domenica 4 febbraio 2024

Forze terrestri russe o SV (in russo Сухопутные войска, Suchoputnye vojska) costituiscono l'esercito della Federazione Russa: gli MBT T-90M operativi in territorio ucraino potrebbero aver ricevuto proiettili innovativi “Telnik 3VOF128”. L’armamento missilistico dei T-90M “Vladimir” (in cirillico: Владимир).







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Le Forze terrestri russe o SV (in russo Сухопутные войска, Suchoputnye vojska) costituiscono l'esercito della Federazione Russa e assieme a Forze Aerospaziali, Forze missilistiche strategiche, Truppe aviotrasportate e Marina militare compongono le Forze armate russe. Istituite a partire dal 1991, sono le eredi naturali delle forze di terra sovietiche e sono solite includere nel proprio lignaggio anche l'Armata Rossa e l'Esercito imperiale russo.
Con compiti legati alla difesa dell'integrità del territorio della Federazione e la protezione degli interessi del Paese, a partire dagli anni duemila sono oggetto di un vasto ed impegnativo piano di riforma e riorganizzazione nonché di rinnovamento degli equipaggiamenti, venendo incluse in un sistema di programmi decennali di approvvigionamento degli armamenti. Il programma in corso, previsto per il decennio 2018-2027, prevede una spesa pari a 282 miliardi di dollari.
Caratterizzate da un inventario costituito da numerosi veicoli sovietici, nel 2020 la quota di mezzi e sistemi d'arma aggiornati ha raggiunto il 70% del totale.
Le riforme, portate avanti a partire dal 2010, hanno permesso alle condizioni generali di servizio dei soldati russi di migliorare il coordinamento e la gestione della forza armata. Ulteriori sforzi sono stati profusi per l'adeguamento della rete di stoccaggio e rifornimento, strutture abitative, cliniche ed uffici. A partire dal 2009 la ferma obbligatoria è diminuita da 24 a 12 mesi. Al 2021, le forze terrestri sono caratterizzate dalla presenza sia di coscritti che personale a contratto.

L’INTRODUZIONE IN SERVIZIO DEIGLI INNOVATIVI PROIETTILI "Telnik 3VOF128"

Tra alcuni addetti ai lavori, circolano voci secondo cui tutti gli M.B.T. russi T-90M Proryv di stanza in Ucraina sono armati con gli innovativi proiettili per carri armati Telnik 3VOF128. 



Mosca, però, mantiene come al solito uno stretto riserbo su questo tema. È interessante notare che lo scorso ottobre 2023 sono emerse prove dell'utilizzo dei proiettili Telnik in Ucraina. 
Al contrario, nell’ottobre dell’anno precedente, Mosca aveva ufficialmente riconosciuto l’uso dei proiettili Telnik, avvertendo che non erano ancora in dotazione su tutti i carri armati T-90. Questa rivelazione è stata successivamente confermata dal generale russo Oleg Salyukov,  attuale comandante in capo delle forze di terra. 
Secondo quanto riferito dai media, gli equipaggi dei T-90M russi, operanti in prima linea, utilizzano i nuovi proiettili ad alto esplosivo 3VOF128 Telnik nelle loro operazioni di combattimento volte a indebolire le truppe di fanteria ucraine. Questi proiettili sono noti per le modalità di esplosione producendo schegge di disintegrazione a raggiera, che lanciano submunizioni predeterminate nella detonazione aerea, devastando in modo significativo le truppe nemiche.
In una dichiarazione dello scorso anno, Salyukov ha dichiarato che i carri armati T-90M hanno migliorato la loro efficacia in combattimento contro le forze nemiche con l'introduzione degli innovativi proiettili ad alto esplosivo Telnik dotate di sub-munizioni preformate e sono progettate per esplodere in un punto predeterminato lungo il loro percorso. 
L’impiego di queste armi ad alta tecnologia comporta un processo complesso. Comprende un computer balistico per ogni MBT personalizzato, studiato appositamente per questo tipo di tiro e per il suo profilo balistico, un dispositivo per fornire informazioni sulle munizioni, un sistema di collegamento e, naturalmente, il colpo 3VOF128 Telnik da 125 mm che contiene un proiettile a frammentazione progettato per esplodere a mezz'aria lungo la sua traiettoria. 
La capacità del Telnik contro i soldati nemici è devastante. I rapporti suggeriscono che è 6-8 volte più potente del tradizionale proiettile a frammentazione ad alto esplosivo 3OF26.
La distanza che i detriti del proiettile del carro possono percorrere è fortemente influenzata dal design e dalle dimensioni del proiettile stesso; ciò significa che anche se non si è sulla linea diretta del fuoco, è possibile comunque essere in pericolo a causa delle schegge. Data la velocità con cui questi frammenti possono viaggiare, mettersi al riparo o proteggersi può rappresentare una sfida significativa. 


Fonti informate rivelano il proiettile “3VOF128 Telnik”, dopo l’esplosione, copre un'area con 5,4 kg di detriti e frammenti pre-formati, offrendo una copertura conica all'area del bersaglio. La massa e le dimensioni di questo proiettile corrispondono a quelle di un tipico proiettile da carro armato ca.125 mm, ad alto esplosivo ZOF26; ciò fornisce un'idea della potenziale minaccia che rappresenta.
È il caso di riflettere su come la frantumazione di tali proiettili possa portare danni tangibili e traumi psicologici a coloro che dovessero essere sottoposti a tale “trattamento”. 
L'esplosione improvvisa e potente, unita al percorso imprevedibile dei frammenti, può infondere sentimenti di smarrimento, disorientamento e caos. Quello che è ancora più preoccupante è che questa sofferenza psicologica potrebbe non essere temporanea ma di lunga durata, portando a condizioni di disturbo da stress post-traumatico.
Inoltre, la devastazione diffusa causata dai proiettili dei carri armati può compromettere seriamente il morale sia delle unità militari che dei comuni cittadini. È una chiara dimostrazione della forza travolgente e del potenziale distruttivo che è caratteristico della guerra di oggi.








Il T-90M “Vladimir” (in cirillico: T-90M Владимир)

L’MBT T-90M Proryv 3 è una versione presentata nel 2017 simile al T-90MS ma con molte modifiche, tra le quali: la corazza reattiva Relikt, un nuovo caricatore automatico, nuovo cannone 2A46M-4 125mm a canna liscia, una versione molto simile a quella usata sul T-14 Armata, nuovo motore V-92S2 diesel da 1.000cv.
L’arma arma preferita della versione aggiornata “T-90M” è anche il missile anticarro 9M119 Refleks-M o “AT-11B Sniper-B”.
Questo missile vanta una portata di circa 5 Km ed è progettato specificatamente per penetrare nelle corazzature più spesse, utilizzando un sistema di guida con raggio laser per garantire un puntamento preciso anche a distanze considerevoli. 



Il missile 9M119M Refleks-M o AT-11B Sniper-B è una versione aggiornata del missile Refleks originale, che offre un maggiore raggio d'azione fino a 6 Km. Le sue capacità perforanti potenziate lo rendono particolarmente efficace contro bersagli pesantemente corazzati.
Nell'arsenale del carro armato T-90M fa parte anche il missile 9M119 Svir o AT-11C Sniper-C.  Ciò che distingue questo missile vi è la capacità di abbattere elicotteri e aerei a bassa quota con una portata di circa 10 Km; questo missile utilizza un sistema di guida semiautomatico mediante comando-linea di vista che fornisce all'operatore il controllo diretto, guidando il missile verso il suo bersaglio tramite un joystick. 
Un'altra arma nell'inventario del carro armato T-90M è il missile 9M119M1 Invar-M  o AT-11 Sniper-BM che è progettato specificamente per colpire e demolire bersagli corazzati, con una portata fino a 5 Km. La sua caratteristica è una testata tandem che gli consente di penetrare nei sistemi di armatura reattiva comunemente presenti sui carri armati di oggi. Il sistema a guida laser del missile assicura una buona precisione.





Il T-90 “Vladimir” (in cirillico: T-90 Владимир) è un carro armato da combattimento di 3ª generazione, evoluzione del T-72B, sviluppato dalla Uralvagonzavod per soddisfare le necessità difensive delle forze armate russe con le quali presta servizio ininterrottamente dal 1993. Inizialmente denominato T-72BU o, alternativamente, Objekt 188, per non comprometterne il potenziale commerciale si decise di cambiarne il codice di designazione in T-90 a seguito delle prestazioni tutt'altro che brillanti offerte dai T-72 del Kuwait e dell'Iraq nel corso della prima guerra del Golfo.
Primatista mondiale di vendite dal 2001 al 2010, complice il mastodontico ordine avanzato dal Ministero della difesa indiano, il T-90 ha ricevuto il battesimo del fuoco nel corso della seconda guerra cecena del 1999 ed è stato impiegato attivamente nel corso della guerra civile siriana dall'esercito regolare di Damasco.
In servizio presso numerose forze armate delle regioni asiatiche e medio-orientali, a seguito della scomparsa di Vladimir Potkin, suo capo progettista, il governo della Federazione Russa ha ufficialmente concesso l'appellativo Vladimir al mezzo.
Negli anni 2010 è stata sviluppata per l'esercito russo una versione profondamente aggiornata chiamata T-90M, anche nota in patria come Prorvij-3, dotata degli stessi sistemi di puntamento, cannone e corazza reattiva del T-14 Armata. Tale versione è entrata in servizio nell'aprile 2020 presso la divisione corazzata Taman.

Storia

All'inizio degli anni '80, l'ufficio di progettazione UVTZ (Uralvagonzavod) a Nizhny Tagil iniziò a sviluppare nuovi ammodernamenti per il carro T-72. Nel 1985 fu selezionato il T-72B (Oggetto 184), equipaggiato con il sistema di protezione dinamica "Kontakt" ed il sistema d'arma guidato 9K120 "Svir". Tuttavia, la macchina non venne trovata soddisfacente in quanto il T-72, rispetto ad altri carri armati sovietici dello stesso periodo, era dotato di un sistema di controllo del fuoco semplificato 1A40 / 1A40-1 per mantenerne bassi i costi di produzione e semplificare l'addestramento degli equipaggi.
Ciò spinse allo sviluppo di un nuovo carro, denominato internamente "Object 188", dove l'enfasi principale venne posta sull'aumento dell'efficacia in combattimento portando il futuro T-90 al livello del T-80U in termini di efficienza di tiro. Venne pertanto selezionato il sistema di controllo del fuoco Irtysh 1A45, installato in serie sui carri armati T-80U dal 1985, ed un caricatore automatico già in uso sul T-72B.
Nel 1989, il carro armato "Object 188" è entrato in fase di test di stato, in cui dimostrò elevata affidabilità lungo i 14.000 km previsti, percorsi senza incidenti o guasti di rilievo. Di conseguenza, la Commissione di Stato raccomandò il carro Oggetto 188 per l'adozione. Il collasso dell'economia sovietica nel 1991, ritardò l'ingresso in produzione di 3 anni: i primi T-90 uscirono dalla catena di montaggio della Uralvagonzavod solo a novembre 1992. Al 1998, non erano stati prodotti più di 150 carri di serie di cui 107 distribuiti al Distretto Militare dell'Estremo Oriente.
Nel 1999 ha fatto la prima apparizione un nuovo modello di T-90, la versione A, con una nuova torretta.
Nel 2006 si contavano 272 carri T-90 in servizio con l'Esercito russo, inquadrati nella 5ª Divisione Carri della Guardia del Distretto Militare della Siberia e 7 T-90 nella Fanteria di Marina. Nel corso del 2008 60 nuovi T-90 sono stati distribuiti all'Esercito russo.
La versione T-90S è in servizio anche nell'Esercito indiano e la produzione su licenza indiana ha avuto inizio nel 2006-2007. Nel 2001 l'India ha comprato 310 T-90S dalla Russia. I T-90 sono stati fabbricati dalla Uralvagonzavod e i motori dalla fabbrica di trattori di Chelyabinsk. Il T-90 è stato scelto perché è uno sviluppo diretto del T-72 che l'India già possedeva, quindi per facilitare produzione e addestramento. L'affare siglato tra Russia e India è costato 750 milioni di dollari americani e l'India ha voluto il trasferimento delle tecnologie del T-90 sul proprio territorio. Esiste anche una versione indiana del T-90S, realizzata con l'ausilio russo e francese e chiamata Bhishma.
Nel 2011 è stata svelata una nuova evoluzione del T-90 creata principalmente per l'export e per ammodernare quelli già presenti tra le file dell'Esercito russo. Il T-90MS (versione export) o T-90AM (versione per l'Esercito russo).
Nel 2020, a seguito del mutamento dei rapporti con l'Occidente nel corso degli anni 2010, è entrato in servizio presso le forze armate russe il T-90M, dotato di nuovi propulsori, armamento, corazza e sistemi digitali impiegati sul carro di quarta generazione T-14 Armata.
Al giugno 2021, risultavano consegnati 30 esemplari.

Design

Armamento

L'armamento principale del T-90 è il cannone a canna liscia 2A46 M da 125 mm. Questa è una versione altamente modificata del cannone anticarro Sprut ed è lo stesso cannone utilizzato come armamento principale sui carri armati della serie T-80. Può essere sostituito senza smontare la torretta interna ed è in grado di sparare munizioni perforanti da scarto stabilizzate con pinne (APFSDS), anticarro ad alto esplosivo (HEAT-FS) e munizioni ad alta frammentazione esplosiva (HE-FRAG), come così come i missili guidati anticarro 9M119M Refleks. Il missile Refleks ha una guida semiautomatica del raggio laser e una testata HEAT tandem a carica cava. Ha una portata effettiva da 100 ma 6 km e impiega 17,5 secondi per raggiungere la portata massima. I Refleks possono penetrare per circa 950 millimetri (37 pollici) di armatura d'acciaio e possono anche ingaggiare bersagli aerei a bassa quota come elicotteri. 
La mitragliatrice pesante antiaerea NSV da 12,7 mm ( 12,7 × 108 ) controllata a distanza può essere azionata dall'interno del carro armato dal comandante e ha una portata di 2 km e una velocità di fuoco ciclica di 700-800 colpi al minuto con 300 colpi disponibile (l'NSV è stato sostituito dalla mitragliatrice pesante Kord alla fine degli anni '90). La mitragliatrice coassiale PKMT da 7,62 mm ( 7,62 × 54 mmR ) pesa circa 10,5 kg mentre la scatola delle munizioni trasporta 250 colpi (7.000 colpi trasportati) e pesa altri 9,5 kg. 
Come altri moderni carri armati russi, il 2A46M nel T-90 è alimentato da un caricatore automatico che elimina la necessità di un caricatore manuale nel serbatoio e riduce l'equipaggio a 3 (comandante, artigliere e autista). Il caricatore automatico può trasportare 22 proiettili pronti al fuoco nella sua giostra e può caricare un proiettile in 5-8 secondi.  È stato suggerito che i caricatori automatici sui moderni carri armati T-90 siano stati modificati per sfruttare le munizioni più recenti come il 3BM-44M APFSDS, che come l' M829A3 statunitense penetra meglio nella corazza rispetto ai precedenti proiettili più corti. I proiettili HEAT che possono essere sparati dal 2A46M includono il 3BK21B (con un rivestimento di uranio impoverito), 3BK29 (con una penetrazione accreditata di 800 mm di equivalenza RHA) e il 3BK29M (con una testata a carica triplo tandem). Inoltre il T-90 è dotato del sistema di impostazione della miccia spoletta Ainet che consente al carro armato di far esplodere 3OF26 proiettili HE-FRAG a una distanza specifica dal carro armato determinata dal telemetro laser dei cannonieri, migliorando le sue prestazioni contro elicotteri e fanteria.  Campo di tiro preciso dell'HE-Frag-FS 10 km, APFSDS 4 km. 
Il sistema di controllo del fuoco del T-90 ha mostrato le seguenti caratteristiche delle riprese in combattimento durante i test di stato. Bersagli pesantemente corazzati a distanze fino a 5 km sono stati colpiti dal carro armato T-90 in movimento (fino a 30 km/h) con un'alta probabilità di essere colpiti al primo colpo. Durante i test di stato hanno effettuato 24 lanci di missili a distanze di 4-5 km e tutti hanno colpito il bersaglio (tutti i lanci di missili sono stati effettuati da professionisti inesperti). Un artigliere esperto a velocità di 25 km/h ha colpito 7 veri bersagli corazzati situati a distanze di 1.500–2.500 me 54 secondi. 
Il sistema di controllo del fuoco sul T-90 include il sistema di avvistamento diurno e notturno PNK-4S/SR AGAT montato presso la stazione dei comandanti che consente il rilevamento notturno di un bersaglio delle dimensioni di un carro armato a distanze comprese tra 700 e 1100 metri a seconda della versione di la vista. I primi modelli del T-90 erano dotati del mirino TO1-KO1 BURAN, ma i modelli successivi (T-90S) sono stati aggiornati per utilizzare il mirino per imaging termico ESSA, che consente di sparare con precisione a una distanza di 5.000-8.000 m utilizzando il CATHERINE -Telecamera termica FC prodotta da Thales Optronique. L'artigliere è inoltre dotato del sistema di avvistamento diurno 1G46 che include un telemetro laser, guida missilisticacanale e consente di rilevare e ingaggiare bersagli delle dimensioni di un serbatoio da 5 a 8 chilometri (da 3,1 a 5,0 mi). L'autista utilizza un mirino diurno e notturno TVN-5.  Nel 2010, la Russia ha iniziato la produzione su licenza di termocamere Catherine FC sviluppate da Thales per i carri armati T-90M, ha affermato un quotidiano russo. Queste termocamere sono presenti anche sul T-90M "Bhishma" costruito in India su licenza. 
Nel 2012 è stato presentato al pubblico il campione combinato di fabbricazione russa del sistema di avvistamento di supervisione del comandante T01-K04DT/Agat-MDT. Secondo Krasnogorsky Zavod (impianto), Agat-MDT ha la possibilità di essere installato (per un'ulteriore modernizzazione) alla vista del formato UPF domestico di nuova concezione 640 × 512 per 15 micron, che è possibile in futuro estendere la gamma di identificazione del bersaglio di notte a 3,5 — 4,0 km senza modifiche della vista.  Nel 2016, lo stabilimento di Krasnogorsk ha terminato di testare il sistema di avvistamento del cannoniere per la visione notturna Irbis-K per il T-80 U e il T-90, con le prime consegne nel 2018. Il completamento dell'Irbis-K, il primo mirino termico a matrice di mercurio-cadmio-telluride (MCT) prodotto in Russia, colmerà un divario con i principali paesi della NATO in quest'area. L'Irbis-K è in grado di identificare bersagli a distanze fino a 3.240 metri sia di giorno che di notte. 
Il dispositivo di imaging termico di fabbricazione russa non solo significava che i carri armati russi non avrebbero più dovuto essere equipaggiati con parti estere, ma significava anche che la modernizzazione completa dei carri era più economica. Inoltre, nei prossimi anni non ci sarà alcuna diminuzione della domanda per il T-72 e il T-90. Il nuovo mirino per la visione termica del cannoniere Irbis-K e il sistema combinato di avvistamento e osservazione del comandante Agat-MDT possono essere forniti alle versioni aggiornate T-72, T-80 e T-90 (T-72B3M, T-80BVM, T- 90M...), in sostituzione della termocamera Catherine-FC di Thales.

Mobilità

Il motore principale è il motore diesel V-92S, costruito nel ChTZ. Diversi modelli del carro T-90 sono spinti da vari motori nei suoi modelli iniziali, come il motore a pistoni V-12 a quattro tempi V-84MS da 618 kW (840 hp), motori potenziati da 1.000 hp (750 kW) e 1.250 hp (motori da 930 kW) realizzati da Uralvagonzavod e consegnati da Chelyabinsk Tractor Plant. Il Т-90S con motore da 1.000 CV (750 kW) può raggiungere una velocità massima di 60 km/h su strada e fino a 45 km/h su terreni accidentati. Il carro T-90 ha la tipica disposizione della trasmissione, con motore e trasmissione posizionati posteriormente. I motori da 1.000 CV (750 kW) sono V-92 quattro tempi, 12 cilindri, multi-carburante diesel mentre il motore da 1.250 CV (930 kW) è V-96. La versione da esportazione del T-90, ovvero il T-90S modificato, è dotata di un motore diesel multi-carburante da 1.000 CV (750 kW) con turbocompressore. Il carro è inoltre dotato di un sistema di climatizzazione per il lavoro in zone ad alta temperatura. 

Protezione

Il T-90 è dotato di un sistema di protezione "a tre livelli". Il primo livello è l' armatura composita nella torretta, costituita da un guscio dell'armatura di base con un inserto di strati alternati di alluminio e plastica e una sezione a deformazione controllata. 
Il secondo livello è Kontakt-5 ERA di terza generazione (armatura reattiva esplosiva) che degrada significativamente il potere di penetrazione delle munizioni APFSDS a energia cinetica; questi blocchi ERA conferiscono alla torretta il suo caratteristico aspetto angolato a "conchiglia". I mattoni ERA si trovano anche sul tetto della torretta e forniscono protezione dalle armi di attacco dall'alto. Il pacchetto dell'armatura anteriore della torretta, oltre all'ERA e alla placcatura in acciaio, contiene un riempitivo composito di armatura composita russa inserita tra le piastre di acciaio superiore e inferiore. L'armatura composita si traduce in un peso inferiore e una migliore protezione rispetto alla corazza in solo acciaio. 
Il terzo livello è una suite di contromisure Shtora-1 (in russo: Штора-1 o "cortina" in inglese), prodotta dalla russa Elektromashina. Questo sistema include due " dazzler " elettro-ottici/IR (cioè jammer a infrarossi attivi) sulla parte anteriore della torretta (che dà i distintivi "occhi rossi"), quattro ricevitori di allarme laser, due sistemi di scarica di granate 3D6 "smoke" e un sistema di controllo computerizzato. Lo Shtora-1 avverte l'equipaggio del carro armato quando il carro armato è stato " agganciato " da un laser di guida dell'arma e consente all'equipaggio di uccidere la torretta per affrontare la minaccia. Il jammer a infrarossi, il TShU1-7 EOCMDAS, blocca il sistema di guida semiautomatico command to line of sight (SACLOS) utilizzato da alcuni missili guidati anticarro. Le granate fumogene vengono lanciate automaticamente dopo che lo Shtora rileva che è stato agganciato da laser ostile. Le granate fumogene vengono utilizzate per mascherare il carro armato da telemetri laser e designatori, nonché dall'ottica di altri sistemi d'arma. I carri armati indiani T-90S non sono equipaggiati con la suite di contromisure Shtora-1.  Saranno equipaggiati con il sistema di difesa elettronica terrestre LEDS-150.
Oltre ai sistemi di protezione passiva e attiva, il T-90 è dotato anche di apparecchiature di protezione nucleare, biologica e chimica (NBC), spazzamine KMT e un sistema automatico di soppressione degli incendi. Sul T-90 può essere installato anche il sistema EMT-7 di contatore elettromagnetico.  L'EMT-7 emette un impulso elettromagnetico per disabilitare le mine magnetiche e interrompere l'elettronica prima che il tank le raggiunga. La suite di riduzione della firma Nakidka è disponibile anche per il T-90. Nakidka è progettato per ridurre le probabilità che un oggetto venga rilevato dall'infrarosso, bande termiche, radar-termiche e radar . 
Durante un test condotto dall'esercito russo nel 1999, il T-90 è stato esposto a una varietà di munizioni RPG, ATGM e APFSDS. Quando equipaggiato con Kontakt-5 ERA, il T-90 non poteva essere penetrato da nessuno degli APFSDS o ATGM utilizzati durante la prova e ha superato un T-80U che ha anche preso parte.  Durante le operazioni di combattimento in Daghestan, ci sono state testimonianze di un T-90 che ha subito sette colpi da giochi di ruolo e che è rimasto in azione. 
T-90M e T-90MS montano la più avanzata ERA "Relikt". Relikt difende dalle testate tandem, riducendo al contempo la penetrazione dei proiettili APFSDS di oltre il 50 percento. Può essere installato al posto di Kontakt-1 o Kontakt-5.
La torretta T-90A / T-90S utilizza una lega di acciaio più resistente, che fornisce un aumento di circa + 10-15% del livello di protezione dato dagli elementi in acciaio dell'armatura; poiché l'array da molti aspetti non è interamente in acciaio, l'aumento complessivo della protezione è inferiore a questo margine su queste aree. 

Il sistema reattivo Kontakt-5

La corazza reattiva (EDZ, elementy dinamcheskoi zashchity, "elementi di protezione dinamica”) di 3ª generazione Kontakt-5 copre tutta la parte frontale e la prima parte delle gonne dei T-90. La torretta del carro si trova centrata in mezzo allo scafo ed è ricoperta da "piastre" di corazza reattiva. Questa corazza dà alla torretta una forma molto poligonale. Le "piastre" di ERA proteggono il carro da molti tipi di proiettili annullando l'effetto delle cariche cave (HEAT), tranne nel caso che queste ultime siano di doppia testata. La corazza reattiva Kontakt-5 funziona efficacemente anche contro proiettili a energia cinetica, uranio impoverito compreso, annullandone completamente l'effetto.
Tuttavia non è adatta ad essere utilizzata quando il carro è circondato da fanti amici, perché l'eventuale esplosione di una piastra causerebbe la morte o il ferimento degli uomini presenti nei dintorni.
La Kontakt-5 aggiunge alla corazza passiva del carro uno spessore equivalente in acciaio omogeneo di:
  • 250 mm contro gli APFSDS;
  • 600 mm contro gli HEAT.
Durante dei test condotti in Russia nell'ottobre 1999, un T-90 equipaggiato con Kontakt-5 è stato colpito più volte da vari RPG, ATGM e proiettili APFSDS. I risultati hanno mostrato che il carro non poteva essere penetrato da ATGM o APFSDS, al contrario del T-80U che è stato più volte perforato.
La corazzatura ha permesso a un T-90 colpito sette volte da RPG durante la guerra del Daghestan del 1999 di non subire danni significativi e rimanere operativo.

Il sistema di difesa attivo Shtora-1

Lo Shtora-1 (russo: Штора-1, "cortina") è un sistema di protezione attiva, sviluppato dalla VNII Transmash di San Pietroburgo. Il sistema comprende:
  • Sistema di controllo computerizzato;
  • Due gruppi di lancia-fumogeni da 81 mm 3D6;
  • Due disturbatori radar IR ai lati del cannone;
  • Quattro sensori laser sul cielo della torretta.
Il sistema avvisa, con luci e suoni, l'equipaggio del carro quando questo è inquadrato dalla guida laser di missili, in modo da far ruotare la torretta verso la minaccia. A questo punto il missile viene disturbato, se è a guida SACLOS, con segnali falsi dai sensori OTShU-1-7 ai lati del cannone. Ulteriore difesa può essere il lancio di fumogeni che nascondono il carro per 20 secondi ai telemetri laser e ad altri sistemi di mira.
I carri T-90S indiani sono sprovvisti dello Shtora.

Modelli:
  • T-90: versione base
  • T-90K: versione posto comando
  • T-90S: versione per esportazione del T-90, senza protezione attiva Shtora-1
  • T-90S Bhishma: versione su licenza del T-90S prodotta in India
  • T-90SK: versione posto comando del T-90S
  • T-90A: versione per l'Esercito russo con visore in torretta, motore V-92S2 e camera termica ESSA. Qualche volta questa versione è chiamata T-90 Vladimir o T-90M
  • T-90SA: modello per l'esportazione del T-90A
  • T-90SKA: versione comando del T-90SA;
  • T-90AM: versione aggiornata del T-90A presentata nel 2011, dotata di corazza reattiva Relikt, nuovo sistema di tiro, protezione attiva Shtora-1, un sistema APS Arena-3 ed una diversa disposizione dello scomparto munizioni;
  • T-90MS Tagil: versione aggiornata del T-90S presentata nel 2011;
  • T-90M Proryv 3: Versione presentata nel 2017 simile al T-90MS ma con molte modifiche, tra le quali: la corazza reattiva Relikt, un nuovo caricatore automatico, nuovo cannone 2A46M-4 125mm a canna liscia, una versione molto simile a quella usata sul T-14 Armata, nuovo motore V-92S2 diesel da 1.000cv. Secondo una stima nel 2018 400 T-90 risultavano essere disponibili per l'upgrade alla versione T-90M.

Varianti:
  • BREM-72: versione carro recupero;
  • BMR-3M: carro antimine;
  • IMR-2MA: veicolo da combattimento del genio;
  • MTU-90U: versione ponte trasportabile.



Ripensare la guerra, e il suo posto
nella cultura politica europea contemporanea,
è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti
a un disegno spezzato
senza nessuna strategia
per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.
Se c’è una cosa che gli ultimi eventi ci stanno insegnando
è che non bisogna arrendersi mai,
che la difesa della propria libertà
ha un costo
ma è il presupposto per perseguire ogni sogno,
ogni speranza, ogni scopo,
che le cose per cui vale la pena di vivere
sono le stesse per cui vale la pena di morire.
Si può scegliere di vivere da servi su questa terra, ma un popolo esiste in quanto libero, 
in quanto capace di autodeterminarsi,
vive finché è capace di lottare per la propria libertà: 
altrimenti cessa di esistere come popolo.
Qualcuno è convinto che coloro che seguono questo blog sono dei semplici guerrafondai! 
Nulla di più errato. 
Quelli che, come noi, conoscono le immense potenzialità distruttive dei moderni armamenti 
sono i primi assertori della "PACE". 
Quelli come noi mettono in campo le più avanzate competenze e conoscenze 
per assicurare il massimo della protezione dei cittadini e dei territori: 
SEMPRE!
….Gli attuali eventi storici ci devono insegnare che, se vuoi vivere in pace, 
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La difesa è per noi rilevante
poiché essa è la precondizione per la libertà e il benessere sociale.
Dopo alcuni decenni di “pace”,
alcuni si sono abituati a darla per scontata:
una sorta di dono divino e non, 
un bene pagato a carissimo prezzo dopo innumerevoli devastanti conflitti.…
…Vorrei preservare la mia identità,
difendere la mia cultura,
conservare le mie tradizioni.
L’importante non è che accanto a me
ci sia un tripudio di fari,
ma che io faccia la mia parte,
donando quello che ho ricevuto dai miei AVI,
fiamma modesta ma utile a trasmettere speranza
ai popoli che difendono la propria Patria!
Violenza e terrorismo sono il risultato
della mancanza di giustizia tra i popoli.
Per cui l'uomo di pace
si impegna a combattere tutto ciò 
che crea disuguaglianze, divisioni e ingiustizie.
Signore, apri i nostri cuori
affinché siano spezzate le catene
della violenza e dell’odio,
e finalmente il male sia vinto dal bene…

(Fonti: https://svppbellum.blogspot.com/, Web, Google, BulgarianMilitary, Wikipedia, You Tube)



























 

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