martedì 4 dicembre 2018

L'Eurofighter Typhoon


L'Eurofighter Typhoon, il cui prototipo era designato EFA (European Fighter Aircraft), è un velivolo multiruolo (Swing Role) di quarta generazione, bimotore, con ruolo primario di caccia intercettore e da superiorità aerea. Progettazione e produzione del Typhoon fanno carico a un consorzio di tre società, Alenia Aermacchi (confluita in Leonardo, nuovo nome di Finmeccanica dal 2017) Airbus Group e BAE Systems, attraverso una holdingcomune, Eurofighter GmbH, costituita nel 1986. Il progetto è gestito dalla NETMA (NATO Eurofighter and Tornado Management Agency), che agisce anche come primo cliente.



Lo sviluppo del velivolo è iniziato nel 1983 con il programma Future European Fighter Aircraft, una collaborazione multinazionale tra il Regno Unito, Germania, Francia, Italia e Spagna. A causa di disaccordi sulle autorità costruttive e funzionali, la Francia ha lasciato il consorzio per sviluppare indipendentemente il Dassault Rafale. Un primo aereo di dimostrazione tecnologica, il British Aerospace EAP (Experimental Aircraft Programme), ha effettuato il primo volo il 6 agosto 1986; il primo prototipo dell'Eurofighter ha invece avuto il battesimo del volo il 27 marzo 1994. Il nome del velivolo, Typhoon, è stato formalmente adottato nel settembre 1998 e nello stesso anno sono stati firmati i primi contratti di produzione.

Questioni politiche avvenute nei paesi partner hanno causato il protrarsi in modo significativo dello sviluppo del velivolo; la fine improvvisa della Guerra Fredda ha ridotto la domanda europea di aerei da combattimento e mancavano accordi sulla condivisione dei costi e sulla divisione della produzione. Il Typhoon è stato introdotto in servizio operativo nel 2003. Attualmente, al 2015, è in servizio presso le Forze aeree austriache, l'Aeronautica Militare, l'Aeronautica militare tedesca, la Royal Air Force, l'Aeronautica Militare Spagnola e la Royal Saudi Air Force. L'Aeronautica Militare Reale dell'Oman ha confermato la volontà di acquistarne alcuni esemplari, portando il totale di aerei venduti a 571 aeromobili al 2013.

L'Eurofighter Typhoon è un velivolo estremamente agile, progettato per un combattimento aria-aria estremamente efficace contro altri aeromobili, ed è stato descritto come secondo solo all'F-22 Raptor, anche se il Raptor costa quasi il doppio.  In seguito, i velivoli prodotti hanno beneficiato di diverse migliorie, come attrezzature atte ad intraprendere missioni di attacco aria-superficie e la compatibilità con un numero altrettanto crescente di diversi armamenti ed equipaggiamenti, tra cui il missile da crociera SCALP e il Brimstone della RAF. L'aereo ha visto il suo debutto in combattimento durante l'intervento militare in Libia del 2011 con la Royal Air Force e l'Aeronautica Militare, eseguendo missioni di ricognizione e bombardamento a terra. Il Typhoon ha anche assunto la responsabilità primaria per le funzioni di difesa aerea per la maggior parte delle nazioni coinvolte nel progetto.

I primi velivoli di questo tipo sono entrati in servizio, nell'Aeronautica Militare, presso la base aerea di Grosseto, tra le file del 4º Stormo caccia, il 20 febbraio 2004. In AMI la denominazione ufficiale è F-2000A per i monoposti e TF-2000A per i biposti.

Inizialmente i membri del consorzio internazionale che avrebbe portato al Typhoon erano Regno Unito, Germania, Italia, Spagna e Francia, che nel 1985 ne uscì per sviluppare in proprio il progetto: l'ACX, cioè il Rafale.

Il lavoro fu diviso: 33% per la British Aerospace, 33% per la DaimlerChrysler Aerospace (DASA) tedesca, 21% per Alenia Aeronautica e 13% per la CASA spagnola. Tuttavia al momento della firma dell'ultimo contratto, le quote furono il 37%, 29%, 20% e 14%.

Il 2 luglio 2002 il governo austriaco annunciò la decisione di acquistare Typhoon, ma il contratto non fu firmato per cause legate alla politica interna del Paese.

L'affare fu concluso un anno dopo per un costo di 943.500.000 €: fornitura di 15 aerei, addestramento di piloti e tecnici, logistica, manutenzione, un simulatore, per un costo unitario di 62 900 000 €.

Il nome del progetto ha subito numerosi cambiamenti: da EFA (European Fighter Aircraft), Eurofighter, EF2000 e infine Typhoon.

È uno degli aerei in dotazione all'Aeronautica Militare, che ne ha dichiarato la «capacità operativa iniziale» e lo ha immesso in servizio d'allarme il 16 dicembre 2005. Il primo reparto ad averlo in dotazione è stato il 4º Stormo Amedeo D'Aosta con base a Grosseto; l'arrivo del primo esemplare fu il 16 marzo 2004. Il Typhoon ha sostituito gli ultimi F-104S come caccia per superiorità aerea, nonché i Tornado (nella versione ADV) ed i caccia F16.

Gli esemplari acquistati sono 96, (82 monoposto + 14 biposto). Un F-2000A (MM7278/RS-23) appartenente al Reparto Sperimentale di Volo, si è schiantato in mare il 24 settembre 2017 a largo di Terracina durante un'esibizione, morto il pilota. Ne sono attualmente in servizio 73 come caccia intercettore e 12 in configurazione d'addestramento. Sono in dotazione al 4º Stormo di Grosseto, al 36º Stormo di Gioia del Colle (Bari) ed al 37º Stormo di Trapani Birgi.

Il Typhoon adotta una configurazione aerodinamica con ala a delta e alette canard a calettamento regolabile, come numerosi altri caccia recenti. Questa configurazione esalta la stabilità longitudinale a velocità subsonica e, grazie a un sistema di controllo digitale fly-by-wire della stabilità, garantisce elevata maneggevolezza nel combattimento manovrato a distanza ravvicinata, che però non avviene mai. L'ottima combinazione di agilità e avionica comprendente anche il nuovo sistema Euroradar CAPTOR lo rendono attualmente uno dei velivoli più efficienti. Ha una RCS frontale pari a 0,5 metri quadrati, dunque è considerato semi-stealth. Una versione per portaerei è stata proposta dal consorzio Eurofighter all'India.

Una caratteristica particolare dell'Eurofighter è quella di essere l'unico aereo militare moderno costruito in quattro linee di montaggio diverse, al contrario dell'F-16 che è semplicemente prodotto al di fuori degli Stati Uniti sotto licenza limitata. I quattro Paesi che hanno dato origine al progetto, infatti, producono componenti comuni a tutti gli esemplari ma sono responsabili dell'assemblaggio finale dei propri velivoli.

L'Euroradar CAPTOR è un radar Doppler ad impulso meccanico multimodale di nuova generazione progettato per l'Eurofighter Typhoon. Lo sviluppo del CAPTOR ha portato al progetto Airborne Multirole Solid State Active Array Radar (AMSAR) che alla fine ha prodotto il CAESAR (CAPTOR Active Electronically Scanned Array Radar), ora conosciuto come CAPTOR-E.




Sviluppo

Lo sviluppo è iniziato come ECR-90 presso i laboratori radar Ferranti di Edimburgo, sede di molti sistemi radar britannici. L'ECR-90 era basato sul radar Blue Vixen, sviluppato per il BAE Sea Harrier FA2. La selezione del radar era diventata un grosso ostacolo nel progetto EFA, dato che l'Eurofighter Typhoon era conosciuto come l'epoca. La Gran Bretagna, l'Italia e la Spagna hanno appoggiato l'ECR-90 guidato da Ferranti, mentre la Germania occidentale ha preferito l'MSD2000, basato sulla famiglia di radar AN/APG-65 degli Stati Uniti, sviluppato in collaborazione tra Hughes, AEG e GEC.
Un accordo fu raggiunto dopo che il Segretario della Difesa britannico Tom King assicurò al suo omologo tedesco dell'Ovest Gerhard Stoltenberg che il governo britannico avrebbe sottoscritto il progetto e permesso a GEC di acquisire Ferranti Defence Systems dalla sua travagliata casa madre.  I laboratori di Ferranti divennero il nuovo GEC Ferranti nel 1990, e poi BAE Systems Avionics quando le varie divisioni di elettronica militare di GEC - Ferranti, Marconi ed Elliott Brothers - furono fuse.
Hughes ha citato in giudizio GEC per 600 milioni di dollari per il suo ruolo nella selezione dell'EFA e ha affermato di aver usato la tecnologia Hughes nell'ECR-90 quando ha rilevato Ferranti. In seguito abbandonò questa accusa e ricevette 23 milioni di dollari; la corte giudicò che l'MSD-2000 "aveva una reale o sostanziale possibilità di successo se GEC non fosse intervenuto tortuosamente..... e se le compagnie, che erano vincolate dall'Accordo di Collaborazione, avessero adempiuto fedelmente e diligentemente ai loro continui obblighi in virtù di tale accordo per premere e promuovere il caso dell'MSD-2000".


Dopo questi eventi, sono state effettuate ulteriori fusioni nel settore. BAE Systems Avionics si è fusa con Galileo Avionica per formare SELEX Galileo nel 2005, che a sua volta si è fusa nel 2013 con altre aziende Finmeccanica del settore dell'elettronica per la difesa per creare Selex ES (a sua volta fusa in Finmeccanica, ribattezzata Leonardo dal 2017). Lo sforzo di sviluppo è ora organizzato sotto il consorzio Euroradar, composto principalmente da Selex ES, Airbus e Indra.
L'ECR-90 è stato rinominato CAPTOR quando il progetto ha superato la pietra miliare del contratto di produzione.


Variante CAPTOR-E AESA

Nel 1993 è stato lanciato un progetto di ricerca europeo per la creazione del radar multiruolo a schiera attiva allo stato solido (AMSAR), gestito dal consorzio britannico, francese e tedesco GTDAR ("GEC-Thomson-DASA Airborne Radar") (ora Selex ES, Thales e Airbus rispettivamente). Questo si è evoluto nel CAESAR (CAPTOR Active Electronically Scanned Array Radar), ora conosciuto come CAPTOR-E Active electronic scananned array.
Nel maggio 2007, Eurofighter Development Aircraft 5 ha effettuato il primo volo con il prototipo del CAPTOR-E. 


Il CAPTOR-E si basa sul radar CAPTOR attualmente in servizio sugli aerei di produzione Eurofighter. La nuova generazione di radar è destinata a sostituire le antenne a guida meccanica e i trasmettitori ad alta potenza utilizzati sugli attuali aerei Eurofighter con un array a guida elettronica, consentendo nuove capacità di missione per aerei da combattimento, quali funzionalità radar simultanee, sorveglianza aerea, controllo aria-suolo e controllo delle armi. Il nuovo radar migliora la portata effettiva dei missili aria-aria dell'aeromobile e consente un rilevamento e un inseguimento più rapido e preciso di più aeromobili con costi del ciclo di vita inferiori. Nel luglio 2010 è stato riferito che il consorzio Euroradar ha presentato un'offerta formale per fornire una soluzione AESA per l'Eurofighter. Il consorzio prevede di mantenere il maggior numero possibile di apparecchiature "back-end" durante lo sviluppo del nuovo radar e ha inoltre dichiarato che l'inclusione di un radar AESA è importante per assicurare gli ordini provenienti da nazioni straniere.
Il 19 novembre 2014, presso la sede di Edimburgo di Selex ES, il consorzio europeo Eurofighter GmbH e l'agenzia intergovernativa NETMA (NATO Eurofighter and Tornado Management Agency) hanno firmato un contratto del valore di 1 miliardo di euro per lo sviluppo del radar Captor-E a scansione elettronica per il tifone.


(Web, Google, wikipedia)











































































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