giovedì 31 ottobre 2019

Leonardo ha rivelato di recente la variante MPA dell'MC-27J ISR



Leonardo ha rivelato di recente la variante MPA dell'MC-27J ISR

Alla Balt Military Expo, la fiera della difesa navale, in Polonia, l'azienda italiana Leonardo ha presentato di recente un modello in scala che mostra un MC-27J ISR configurato come aereo da pattugliamento marittimo (MPA).
Il modello in scala presentato in fiera è dotato di 2 missili antinave MBDA MARTE ER per le missioni ASuW (anti-surface warfare) e di due siluri leggeri MU90 per la guerra anti-som (ASW).
Il MARTE ER rappresenta la terza generazione della famiglia di sistemi missilistici MARTE ed è derivato da MARTE MK2/S che è già in servizio con la Marina Militare Italiana sui suoi elicotteri NFH90 e AW101. La differenza principale tra i due è l'introduzione di un motore turbo al posto del motore a razzo.
Il missile MARTE ER sarà integrato su Eurofighter TYPHOON, C27J MPA e altri jet veloci.
Il progetto di MARTE ER tiene conto del fatto che MARTE MK2/S è già qualificato e installato su queste due piattaforme. 



Questo offre i seguenti vantaggi:
  • Stesse interfacce meccaniche, funzionali ed elettriche per elicotteri
  • Non sono necessarie modifiche hardware della piattaforma per gestire il missile MARTE ER, ma solo modifiche software al sistema di gestione dello Store Management System (SMS) per gestire le prestazioni a lungo raggio.
  • L’elicottero o l’aereo, con la nuova versione del software SMS, è in grado di operare sia con i missili MARTE MK2/S che MARTE ER.
  • Stesso supporto logistico, in termini di banchi, carrello e la maggior parte degli strumenti di movimentazione e manutenzione e pianificazione.

L'MC-27J è inoltre dotato di sensori dedicati alle missioni MPA: 
  • un radar Seaspray 7500 sotto il ventre, 
  • sistema EO/IR, 
  • antenne SIGINT/COMINT, 
  • un braccio rivelatore di anomalie magnetiche (MAD) nella coda 
  • e 6x fori sotto la fusoliera per dispiegare fino a 60x sonobuoys.

Secondo i rappresentanti dell'azienda, con questa configurazione l'MC-27J risponde ai requisiti MPA di diversi clienti, compresa una potenziale necessità in Polonia.

Questo MC-27J mantiene le sue caratteristiche di mission kit/pallet: 
  • Con un approccio di sistema modulare roll-on/roll-off; 
  • i kit di missione sono progettati per una modifica minima della cellula;
  • offrono costi operativi e di acquisizione notevolmente inferiori rispetto ad una piattaforma dedicata.

I rappresentanti della compagnia hanno sottolineato che l'aereo può essere riconfigurato in poche ore (non giorni) per diverse missioni.
Secondo Leonardo, i C-27J varianti raggruppati sotto il nome MC-27J sono progettati per affrontare gli scenari operativi attuali e futuri, che richiedono un velivolo multi missione flessibile, efficace ed efficiente, rapidamente riconfigurabile grazie a sistemi modulari roll-on/roll-off che di volta in volta possono essere: 
  • un C3-ISR (Command, 
  • Control, 
  • Communication, 
  • Intelligence, 
  • Surveillance and Reconnaissance), 
  • SIGINT (SIGnal INTelligence) 
  • o Fire Support asset.

Tra i sensori e le apparecchiature tipiche che possono essere installati sull'MC-27J in base alle specifiche esigenze del cliente:
  • 
Il radar di ricerca AESA Search, che fornisce capacità MP/SAR di livello mondiale tra i domini marittimi, terrestri e aerei.
  • Sistema elettro-ottico/infrarosso (EO/IR), in una piattaforma stabilizzata.
  • Misure di supporto elettronico (ESM) per rilevare, localizzare e identificare i bersagli che emettono radar, essenziali per le missioni ISR e ELINT, ma anche preziose per i compiti di MP, specialmente in aree ostili.
Mission System pallettizzato, rapidamente rimovibile, per gestire i sensori, analizzare le informazioni raccolte ed eseguire una vera e propria Data Fusion, fornendo sia agli operatori che ai piloti un quadro tattico complessivo dettagliato e in tempo reale.
  • Sistema di comunicazione avanzato collegato al sistema di missione, incluse radio VUHF aggiuntive, collegamenti dati e capacità SATCOM.
  • Gun Pallet: cannone ad alta precisione montata su un pallet standard 463L, in grado di sparare attraverso lo sportello posteriore di LH grazie ad un tappo di interfaccia canna porta cannone appositamente progettato.




Il Leonardo C-27J Spartan è un aereo da trasporto tattico di classe media. Il C-27J è una versione avanzata e aggiornata del G.222 (C-27A nell'USAF) prodotta da Leonardo (nome assunto da Finmeccanica dal 2017) precedentemente Alenia Aeronautica, con sistemi e motori Rolls Royce AE 2100-D2A 4,637 SHP ciascuno, simili a quelli del C-130J Super Hercules della Lockheed Martin. Inizialmente fu prodotto in collaborazione da Alenia Aeronautica e Lockheed Martin unite sotto la sigla LMATTS (Lockheed Martin/Alenia Tactical Transport Systems). La designazione del velivolo è stata mutuata da quella dei 10 G.222 acquisiti dalla United States Air Force nel 1990 come C-27A Spartan.
Il C-27J è stato acquistato oltre che dall'Aeronautica Militare Italiana anche da quella statunitense (ove vengono impiegati, oltre che presso lo Special Operation Command dell’Esercito, anche presso la Guardia Costiera), australiana, greca, bulgara, lituana, messicana, marocchina, rumena, chadiana, peruviana, slovacca e di un altro paese al momento non annunciato.

Tecnica

Rispetto al G.222 questo aeroplano presenta un peso massimo al decollo sensibilmente aumentato (da 28.000 kg a 31.800 kg), grazie anche alla nuova e più potente motorizzazione, pressoché identica a quella del C-130J (con eliche a scimitarra Dowty R-391), ed una suite avionica anch'essa installata sul C-130J: infatti, in fase di progettazione, è stato deciso di avere una forte intercambiabilità di parti tra i due velivoli, con un valore finale del 65%.
Il carrello di questa nuova versione è ad assetto variabile, per facilitare le operazioni di carico.
La versione ordinata dall'Aeronautica Militare è tra le più ricche, con strumentazione che comprende HUD, suite di autoprotezione che include sistemi per la difesa passiva contro missili terra-aria, sonda per rifornimento in volo.
Il C-27J è in grado di trasportare fino a 46 paracadutisti con equipaggiamento leggero o 34 completamente equipaggiati o fino ad un massimo di 60 soldati (36 barelle + 6 assistenti in configurazione MEDEVAC - evacuazione medica). L'aereo può altrimenti imbarcare fino ad 11,5 tonnellate di materiali. La sezione del vano di carico misura 2,60 mt in altezza e 3,33 mt in larghezza con capacità di 4.900 kg\m2. Il velivolo viene costruito negli stabilimenti Alenia di Torino-Caselle.
Questo aeromobile è inoltre l'unico della sua categoria in grado di effettuare vere e proprie manovre acrobatiche come looping e tonneau. Il 19 luglio 2011 con equipaggio del Reparto Sperimentale di Volo dell'Aeronautica Militare composto dai piloti maggiore Severino De Luca e maggiore Francesco Ferreri e dal tecnico primo maresciallo Ugo Sabeni, il C-27J Spartan è stato premiato per l'esibizione al RIAT 2011 di Fairford con i trofei As the Crow Flies per la migliore presentazione in volo e Douglas Bader per la miglior presentazione solista.
Nel luglio del 2015 Alenia Aermacchi ha annunciato di aver completato i test di volo per l'installazione di winglets che comportano un aumento delle prestazioni nelle fasi di decollo per effetto dell'aumento del rapporto tra portanza e resistenza dell’ala.




Impiego operativo

Lo Spartan è stato ordinato in 12 esemplari dall'Aeronautica Militare Italiana, in 8 esemplari (l'ordine iniziale era di 12 macchine) dalla Polemikí Aeroporía greca, in 3 esemplari dalla Karinės oro pajėgos lituana, in 3 esemplari (in origine l'ordine era di 5 macchine) dalla Bălgarski Voenno văzdušny sily bulgara, in 7 esemplari dalla Forțele Aeriene Române rumena e in 4 esemplari dalla Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Malikiyya al-Maghribiyya marocchina. Il 13 giugno 2007 un comunicato stampa di Finmeccanica ha annunciato la vittoria della gara per la fornitura alle forze armate statunitensi di 55 C-27J (anche se è già stata concessa l'autorizzazione ad acquistarne fino a 78) per un valore di 2,04 miliardi di dollari. Si tratta della prima fase di un ampio progetto che dovrebbe portare in 10 anni alla consegna di più di 200 velivoli per un valore stimato di circa 6 miliardi di dollari. Tuttavia il nuovo governo di Barack Obama ha ridimensionato il numero dei velivoli, prima a 38, poi a 21.
Nel 2011, 4 esemplari sono stati venduti alla Fuerza Aérea Mexicana. Inoltre altri 4 esemplari sono stati ordinati dalla Forza Aerea Peruviana, il primo dei quali è stato consegnato il 12 marzo 2015. Il C-27J è stato anche selezionato dalla Vzdušné sily Slovenskej republiky slovacca Il C-27J nel 2013 viene preso in considerazione dall'aeronautica militare del Canada e da diversi paesi dell'Europa Orientale, del Medio Oriente, dell'Africa e del Sud America.
Nel 2008 l'AFSOC (Air Force Special Operation Command) americano ipotizzò una versione modificata del C-27J da usare come cannoniera volante per sostituire gli AC-130U Spectre, in quanto le dimensioni minori lo avrebbero reso più adeguato al supporto delle forze speciali. Il nome di questa versione doveva essere AC-27J Stinger II. Con l'anno successivo, però, questa ipotesi venne accantonata e i fondi da utilizzare rimossi dal budget per l'anno 2010. L’US Army Special Forces Command sta utilizzando il velivolo per addestrare le proprie unità ad operazioni combinate e non è escluso che nel futuro i velivoli possano essere modificati per compiti di supporto tattico così come è accaduto per varie versioni del C-130.
Nel 2009 il Ghana decise di acquisire 4 C-27J in regime di Foreign Military Sales, le forniture dirette ai paesi stranieri da parte del Governo degli Stati Uniti. Essi avrebbero dovuto prima affiancare e successivamente sostituire i tre Fokker F27. Successivamente il paese africano ha deciso di acquistare 2 esemplari di CASA C-295 per ragioni economiche.
Nel maggio 2012, dopo anni di voci e trattative il Dipartimento della Difesa australiano con un comunicato stampa, conferma l'acquisto da parte della Royal Australian Air Force di 10 esemplari dello Spartan. Il velivolo si affianca ai C-130J e C-17 già in servizio. Il meccanismo di vendita sarà quello delle Foreign Military Sales, ovvero con fornitura diretta da parte del governo USA e di L-3 Communications come prime contractor. Alenia Aermacchi ha confermato che si tratta di velivoli di nuova costruzione e non della cessione di esemplari americani, come sostenevano alcune voci. Le prime macchine sono arrivate in Australia nel 2015. I C-27J svolgeranno i compiti degli ormai ritirati De Havilland Canada DHC-4 Caribou.
Un C-27J opportunamente modificato è stato utilizzato per il controllo delle ceneri vulcaniche. L'apparato (LIDAR) sviluppato in collaborazione tra l'Aeronautica Militare Italiana, l'ENAC e il CNR è stato presentato nel gennaio del 2011. Operativamente è stato utilizzato per la prima volta il 14 gennaio 2011 durante l'eruzione dell'Etna. In caso di eruzione infatti il compito del C-27J sarà quello di fare una mappatura completa dell'aria per stabilire le zone di volo sicure.
Il 22 ottobre 2014 il governo della Slovacchia (Veliteľstvo vzdušných síl) ha approvato l’acquisto di 2 velivoli C-27J.




ENGLISH

Balt Military Expo 2018: Leonardo Unveils MPA variant of the MC-27J ISR

At Balt Military Expo 2018, the naval defense exhibition currently held in Gdansk, Poland, Italian company Leonardo unveiled a scale model showing an MC-27J ISR aircraft configured as a maritime patrol aircraft (MPA).
The scale model unveiled at the show is fitted with 2x MBDA MARTE ER anti-ship missiles for anti-surface warfare (ASuW) missions and two MU90 lightweight torpedoes for anti-submarie warfare (ASW).




MARTE ER represents the 3rd generation within the MARTE family of missile systems and is derived from MARTE MK2/S which is already in service with the Italian Navy on its NFH90 and AW101 helicopters. The main difference between the two lies in the introduction of a turbo engine in place of the rocket motor.
MARTE ER missile is going to be integrated on Eurofighter TYPHOON and other fast jets.
MARTE ER’s design takes into account that MARTE MK2/S is already qualified and installed on these two platforms. This offers the following advantages:
  • Same mechanical, functional & electrical helicopter interfaces
  • No platform hardware changes required to manage the MARTE ER missile, only software changes to the Store Management System (SMS) are required to manage longer range performance
  • The helicopter, with the new version of SMS software, is able to operate both MARTE MK2/S and MARTE ER missiles
  • Same logistic support, in terms of benches, trolley and most handling & maintenance tools and schedule.

The MC-27J is also fitted with sensors dedicated to MPA missions: an underbelly Seaspray 7500 radar, EO/IR system, SIGINT/COMINT antennas, a magnetic anomaly detector (MAD) boom at the tail and 6x holes under the fuselage to deploy up to 60x sonobuoys.
According to company representatives at the show, with this configuration the MC-27J answers MPA requirements of several customers, including a potential need in Poland.
This MC-27J retains its mission kits/pallets features: With a modular roll-on/roll-off system approach, the mission kits are designed for minimal airframe modification and offer acquisition and operating costs significantly lower than a dedicated platform.
Company representatives stressed that the aircraft can be reconfigured in a matters of hours (not days) for different missions.
According to Leonardo, the C-27J variants grouped under the MC-27J name are designed to cope with the current and future operational scenarios, requiring a flexible, effective and efficient multi-mission aircraft, quickly reconfigurable thanks to modular roll-on/roll-off systems to be, from time to time, a C3-ISR (Command, Control, Communication, Intelligence, Surveillance and Reconnaissance), SIGINT (SIGnal INTelligence) or Fire Support asset.
Typical sensors and equipment which can be installed on the MC-27J in accordance with the specific customer requirements include:
  • 
AESA Search radar, providing world classleading MP/SAR capabilities across maritime, overland and airborne domains.

  • Electro-Optical/Infra-Red (EO/IR) system, in a stabilized platform.
• Electronic Support Measures (ESM) to detect, locate and identify radar emitting targets, essential for ISR and ELINT missions but also valuable in MP tasks, especially in hostile areas.
 Palletised, quickly removable Mission System to manage the sensors, analyze the gathered information and perform a true Data Fusion, providing both the operators and pilots with a detailed, real time overall tactical picture.

  • Enhanced Communication System connected to the Mission System, including additional VUHF radios, data links and SATCOM capabilities.

  • Gun Pallet: highly accurate gun mounted on a standard 463L pallet, able to fire through the LH rear door thanks to a specifically designed door
gun barrel interface plug.

The Leonardo C-27J Spartan is a military transport aircraft developed and manufactured by Leonardo's Aircraft Division (formerly Alenia Aermacchi until 2016). It is an advanced derivative of Alenia Aeronautica's earlier G.222 (C-27A Spartan in U.S. service), equipped with the engines and various other systems also used on the larger Lockheed Martin C-130J Super Hercules. In addition to the standard transport configuration, specialized variants of the C-27J have been developed for maritime patrol, search and rescue, C3 ISR (command, control, communications, intelligence, surveillance and reconnaissance), fire support and electronic warfare and ground-attack missions.
In 2007, the C-27J was selected as the Joint Cargo Aircraft (JCA) for the United States military; these were produced in an international teaming arrangement under which L-3 Communications served as the prime contractor. In 2012, the United States Air Force (USAF) elected to retire the C-27J after only a short service life due to budget cuts; they were later reassigned to the U.S. Coast Guard and United States Special Operations Command. The C-27J has also been ordered by the military air units of Australia, Bulgaria, Chad, Italy, Greece, Kenya, Lithuania, Mexico, Morocco, Peru, Romania, Slovakia, and Zambia (on order).

Design and development

In 1995, Alenia and Lockheed Martin began discussions to improve Alenia's G.222 using C-130J's glass cockpit and a more powerful version of the G.222's T64G engine and four-blade propellers. In 1996, a program began on an improved G.222, named C-27J; it used a U.S. military type designation based on the G.222's C-27A designation. In 1997, Alenia and Lockheed Martin formed Lockheed Martin Alenia Tactical Transport Systems (LMATTS) to develop the C-27J. The design changed to use the C-130J Super Hercules's Rolls-Royce AE 2100 engine and six-blade propeller. Other changes include a fully digital MIL-STD-1553 systems and avionics architecture, and an updated cargo compartment for increased commonality. The C-27J has a 35% increase in range and a 15% faster cruise speed than the G.222.
By 2005, the U.S. Army had identified the need to replace its aging Short C-23 Sherpa lifter. In lieu of adequate fixed-wing airlift availability, the CH-47 helicopter fleet was being worked hard on the "last tactical mile" to supply forward-placed troops; thus the U.S. Army sought the C-27J for its direct support capabilities, and to reduce demands on the CH-47 fleet. In 2006, LMATTS was dissolved when Lockheed Martin offered the C-130J in 2006 as a contender in the same U.S. Army and U.S. Air Force Joint Cargo Aircraft (JCA) competition in which the C-27J was competing. Alenia Aeronautica then paired with L-3 Communications, forming the Global Military Aircraft Systems (GMAS) joint venture to market the C-27J; Boeing also joined GMAS.
GMAS bid the C-27J in the JCA competition against Raytheon and EADS North America's C-295 to replace existing Short C-23 Sherpa, Beechcraft C-12 Huron and Fairchild C-26 Metroliners in the Army National Guard, and as a substitute tactical airlifter for Air National Guard groups or wings losing C-130s to retirement or Base Realignment and Closures. By November 2006, the C-27J completed the U.S. Department of Defense's Early User Survey evaluations, having flown a total of 26 hours and surpassed all requirements. GMAS also announced that the C-27J will be assembled at a facility at Cecil Field, Duval County, Florida. The JCA's final selection was expected in March 2007, however it was postponed until 13 June 2007, when the Pentagon announced the award of a US$2.04 billion contract for 78 C-27Js, including training and support, to GMAS.
On 22 June 2007, Raytheon formally protested the JCA contract award for the C-27J. On 27 September 2007, the GAO announced that it had denied Raytheon's protest, thereby allowing the Pentagon to proceed with procurement; at this time, the U.S. Army had requirement for up to 75 aircraft in the Army National Guard; the Air Force had a requirement for up to 70 aircraft in the Air Force Special Operations Command and the Air National Guard. The first C-27J was to be scheduled to be delivered to the joint U.S. Army–Air Force test and training program in June 2008; the first flight of a U.S. C-27J occurred on 17 June 2008.
As of 2019, orders stand at Australia (10), Bulgaria (3), Chad (2), Greece (8), Italy (12), Kenya (3), Lithuania (3), Mexico (4), Morocco (4), Peru (4), Romania (7), Slovakia (2), Zambia (2), United States (21), and an undisclosed African country (2).

(Web, Google, Wikipedia, Navyrecognition, You Tube)





















Le fregate MEKO 200 sono una tipologia di navi, appartenente ad un'intera famiglia sviluppata dai cantieri tedeschi Blohm & Voss



Le fregate MEKO 200 non sono una vera e propria classe intesa in senso classico, quanto piuttosto una tipologia di navi, appartenente ad un'intera famiglia sviluppata dai cantieri Blohm & Voss, sulla base di una nuova tecnologia che questi cantieri di Amburgo hanno sviluppato, quella di una nave che possa soddisfare tutti i requisiti che i clienti possano porre per equipaggiare e ammodernare le navi ordinate.
Le fregate MEKO 200 sono suddivise in varie sottoclassi di tipo diverso, che nella loro caratteristica di flessibilità sono state adottate da numerosi clienti. Tra le caratteristiche più importanti, vi è sempre un cannone da 100 o 127mm, uno o più CIWS, un sistema missilistico superficie-aria, lanciasiluri ASW leggeri, una batteria di missili antinave Harpoon e un elicottero antisommergibile. I motori sono di tipo diverso, ma in generale di tipo CODOG e quelli di crociera sempre diesel. La massa è leggermente superiore a quella di una fregata Classe Lupo, e leggermente inferiore a quella di una Classe Maestrale.
Le dimensioni sono simili a quelle delle fregate Lupo. Introdotte limitate caratteristiche per la riduzione delle segnature, incluse quelle radar, con fiancate a doppia curvatura, alberi piramidali e fumaioli caratteristici della classe, accoppiati e inclinati verso l'esterno, sui lati della nave.
Il successo delle unità di questa classe, o meglio famiglia, è dato da una serie di contratti stipulati con numerosi clienti, rendendo queste unità quelle di maggiore successo di sempre. Se le Type 12 inglesi sono state quelle di maggior successo tra quelle degli anni sessanta, le Lupo hanno costituito il best seller del decennio successivo, ma hanno ceduto 10 anni dopo il primato alle navi tedesche, anche se molte sono state realizzate su licenza in altri Paesi. Anche se apparse appena dopo le Maestrale, le Meko sono di fatto le navi dell'epoca del "dopo-Guerra fredda".



Unità

Fino ad oggi sono ventinove le unità navali costruite in oltre un ventennio, a conferma della validità del progetto, di cui otto per la Turchia, otto per l'Australia e due per la Nuova Zelanda, quattro per la Grecia, tre per il Portogallo ed infine ultimamente quattro per il Sudafrica.



Turchia: Meko 200TN

Le navi di concezione tedesca sono state sempre apprezzate in riva al Bosforo, sin dai tempi della prima guerra mondiale. Gli incrociatori da battaglia Goeben e Breslau, entrati in servizio nella Kaiserliche Marine nel 1912 sono stati ceduti all'Impero ottomano. Il Breslau ribattezzato Midilli, nome turco dell'isola di Lesbo, venne affondato da una mina il 20 gennaio 1918, mentre il Goeben entrato a far parte della marina turca il 16 agosto 1914 e ribattezzato Yavuz Sultan Selim è rimasto in servizio fino al 20 dicembre 1960 per essere demolito nel 1973.

1982, Turchia: Classe Yavuz

Il primo grosso contratto per questa classe di navi venne fatto nel 1982 tra i cantieri tedeschi e la Turchia che aveva la necessità di sostituire i vecchi cacciatorpediniere americani della Seconda guerra mondiale sottoposti agli aggiornamenti del Programma FRAM. L'ordine fatto ai cantieri tedeschi era di quattro navi, di cui due da costruirsi in Germania, dove esiste anche una notevole componente di immigrati turchi, e due in Turchia.

1990, Turchia: Meko 200 Barbaros

Dopo quasi dieci anni dalle Meko 200TN Yavuz venne stipulato con la Turchia un secondo contratto, firmato il 19 gennaio 1990 per altre quattro navi migliorate, classe Barbados o Meko 200TN II, anche queste costruite due ad Amburgo e due in Turchia. Rispetto alle precedenti hanno una lunghezza maggiore di 6m e un diverso apparato motore. Le unità sono state realizzate in due lotti Track II A e Track II B, che costituiscono le sottoclassi Barbaros e Salih Reis identiche ad eccezione dei missili antiaerei a lungo raggio. Le unità del Lotto IIA sono armate con il lanciamissili Mk 29 per missili Sea Sparrow, mentre le unità del Lotto IIB sono armate con lanciamissili Mk 41 con celle a lancio verticale per missili ESSM. L'entrata in servizio delle due unità del Lotto IIA è avvenuta tra il 1995 e il 1996, mentre l'entrata in servizio delle due unità del Lotto IIB è avvenuta tra il 1998 e il 2000..

1986, Portogallo: Classe Vasco da Gama

Il secondo contratto firmato per le fregate MEKO 200, firmato il 25 luglio 1986, con acquirente la marina portoghese, che aveva avuto già l'esperienza di avere navi di concezione tedesca nella propria flotta.

1989, Grecia: Classe Hydra

Il terzo ordine per le MEKO 200 è stato fatto dalla Marina Greca nel finire della Guerra fredda, per ammodernare massivamente la flotta di prima linea, oramai invecchiata essendo costituita, come la flotta turca, da vecchie unità ex-americane. Le Meko 200 HN greche se confrontate con le Maestrale, mostrano dimensioni simili, con radar di scoperta aerea a medio raggio e a corto raggio quasi identici anche nella forma, pur essendo per lo più di modello diverso; l'armamento artiglieresco costituito da un cannone da 127mm, ma di tipo diverso (Mk 45 per le MEKO HN 200 e Compatto per le Maestrale) e 2 CIWS ma disposti in maniera diversa. L'aspetto delle MEKO greche è molto più voluminoso delle Maestrale, come confermano i dati dimensionali, con la plancia più alta e lo scafo più corto.



1989, Australia/N.Z.: Classe ANZAC

Il più grande contratto per le fregate MEKO 200 si è avuto per il programma congiunto ANZAC Australia-N.Z. Esso si è sviluppato a partire dal 1989, in un totale di 10 navi, di cui otto per l'Australia e due per la Nuova Zelanda.



2000, Sud Africa: Meko 200 Valour

L'ultimo contratto in ordine di tempo per le Meko 200 è stato stipulato all'inizio del nuovo millennio con la Marina del Sudafrica per quattro fregate MEKO A-200SAN Valour, costruite nei cantieri tedeschi. La costruzione delle unità è iniziata nel 2001 e le navi sono entrate in servizio tra il 2006 e il 2007.

2019, Egitto: Meko A200

La Germania ha di recente autorizzato l'esportazione di tre fregate MEKO A 200 in Egitto per 2,3 miliardi di euro.
Il governo federale tedesco ha dato il via libera alla consegna di sei fregate alla marina egiziana come parte di una commessa del valore di circa 2,3 miliardi di euro.
Secondo il quotidiano tedesco BILD, la commissione per i bilanci ha dato il via libera ad una garanzia di credito all'esportazione per garantire la conclusione dell'accordo.
Le sei navi per la marina egiziana saranno prodotte dalla Thyssenkrupp Marine Systems (TKMS). Tre delle navi saranno fregate MEKO A-200, un progetto già selezionato da due marine africane: Sudafrica ed Egitto. Non è chiaro quale sarà il tipo delle altre tre navi.
Già a gennaio, il settimanale tedesco Der Spiegel ha annunciato un accordo da 500 milioni di euro con l'Egitto per l'esportazione di una sola fregata MEKO 200 per la marina egiziana. Non è chiaro se l'accordo di 2,3 miliardi di euro annunciato oggi è collegato a quello o se si aggiunge ad esso.
Secondo TKMS, il MEKO A-200 è una nave da combattimento AAW, ASW e ASuW, BCW. La fregata è progettata per operazioni sostenute in tutto lo spettro delle missioni e dei compiti generali: pattugliamento e interdizione, supporto alle operazioni delle forze speciali, SAR e operazioni umanitarie.
Nella sua configurazione di base, la fregata MEKO A-200 ha una lunghezza di 121 metri, una larghezza di 16,3 metri e un dislocamento di 3.700 tonnellate.

ENGLISH

The MEKO 200 is a frigate design by the Blohm + Voss shipyard of Germany, as part of the MEKO family of warships.

Variants

Anzac class (MEKO 200)

Ten MEKO 200 frigates were built to the Anzac-class design: eight for the Royal Australian Navy, and two for the Royal New Zealand Navy.
The Australian Department of Defence decided to upgrade their Anzacs even before all ships were completed, the upgraded configuration includes— RGM-84 Harpoon anti-ship missiles fitted in two quad launchers, Evolved Sea Sparrow missiles quad-packed in VLS enabling 32 missiles to be carried, four Nulka active missile decoy bays, and the TSM 5424 Petrel mine and obstacle avoidance sonar system. All upgrades and new builds are scheduled for completion by 2006.
In 2004 Tenix, Saab, and the Australian Department of Defence formed a Private Public Partnership to upgrade the anti-ship missile defence capability of the Anzac class. This upgrade will include Sagem Vampir NG IRST (infra-red search and track) capability, Saab 9LV Combat Management System upgrade and CEA Technologies PAR 3D E/F band fixed active phased array radar and illuminator. A new main mast will be constructed to incorporate the CEAFAR and CEAMOUNT systems and maintain the existing 2D radar and electronic surveillance capabilities.

Operators
  • Australia: 8 MEKO 200 (Anzac class)
  • Turkey: 8 MEKO 200TN (4 x Yavuz class, 4 x Barbaros class)
  • Greece: 4 MEKO 200HN (Hydra class)
  • South Africa: 4 MEKO A-200SAN (Valour class)
  • Portugal: 3 MEKO 200PN (Vasco da Gama class)
  • New Zealand: 2 MEKO 200 (Anzac class)
  • Algeria: 2+2 MEKO A-200 AN
  • Egipt, 3 MEKO A 200.

Germany Approves Export Of Six Vessels To Egypt In 2.3 Billion € Deal.
Germany's Federal Government gave its green light for the delivery of six frigates to the Egyptian navy as part of a dea worth about 2.3 billion euros.
According to German newspaper BILD, the Budgets Committee gave the go-ahead for an export credit guarantee in order to secure the settlement of the deal.
The six vessels for the Egyptian Navy will be produced by Thyssenkrupp Marine Systems (TKMS). Three of the vessels will be MEKO A-200 frigates, a design already selected by two African navies: South Africa and Egypt. It is unclear what type the other three vessels will be.
Back in January, German weekly news magazine Der Spiegel announced a
500 million euros deal with Egypt for the export of a single MEKO 200 frigate to the Egyptian navy. It is not clear if the 2.3 billion deal announced today is linked to that one or if it comes in addition to it.
According to TKMS, The MEKO A-200 is a fighting vessel capable of full 4-dimensional warfare (AAW, ASW and ASuW, BCW). The frigate is designed for sustained operations across the full spectrum of general missions and tasks: patrol and interdiction, support of special force operations, SAR, and humanitarian operations.
In its baseline configuration, the MEKO A-200 has a length of 121 meters, a width of 16.3 metesr and a displacement of 3,700 tons.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)
































GUERRA CIVILE SIRIANA 2015 - 2023: la feroce “battaglia di Khasham”, ovvero, i numerosi contatti a fuoco avvenuti tra “special forces” statunitensi, ribelli siriani e “gruppo Wagner”…

https://svppbellum.blogspot.com/ Blog dedicato agli appassionati di DIFESA,  storia militare, sicurezza e tecnologia.  La bandiera è un simb...