La classe Sirio o classe Costellazioni 2ª serie è costituita da due unità del progetto denominato: Nuove Unità Pattugliamento d'Altura gestite operativamente dalla Marina Militare, e finanziate dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione.
Caratteristiche
Il progetto costruttivo di queste unità è basato largamente su quello delle NUMC con carena, scafo e sovrastruttura realizzati con caratteristiche stealth. Le NUPA e le NUMC condividono logistica, interoperabilità, caratteristiche del sistema di combattimento e sistema integrati di telecomunicazioni.
L'apparato motore è Diesel con due motori Wärtsilä-NSD W12-V-26 XN dalla potenza complessiva di 8 640 kW con due eliche a passo variabile e permette alle unità una velocità massima di 22 nodi ed un'autonomia di 3 300 miglia a 14 nodi.
Ai servizi di bordo provvedono tre generatori diesel Isotta Fraschini 1708 T2 M2 da 600 kW ciascuno.
L'armamento è costituito da due cannoni automatici Alenia OTO Melara-Oerlikon KBA 25/80 da 25 mm. con predisposizione a prora per un cannone OTO Melara 76/62 Super Rapido.
L'Oerlikon KBA da 25 x 137 mm è un cannone automatico di progettazione svizzera Oerlikon-Bührle e ora prodotto dalla Rheinmetall Defence. Spesso è usata come Arma antiaerea impiegata in sistemi come il sofisticato DIANA trainato, in installazione binata, o in blindati come l'AIFV Dardo, il semovente d'artiglieria contraerea SIDAM 25 ed altre in installazioni singole, binate o quadrinate ed anche imbarcato su unità navali dove viene usato anche come CIWS.
La versione per i cannoni CIWS Seaguard, presente in montatura quadrinata, ha invece una cadenza di 800 colpi al minuto per canna, 3200 in totale.
L'affusto Oto Melara 25/80 "Spallaccia" è stato scelto come successore del vecchio affusto da 20mm, rispetto al quale il modello KBA è dotato di caratteristiche di potenza superiori, come il proiettile da 180 grammi anziché da 120, mentre la munizione nel suo complesso pesa certamente 300 grammi in più rispetto al tipo precedente. L'arma ha nervature laterali di rinforzo che servono ad aumentare la superficie a contatto con l'aria, accorgimento che aiuta a raffreddare la canna, priva di un sistema di raffreddamento ad acqua o altro liquido.
Il cannone automatico KBA da 25mm oltre ad essere più potente ha anche una cadenza di tiro quasi uguale (inferiore appena del 5%) rispetto al suo omologo da 20mm, risultando così più potente in maniera rimarchevole, ma non avendo sistemi di controllo del tiro particolarmente sofisticati è relegato alle stesse distanze di tiro e inoltre l'alzo è limitato da 60 ad appena 50 gradi, per cui esso è più idoneo al tiro contro bersagli di superficie o aerei a basse quote. Il peso è solo marginalmente maggiore, essendo di 1.050 kg senza munizionamento e di 1.200 kg pronto al fuoco. Le dimensioni sono di 1,60 m di larghezza, 3,844 metri di lunghezza e 1,8 metri di altezza massima. La cadenza tiro è di 550 proiettili al minuto e con 272 proiettili pronti al fuoco senza necessità di ricarica; la scelta tra munizioni perforanti decalibrate od esplosive consente una vasta gamma d'impiego; questo anche grazie alla portata effettiva di tiro che si attesta sui 2.000 metri. I cannoni automatici non sono asserviti ad alcuna apparecchiatura per la direzione del tiro o radar e per la mira l'operatore, che siede dietro l'affusto, si serve di un puntatore optronico, con possibilità di visione notturna, coassiale rispetto alla canna. Il cannone automatico, movimentato da servomotori, ha la possibilità di essere alimentato da fonti elettriche diversificate per motivi di ridondanza: normalmente l'alimentazione proviene dall'impianto elettrico della nave, ma in caso di necessità o di emergenza sono installate delle batterie a 24 V che consentono di avere 30 minuti di autonomia; successivamente ai 30 minuti il controllo ed i movimenti sono completamente manuali.
L'Oerlikon KBA 25/80, già in servizio sulla classe Comandanti, sui pattugliatori classe Cassiopea I e Cassiopea II, sulle corvette Minerva sulla portaerei Cavour, sulla unità della classe Orizzonte e sulle nuove FREMM, può essere ormai considerato come uno standard assodato per la Marina Militare Italiana, dalla quale viene principalmente utilizzato come arma antiaerea per la difesa di punto e trova posto anche sul pattugliatore Saettia della Guardia Costiera Italiana.
Il più potente cannone Oerlikon KBB da 25/92 spara la cartuccia calibro 25x184mm.
L'Otobreda 76/62 è un cannone multiruolo progettato e prodotto dalla Società italiana Leonardo-Finmeccanica (precedentemente da OTO Melara, confluita nel gruppo il 31 dicembre 2015).
Il cannone è caratterizzato da una cadenza di tiro molto elevata, soprattutto nella versione Super Rapido (120 colpi al minuto), che lo rende particolarmente adatto per la difesa antiaerea e anti-missile e per la difesa di punto, anche se, visto il suo calibro, può essere usato anche in altri ruoli come il bombardamento navale e costiero. Il cannone è dotato di munizionamento convenzionale, che varia a seconda del tipo di impiego e la sua polivalenza di usi è data anche dalla gran quantità di tipi di munizionamento che vanno dall'incendiario al perforante, fino ai proiettili a frammentazione con spoletta di prossimità. L'intero sistema è inoltre molto compatto ed è quindi installabile anche su navi di piccole dimensioni come le corvetta o le vedette costiere, oltre ad essere completamente controllabile da remoto. Recentemente è stato aggiunto il nuovo munizionamento guidato DART.
Questo cannone ha rappresentato un notevole successo commerciale, essendo stato adottato da 53 marine: l'ultimo importante successo è stato lo scalzare il cannone navale da 100 mm della marina francese nel progetto Orizzonte.
Nel sistema di controllo del fuoco del cannone nel corso degli anni c'è stata un'evoluzione. Le prime versioni erano dotate del radar RTN-10X Orion della Selenia. A partire della metà degli anni ottanta venne utilizzato il RTN-30X (SPG-73) nel sistema di difesa di punto Dardo-E e poteva essere abbinato oltre che all'Otobreda Compatto e Super Rapido anche al cannone da 127/54, al Breda Dardo e ai missili Sea Sparrow/Aspide. Il sistema Dardo-E fece il suo debutto nella Marina Militare sull'incrociatore portaeromobili Garibaldi, ma il radar RTN-30X era già stato imbarcato sulle Maestrale, dove però alle due torrette binate del CIWS Dardo erano asserviti due radar RTN-20X, mentre le prime unità equipaggiate con sistema Dardo-E con il 76mm Super Rapido sono stati i due cacciatorpediniere lanciamissili Audace dopo gli ammodernamenti e le prime unità ad essere equipaggiate sin dalla costruzione con il Dardo-E abbinato ai 76mm SR furono i due cacciatorpediniere Classe Durand de la Penne.
L'unità può imbarcare un elicottero Agusta-Bell AB 212 ASW o NH-90 NFH.
L'Agusta-Bell AB 212 ASW (Anti Submarine Warfare) è un elicottero antisommergibile medio biturbina con rotore a due pale, sviluppato dall'Agusta sulla base dell'AB 212, che l'azienda produceva su licenza della statunitense Bell. Il progetto risponde ad un requisito della Marina Militare Italiana per un elicottero medio imbarcabile su tutte le fregate e cacciatorpediniere, in sostituzione degli AB 204 AS e per le esigenze militari di altre nazioni interessate al progetto.
L'Agusta nel 1969 acquisì la licenza per la costruzione del B-212 avviando il programma di adattamento per una versione antisommergibili; nel 1972 il prototipo dimostrativo, iscritto nel registro dell'Aviazione Civile come I-AGUR, che fin dal 1971 aveva iniziato voli di prova, venne allestito nella versione antisommergibile iniziando un'intesa attività promozionale a beneficio delle nazioni interessate alla sua acquisizione. Inizialmente gli AB-212 costituivano il reparto di volo degli incrociatori classe Doria che ne potevano imbarcare fino a quattro e in seguito del Vittorio Veneto che ne poteva imbarcare fino a nove velivoli. L'AB 212 ASW/ASuW è specificamente dedicato alla lotta antisommergibile e antinave, con una struttura irrobustita con protezione contro la salsedine per l'impiego prolungato a bordo delle unità navali. La cellula base è stata anch'essa irrobustita per sopportare pesi maggiori e resa idonea per l'installazione di uno specifico corredo di sensori e armamento, tra cui il radar di scoperta SMA MM/APS-705, sonar ad immersione Bendix AQS-13B(D), MAD (Magnetic Anomaly Detector) a rimorchio AN/ASQ-81, 16 boe sonar, radar Doppler di navigazione, FLIR STAR SAFIRE II, sistema di controllo automatico del volo AFCS.
L'armamento nella versione ASW è costituito due siluri leggeri da 324mm A-244, oppure del tipo Mk.44-Mk.46, mentre per l'impiego antinave l'elicottero è armato con due missili aria/superficie AS-12. Oltre a ciò l'elicottero può essere dotato di apparato LINK/TG-2, per la guida di missili superficie-superficie tipo Teseo. Agli inizi degli anni 2000, alcuni AB-212ASW sono stati dotati del FLIR STAR SAFIRE AN/AAQ-22, che permette di estendere la capacità di scoperta ottica grazie a una telecamera ed a un sensore infrarosso giro stabilizzato.
Per le operazioni di volo su mare di notte, o in condizioni di bassa visibilità, l'Agusta ha sviluppato il sistema di stabilizzazione automatico ASE (Automatic Stabilization Equipment) che, associato all'AATH (Automatic Approach to Hover), è in grado, tramite il programma AP1 e AP1 Cruise, di far volare il mezzo ad una quota compresa tra 100 e 160 piedi, con la velocità che viene mantenuta manualmente dal pilota. Il programma AP2 porta automaticamente l'elicottero in hovering ad una quota stabilita dal pilota tramite un selettore in cabina. Una volta acquisito l'hovering, il pilota può variare la posizione tramite due manopole “Hover Trim”, che fanno compiere piccoli spostamenti in qualsiasi direzione. Il programma CBL (Cable), mantiene l'elicottero in hovering con il cavo del sonar perfettamente al centro, quando quest'ultimo è in acqua.
Rispetto all'AB 212 basico, nella versione ASW i due portelloni laterali sono stati sostituiti da porte di piccole dimensioni. Tuttavia ciò non impedisce l'utilizzo del verricello di soccorso, installato sul lato destro, e il conseguente imbarco in volo della barella.
Grazie all'aggiunta di tre serbatoi in cabina, l'autonomia massima è passata dalle 2 ore e 30 minuti dell'AB 212, a circa 3 ore e 30 minuti. Possono essere montati serbatoi ausiliari esterni, aumentando l'autonomia di ulteriori 30 minuti.
L'elicottero è dotato di galleggianti d'emergenza, che garantiscono la temporanea galleggiabilità dello stesso nel caso di un ammaraggio di emergenza. Per operazioni di volo su unità navali, l'AB 212 ASW dispone di 12 punti di rizzaggio che permettono di ancorare l'elicottero al ponte di volo o all'interno dell'hangar delle unità navali mediante l'uso delle rizze, ovvero un sistema di cavi o catene capaci di trattenere oggetti mobili di grandi dimensioni durante i movimenti della nave.
L'equipaggio standard è composto da due piloti, un operatore radar e un operatore sonar. Nel caso di trasporto passeggeri, può essere rimosso l'apparato sonar, per lasciar spazio ad un sedile 4 posti. In configurazione medevac (evacuazione medica) possono essere installate fino a 3 barelle. L'elicottero è anche predisposto per l'installazione di un kit per il lancio di paracadutisti. Grazie all'installazione del gancio baricentrico sotto la pancia dell'elicottero è possibile effettuare dei trasporti esterni di materiali, durante le operazioni di rifornimento tra unità navali, oppure installare una benna del tipo Bambi Bucket per le missioni di antincendio.
Unità
Le due unità, costruite a Muggiano e Riva Trigoso portano i nomi di due torpediniere della seconda guerra mondiale della Regia Marina che dopo il conflitto hanno prestato servizio come unità di scorta nella Marina Militare: Sirio e Orione.
Queste unità insieme alle NUMC sono inquadrate nel COMSQUAPAT1 del COMFORPAT, il Comando delle forze da pattugliamento per la sorveglianza e la difesa costiera ed hanno la loro base operativa ad Augusta(NAVE ORIONE A CAGLIARI). Il loro impiego è il pattugliamento costiero ed in particolare nel controllo del traffico mercantile e la sorveglianza nel controllo dell’immigrazione.
Sirio (P 409)
Nave Sirio, costruito negli stabilimenti di Muggiano è stato varato l'11 maggio 2002 e consegnato alla Marina Militare il 30 maggio 2003.
Il Sirio è un pattugliatore d'altura italiano per la vigilanza della pesca (ViPe), la sorveglianza e la difesa costiera e il controllo del traffico mercantile marittimo; assieme al gemello Orione fa parte della classe Costellazioni 2ª serie del progetto denominato: Nuove Unità Pattugliamento d'Altura, unità gestite operativamente dalla Marina Militare e finanziate dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione.
Il pattugliatore, costruito negli stabilimenti di Muggiano è stato varato l'11 maggio 2002 e consegnato alla Marina Militare il 30 maggio 2003. La Bandiera di Combattimento è stata consegnata il 12 marzo 2005 a La Spezia dal Gruppo ANMI "Vanni Folco" di Savona.
L'unità porta il nome di una torpediniera della seconda guerra mondiale della Regia Marina che dopo il conflitto ha prestato servizio come unità di scorta nella Marina Militare: Sirio.
È inquadrato nel COMSQUAPAT2 del COMFORPAT, il Comando delle forze da pattugliamento per la sorveglianza e la difesa costiera con base operativa ad Augusta ed è impiegato nel pattugliamento costiero ed in particolare nel controllo del traffico mercantile e la sorveglianza nel controllo dell'immigrazione nel canale di Sicilia. Oltre alle missioni ViPe (vigilanza pesca) e a quelle sopra citate, svolge occasionalmente attività di formazione ospitando ad esempio sessioni della Scuola del Comando Navale.
Nell'ambito della sua attività di vigilanza, ha effettuato vari salvataggi di migranti in difficoltà nel tentativo di attraversare il Canale di Sicilia verso le coste italiane.
Nel 2010 il pattugliatore ha effettuato anche attività di esercitazione antinquinamento, precisamente la Naxos 2010 che simulava lo sversamento di greggio nel mare antistante Giardini Naxos e conseguente inquinamento anche della spiaggia.
Orione (P 410)
Nave Orione, costruito negli stabilimenti di Riva Trigoso è stato varato il 27 luglio 2002 e consegnato alla Marina Militare il 1º agosto 2003.
Nave Orione (P 410) è un pattugliatore d’altura per la vigilanza della pesca (ViPe), la sorveglianza e la difesa costiera e il controllo del traffico mercantile marittimo; assieme al gemello Sirio fa parte della classe Costellazione 2ª serie del progetto denominato: Nuove Unità Pattugliamento d'Altura, unità gestite operativamente dalla Marina Militare e finanziate dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione.
L'unità porta il nome di una torpediniera della seconda guerra mondiale della Regia Marina che dopo il conflitto ha prestato serviziocome unità di scorta nella Marina Militare: Orione.
È inquadrata nel COMSQUAPAT1 del COMFORPAT, il Comando delle forze da pattugliamento per la sorveglianza e la difesa costiera con base operativa a Cagliari. La nave è impiegata nel pattugliamento costiero ed in particolare nel controllo del traffico mercantile e la sorveglianza nel controllo dell'immigrazione nel canale di Sicilia.
Nell'ambito della sua attività di vigilanza, ha effettuato numerosi salvataggi di migranti in difficoltà nel tentativo di attraversare il Canale di Sicilia verso le coste italiane.
Il 1 luglio 2009 ha eseguito un respingimento illegale di rifugiati in Libia e per questo episodio l'Italia è stata condannata a risarcire i deportati e a riammetterli in territorio italiano dando loro la possibilità di chiedere protezione internazionale (Il 14 novembre 2009 c'è stata la sentenza del tribunale civile di Roma).
I motori Diesel Wärtsila NSD W12-V-26 XN
Unità compatta e leggera con bassi costi di esercizio, utilizzata anche per applicazioni di gruppi elettrogeni
Il Wärtsilä 26 è stato sviluppato in risposta all'esigenza del mercato di un nuovo motore nella classe di alesaggio di 260 mm. Il motore più corto e più basso della sua classe, il Wärtsilä 26 richiede uno spazio minimo nella sala macchine.
Wärtsilä lavora in stretta collaborazione con i suoi clienti durante le prove sul campo e il monitoraggio di componenti di prova selezionati. Il Wärtsilä 26 ha meno parti, meno necessità di manutenzione, basso consumo di carburante, livelli di emissioni ridotti e ha la capacità di funzionare in modo affidabile con una varietà di carburanti.
Il motore Wärtsilä 26 è pienamente conforme alle normative IMO Tier II sulle emissioni di scarico di cui all'allegato VI della convenzione MARPOL 73/78.
ENGLISH
The Sirio class of patrol vessels consists of two units operated by the Italian Navy named Costellazioni II series or Nuove Unità di Pattugliamento d'Altura (NUPA). These vessels were financed by the Department of Transport and Navigation, under law 413/1998, for maritime economic zone surveillance, antipollution, and rescue operations.
Features
The construction of these units is based largely on that of the Nuove Unità Minori Combattenti (NUMC); the hull and superstructure incorporate stealth features. The NUMC and Nuove Unità di Pattugliamento d'Altura (NUPA) share logistics, interoperability, features of the combat system and integrated telecommunications systems.
Each unit has two Wärtsilä NSD- W12-26 V-XN diesel engines providing 8,640 kW (11,590 hp) to two variable-pitch propellers. The ships have a top speed of 23 knots (43 km/h; 26 mph) and a range of 3,300 nautical miles (6,100 km; 3,800 mi) at 14 knots (26 km/h; 16 mph). Three Isotta Fraschini 1708 T2 M2 600 kW (800 hp) diesel generators each power the on-board electronics. The armament consists of two Oerlikon KBA-Alenia Oto Melara 25/80 mm machine guns with the provision to bow mount an OTO Melara 76/62 mm Super Rapid. Each unit can embark a single helicopter, either an AB-212 ASW or SH-90A NFH, but the ships lack hangars. For antipollution roles, vessels are fitted with:
- skimmers DISCOIL
- 330 m3 of recovered oils tankers
- 32 m3 of chemical dispersants
- one chemical laboratory.
Ships
The two units, built in Muggiano and Riva Trigoso bear the names of two World War II torpedo boats of the Italian Royal Navy after the war served as a spare unit in the Navy.
These units operate in conjunction with NUMC COMSQUAPAT1 of COMFORPAT, the Forces Command patrol for surveillance and Coastal Defence and have their operational base in Augusta. They serve as coastal patrol and traffic control, cargo and surveillance in immigration control.
Diesel Wärtsilä 26 - engine
Compact & light unit with low operating costs, also used for generating set applications
The Wärtsilä 26 was developed in response to a need in the market for a new engine in the 260 mm cylinder bore class. The shortest and lowest engine in its class, the Wärtsilä 26 requires minimal space in the engine room.
Wärtsilä works in close co-operation with its customers when conducting field tests and monitoring selected test components. The Wärtsilä 26 has fewer parts, less maintenance requirements, low fuel consumption, reduced emission levels, and has the ability to run reliably on a variety of fuels.
The Wärtsilä 26 engine is fully compliant with the IMO Tier II exhaust emissions regulations set out in Annex VI of the MARPOL 73/78 convention.
(Web, Google, Wikipedia, You Tube)
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