martedì 13 febbraio 2024

CRISI DEL MAR ROSSO - “Operazione Prosperiy Guardian": il DDG HMS DIAMOND, in sosta a Gibilterra, mostra i segni dei droni degli Houthi abbattuti senza troppe “cerimonie”.







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L'HMS Diamond, che era rimasta per mesi vicino allo stretto di Bab el-Mandeb mentre gli Houthi nello Yemen attaccavano ripetutamente le navi mercantili occidentali che attraversavano la regione, ora mostra segni dei duri combattimenti anti-missile e anti-droni.


Il caccia Type 45 della Royal Navy è arrivato l’altro giorno a Gibilterra dopo aver lasciato l’area della crisi. È stata avvicendata nel Mar Rosso dalla fregata Type 23 HMS Richmond che ora funge da principale contributo della ROYAL NAVY britannica all'operazione Prosperity Guardian.










Le immagini sono state scattate da Michael Sanchez che segue da vicino gli avvenimenti navali intorno a Gibilterra.

Durante la sua permanenza in quello che è diventato uno specchio d'acqua molto ostile, la Diamond ha abbattuto nove droni, alcuni dei quali sembravano aver preso di mira la nave stessa. I missili terra-aria Sea Viper (Aster 15-30) e i cannoni della nave hanno integrato la difesa missilistica per ingaggiare i droni ostili. L’attività di guerra è evidenziata dalle sagome dipinte sulle ali del ponte di comando del cacciatorpediniere britannico.
Gli esatti droni raffigurati non sono definitivi, ma rappresentano alcune configurazioni familiari agli esperti del settore. La tradizionale configurazione ad ala fissa con elica spingente, simile ai droni kamikaze di tipo Sammad, è mostrata in sette sagome. Un altro disegno mostra un drone kamikaze con ala delta simile allo Shahed-136. 





C'è anche un contrassegno di quello che è probabilmente un più grande drone da ricognizione a doppio trave di coda, alcuni dei quali, secondo il comando centrale degli Stati Uniti, sono gestiti nella regione direttamente dall'Iran.
Il Ministero della Difesa ha affermato quanto segue sulle recenti azioni della HMS Diamond:
“Il cacciatorpediniere è stato preso di mira in tre attacchi separati da parte dei ribelli Houthi sostenuti dall’Iran, distruggendo con successo nove droni utilizzando il suo sistema missilistico e le sue armi Sea Viper di livello mondiale. Il Regno Unito continua a essere in prima linea nella risposta internazionale agli attacchi illegali degli Houthi contro le navi commerciali: partecipando all'operazione Prosperity Guardian, intercettando il contrabbando di armi verso lo Yemen, imponendo sanzioni per chiedere conto ai membri degli Houthi e conducendo azioni necessarie e proporzionate e attacchi mirati contro obiettivi militari Houthi nello Yemen”.




I cacciatorpediniere Type 45 della Royal Navy sono ora pronti a ricevere nei cantieri britannici a nuove capacità di difesa antimissile balistica ATBM. 

La notizia di questo potenziamento è arrivata nel vivo dell’azione, contro gli Houthi che hanno lanciato dozzine di missili balistici antinave contro le navi in transito nella regione. 
Sebbene i contrassegni degli abbattimenti in missione siano una pratica ben nota sugli aerei da combattimento e persino sulle unità di difesa aerea terrestri, è una pratica meno conosciuta sulle navi da guerra, ma certamente non è nuova ed ha una sua ricca tradizione.
La HMS Diamond ha lasciato il suo porto di Portsmouth a novembre e sta ora rientrando alla base: l’equipaggio ha molto di cui essere orgoglioso.




Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, TWZ, Wikipedia, You Tube)








































 

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