martedì 24 marzo 2020

Sale a 7 il numero dei pattugliatori per la Marina Militare: Paolo Thaon Di Revel, Francesco Morosini, Raimondo Montecuccoli + 4


Sale a 7 il numero dei pattugliatori per la Marina Militare: le prime tre unità hanno ricevuto i seguenti nomi:
  • Paolo Thaon Di Revel;
  • Francesco Morosini;
  • Raimondo Montecuccoli.



Nell’ambito del piano di rinnovamento della flotta della Marina Militare, la cui prima tranche è stata avviata da tempo, l'OCCAR (Organisation Conjointe de Cooperation sur l’Armement, l’organizzazione internazionale di cooperazione per gli armamenti) ha ordinato un ulteriore Pattugliatore Polivalente d’Altura (PPA) al Raggruppamento Temporaneo di Impresa (RTI), costituito tra Fincantieri, mandataria, e Finmeccanica, mandante attraverso Leonardo, attivando la relativa opzione contrattuale e accorpando la produzione in un’unica fase, resa così immediatamente operativa.
Diventano così sette i pattugliatori PPA in ordine al RTI. I precedenti sei erano stati assegnati a maggio, e ulteriori tre unità sono ancora in opzione. La consegna del primo pattugliatore è prevista nel 2021. Le consegne dei successivi pattugliatori sono previste nel 2022, 2023, 2024 con due unità, 2025 e 2026.
Oltre ai pattugliatori PPA, è prevista la costruzione, già contrattualizzata nei mesi scorsi, di un’unità di supporto logistico (LSS, ovvero Logistic Support Ship) e di un’unità anfibia multiruolo (LHD, ovvero Landing Helicopter Dock), quest’ultima attraverso la forma di un contratto pubblico con l’Amministrazione della Difesa Italiana.
Il valore complessivo dei contratti assegnati al RTI raggiunge così un valore pari a circa 5,4 miliardi di euro, di cui la quota di Fincantieri è pari a circa 3,6 miliardi di euro, mentre quella di Finmeccanica ammonta a circa 1,8 miliardi di euro. Si completa l’assegnazione dei contratti operativi relativi alla prima tranche del programma pluriennale per il rinnovamento della flotta della Marina Militare (la cosiddetta “Legge navale”).
La caratteristica fondamentale comune a tutte e tre le classi di navi è il loro altissimo livello di innovazione che le rende estremamente flessibili nei diversi profili di utilizzo con un elevato grado di efficienza e di capacità di configurazione. In particolare queste unità presentano un doppio profilo di impiego (il c.d. dual use), quello tipicamente militare e quello per operazioni di protezione civile e soccorso in mare; in aggiunta hanno un basso impatto ambientale, attraverso avanzati sistemi di propulsione ausiliari a bassa emissione inquinante (motori elettrici) e di controllo degli effluenti biologici.
Il Raggruppamento Temporaneo di Impresa (RTI) è stato costituito secondo quanto previsto dall’accordo di collaborazione nel settore delle costruzioni di navi militari tra Fincantieri e leonardo - Finmeccanica siglato nell’ottobre 2014, all’interno del quale Fincantieri agisce da interfaccia unica verso il cliente, valorizzando, al contempo, l’offerta dei prodotti di Finmeccanica in ambito navale. Finmeccanica in base all’accordo, detiene la design authority dell’intero Sistema di Combattimento.
Oltre alla costruzione di queste unità presso i propri cantieri, Fincantieri fornirà il supporto al ciclo vita nei primi dieci anni, articolato in attività di logistica (corsi, ricambi, documentazione tecnica) durante la costruzione delle unità e ISS, In Service Support (attività manutentiva), sviluppata durante l’esercizio in post-consegna, nonché quella di componenti e macchinari navali realizzati dalla Direzione Sistemi e Componenti, quali linee d’assi, timoneria, eliche di manovra, pinne stabilizzatrici e altri impianti di movimentazione, e l’impianto di automazione e parte di forniture speciali per i PPA ad opera della controllata Seastema S.p.A.
Leonardo-Finmeccanica ha il ruolo di prime contractor per il sistema di combattimento e sta mettendo a punto i nuovi radar multifunzionali a facce fisse bi-banda X/C, i sistemi di comunicazione integrata di ultima generazione, i nuovi sensori elettro-ottici, la nuova direzione del tiro e l’innovativo Combat Management System ad architettura aperta. 




Uno dei prodotti più recenti di Leonardo è rappresentato dalla famiglia multifunzionale dei radar Kronos, in configurazione a faccia fissa e rotante – nelle bande di frequenza X, C e L, basate su tecnologia Leonardo GaAs e GaN. 




A questi sistemi si affiancano quelli per il controllo del tiro come il nuovo sistema NA30S MK2, caratterizzato da una antenna e un radar a doppia banda (X e Ka), in grado di gestire fino a tre armamenti.  Il nuovo radar bi-banda a quattro facce fisse basato su tecnologia AESA, grazie all'elevato livello di integrazione e scalabilità, è adatto all'installazione su differenti piattaforme navali garantendo migliori performance globali contro minacce aeree altamente manovranti e missili balistici. 



La re-configurazione e l'allocazione dinamica delle attività permettono di eseguire contemporaneamente funzioni di sorveglianza, tracciamento dedicato, guida missile, supporto al tiro e attacco in tutte le direzioni.  In particolare questi nuovi radar si basano sulla digitalizzazione dei segnali  e il puntamento elettronico del fascio, su nuovi algoritmi di schedulazione e integrazione con guerra elettronica, nonché su nuove modalità operative per sensori a facce fisse e rotanti.




Leonardo ha anche la responsabilità di tutti i sottosistemi - inclusi quelli di nuovo sviluppo realizzati dalle società OTO Melara (cannone 76mm sovraponte), WASS (cortina sonar trainata), MBDA (sistema di difesa anti-balistico) ed Elettronica (sistema di guerra elettronica) - e del supporto al ciclo di vita nei primi dieci anni (supporto logistico integrato e “in-service”).


Inoltre, Leonardo e Fincantieri svilupperanno insieme l’innovativo sistema denominato “Cockpit”, che consentirà, per la prima volta, di gestire in modo integrato le operazioni relative sia alla conduzione della nave sia al sistema di combattimento, con un numero ridotto di operatori grazie alle tecniche di “realtà aumentata”.




Caratteristiche delle unità

PPA – Pattugliatori Polivalenti d’Altura 

Il pattugliatore polivalente d’altura rappresenta una tipologia di nave altamente flessibile con capacità di assolvere molteplici compiti che vanno dal pattugliamento con capacità di soccorso in mare, alle operazioni di Protezione Civile, nonché, nella sua versione più equipaggiata, da nave combattente di prima linea. Sono infatti previste differenti configurazioni di sistema di combattimento: a partire da una versione “leggera”, relativa al compito di pattugliamento, integrata di capacità di autodifesa, fino a  una “completa”, equipaggiata con il massimo della capacità di difesa. Inoltre l’unità è in grado di impiegare imbarcazioni veloci tipo RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) sino a una lunghezza di oltre 11 metri tramite gru laterali o una rampa di alaggio situata all’estrema poppa:
  • 132,5 metri di lunghezza
  • Velocità oltre 33 nodi in funzione della configurazione e dell’assetto operativo
  • 171 persone di equipaggio
  • Dotata di impianto combinato diesel e turbina a gas (CODAG)
  • Capacità di fornire acqua potabile a terra
  • Capacità di fornire corrente elettrica a terra per una potenza di 2.000 kw 
  • 2 zone modulari a poppa e centro nave che permettono l’imbarco di svariate tipologie di moduli operativi/logistici/abitativi/sanitari containerizzati (in particolare la zona di poppa può ricevere e movimentare in area coperta fino a 5 moduli in container ISO 20” mentre la zona centrale fino 8 container ISO 20”).

I PPA saranno costruiti presso il Cantiere Integrato di Riva Trigoso e Muggiano con consegna prevista per la prima unità della classe nel 2021 mentre i successivi saranno consegnati nel 2022, 2023, 2024 con due unità, 2025 e 2026.

Fincantieri è uno dei più importanti complessi cantieristici al mondo e il primo per diversificazione e presenza in tutti i settori ad alto valore aggiunto, che in oltre 230 anni di storia della marineria ha costruito più di 7.000 navi. 

È leader mondiale nella costruzione di navi da crociera e operatore di riferimento in altri settori, dalle navi militari ai cruise-ferry, dai mega-yacht alle navi speciali ad alto valore aggiunto, dalle riparazioni e trasformazioni navali all’offshore. Il Gruppo, che ha sede a Trieste, conta complessivamente circa 21.600 dipendenti, di cui quasi 7.800 in Italia, e 21 stabilimenti in 4 continenti. Nel corso del 2013 il Gruppo ha perfezionato l’acquisizione di VARD, società che opera nella costruzione di mezzi di supporto alle attività di estrazione e produzione di petrolio e gas naturale quotata alla Borsa di Singapore. Fincantieri ha così raddoppiato le sue dimensioni, diventando il principale costruttore navale occidentale. Negli Stati Uniti opera tramite la controllata Fincantieri Marine Group (FMG). La società, che serve importanti clienti governativi fra cui la Marina Militare e la Guardia Costiera statunitense, conta tre cantieri (Marinette Marine, Bay Shipbuilding, Ace Marine), tutti situati nella regione dei Grandi Laghi. Negli Emirati Arabi, Fincantieri è presente con Etihad Ship Building, una joint venture insieme ad Al Fattan Ship Industries e Melara Middle East, i cui obiettivi sono la progettazione, produzione e vendita di differenti tipi di navi civili e militari oltre ad attività di manutenzione e refitting.
Leonardo - Finmeccanica è il principale gruppo industriale italiano, leader nel campo delle alte tecnologie, e si posiziona tra i primi dieci gruppi al mondo nel settore dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza. Quotata alla Borsa di Milano (FNC IM; SIFI.MI), con ricavi consolidati al 31 dicembre 2014 pari a circa 14 miliardi di euro, 273 sedi e siti operativi in 20 paesi, Finmeccanica è una realtà internazionale e multiculturale con una presenza significativa in quattro mercati domestici: Italia, Regno Unito, USA e Polonia. Tra le attività core business, i settori degli Elicotteri (ex AgustaWestland), dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza (ex Selex ES, DRS Technologies) e dell’Aeronautica (ex Alenia Aermacchi), cui si aggiunge un posizionamento significativo nello Spazio (Telespazio, Thales Alenia Space), nei Sistemi di Difesa (ex OTO Melara, WASS, MBDA) e nei Trasporti (Ansaldo STS, AnsaldoBreda).

La realtà virtuale prende forma per la prima volta in un curioso prototipo dal nome suggestivo: Sensorama.

La realtà virtuale prende forma per la prima volta in un curioso prototipo dal nome suggestivo: Sensorama.  Ideato nel 1957 per il cinema da Morton Heilig, il Sensorama era un affascinante macchinario in grado di riprodurre immagini stereo in 3D, vibrazioni, vento, sensazione tattile di movimento e persino dotata di un sistema per riprodurre i profumi, in modo da sollecitare anche la sensibilità olfattiva.
 

Sono passati sessant’anni dai primi tentativi di sperimentazione della cosiddetta “realtà virtuale” e oggi questa tecnologia è entrata nelle nostre vite e, soprattutto, nei nostri ambienti di lavoro, consentendoci di immergersi completamente in un ambiente tridimensionale, di interagire ed esplorarlo, come se ci si trovasse al suo interno.
Sono infatti ormai sempre più numerosi gli impieghi della realtà virtuale, in particolar modo nel campo sanitario, dallo studio di immagini diagnostiche in 3D alla simulazione di interventi complessi,  passando nei settori creativi e di intrattenimento, come la progettazione di edifici e di giochi e, infine, nell’industria manifatturiera e nei  servizi di manutenzione e di addestramento del personale.
Ed è proprio l’industria manifatturiera uno dei maggiori utilizzatori di tecniche di realtà virtuale, soprattutto le aziende dove si investe costantemente in nuove tecnologie, con l’obiettivo di creare soluzioni innovative per progettare sistemi, velivoli, radar. Tramite queste tecnologie gli ingegneri sono in grado di realizzare dei prototipi virtuali per individuare possibili errori già nella fase progettuale, introducendo eventuali modifiche o correzioni prima di iniziare la fase di produzione, generando così un notevole risparmio economico. Altrettanto efficace l’impiego della realtà virtuale durante la fase della manutenzione,  che consente la riduzione degli interventi e la rapida risoluzione di possibili conflitti o guasti.




Un ponte di comando di una nave multiruolo all’interno del quale muoversi e sperimentare, attraverso la realtà virtuale, sistemi e sensori di nuova generazione: è HOPLITE (Highly OPerational Laboratory for Integration Testing and Evaluation), un innovativo “test bed navale integrato”, combinazione di prototipo fisico e virtuale,  realizzato da Leonardo. Il dimostratore consente la simulazione della gestione integrata delle operazioni di conduzione della nave e del sistema di combattimento tramite un cockpit virtuale integrato per la gestione completa dell’ unità navale,  nonché l’integrazione fisica e funzionale dei sensori  radar, EO e di comunicazione oltre all’interazione con la sovrastruttura.
All’interno della sala di comando di HOPLITE è possibile, indossando un visore con sensori giroscopici e grazie all’ausilio di tecnologie di realtà aumentata, osservare il funzionamento dei nuovi radar multifunzionali a facce fisse e a doppia banda, dei sensori di individuazione amico-nemico e all’infrarosso per la ricerca e il tracciamento dei bersagli, nonché degli avanzati  sistemi di comunicazione integrata radio e satellitare.
All’interno di HOPLITE  troviamo il nuovo Combat Management System, caratterizzato da un’architettura aperta, modulare e riconfigurabile in base alla tipologia di missione, che rappresenta il vero e proprio centro di comando e controllo della nave.
HOPLITE riproduce parte della sovrastruttura (Integrated Mast) della nuova unità navale PPA (Pattugliatori Polivalenti d’Altura) della Marina Militare italiana. Leonardo è infatti responsabile dell’intero sistema di combattimento  oltre che della fornitura e integrazione di tutti i sistemi a bordo delle nuove unità che rinnoveranno la flotta nazionale . Le nuove navi PPA sono unità di concezione innovativa per sorvegliare e controllare gli spazi marittimi d’interesse nazionale, vigilare sulle attività marittime ed economiche, concorrere alla salvaguardia dell’ambiente marino, supportare operazioni di soccorso alla popolazione colpita da calamità naturali.

Anche l’addestramento manutentivo ed operativo è realizzato in un ambiente virtuale immersivo denominato MORPHEUS, in cui gli operatori e i manutentori possono esercitarsi nelle procedure operative e di manutenzione, utilizzando una fedele rappresentazione virtuale degli apparati, come se operassero nell’ambiente reale.
In particolare, HOPLITE è stato realizzato dalla Divisione Elettronica Terrestre e Navale di Leonardo presso il centro di integrazione navale situato nella sede di Arco Felice (Napoli). La struttura metallica che contiene tutti i sistemi che compongono il cockpit della nave, è completamente smontabile e rivestita in pannelli realizzati in materiale composito. La realizzazione del  prototipo virtuale ha consentito di effettuare tutte le validazioni ergonomiche e il corretto posizionamento dei sensori, prima di attuare scelte definitive per la realizzazione dei sistemi navali.
Con una leadership più che cinquantennale e sistemi installati sulle navi di oltre 40 Marine Militari di vari paesi nel mondo, Leonardo è un player di riferimento in grado di fornire soluzioni complete per la gestione delle missioni navali che integrano più tipologie di sensori tra cui radar, sistemi elettronici e d’arma, elicotteri e velivoli anche a pilotaggio remoto. I prodotti offerti sono in grado di soddisfare tutti i requisiti adattabili a scenari di missione in continua evoluzione, per qualunque tipologia di nave, di qualunque classe e tonnellaggio: dalle piccole motovedette ai dragamine, fino alle grandi portaerei.




Per le nuove navi PPA (Pattugliatori Polivalenti d’Altura) Leonardo, responsabile del Sistema di Combattimento completo della nave, fornisce  il Combat Management System di nuova generazione ad architettura aperta, modulare e riconfigurabile, progettato per essere un sistema C4I completo con accesso ai servizi di rete della coalizione così come a quelli strategici nazionali. Nella plancia è previsto il cockpit integrato, un innovativo sistema realizzato insieme a Fincantieri, che consentirà per la prima volta la gestione integrata delle operazioni relative sia alla conduzione della nave sia al sistema di combattimento, impiegando un numero ridotto di addetti, grazie anche all’utilizzo di tecnologie di realtà aumentata.

I nuovi sistemi forniti da Leonardo includono:
  • il radar di controllo del tiro multisensore bi banda (X e Ka)  , che consente la guida della munizione DART, 
  • il KRONOS dual band radar multifunzionale Active Electronically Scanned Array a quattro facce fisse nelle bande C e X, 
  • il radar di sorveglianza aerea e di superficie LPI SPS732, 
  • sensori IFF (Identification Friend or Foe) di nuova generazione con antenna circolare, 
  • e l’innovativo IRST (InfraRed Search and Track) statico, un sensore all’infrarosso per la ricerca e il tracciamento di bersagli, basato su molteplici teste ottiche non rotanti, distribuite sui quattro lati della nave per garantire una visione a 360 gradi, senza soluzione di continuità.

I pattugliatori verranno anche dotati di un sistema di comunicazioni integrato che include, insieme ai sistemi satellitari multibanda, anche le nuove Software Defined Radio. 

Sempre per i pattugliatori polivalenti d’altura, , il più avanzato a livello mondiale nel settore dei cannoni navali di grosso calibroLeonardo fornirà il cannone 127/64 LW, grazie alla combinazione di quattro elementi – torre, sistema automatico di alimentazione munizionamento (AAHS), sistema di pianificazione di missioni di supporto di fuoco (NFCS) e munizione Vulcano. Quest’ultima è una munizione sottocalibrata, sviluppata in due varianti principali: una guidata (GLR) a più lunga gittata (100 km) per compiti antinave o per il tiro di precisione contro bersagli terrestri, e una non guidata (BER), dotata di spoletta multifunzione e che può raggiungere i 60 km.  

Nel campo dei medi calibri, sulle PPA sarà installata la nuova versione Sovraponte del cannone 76/62 che, nella sua tipica funzione multi ruolo, potrà essere utilizzato contro bersagli aerei, navali, terrestri e asimmetrici. La versione Sovraponte sarà dotata del kit Strales per l’uso delle munizioni guidate DART (Driven Ammunition Reduced Time Of Flight). Nell’ambito dei piccoli calibri, saranno installate torrette navali da 25mm remotizzate, utilizzabili per la protezione ravvicinata di unità maggiori o, quando installate su unità minori, per impiego nelle operazioni d'interdizione del traffico marittimo e lotta al contrabbando. Sulle PPA versione completa sarà installato il lanciatore ODLS 20 (OTO Decoy Launching System) a controllo remoto il cui ruolo principale è fornire alla nave una difesa passiva dai radar e dai missili dotati di seeker IR, ma anche decoy ASW (Anti Submarine Warfare). Per i Pattugliatori Leonardo fornirà inoltre il sistema di lancio siluri, l’Underwater Telephone, il Bathy Termograph Unit e il Diver Detection Sonar.




Infine, MBDA fornirà il sistema di difesa aerea SAM e/o il sistema anti-nave TESEO MK.2 EVOLVED, a seconda della configurazione della PPA. Nel caso delle PPA in configurazione “leggera”, ad esempio, è prevista al momento solo la predisposizione (“Fitted For”) per una futura installazione di sistemi missilistici di difesa aerea e anti-nave.

ENGLISH

The Paolo Thaon di Revel class (also known as PPA for "Pattugliatore Polivalente d'Altura") is a class of multipurpose offshore ships built by Fincantieri for the Italian Navy.

The first three units received the following names:
  • Paolo Thaon Di Revel;
  • Francesco Morosini;
  • Raimondo Montecuccoli.

It is planned to replace four Soldati class light patrol frigates and eight Minerva class corvettes between 2021/2035. As part of the 2014 Naval Law, a total of sixteen ships are planned and as of 2019 seven vessels have been financed with three more on option.
The class, designed with a high level of modularity and automation, will be delivered in a full, a light+ and a light configuration in terms of different sensors and equipments embarked and can perform multiple functions, ranging from patrol with sea rescue capacity to civil protection operations and, in its most highly equipped version, first line fighting vessel.
According to RID, the Italian Navy ordered the new MBDA TESEO MK/2E heavy-duty missile (TESEO "EVO"), a long-range anti-ship missile with also strategic land attack capability. The missile will have a new terminal "head" with dual RF seeker (Radio Frequency) and, presumably, date the need to even attack ground targets, IIR (Imaging IR). Compared to the predecessor OTOMAT/TESEO, the TESEO "EVO" MK/2EVOLVED has a double range or more than 360 km. Former OTOMAT is accredited for a range of action of more than 180 km.

(Web, Google, Wikipedia, Leonardo, Giorgio Arra, You Tube)












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