sabato 26 dicembre 2020

Dal Sistel NETTUNO, al VULCANO, ai Sea Killer Mark 1 e Marte ERP: la storia di un missile anti-nave italiano


Sea Killer è un missile anti-nave italiano. È stato costruito in più versioni, con diversi sistemi di guida, ed è adatto per il decollo da navi o aerei; in quest'ultima forma il sistema d'arma è noto come Marte. Un missile a propellente solido che rasenta il mare e trasporta una testata perforante semi-armatura da 70 chilogrammi (150 libbre). È stato inizialmente sviluppato negli anni '60 ed è stato utilizzato da almeno sei paesi. È stato utilizzato durante la guerra Iran-Iraq, con almeno sei navi colpite.

Sviluppo e design

Contraves Italiana, una sussidiaria italiana della compagnia di armamenti svizzera Oerlikon Contraves, iniziò lo sviluppo di un sistema missilistico anti-nave a corto raggio - 10 chilometri (6,2 mi) - denominato Nettuno nel 1963. La guida di Nettuno era tramite il beam riding per il controllo della rotta, con l'altitudine controllata automaticamente da un altimetro radar di bordo, che consente al missile di effettuare attacchi in mare . La guida di comando era un metodo di guida alternativo se l'inceppamento rendeva inutilizzabile il metodo di guida del raggio. Nel 1965 Contraves Italiana iniziò a lavorare su un missile migliorato, Vulcano, che utilizzava lo stesso sistema di guida, ma includeva un motore a razzo a due stadi (booster + sostenitore) per fornire una portata più lunga (25 chilometri (16 mi)). Entrambi i missili potrebbero essere lanciati da un lanciatore addestrabile a cinque colpi.


I test di Nettuno iniziarono nel 1966,  con un'installazione di prova effettuata sulla motovedetta classe Freccia Saetta della marina italiana, con il lanciatore a cinque colpi che sostituiva un cannone Bofors da 40 mm. I test di Vulcano iniziarono nel 1969. 
Nel 1967, la società italiana Sistel (Sistemi Elettronici) è stata costituita come joint venture da cinque società italiane, tra cui Contraves Italiana, e la divisione missilistica di Contraves Italiana è stata trasferita a Sistel, insieme ai missili Nettuno e Vulcano nel 1969.  Nettuno e Vulcano furono ribattezzati Sea Killer Mark 1 e 2 rispettivamente per l'esportazione, e questi nomi sostituirono gradualmente i nomi più vecchi. 
Sea Killer Mark 2 è stato acquistato dall'Iran per armare la sua classe Saam di quattro fregate , ciascuna delle quali era dotata di un singolo lanciatore da cinque colpi. Non furono effettuate altre vendite della versione basata su nave,  ma lo sviluppo di Sea Killer Mark 2 in un missile anti-nave per tutte le stagioni per equipaggiare gli elicotteri della Marina italiana iniziò nel 1967, con l'elicottero -sistema d'arma basato sul nome Marte. 
Marte entrò in servizio con la Marina Militare Italiana nel 1977, con il suo Sikorsky SH-3 Sea Kings dotato di due missili Sea Killer Mark 2. Nel 1983, fu annunciata una nuova versione, Marte 2, con la guida a guida del raggio sostituita da un cercatore radar attivo basato su quello usato dal missile anti-nave Otomat. I test di Marte 2 iniziarono nel 1984,  e il missile entrò in servizio con la Marina Militare italiana nel 1987. 
Il Marte ER, un miglioramento della famiglia dei missili, ha sostituito il motore a razzo con propulsione a turbogetto Williams WJ-24-8G e ha aggiunto una nuova cella del cilindro in calibro ISO, che lo ha reso più corto in lunghezza ma ha esteso la sua portata a oltre 100 km (62 mi; 54 nmi). Nel giugno 2014 sono state effettuate le prove di montaggio del Marte-ER sull'elicottero NH90, che può trasportare due missili; un missile anti-nave più grande come l' Exocet fu rifiutato per l'integrazione in quanto fisicamente troppo lungo e pesante. Nel novembre 2015, un Eurofighter Typhoon è stato testato per una versione ad ala fissa del missile chiamata Marte-ERP, che non dispone di alette pieghevoli e getta il booster per una testata più grande da 120 kg (265 libbre) con proprietà di penetrazione e esplosione di settore; sebbene più piccolo di altre opzioni come l' Harpoon e l' RBS-15 , un caccia può trasportare sei Marte-ERP (o quattro con serbatoi di carburante) rispetto a due o tre missili più grandi.


Storia operativa

Il Sea Killer Mk 2 dell'Iran ha visto il servizio di combattimento durante la guerra Iran-Iraq, utilizzato per attaccare la navigazione mercantile nel Golfo Persico, con almeno sei navi colpite.


Varianti:
  • Sea Killer Mark 1 - Missile anti-nave lanciato da una nave a corto raggio. Portata di 10 km, testata da 35 chilogrammi (77 libbre). Denominato anche Nettuno . 
  • Sea Killer Mark 2 - Missile anti-nave lanciato da una nave a raggio maggiore con missile a due stadi migliorato. Portata di oltre 25 km, testata da 70 chilogrammi (150 libbre). Denominata anche Vulcano. 
  • Marte 1 - Missile anti-nave lanciato da un elicottero, basato su Sea Killer Mark 2. 
  • Marte 2 - Versione migliorata di Marte, con cercatore radar attivo nel naso sporgente. 
  • Marte 2S - Versione "corta" di Marte 2 che consente una più semplice integrazione a bordo degli elicotteri. 
  • Marte 2A - Versione modificata di Marte 2 per il lancio da velivoli ad ala fissa, con il razzo booster omesso. 
  • Marte 2N - Versione di Marte 2 come sistema missilistico navale superficie-superficie per operazioni costiere. 
  • Marte ER - Il motore turbojet Williams WR WJ-24-8G estende l'autonomia a oltre 100 km, peso di 315 chilogrammi, testato per la prima volta il 9 novembre 2018. 
  • Marte ERP - Proposta di Marte ER per velivoli ad ala fissa con una testata più grande al posto del razzo. 


Operatori:
  • Iran - 160 Sea Killer / Marte Mk 2 Vulcano, consegnato tra il 1971-1972 per le fregate Saam;
  • Italia - Sea Killer Mk 1 Nettuno (valutazione).  - 450 Marte Mk 1 consegnati a partire dal 1977 per l'uso su SH-3D elicotteri; - 180 Marte Mk 2, consegnati dal 1987 per l'uso su elicotteri SH-3D; - 39 Marte Mk 2 / S consegnati dal 2007 per l'utilizzo su elicotteri AW-101 e SH-90;
  • Qatar - Marte ER, MOU ha firmato il 30 marzo 2016 per il sistema di difesa costiera  - (50) Marte ER nel 2018 accordo per elicotteri NH-90 NFH;
  • Senegal - Marte Mk2 / N per l'utilizzo su 3 OPV58S OPV;
  • Turkmenistan - (25) Sea Killer / Marte Mk2 / N almeno 25 consegnati per Dearsan 33m FAC;
  • Emirati Arabi Uniti - 100 Marte Mk2 / N, ordine febbraio 2009, consegnata nel 2013 per 12 Fast Patrol Boats classe Ghannatha - (50) Ordine Marte Mk2 / N febbraio 2017, per 93,6 milioni di dollari, consegnato nel 2018/2019 per 12 Fast Patrol Boats;
  • Venezuela - 100 Sea Killer / Marte Mk1 consegnati tra il 1980-1982 per elicotteri AB-212 ASW.

IL Marte Mk2

Il Marte Mk2 è un missile antinave a corto/medio raggio, multipiattaforma, subsonico, con inviluppo di volo "sea-skimming" e guida radar attiva realizzato da OTO Melara e utilizzato dalla Marina Militare Italiana.
Il Marte è disponibile in tre versioni:
  • Marte Mk2/A: Versione aviolanciabile. L'Aeronautica Militare Italiana aveva pianificato la sua adozione per l'Aermacchi MB-339 e l'AMX, ma non si andò oltre i lanci di qualifica.
  • Marte Mk2/S: Versione elilanciabile, la Marina Militare Italiana lo ha adottato per gli elicotteri SH-3D, NH90 ed EH101.
  • Marte Mk2/N: Ultima nata in ordine di tempo, specifica per essere lanciata da imbarcazioni.

Storia

Negli anni sessanta la Società Contraves Italiana avviò un programma di sviluppo missilistico antinave, denominato Nettuno, destinato ad armare unità navali leggere: un concorrente all'epoca era l'SS.12 francese, un vecchio missile anticarro filoguidato adattato al ruolo antinave, obsoleto ma piuttosto diffuso. I progettisti presero come modello il missile Sparrow, e realizzarono un ordigno relativamente leggero (circa 170 kg) con una testa di guerra di circa 30 kg, e un propulsore a propellente solido.
Il sistema di guida era del tipo beam-rider, nel senso che il missile veniva obbligato a seguire, nel piano orizzontale, l'asse del fascio radar a scansione conica puntato manualmente sul bersaglio. Sul piano verticale era guidato da un radio altimetro, sviluppato dal Reparto Missili della Contraves che lo faceva viaggiare, nella fase iniziale del volo, ad una quota fissa di 15 metri sul livello del mare, e nella fase finale, ad una quota prefissata fra 3 e 5 metri a seconda dello stato d'agitazione della superficie marina. La gittata era limitata a una decina di chilometri e quindi il missile, denominato Sea Killer MK1, era classificabile esclusivamente come arma di difesa.
Nel 1969 il Reparto Missili della Contraves fu trasferito alla Sistel Sistemi Elettronici, società fondata nel 1967 in joint venture da cinque società, tra cui la stessa Contraves Italiana. La Sistel avviò lo sviluppo di un missile potenziato, Vulcano, denominato Sea Killer MK2, con testa esplosiva di 70 kg e portata aumentata a 20 km, ottenuta tramite l'aggiunta di un ulteriore stadio di propulsione (booster) che forniva la spinta iniziale e si distaccava dopo i primi secondi di volo.
Entrambe le versioni erano previste per lanci da nave dotata di appositi lanciatori multipli.
Il missile MK2 fu acquistato in 120 esemplari dall'Iran, allora ancora guidato dallo Scià Reza Pahlevi, che lo montò nel 1971, sulle sue unità di scorta della Classe Saam, dotate di lanciatori quintupli e centrale di tiro Sea Hunter della Contraves Italiana, fornita di radar di scoperta e inseguimento del bersaglio. La Marina Militare lo aveva testato sulla motocannoniera Saetta dove venne imbarcato un lanciatore quintuplo che prese il posto del cannone centrale da 40mm e venne imbarcato a bordo dell'unità nel 1966.
I successivi sviluppi del missile MK2 furono orientati al suo impiego come arma in dotazione agli elicotteri della Marina Militare con finalità antinave. Il progetto assunse il nome di Marte. Il nuovo missile interessò la Marina Militare Italiana, che nei primi anni ottanta lo omologò per l'impiego sugli elicotteri imbarcati classe AB-212 e SH-3D in funzione antinave.
L'integrazione del missile nel sistema antinave per lanci da elicottero fu portata avanti seguendo due linee sequenziali:
Il missile Sea Killer MK2 e il sistema di guida nel piano verticale rimasero identici ma nel piano orizzontale la guida venne comandata con un sistema beam-rider modificato, di tipo track-while-scan, fornendo cioè al missile con sistemi di trasmissione antidisturbo del tipo frequency hopping i dati deducibili dal radar di scoperta dell'elicottero, senza più la necessità di un radar di puntamento che seguisse il bersaglio, evitando così che questo potesse avvertire la minaccia. Venne anche avviata una prima digitalizzazione dell'elettronica.
Il missile venne dotato di un'ogiva ampliata per contenere un radar della società SMA-Segnalamento marittimo ed aereo che fornisse, nel piano orizzontale, la guida “homing” attiva necessaria per raggiungere il bersaglio. In questa versione la guida nel piano verticale rimaneva sempre di tipo altimetrico mentre quella orizzontale era prevista, nella prima fase di volo, di tipo inerziale, tramite giroscopi che fornissero la direzione prestabilita dall'unità di processazione dei dati, mentre nella seconda fase, ad un tempo prefissato, la guida diventava di tipo homing attivo tramite il radar.
Da metà degli anni ottanta gli sviluppi furono studiati e realizzati con la collaborazione ed il controllo della Oto Melara, una delle società azioniste. All'inizio degli anni novanta la Sistel fu liquidata ed il progetto fu completamente acquisito e portato a termine dalla Oto Melara.
Il programma non ha poi conosciuto ulteriori sviluppi, a parte la proposta di una versione antiradar, mai realizzata; a partire dal 2003 sono iniziati i test di una versione aggiornata dotata di elettronica completamente digitale e seeker del Teseo/Otomat, per l'impiego su elicotteri NH 90 ed EH-101.


Sviluppi futuri

Durante l'edizione 2009 del salone di Parigi Le Bourget, Antonio Perfetti, a.d. di MBDA Italia ha annunciato l'inizio della fase di sviluppo di due nuove versioni del Marte:
  • Marte Mk2/S-A - Si tratta di una versione studiata per essere utilizzata da velivoli da attacco leggero o versioni armate di addestratori come l'Alenia Aermacchi M-346 o l'MB-339. Il missile avrà una gittata di 45 km, una massa di 260 kg, avionica totalmente digitale e nuovi servo-attuatori per le superfici di controllo. A novembre 2015 MBDA ha annunciato la prossima integrazione con l'Eurofigther che sarà in grado di trasportarne fino a sei contemporaneamente ad altri missili antiaerei di autodifesa.
  • Marte Mk2 ER - Rispetto alla versione "2S-A" le modifiche nella versione "ER" (extended range) sono più radicali rispetto al Marte Mk2 originale. Un motore turbogetto Williams WJ-24-8G porterà la gittata a 100 km mentre MBDA Italia sta svolgendo degli studi per sostituire l'attuale sistema di guida (radar attivo) con un sensore del tipo IIR (imaging infrared). Il missile avrà un peso al lancio di circa 300 kg (contro i 310 kg della versione "Mk2/S" lanciata da elicottero), ed una lunghezza di 3,2 m. Questa versione è studiata per essere utilizzata da parte di elicotteri come l'AW-101 o l'NH90.
  • Inoltre è in corso di integrazione (2020) sul velivolo Eurofighter Typhoon.


ENGLISH

Sea Killer is an Italian anti-ship missile. It has been built in several versions, with differing guidance systems, and is suitable for launching from ships or aircraft; in the latter form the weapons system is known as Marte. A sea-skimming, solid-propellant missile, it carries a 70 kilograms (150 lb) semi-armour piercing warhead. It was initially developed during the 1960s and has been deployed by at least six countries. It was used during the Iran–Iraq War, with at least six ships being hit.

Development and design

Contraves Italiana, an Italian subsidiary of the Swiss armaments company Oerlikon Contraves, began development of a short-ranged - 10 kilometres (6.2 mi) - ship-based anti-ship missile system, named Nettuno in 1963. Guidance of Nettuno was by beam riding for course control, with altitude controlled automatically by an onboard radar altimeter, allowing the missile to carry out sea-skimming attacks. Command guidance was an alternative guidance method if jamming made the beam-riding method unusable. In 1965, Contraves Italiana began work on an improved missile, Vulcano, which used the same guidance system, but included a two-stage (booster + sustainer) rocket motor to give a longer (25 kilometres (16 mi)) range. Both missiles could be fired from a five-round trainable launcher.
Testing of Nettuno began in 1966, with a trial installation being made on the Freccia-class patrol boat Saetta of the Italian navy, with the five-round launcher replacing a Bofors 40 mm gun. Testing of Vulcano began in 1969.
In 1967, the Italian company Sistel (Sistemi Elettronici) was set up as a joint venture by five Italian companies, including Contraves Italiana, and the missile division of Contraves Italina was transferred to Sistel, along with the Nettuno and Vulcano missiles in 1969. Nettuno and Vulcano were renamed Sea Killer Mark 1 and 2 respectively for export, and these names gradually replaced the older names.
Sea Killer Mark 2 was purchased by Iran to arm its Saam class of four frigates, each of which was fitted with a single five-round launcher. No other sales of the ship-based version were made, but development of Sea Killer Mark 2 into an all-weather anti-ship missile to equip the Italian Navy's helicopters began in 1967, with the helicopter-based weapon system being named Marte.
Marte entered service with the Italian Navy in 1977, with its Sikorsky SH-3 Sea Kings being fitted with two Sea Killer Mark 2 missiles. In 1983, a new version, Marte 2, was announced, with the beam-riding guidance replaced by an active radar homing seeker based on that used by the Otomat anti-ship missile. Testing of Marte 2 started in 1984, and the missile entered service with the Italian Navy in 1987.
The Marte ER, an improvement on the missile family, replaced the rocket motor with Williams WJ-24-8G turbojet propulsion and added a new ISO-caliber cylinder cell, which made it shorter in length but extended its range to over 100 km (62 mi; 54 nmi). Fitting trials of the Marte-ER onto the NH90 helicopter, which can carry two missiles, occurred in June 2014; a larger anti-ship missile like the Exocet was rejected for integration as physically too long and heavy. In November 2015, a Eurofighter Typhoon was fit-tested for a fixed-wing version of the missile called the Marte-ERP, which does not feature folding fins and sheds the booster for a larger 120 kg (265 lb) warhead with penetrating and sector-blast properties; though smaller than other options like the Harpoon and RBS-15, a fighter can carry six Marte-ERPs (or four with fuel tanks) compared to two or three larger missiles.

Operational history

Iran's Sea Killer Mk 2 saw combat service during the Iran–Iraq War, being used to attack merchant shipping in the Persian Gulf, with at least six ships being hit.

Variants:
  • Sea Killer Mark 1 - Short-range beam riding ship-launched anti-ship missile. 10 km range, 35 kilograms (77 lb) warhead. Also designated Nettuno.
  • Sea Killer Mark 2 - Increased range beam-riding ship-launched anti-ship missile with improved two stage rocket. 25+ km range, 70 kilograms (150 lb) warhead. Also designated Vulcano.
  • Marte 1 - Helicopter launched beam riding anti-ship missile, based on Sea Killer Mark 2.
  • Marte 2 - Improved version of Marte, with active radar homing seeker in bulged nose.
  • Marte 2S - “Short" version of Marte 2 enabling simpler on-board integration onto helicopters.
  • Marte 2A - Modified version of Marte 2 for launch from fixed wing aircraft, with booster rocket omitted.
  • Marte 2N - Version of Marte 2 as a surface-to-surface naval missile system for littoral operations.
  • Marte ER - Turbojet engine Williams WR WJ-24-8G extends range to over 100 km, weight of 315 kilograms, first tested in 9 November 2018.
  • Marte ERP - Proposed Marte ER for fixed-wing aircraft with a larger warhead in place of the rocket booster.

Operators:
  • Iran - 160 Sea Killer/Marte Mk 2 Vulcano, delivered between 1971-1972 for Saam frigates;
  • Italy - Sea Killer Mk 1 Nettuno (evaluation). - 450 Marte Mk 1 delivered since 1977 for use on SH-3D helicopters - 180 Marte Mk 2, delivered since 1987 for use on SH-3D helicopters - 39 Marte Mk 2/S delivered since 2007 for use on AW-101 & SH-90 helicopters;
  • Qatar - Marte ER, MOU signed 30 March 2016 for coastal defence system - (50) Marte ER in 2018 deal for NH-90 NFH helicopters;
  • Senegal - Marte Mk2/N for use on 3 OPV58S OPV;
  • Turkmenistan - (25) Sea Killer/Marte Mk2/N at least 25 delivered for Dearsan 33m FAC;
  • United Arab Emirates - 100 Marte Mk2/N, February 2009 order, delivered in 2013 for 12 Ghannatha class Fast Patrol Boats - (50) Marte Mk2/N order in February 2017, for 93,6 million dollars, delivered in 2018/2019 for 12 Ghannatha class Fast Patrol Boats;
  • Venezuela - 100 Sea Killer/Marte Mk1 delivered between 1980-1982 for AB-212ASW helicopters.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)






























 

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