mercoledì 6 maggio 2020

IL CERVELLO DELLA PORTAEREI CAVOUR E’ IL C.M.S. (Combat Management System)


Il Sistema di Combattimento del CAVOUR è gestito dal CMS (Combat Management System) sviluppato da EUROSYSNAV, una società franco-italiana creata appositamente da DCN e Leonardo. 


In



Si tratta del sistema informatico di comando e controllo navale più avanzato al tempo del suo concepimento (inizio anni 2000). Fincantieri e Leonardo hanno riversato nella JV Orizzonte Sistemi Navali la Design Authority del Sistema di Combattimento, con tutte le competenze necessarie a svolgere compiutamente questo ruolo, migliorandone l’efficacia operativa. Ciò ha rappresentato il veicolo in grado di massimizzare il contenuto italiano e i conseguenti ritorni per l’industria nazionale e la sua filiera. Fincantieri ha svolto il ruolo di Prime Contractor, interfaccia unica verso il cliente e responsabile della nave combattente nel suo complesso (Design Authority della Whole Warship), pertanto responsabile dell’architettura del sistema nave sia per quanto riguarda la piattaforma che il Sistema di Combattimento attraverso OSN, mentre Leonardo consolidato la sua posizione come preferred partner per il Combat Management System nei sistemi e negli apparati del sistema nave. Il sistema di combattimento è costituito da un complesso sistema di sensori e armi in molti casi inediti per le unità della MM la cui gestione è affidata al CMS (Combat Management System) di Eurosysnav, una architettura detta “federata” che rappresenta lo stato dell’arte nel suo genere, un sistema sofisticato che ha sostituito il precedente SADOC 2 in uso nella M.M.. Conta su 22 moduli software, 20 banchi di comando, 10 elaboratori e 1 milione di linee di codice. Consente la gestione degli armamenti, i collegamenti tattici e l'analisi delle informazioni trasmesse senza dimenticare l'integrazione dei dati che provengono da altre navi o aeromobili, sia italiani che alleati. E' presente anche una centrale secondaria, con 3 console, in grado di subentrare in caso di distruzione o avaria del sistema principale.



La Centrale Operativa di Combattimento dI nave Cavour è organizzata su 32 consolle multifunzionali attraverso le quali opera il Combat Management System (CMS), asse portante del sistema-nave, realizzato da SELEX Sistemi Integrati (ora Leonardo).  In plancia di comando è presente una analoga consolle che mostra le principali operazioni del sistema di comando e controllo fornito dalla stessa azienda. Attraverso il CMS è possibile gestire i numerosi apparati di bordo che equipaggiano la portaerei, gran parte dei quali forniti da SELEX Sistemi Integrati (ora Leonardo), come il radar di superficie RASS, il radar per la sorveglianza RAN 40 L, il radar multifunzione EMPAR e i sistemi FCS – Fire control system. Ad essi si affiancano altri sensori che formano la rete sensoristica dell’unità.



In data 6 maggio 2020, nave CAVOUR, al termine dei lavori di refitting, è tornata al suo posto d’ormeggio nella Nuova Stazione Mar Grande di Taranto. L’evento ha rappresentato il culmine di un periodo di lavori e interventi iniziati nell'estate del 2019, propedeutici all’imbarco sull’unità dei velivoli a decollo corto e appontaggio verticale F-35B in dotazione alla M.M.. I lavori d’adattamento hanno riguardato, il ponte di volo, l’hangar e una serie di locali interni, l’incremento della dotazione di combustibile per tutti i modelli di aeromobili imbarcati; fra i sistemi di nuova installazione finalizzati all’impiego degli F-35B, vi è il sistema ALIS (Autonomic Logistics Information System) e il JPALS (Joint Precision Approach and Landing System). A breve il CAVOUR verrà inviato in Oceano Atlantico e negli Stati Uniti, dove si procederà all’imbarco dei primi F-35B e ad alcune esercitazioni con unità dell’US Navy.

LA RETE DEI SENSORI DEL CAVOUR:

IL RADAR SPY-790 EMPAR

E’ un radar volumetrico 3d capace di tracciare 300 tracce e 12 bersagli contemporaneamente, portata superiore ai 100 km; l’apparecchiatura più complessa e sofisticata è il “Radar Volumetrico 3D Multifunzionale Phased Array Passivo - EMPAR”. La sua antenna, un quadrato di 2 metri di lato, ruota alla velocità di 60 g/min. E’ inclinata di 30 gradi e conta 2160 “sfasatori”, collocata sulla sommità del torrione è racchiusa all’interno di un radome di 5 m di diametro. Può scoprire un bersaglio con sez. di 10m2 alla distanza di 120Km oppure un bersaglio di 0,1m2 (un missile) a 50Km. L’EMPAR è composto anche da un certo numero di apparecchiature tra cui il trasmettitore di potenza e il “calcolatore di gestione” vero cuore dell’impianto. L’EMPAR è parte integrante del sistema PAAMS (Prncipal Anti-Air Missile System), un sofisticato sistema antimissile che, con tempi di reazione molto brevi, garantisce una difesa aerea a più strati alla formazione navale di cui fa parte. 

IL RADAR DI SORVEGLIANZA  RAN 40 L

Il RAN-40L è un navale 3D banda L di ricerca radar sviluppato da Leonardo (in precedenza Selex ES, SELEX Sistemi Integrati e poi fuse in Leonardo. Il radar viene utilizzato per lungo raggio sorveglianza aerea marittima e preallarme. Utilizza uno stato completamente solido attivo con antenna phased array, capace di monitoraggio e rilevamento di bersagli aerei o aeromobili fino a 400 km. Il RAN-40L si basa sulla versione terrestre 3D RAT-31DL che è un sistema largamente usato dalla NATO per la sorveglianza aria a lungo raggio. Le funzioni radar comprendono il Track While Scan aereo e di superficie a lungo raggio, la sorveglianza ed il tracciamento missilistico. La copertura radar è ottenuta tramite scansione fase in elevazione e ruotando meccanicamente in azimut. L'antenna ruota a 6rpm o 12rpm, con una copertura ° azimut 360.

IL SISTEMA E.C.M. ELETTRONICA NETTUNO 4100

Il sistema ECM NETTUNO-4100 della società italiana Elettronica SpA fornisce alla Cavour un'efficace Difesa Elettronica utilizzando un potente trasmettitore Active Phased Array Transmitter e un set completo di tecniche e programmi ECM dedicati. Le tecniche sono segmenti di programmi di contromisura che vengono selezionati automaticamente e in modo adattivo per l'efficacia del sistema sia contro gli attacchi missilistici terminali che contro i sistemi radar di designazione a lungo raggio.
Un approccio di progettazione modulare permette l'adattamento della configurazione alle singole classi di navi. I sistemi Nettuno 4100 possono essere composti da uno o due JASS (Jamming Antenna Sub System) a seconda delle esigenze operative. In ogni caso i Sistemi Nettuno 4100 possono cooperare con altri sensori ed attuatori EW di bordo.

Il radar SPS-798 EW

E’ un radar 3d "early warning" in grado di rilevare minacce ad elevatissima distanza dalla nave (500 tracce simultanee a 300 km di distanza).

L’SPS-791 RASS

E’ un radar di sorveglianza e di superficie in grado di scoprire unità navali, velivoli a bassissima quota e missili in avvicinamento essendo molto efficace contro i missili sea skimmer; il RAN-30X o MM / SPS-791 (MM sta per Marina Militare, una nomenclatura per la Marina italiana, simile alla nomenclatura della US-Army / Navy AN /…) è un radar di sorveglianza multimodale di nave 2D che opera in X. Può funzionare come sensore primario per la sorveglianza combinata di superficie e aerea a bordo delle navi di pattugliamento o come sensore specializzato anti-seaskimmer a bordo delle principali navi da combattimento di superficie. L'antenna è montata su una piattaforma stabilizzata meccanica Roll and Pitch. L'antenna radar primaria è un riflettore parabolico con due diversi raggi: il raggio uno forma un modello quadrato Cosecant, il raggio due (che fornisce un guadagno più elevato) forma un raggio a matita applicato per il rilevamento anti-missile e la modalità Over-the-Horizon. L'antenna è progettata per ospitare l' antenna IFF in una configurazione back-to-back.

IL RADAR NAUTICO DI RICERCA SPN-753.

IL SISTEMA DI APPONTAGGIO SPN-720

E’ in grado di guidare gli aerei e gli elicotteri in appontaggio. SPN-720 Shipborne Shipborne Precision Approach Radar SPN-720 è un radar di avvicinamento di precisione a stato solido, a bassa probabilità di intercettazione (LPI), riconosciuto come il più piccolo PAR disponibile sul mercato; è un radar Doppler a banda I, conforme alle norme ICAO, con ricetrasmettitore a stato solido coerente, fornisce una guida sicura e affidabile per l'avvicinamento finale e la guida all'atterraggio sul ponte per gli aeromobili di giorno e di notte e in condizioni meteorologiche avverse.
Caratteristiche principali:
CV NATOP Modo III di atterraggio, avvicinamento manuale, conforme alla normativa ICAO, durante il quale il controllore radar trasmette al pilota aggiornamenti continui sulla sua posizione e direzione attraverso un canale VHF sicuro.
Inseguimento monopulso agile in frequenza con portata operativa da 60 m fino a 12 miglia nautiche.
L'SPN-720 regola automaticamente l'errore di parallasse tra la posizione del radar e il percorso di atterraggio e può essere utilizzato come sistema autonomo o integrato con il sistema di gestione del combattimento della nave.
Fornire il controllo simultaneo di due aerei. L'interfaccia uomo-macchina è dotata di due console dotate ciascuna di un display PAR e di un display di ricerca dell'aria. Le due console possono operare in modalità master/slave o dedicate all'assistenza di uno dei due aerei in atterraggio simultaneo.

L’SPN-41 A e TACAN SRN-15 A: in grado di far eseguire avvicinamenti di precisione e di fornire informazioni agli aerei in navigazione;

IL SONAR DI SCOPERTA SNA-2000
L’SNA-2000/I (miglioramento dell'SNA-2000) è montato ad arco, leggero sonar attivo per navi di superficie, progettato per rilevare e localizzare miniere ormeggiate e piccoli oggetti mobili o stazionari sommersi e a assistere la navigazione con eccellenti prestazioni sia in profondità che in profondità acque. Con un'ulteriore estremità bagnata e un sistema di distribuzione dedicato, il SNA_2000/I sviluppato ad una frequenza superiore a quella di SNA 2000, fornisce una buona prestazioni anche contro i subacquei e i relativi veicoli per la consegna ai subacquei quando ancorato fuori da un porto.
Funzioni principali:
  • Evitare le mine
  • Allarme siluro in quella sezione dello scafo (prua) normalmente non coperta dal array trainato
  • Funzione di intercettazione (rilevamento passivo delle trasmissioni attive)
  • Evitare le collisioni
  • Rilevamento asimmetrico delle minacce (ATD)
  • Aiuti alla navigazione in acque strette o pericolose, come il rilevamento di acque sottomarine o oggetti semi-flottanti.

Il sistema è composto da 4 unità principali:
  • Unità a matrice di trasduttori
  • Unità di trasmissione e ricezione
  • Unità console
  • Kit ATD (antenna e sistema di distribuzione)
  • La Transducer Array Unit comprende i seguenti elementi hardware:
  • Un array verticale che include 24 trasduttori utilizzati per la trasmissione del sonar.
  • Due array orizzontali con 360 trasduttori utilizzati per la ricezione del sonar
  • PCB di elettronica RX front-end per la formazione verticale del fascio, pre amplificazione, filtraggio e funzione BITE
  • PCB di elettronica TX front-end, compresi i circuiti corrispondenti per ogni idrofono.

L'unità di trasmissione e ricezione è un armadio militare raffreddato ad aria per moduli elettronici che includono le seguenti funzioni:
  • Conversione A/D e D/A
  • Digital beamforming in RX
  • Elaborazione digitale del segnale e dei dati
  • Test di simulazione del bersaglio
  • Gestione delle interfacce (Console, TDS, DTS) 
  • Generazione del segnale per la trasmissione e la formazione digitale del fascio inverso
  • Amplificazione di potenza per la trasmissione
  • Alimentazione elettrica.

L'unità TX/RX si basa in gran parte sulla tecnologia COTS per le funzioni relative all'elaborazione digitale del sonar.
Il kit ATD comprende i seguenti elementi hardware:
  • Un'antenna supplementare SNA 2000/I con una sola antenna per RX.
  • Un sistema di dispiegamento meccanico per posizionare l'antenna dedicata antenna, mentre la nave è ancorata, alla migliore profondità per le asimmetrie rilevamento delle minacce.
  • Il kit ATD utilizza lo stesso cabinet TX/RX e lo stesso HCI di SNA 2000/I
  • già installato a bordo.
  • Il software grafico include le seguenti funzioni:
  • Formato di visualizzazione dei dati grezzi del sonar
  • Presentazione dei dati sintetici per oggetti tracciati
  • Lettura delle informazioni
  • Gestione per l'inserimento dei dati/comando
  • L'installazione dell'antenna SNA 2000/I può essere eseguita con tre diverse
  • soluzioni a seconda del tipo di nave da equipaggiare: 
  • Per le grandi navi sono disponibili due soluzioni. Entrambe sono all'interno di una cupola di prua ma uno di essi è conforme alla cupola in caso di presenza nella cupola del Sonar ASW.
  • Per le imbarcazioni di pattuglia veloce o piccole navi in generale, è previsto un "boom out" soluzione installata in chiglia.


IL  RILEVATORE A INFRAROSSI IR ST SASS

Il sistema di sorveglianza dell'acquisizione silenziosa di Leonardo Galileo Avionica (SASS) è installato a bordo della nuova portaerei della Marina italiana, ITS Cavour. Il SASS è un IRST (Passive Infrared Search and Track) a lungo raggio, per applicazioni navali, che opera simultaneamente in bande spettrali a infrarossi (IR) a onde medie e lunghe. SASS IRST è compatto, con un peso di sistema completo sopra il ponte di 120 kg con architettura modulare, basato su una testa panoramica stabilizzata, che è dotata di sensori IR a banda singola o doppia. Offre inoltre il rilevamento automatico del target e l'inizializzazione della traccia, il monitoraggio multi-target dei target aerei e di superficie, la fusione dei dati della singola traccia bi-spettrale e le immagini panoramiche e ingrandite nelle due bande. Il sistema supporta anche la valutazione delle minacce, fornendo una classificazione statistica delle tracce.

L'EWSS: scanner radio in grado di analizzare lo spettro e rilevare eventuali emissioni radio (e quindi anche eventuali radar attivi).

L'IFF SIR R/S PER L’IDENTIFICAZIONE CERTA DEI BERSAGLI
Il SIR-M è una famiglia di interrogatori IFF (Identification Friend or Foe) e MSSR (Monopulse Secondary Surveillance Radar) all'avanguardia per applicazioni navali e di difesa aerea. In qualità di leader nello sviluppo e nella produzione di sistemi IFF certificati e interoperabili, siamo stati pionieri della modalità 5 Reverse Technology. I nostri radar IFF svolgono molti ruoli, dal preallarme alle applicazioni a lungo raggio alle piattaforme terrestri, aeree e navali, fornendo l'identificazione immediata degli amici agli utenti civili e militari collegati in rete. Il SIR-M è una famiglia di interrogatori IFF (Identification Friend or Foe) e MSSR (Monopulse Secondary Surveillance Radar) all'avanguardia per applicazioni navali e di difesa aerea. Può essere associato a diverse antenne a seconda delle esigenze del cliente.
Gli Interrogatori SIR-M sono in servizio, integrati su un'ampia varietà di sistemi terrestri (fissi e trasportabili) e navali (radar a lungo e medio raggio e multifunzione) o in configurazione stand-alone per rilevare obiettivi cooperativi fino a 256 Nm. La potente piattaforma di elaborazione si basa su apparecchiature COTS, ed è completamente programmabile via software.
Caratteristiche principali:
  • Progettato per soddisfare gli standard TEMPEST e i requisiti EMC della MIL-STD-461E
  • Transistor di potenza RF di ultima generazione
  • Integrazione su scala molto ampia (tecnica SMD)
  • Processori e architetture di ultima generazione
  • Varie soluzioni di antenna: rotante e non rotante
  • Segnalazione di BITE e stato con rilevamento di malfunzionamenti a livello LRU
  • Procedura di test automatico per il canale del ricevitore
  • Test Target Generator (segnale RF)
  • Tutte le configurazioni SIR-M sono state progettate per processare fino a 250 obiettivi reali al secondo.

Armamenti imbarcati:

IL SISTEMA M.b.d.A. ASTER 15 / 30

Sono previste sul Cavour complessivamente 32 celle di lancio verticali per missili antiaerei ed antimissile; se l’EMPAR è la mente, la famiglia ASTER ne rappresenta il braccio. 



I missili ASTER 15 e ASTER 30, lanciabili dal sistema verticale SILVER A50, un complesso a 6 moduli da 8 celle per un totale di 48 ordigni pronti al fuoco, sono in possesso del sofisticato e innovativo sistema di controllo del volo detto “PIF-PAF” che garantisce elevata manovrabilità, e di un avanzato sistema di guida che se inizialmente è di tipo inerziale, dopo il ricevimento dei dati di volo dall’EMPAR, si avvale di un “Seeker” attivo. Questi rendono inutili, al contrario del sistema americano STANDARD/ESSM, illuminatori dedicati. L’Aster è un missile con propulsore bistadio di 0,18m di diametro e si differenzia nelle versioni 15 e 30 esclusivamente per il booster. Nella versione 15, lungo 4,2 m e che pesa 310Kg al lancio, l’Aster raggiunge i Mach 3 3 ha una gittata fino a 30Km e 13 di quota. L’Aster 30 è lungo 4,9 metri, pesa 450Kg, può raggiungere i 4,5 Mach e ha una gittata di 120Km.

IL CANNONE KBA 25/80 

Il cannone KBA Oto Melara 25/80mm è un cannone navale a servo-azionamento elettrico a canna singola stabilizzata contro bersagli entro 2.000 m:
  • Produttore: Oto-Melara (ora OtoBreda)
  • Calibro: 25mm
  • Peso: 1050 kg senza munizioni / 1200 kg pronto al fuoco
  • Lunghezza: 3,85 metri
  • Pronti al fuoco: 252.
  • Munizioni 25x80mm:
  • Incendiario ad alta esplosività con tracer (HEI-T)
  • Semi-armatura penetrante Alto esplosivo incendiario con tracer (SAPHEI-T)
  • Armatura perforante Scararding-Sabot (APDS)
  • Armatura penetrante-stabilizzato Scararding-Sabot (APFSDS).
  • Elevazione: - 15 ° / + 50 °
  • Traversata: 315 °
  • Velocità di fuoco: 570 rpm max.
  • Portata: fino a 2000 metri.


IL CANNONE LEONARDO DAVIDE 76/62 PER LA DIFESA DI PUNTO

Il cannone è caratterizzato da una cadenza di tiro molto elevata, soprattutto nella versione Super Rapido (120 colpi al minuto), che lo rende particolarmente adatto per la difesa antiaerea e anti-missile e per la difesa di punto, anche se, visto il suo calibro, può essere usato anche in altri ruoli come il bombardamento navale e costiero. Il cannone è dotato di munizionamento convenzionale, che varia a seconda del tipo di impiego e la sua polivalenza di usi è data anche dalla gran quantità di tipi di munizionamento che vanno dall'incendiario al perforante, fino ai proiettili a frammentazione con spoletta di prossimità. L'intero sistema è inoltre molto compatto ed è quindi installabile anche su navi di piccole dimensioni come le corvetta o le vedette costiere, oltre ad essere completamente controllabile da remoto. Recentemente è stato aggiunto il nuovo munizionamento guidato DART. Questo cannone ha rappresentato un notevole successo commerciale, essendo stato adottato da 53 marine: l'ultimo importante successo è stato lo scalzare il cannone navale da 100 mm della marina francese nel progetto Orizzonte. Nel sistema di controllo del fuoco del cannone nel corso degli anni c'è stata un'evoluzione. 



Le prime versioni erano dotate del radar RTN-10X Orion della Selenia. A partire della metà degli anni ottanta venne utilizzato il RTN-30X (SPG-73) nel sistema di difesa di punto Dardo-E e poteva essere abbinato oltre che all'Otobreda Compatto e Super Rapido anche al cannone da 127/54, al Breda Dardo e ai missili Sea Sparrow/Aspide. Il sistema Dardo-E fece il suo debutto nella Marina Militare sull'incrociatore portaeromobili Garibaldi, ma il radar RTN-30X era già stato imbarcato sulle Maestrale, dove però alle due torrette binate del CIWS Dardo erano asserviti due radar RTN-20X, mentre le prime unità equipaggiate con sistema Dardo-E con il 76mm Super Rapido sono stati i due cacciatorpediniere lanciamissili Audace dopo gli ammodernamenti e le prime unità ad essere equipaggiate sin dalla costruzione con il Dardo-E abbinato ai 76mm SR furono i due cacciatorpediniere Classe Durand de la Penne. E’ un sistema guidato anti-missilistico David in in pratica si tratta di missili senza motore (proietti) DART, decalibrati rispetto al cannone, che possono correggere la loro traiettoria per controbattere le manovre del missile bersaglio e intercettarlo. Si tratta di un sistema di difesa anti missile delle navi a corto/cortissimo raggio, basato sull'impiego delle nuove centrali di tiro multisensore degli impianti da 76/62 Super Rapido, capace di sparare una munizione guidata e quindi di correggerne la rotta anche in volo indirizzandola sull’obiettivo. La tecnologia sviluppata dalla Oto Melara sarà montata per la prima volta sulle fregate multimissione italiane del programma italo-francese FREMM. Il sistema Davide/Strales abbinato al sistema di controllo di tiro Dardo-F, che controlla sia il bersaglio che il proiettile, è installabile anche sulle vecchie torrette con poche modifiche, mediante l'aggiornamento del firmware di controllo, l'aggiunta del radar di guida in banda Ka e scudo stealth. La torretta mediante il radar produce quattro fasci che vengono proiettati sul bersaglio e il proiettile viene radiocomandato nella sua direzione in modo tale che rimanga all'interno dei fasci. I proiettili DART sono un sottocalibro da 42 mm e grazie ad un adattatore raggiungono i 76 mm del calibro del cannone, hanno delle alette canard che gli permettono di manovrare e la sezione di coda ha sei pinne fisse e il ricevitore radio. All'inizio dell'estate del 2008 NAVARM ha richiesto l'aggiornamento di un cannone al sistema Davide/Strales proveniente da un pattugliatore classe Cigala Fulgosi. Le prove sono state effettuate con successo presso il Poligono Interforze di Salto di Quirra nel marzo 2009 e hanno visto lo sparo contro bersagli a 8 km di due proiettili singoli e di una raffica da tre proiettili, che è quella attualmente nell'impiego antimissile. Il sistema dopo essere stato testato sul pattugliatore Comandante Foscari con prove di tiro con le nuove munizioni guidate in accoppiamento con il radar NA-25X, dopo aver terminato le prove è rimasto pienamente funzionante a bordo della nave.

LO SCLAR-H

E’ un sistema compatto lanciarazzi. Il sistema SCLAR H, che è la versione più aggiornata, permette il lancio oltre che di razzi dal diametro di 105 mm anche di razzi da 118 mm di diametro presenti nel numero di 4 in sostituzione di 5 tubi di diametro inferiore.

SCLAR H-HO console:
Display: un monitor LCD 20 ”DL20000.
Banco di controllo: 1 tastiera alfanumerica, 1 trackball, 1 tastiera TAMUL multifunzione.
Processore: 2 PowerPC 750, 366 MHz.
Memoria RAM: 16 MB espandibile fino a 128 MB.
Backplane: 20 slot Bus VME.
Sistema operativo: LynxOS.
Processore grafico: modulo CPCI-Gx.
Disco rigido: 9 GB con interfaccia SCSI.
DAT: 1 unità DAT con interfaccia SCSI per il backup dei dati.
Supporto di memoria aggiuntivo: No.
Diagnostica: apparecchiatura di test integrata (BITE).
Alimentazione: 115 V CA, monofase, 50/60 Hz.
1,5 KVA di consumo energetico.
1 unità di distribuzione dell’alimentazione.
Il Decoy Launching System (ODLS) è un sistema telecomandato adatto per il lancio di diversi tipi di munizioni multiuso. Il Decoy Launching System (ODLS) è un sistema telecomandato adatto per il lancio di diversi tipi di munizioni multiuso. Le versioni speciali possono sparare razzi di calibro diverso da 105 mm - 118 mm, che rappresenta la dimensione standard. L'ODLS è progettato per lo schieramento accurato di esche, fornendo così una difesa passiva per una nave contro i missili radar e di ricerca a infrarossi e può anche essere impiegato nel ruolo di bombardamento a terra.
Le caratteristiche principali dell’ODLS sono:
  • Capacità di caricare contemporaneamente diversi tipi di razzi (Chaff, IR, Illuminating);
  • Selezione automatica del tipo di razzo da sparare;
  • Azione di impegno continuo grazie al rapido ricaricamento delle unità di lancio;
  • Controllo automatico completo da parte dell'EWS della nave;
  • Funzionamento sicuro in tutte le condizioni operative;
  • Nessuna penetrazione del ponte.


LO SLAT PER LA DIFESA ANTI-SILURO

E’ composto dai sottosistemi RATO, CMAT e ALERTO.  Il sistema antisiluro SLAT (Système de Lutte Anti-Torpille) è sviluppato dalle Marine Militari Italiana e Francese ed è costituito da un sensore passivo per la scoperta, localizzazione e classificazione dei siluri, rimorchiato (cortina idrofonica), da un sottosistema di reazione, per il calcolo e la verifica delle azioni evasive e da lanciatori di contromisure acustiche. Lo SLAT, che nasce per poter essere imbarcato su qualsiasi unità navale (comprese quelle ausiliarie), equipaggerà le unità della Classe Orizzonte ed, eventualmente, le portaerei Charles de Gaulle e Cavour e costituirà un riferimento per i sistemi antisiluro delle FREMM (Fregate Europee Multi-Missione).

I REPARTI AEROMOBILI IMBARCATI

Il Cavour imbarca un totale di 20-36 aeromobili, del GRUPAER, il Gruppo aeromobili imbarcati dell'Aviazione Navale. Il gruppo di volo è composto da velivoli V/STOL AV-8B Harrier Pluse; dopo i lavori di refitting del ponte di volo, saranno disponibili i nuovi F-35 Lightning II (sviluppati da Lockheed Martin per il programma Joint Strike Fighter commissionato dagli Stati Uniti in collaborazione con Regno Unito, Italia, Paesi Bassi e altre nazioni). 

Sono imbarcati elicotteri di vario tipo, dagli NH-90 ai pesanti EH-101, sia come piattaforme radar (versione AEW su elicotteri) che con compiti di ricerca e soccorso (SAR), di attacco antisommergibile (ASW) o anti-superficie (ASuW).



I dati ufficiali per l'hangar indicano che «è dimensionato per accogliere fino a 12 elicotteri oppure, in alternativa, 4 elicotteri e max 8 aerei». Per garantire maggiore libertà di movimento in coperta può, in caso di necessità o emergenza, ospitare circa 16 aeromobili in hangar. 



Il ponte di volo ha una dimensione tale che si ipotizza vi si possano parcheggiare fino a un massimo di 24 velivoli in diverse configurazioni tra aerei ed elicotteri per un massimo complessivo di 40 velivoli. Il ponte di volo misura 220 m × 34,50 m per una superficie netta di 6,800 m² netti, ossia togliendo lo spazio occupato dall'isola di comando e l'ascensore di prua. Comunque, l'intero ponte di volo così come appare, è lungo 232,36 x 34,50, quindi ben oltre le dimensioni considerate come spazio di volo. La lunghezza della pista di decollo è di 180 metri e la larghezza è di 14 metri.



Risulterebbe in questa configurazione che, in caso di necessità stile "Royal Navy nella guerra delle Falkland", potrebbe trasportare un mix massimo di 36 velivoli tra caccia F-35 ed elicotteri EH 101 e NH 90, questo per garantire un minimo di movimento dei velivoli sia sul ponte che in hangar (quindi, per ragioni tecniche, non si potranno mai far operare 40 velivoli, in quanto la nave diverrebbe un semplice trasporto aerei, infatti per operare come portaerei, serve spazio sia per il movimento velivoli, sia per le dovute riparazioni nella piazzola officina all'interno dell’hangar).

(Web, Google, Wikipedia, RID, You Tube)












































1 commento:

  1. Visto il tonnellaggio si poteva mensolare molto di più ed avere un ponte più vasto. Guinzaglio troppo corto? Sarebbe ora di piantarla con i protocolli segreti.

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