2019, was postponed by 12 months to allow the restoration of all the areas and equipment already installed that were involved.

CHARACTERISTICS

The ship, destined to replace the Stromboli class vessels, in service since the end of the seventies and nearing the end of their operational life, is 193 metres long and will be able to provide logistic support for a considerable period of time to a naval group of 4/5 larger vessels, being able to carry fuel, lubricating oil, ammunition, food and water, medicines and other materials to carry out sea refuelling operations, technical assistance for second and third level maintenance activities as well as medical assistance.
The engine equipment is of the CODLAD (COmbined Diesel eLectric And Diesel) type, with two Magneti Marelli electric engines of 1.5 MW each that will allow the unit to reach a speed of up to 10 knots, while for higher speeds the main thermal engines 2 MAN 20V32/44CR Diesel engines, of 24 MW, can be used in parallel with the electric ones, thus allowing the unit to reach a maximum speed of 20 knots.
The unit is equipped with 4 filling stations (2 on each side) capable of delivering marine diesel and JP5, as well as an aft station for marine diesel only.

FIRE ON BOARD DURING THE PREPARATION ON 23 JULY 2018

The fire brigade of La Spezia worked for more than 10 hours to complete the extinction of the fire that involved a military ship under construction inside the Fincantieri shipyard in Muggiano; nobody was on board and there were no injuries. The fire broke out on board the ship Vulcano, launched in mid-June 2018, but which had not yet been delivered to the Navy because the fitting-out work was still in progress. During that night, it was explained, the firefighters' work consisted mainly in extinguishing the flames that affected the command bridge, at the upper end of the ship: two firefighters, with oxygen tanks and masks, positioned themselves at the top of the stairway (at a height of about 30 metres) to direct the water jets towards the fire; on the opposite side, the fire was "attacked" by the sea. Afterwards, the firemen were forced to enter the ship to extinguish the remaining "hotbeds" one by one. The causes of the fire are still to be ascertained, while the smell of smoke caused by the fire could be smelled all over the gulf of La Spezia.

The seized vessel

The military ship Vulcano was seized at the Fincantieri del Muggiano (La Spezia) shipyard, where a large fire broke out and caused considerable damage to the bridge area. The Carabinieri are investigating to understand what may have happened. Meanwhile, the extinguishing operations continued until this morning: some areas of the unit, given the high temperatures, are still unapproachable. The cooling operations will continue throughout the day. The flames that affected the central part of the ship were tamed at dawn, but the firefighters worked for hours to extinguish various fires that had formed in various areas.
After the first inspections carried out by the military with the fire brigade, the ball was passed to the Ris di Parma, also supported by technicians from the national department. It is no secret that for a fire of this type, in addition to the judiciary and therefore the police, it is also the practice for the Services to be activated: it is still a future military ship and controlled technology, i.e. the trade in which is regulated by the State (they cannot be sold to everyone). The accidental cause remains among the most credible, but it is necessary in any case to support it with certain evidence that explains how it is possible that the work stopped on Saturday at 1.30 pm and the fire broke out after 10 pm on Sunday. Today is the first in a series of inspections by the Ris, after the fire brigade declared the ship safe and averted any possible resumption. The first rumours speak of a fire that started from the area near the aft technical quarters, but even reconstructing this dynamic will not be easy because it is still a site under construction and not everything is still where it should be. The ship therefore remains under seizure, formalized by the public prosecutor Claudia Merlino, so that the prosecutor Antonio Patrono can dispose of all the necessary technical expertise. The Fincantieri company has also activated an internal protocol to establish whether all security procedures have been respected. However, the engines of the LSS "Vulcano" were not affected by the fire, in practice the fire only hit two levels below the flight deck, aft, and the entire "formwork", the main superstructure to and beyond the bridge. Fincantieri's engineers are already studying a possible intervention in order to resume work and not delay the delivery date too much. The hypothesis circulating among the technicians is to use a series of components already under construction, machinery and specific plant engineering, and intended for the new patrol boats, a line of combat units under construction between Riva Trigoso and Muggiano. In the meantime, the company's forty or so employees connected to this work, after a few days of lay-off, have returned to work and the approximately 400 technicians of the external companies have also been reactivated on other production lines.

THE FIRST OUTING AT SEA WITH A YEAR'S DELAY

The time has come for sea trials for Nave Vulcano, the new logistic support unit for the fleet commissioned to Fincantieri by the Italian Navy. A year later than expected due to the fire that broke out on board in July 2018, LSS took to sea this morning leaving the Gulf of La Spezia for the first time to carry out some sea trials. The exit comes just a few days after the first sortie of the PPA Paolo Thaon of Revel, the first of the new class of deep-sea patrol vessels.
The delivery of the Volcano to the Navy was scheduled for September 2018, but at this point it will not arrive before the second half of next year. 

MARINE NATIONALE

In the meantime Fincantieri has received an order from Chantiers de l'Atlantique for the construction of the bow sections of four logistic support units based on the Vulcano project, which will then also be adopted by the French Navy. They will be built at the Castellammare di Stabia shipyard.

(Web, Google, Wikipedia, IlsecoloXIX, themeditelegraph, Dr.G.Arra, You Tube)































 

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