La portaerei della Marina Militare Italiana Cavour C550 è in procinto di essere inviata presso la stazione navale di Norfolk negli Stati Uniti per iniziare le qualifiche per le operazioni aeree con i caccia F-35B Lightning II a bordo, gli stessi che utilizza il Corpo dei Marines degli Stati Uniti (USMC).
Nave Cavour è una portaerei in servizio con la Marina Militare Italiana dal 2004. La nave è stata allestita dalla società italiana Fincantieri nel giugno 2001 e varata nel luglio 2004; è stata progettata per per operare aerei V/STOL F-35B per le operazioni aeree, operazioni di comando e controllo e trasporto di personale militare o civile e mezzi pesanti. A dicembre 2018, la portaerei italiana ha subito un piano di ammodernamento che ha incluso un rinforzo del ponte di volo per farlo resistere all'impatto termodinamico del velivolo F-35B.
La Marina Militare Italiana sostituirà i suoi 16 Harrier con 15 (originariamente 22) Lockheed Martin F-35B Lightning II. Entro maggio 2020 è stato completato l'ammodernamento per consentire al Cavour di supportare l'F-35B e la portaerei è ora pronta per le successive prove di integrazione. Il Cavour avrà spazio per dieci F-35B nell'hangar e altri sei parcheggiati sul ponte. L'Italia prevede di acquistare un totale di 90 caccia F-35, di cui 15 F-35B (AMI) ed altrettanti in dotazione alla M.M.
Nave Cavour è stata progettata per essere utilizzata come portaerei ma anche come nave d'assalto anfibia; è in grado di ospitare fino a 16 velivoli VTOL (decollo e atterraggio verticale) oltre a elicotteri come l'EH101, NH 90, o SH-3D. Lo spazio nell'hangar è di 134 m e 2.800 m2 può raddoppiare come stiva per veicoli in grado di contenere fino a 24 carri armati pesanti o veicoli corazzati cingolati o su ruote da combattimento leggero ed è dotato di rampe di accesso classificate fino a 70 tonnellate, oltre a due ascensori fino a 30 tonnellate per aeromobili. Il Cavour può operare anche come piattaforma di atterraggio per elicotteri, ospitando elicotteri da trasporto pesante (AgustaWestland UH-101A ASH) e 325 uomini della Brigata Anfibia.
Il Cavour è spinto da una turbina combinata a gas e gas (COGAG) che include quattro turbine a gas General Electric / Avio LM2500 + che sviluppano 88.000 kW (118.000 CV) e sei generatori diesel Wärtsila CW 12V200 che sviluppano 13.200 kW (17.700 CV). Può raggiungere una velocità massima di 29 nodi (54 km / h; 33 mph) con un'autonomia di crociera di 7.000 nmi (13.000 km; 8.100 mi) a 16 nodi (30 km / h; 18 mph). Ha un equipaggio di 1.202 persone.
La portaerei CAVOUR, di recente ha ultimato i lavori di ammodernamento e ristrutturazione iniziati lo scorso dicembre 2018.
La bella unità della Marina Militare ha portato a termine i lavori di ammodernamento e ristrutturazione, tra cui:
- l’importante intervento di carenaggio periodico attraverso l’applicazione di un ciclo di pitturazione all’avanguardia in termini di tutela dell’ambiente marino;
- la metallizzazione del ponte di volo per contenere gli impatti termodinamici dei velivoli F 35B.
Le opere di ammodernamento sono terminate nella primavera del 2020 e sono stati eseguiti a cura del personale delle principali industrie nazionali di riferimento in ambito navale militare, come la Fincantieri e Leonardo, ma anche grazie alla piccola-media impresa tarantina, oltre al concorso delle maestranze arsenalizie.
La scelta operata dalla Marina Militare di eseguire i lavori di trasformazione della portaerei Cavour nell’Arsenale di Taranto è espressione dell’impegno che la Forza Armata mette a sostegno della città in considerazione della ricaduta, in termini economici, sull’indotto del territorio.
Grazie all’acquisizione di conoscenze, competenze tecniche, tecnologiche e di ingegneria logistica, si è valorizzata da parte della MM la locale cantieristica navale.
L’Arsenale Militare Marittimo è la più importante realtà produttiva della Difesa, fortemente integrato nel tessuto produttivo di Taranto.
Al termine delle attività manutentive, la portaerei Cavour sta affrontando un periodo di addestramento propedeutico alla successiva partenza per gli Stati Uniti, dove verranno condotti numerosi test con i velivoli F 35B a bordo, componente aeronavale imbarcata della Marina Militare determinante per la sicurezza del Paese: sono certamente strumenti flessibili e proiettabili a distanza in grado di assicurare la difesa degli interessi nazionali.
Con l’ingresso in linea dei nuovi velivoli, la Marina Militare, la US Navy e la Royal Navy britannica saranno le uniche marine al mondo a disporre di portaerei in grado di operare con i velivoli F 35 B Stov/l.
La portaerei Cavour è uscita dal «Bacino Ferrati» dell’Arsenale della Marina militare di Taranto per andare all’ormeggio presso la banchina Carrieri e ultimare i lavori di adeguamento per i caccia F35-B. La portaerei è in sosta tecnica dal 7 dicembre del 2018. «I lavori stanno andando molto bene. La nave sta affrontando una sosta tecnica importante che serve per adeguarla ai nuovi standard del velivolo F35, requisiti tecnici diversi da quelli che richiedevano gli AV-8B impegnati fino ad adesso. Con l’uscita della nave dal bacino, si arriva nella fase finale della sosta tecnica.
Il Cavour (C 550, e anche CVH 550) è una portaerei STOVL (a decollo corto ed atterraggio verticale) della Marina Militare italiana. Entrato in servizio nel 2009, dal 2011 è la nave ammiraglia della flotta.
Costruzione
Commissionato a Fincantieri il 22 novembre 2000, lo scafo è stato impostato il 17 luglio 2001 nel cantiere navale di Riva Trigoso e completato a Genova dove il troncone poppiero è stato varato il 20 luglio 2004 (il varo è stato l'ultimo eseguito al cantiere di Riva Trigoso con il tradizionale scivolo diretto in acqua) e trasferito al cantiere navale del Muggiano della Spezia per il collegamento al troncone prodiero e per i lavori di completamento dell'allestimento.
Il 22 dicembre 2006 ha effettuato la prima prova di navigazione ed il 27 marzo 2008 è stato consegnato alla Marina Militare per i collaudi finali, al termine dei quali il 10 giugno 2009 è entrata in servizio con la consegna della bandiera di combattimento avvenuta nel porto di Civitavecchia alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano del ministro della difesa Ignazio La Russa, del capo di Stato maggiore della Marina ammiraglio di squadra Paolo La Rosa, e delle più alte cariche istituzionali. La bandiera è stata consegnata al Comandante della nave, capitano di vascello Gianluigi Reversi dal sindaco di Torino Sergio Chiamparino a nome della città piemontese, suggellando il rapporto ideale del Cavour con la città di Torino. La bandiera è custodita a bordo, in un cofano donato dai gruppi dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia di Piemonte e Valle d'Aosta.
Il Cavour è stato costruito per combinare varie funzionalità fra cui, oltre alla predominante azione aerea tramite modelli V/STOL ed elicotteri, anche scenari di operazioni anfibie, comando complesso e di trasporto di personale civile e militare e di veicoli pesanti. Il Cavour è posto alle dirette dipendenze del Comando in Capo della Squadra Navale.
Il 5 dicembre 2011, al termine delle esercitazioni "Mare Aperto" e AMPHEX 2011, presso la Stazione navale Mar Grande di Taranto, si è svolta l'ultima riunione della Commissione che ha formalmente sancito la conclusione dei "lavori di fine garanzia" della nave ammiraglia della Squadra navale. Al termine della cerimonia con la firma del presidente della commissione ammiraglio ispettore capo Alberto Gauzolino, alla presenza del comandante dell'unità, il capitano di vascello Aurelio De Carolis, il Cavour ha raggiunto la piena capacità operativa. La "Commissione per i lavori di fine garanzia" aveva lavorato, sin dal 2009, in piena sinergia con l'equipaggio della nave, numerose aziende sotto la guida di Fincantieri e vari enti della Marina Militare, tra cui la Direzione generale per gli armamenti navali, l'Ispettorato logistico e l'Ufficio tecnico navale di Genova.
Araldica del nome
La nave è stata così chiamata in onore di Camillo Benso di Cavour (dopo aver scartato proposte come Luigi Einaudi ed Andrea Doria) ed è diventata la NUM (Nuova Unità Maggiore) della Marina Militare, affiancando la portaerei Giuseppe Garibaldi. Questo nome ha un significato storico per la Marina Militare, quale riconoscimento per il forte impulso che il Conte di Cavour diede, all'indomani dell'Unità d'Italia, all'espansione ed alla qualificazione della marina italiana sorta dalla fusione delle marine preunitarie. Il nome è stato assegnato a due navi della Regia Marina: un trasporto di prima classe attivo tra il 1885 ed il 1894 e la corazzata Conte di Cavour, affondata dagli inglesi durante la famosa notte di Taranto nel 1940. Significativa anche la scelta dell'identificativo ottico 550 che fu dell'incrociatore Vittorio Veneto, ex nave ammiraglia, in disarmo dal 2006.
Il 14 dicembre 2011, nel porto di Civitavecchia, nel quadro delle celebrazioni del 150º anniversario dell'unità d'Italia, a rimarcare il legame tra la Marina Militare e gli ideali cavouriani di unità d'Italia, Nerio Nesi, amministratore delegato della Fondazione Cavour di Santena (TO), alla presenza del capo di Stato maggiore della Squadra navale ammiraglio di divisione Donato Marzano, ha consegnato, al comandante della nave, capitano di vascello Aurelio De Carolis, cimeli appartenuti a Camillo Benso di Cavour.
I cimeli, provenienti dalla collezione del museo del Castello Cavour di Santena, che saranno custoditi nell'area storica di rappresentanza dell'ammiraglia della Marina Militare, consistono in un collare con placca con astuccio originale del Supremo Ordine della Santissima Annunziata, conferito a Cavour il 30 aprile 1856, un bozzetto originale, modellato dallo scultore conte Annibale Galateri di Genola, del medaglione che ornava il cofano della bandiera di combattimento della corazzata Conte di Cavour e il regio decreto 11 ottobre 1850 di nomina di Camillo Benso di Cavour a ministro della marina, agricoltura e commercio, controfirmato da Massimo d'Azeglio e seguito da copia dell'atto di giuramento.
Sistema di combattimento
Pur essendo il massimo strumento offensivo il vettore aereo, il Cavour è dotato di una serie di sistemi d'arma atti ad aumentare le capacità della portaerei. Il sistema di combattimento è rappresentato da una fitta rete di sensori ed armamenti che garantiscono una difesa costante da qualsiasi tipo di minaccia la nave dovesse incontrare.
La rete sensoristica è composta da:
- SPY-790 EMPAR: radar volumetrico 3d capace di tracciare 300 tracce e 12 bersagli contemporaneamente, portata superiore ai 100 km;
- SPS-798 EW: radar 3d "early warning" in grado di rilevare minacce ad elevatissima distanza dalla nave (500 tracce simultanee a 300 km di distanza);
- SPS-791 RASS: radar di sorveglianza e di superficie in grado di scoprire unità navali, velivoli a bassissima quota e missili in avvicinamento essendo molto efficace contro i missili sea skimmer;
- SPN-753: radar nautico di ricerca;
- SPN-720: in grado di guidare gli aerei e gli elicotteri in appontaggio;
- SPN-41 A e TACAN SRN-15 A: in grado di far eseguire avvicinamenti di precisione e di fornire informazioni agli aerei in navigazione;
- SNA-2000: sonar di scoperta;
- IR ST SASS: rilevatore infrarosso;
- EWSS: scanner radio in grado di analizzare lo spettro e rilevare eventuali emissioni radio (e quindi anche eventuali radar attivi);
- SLAT: rilevatore di siluri in arrivo;
- IFF SIR R/S: identificazione certa di bersagli;
- Il sistema ECM Nettuno 4100.
Il sistema ECM NETTUNO-4100 fornisce alle piattaforme navali un'efficace difesa elettronica utilizzando un potente trasmettitore Active Phased Array Transmitter e un set completo di tecniche e programmi ECM dedicati.
Le tecniche sono segmenti di programmi di contromisura che vengono selezionati automaticamente e in modo adattivo per l'efficacia del sistema sia contro gli attacchi missilistici terminali che contro i sistemi radar di designazione a lungo raggio.
Un approccio di progettazione modulare permette l'adattamento della configurazione alle singole classi di navi. I sistemi Nettuno 4100 possono essere composti da uno o due JASS (Jamming Antenna Sub System) a seconda delle esigenze operative.
In ogni caso i Sistemi Nettuno 4100 possono cooperare con altri sensori ed attuatori EW di bordo.
PUNTI SALIENTI DEL SISTEMA:
- Gamma di frequenza: Bande da H a J
- Copertura spaziale: 360° Az, 50° El
- ERP: Molto alto e adeguato a proteggere le grandi navi
- Sensibilità: Molto alta e adeguata per l'inceppamento sui lobi laterali dei radar
- Risposta ECM: capacità di inceppamento multi-minaccia (direzione e frequenza diverse)
- Programmi ECM: set completo di programmi di disturbo che sfruttano sia il rumore che le tecniche di inganno (DRFM), efficaci anche contro gli emettitori codificati
- Timoneria elettronica a fascio (stabilizzata elettronicamente contro i movimenti della nave)
- Elevato livello di prontezza (nessun riscaldamento)
- Design a stato solido completo che garantisce un elevato ERP e un degrado aggraziato in caso di guasto
- Elevata affidabilità e manutenibilità.
La famiglia Nettuno 4100 è pienamente supportata da un set completo di apparecchiature di supporto al prodotto che include:
- Attrezzature di prova sul campo
- Attrezzature di supporto a terra
- Attrezzatura di prova automatica
- Programmazione della biblioteca
- Carico/scarico della biblioteca.
Armamenti imbarcati:
- 32 celle di lancio verticale per missili ASTER15 antiaerei ed antimissile;
- mitragliere 25/80 KBA;
- CIWS DAVIDE 76/62 per la difesa di punto antimissile ed antiaerea;
- SCLAR-H sistema compatto lanciarazzi;
- SLAT per la difesa antisiluro: è composto dai sottosistemi RATO, CMAT e ALERTO.
Gruppo Aerei Imbarcati (GRUPAER)
Il Cavour imbarca un totale di 20-36 aeromobili, del GRUPAER, il Gruppo aeromobili imbarcati dell'Aviazione Navale. Il gruppo di volo è composto da velivoli V/STOL AV-8B Harrier Plus e, quando disponibili, i nuovi F-35 Lightning II (sviluppati da Lockheed Martin per il programma Joint Strike Fighter commissionato dagli Stati Uniti in collaborazione con Regno Unito, Italia, Paesi Bassi e altre nazioni). Inoltre sono imbarcati elicotteri di vario tipo, dagli SH-3D agli NH-90 ai pesanti EH-101, sia come piattaforme radar (versione AEW su elicotteri) che con compiti di ricerca e soccorso (SAR), di attacco antisommergibile (ASW) o anti-superficie (ASuW).
L'hangar ha una superficie di 2500 m² e i dati ufficiali indicano che «è dimensionato per accogliere fino a 12 elicotteri oppure, in alternativa, 4 elicotteri e max 8 aerei». Per garantire maggiore libertà di movimento in coperta può, in caso di necessità o emergenza, ospitare circa 16 aeromobili in hangar. Il ponte di volo ha una dimensione tale che si ipotizza vi si possano parcheggiare fino a un massimo di 24 velivoli in diverse configurazioni tra aerei ed elicotteri per un massimo complessivo di 40 velivoli. Il ponte di volo misura 220 m × 34,50 m per una superficie di 6,800 m² netti, ossia togliendo lo spazio occupato dall'isola di comando e l'ascensore di prua. Comunque, l'intero ponte di volo così come appare, è lungo 232,36 x 34,50, quindi ben oltre le dimensioni considerate come spazio di volo. La lunghezza della pista di decollo è di 180 metri e la larghezza è di 14 metri e termina con una rampa di decollo inclinata di 12° gradi. Risulterebbe in questa configurazione che, in caso di necessità stile "Royal Navy nella guerra delle Falkland", potrebbe trasportare un mix massimo di 36 velivoli tra caccia F-35 ed elicotteri EH 101 e NH 90, questo per garantire un minimo di movimento dei velivoli sia sul ponte che in hangar (quindi, per ragioni tecniche, non si potranno mai far operare 40 velivoli, in quanto la nave diverrebbe un semplice trasporto aerei, infatti per operare come portaerei, serve spazio sia per il movimento velivoli, sia per le dovute riparazioni nella piazzola officina all'interno dell'hangar).
Nel gennaio del 2011, in seguito ad incremento dei costi e a problemi di sviluppo, il progetto del caccia F-35B STOVL è stato definito "a rischio" dal segretario della difesa degli Stati Uniti d'America Robert Gates. In caso di cancellazione di tale progetto, la Marina Militare non avrebbe potuto sostituire gli ormai datati Harrier, e sarebbe stata costretta a declassare la nuova portaerei al rango di portaelicotteri, dal momento che il Cavour non ha un ponte di volo adatto al decollo di velivoli ad ala fissa convenzionali. Tale impasse nel 2013 è apparsa comunque ormai superata.
Altri dettagli
La Marina Militare Italiana, dopo l'entrata in servizio del Garibaldi, aveva pianificato l'acquisizione di un'altra portaereomobile che doveva avere caratteristiche simili a quelle dell'ammiraglia della flotta italiana dell'epoca, potendo però disporre di un ponte più grande e con un dislocamento leggermente superiore (15.000 t) a vuoto.
Il progetto venne però cancellato dopo la fine della guerra fredda, quando i requisiti della Marina militare italiana cambiarono e si passò al progetto 156.
La nuova portaereomobile, infatti, avrebbe dovuto avere un tonnellaggio tra le 18 000 e le 20 000 tonnellate, con una lunghezza di 200 metri e una larghezza di 34 metri e in grado di imbarcare 10/12 AV-8B e 6/8 EH-101.
Nel 1995 si decise di optare per un'unità anfibia di 13 000 tonnellate, ma successivamente si passò ad una nuova unità anfibia maggiore, in grado di imbarcare 4 AV-8B e 6/8 EH-101; alla fine si passò al progetto 163/168 a favore di una nuova nave da più di 27 000 tonnellate di dislocamento a pieno carico, ossia il Cavour, poi consegnato alla Marina italiana nella primavera del 2008.
Altre ulteriori modifiche fatte nel 2008 renderanno il tonnellaggio massimo della nave vicino alle 30 000 tonnellate in caso d'imbarco di mezzi militari di massimo peso per operazioni aeronavali di supporto ad eventuali sbarchi.
La nave è predisposta per ospitare un comando navale complesso (MCC) e, a tal fine, dispone di 174 postazioni di lavoro tutte connesse alla 5 diverse reti telematiche disponibili, nonché di specifiche 12 aree di lavoro dedicate e riconfigurabili.
Le capacità ospedaliere si basano su 2 sale operatorie e 32 posti di degenza, su una superficie complessiva di 400 m².
Il Cavour, a differenza di altre unità della flotta, è stato concepito con una capacità duale: è in grado, cioè, di compiere anche missioni di natura non militare, soprattutto in caso di calamità. La portaerei può imbarcare un completo comando della Protezione Civile e garantire energia elettrica, acqua potabile, pasti caldi e supporto sanitario, oltre che a fungere come snodo di smistamento dei soccorsi. Il vantaggio, già sperimentato in altri interventi della Marina Militare degli ultimi anni, è quello di poter agire dal mare, indipendentemente dallo stato delle infrastrutture della zona sinistrata.
Per tali emergenze, il Cavour può dispiegare a terra, grazie agli aeromobili, un centro di assistenza per 250 persone e può aiutare nell'evacuazione della popolazione civile con 700 posti letto. L'infermeria è altresì dotata di due sale operatorie complete, che possono operare in contemporanea per gli interventi più complessi, accogliendo all'occorrenza personale medico civile.
L'impianto di propulsione dell'unità, con i suoi 88000 kW generati da quattro turbine General Electric – Avio, è il più potente non nucleare realizzato al mondo negli ultimi decenni.
La centrale operativa di combattimento (COC) ha 150 postazioni operative informatizzate e schermi al plasma di grandi dimensioni per visualizzare i contenuti informativi necessari allo svolgimento delle operazioni.
L'ammodernamento del 2018
Il 7 dicembre 2018 la nave è stata trasferita presso l'Arsenale militare marittimo di Taranto, per effettuare lavori di adeguamento finalizzati all'imbarco dei nuovi F-35 nella versione B, che andranno a sostituire gli Harrier. I lavori, per un importo pari a 74 milioni di euro, la manterranno fuori servizio fino all'estate 2020. Nel frattempo la portaerei Garibaldi è tornata ad essere nave ammiraglia della Marina Militare.
Ai lavori di ammodernamento hanno partecipato le aziende italiane leader nel campo della difesa, quali Fincantieri e Leonardo, oltre al contributo delle esperte maestranze dell'arsenale. Si è operata una metallizzazione della struttura del ponte di volo, volta a contenere l'impatto dei velivoli F-35 B sullo stesso. Dal 26 novembre 2019, la nave (la quale è, con le sue 27.000 tonnellate, la più grande ad essere mai entrata nel bacino di carenaggio Edgardo Ferrati di Taranto) è uscita dall'arsenale, pronta a riprendere le sue consuete attività. Al 2019, grazie ai lavori di cui sopra, il Cavour rappresenta, insieme alle portaerei STOVL britanniche della classe Queen Elizabeth e alle unità portaerei statunitensi, l'unico mezzo navale di questo tipo in grado di operare con i caccia F-35.
Impiego operativo
La prima missione operativa del Cavour, al comando del capitano di vascello Gianluigi Reversi, ha avuto luogo il 19 gennaio 2010 ad Haiti, allo scopo di recare aiuto alla popolazione colpita dal catastrofico terremoto.
Si è trattato di un'operazione congiunta tra le forze armate italiane e quelle brasiliane. Il dispositivo nazionale interforze, che ha preso parte all'operazione, denominata "White Crane", risultava composto da quasi mille unità di personale tra militare e civile e con circa 200 tonnellate di viveri.
La portaerei ha preso poi parte, nel golfo di Napoli, alle celebrazioni della Festa della Marina Militare il 10 giugno 2010.
Il 24 febbraio 2011 il Ministro della difesa La Russa ha dichiarato che anche questa nave era stata mobilitata all'interno del meccanismo navale italiano disposto nel Mediterraneo in risposta ai rivolgimenti socio-politici in Libia.
Da novembre 2013 ad aprile 2014, assieme al 30º Gruppo Navale, ha effettuato il periplo del continente africano.
Nel mese di novembre 2014 è stata impegnata per attività di rappresentanza ed intensa attività addestrativa nel mar Adriatico ("solcato" per la prima volta) e nel mar Ionio, toccando i porti di Augusta, Trieste, Bari, Ortona (fonda), Teodo (Montenegro) e Ragusa (Croazia).
Dal giugno 2015 è stata la nave ammiraglia della missione Operazione Sophia (EUNAVFOR Med), fino al maggio 2016.
Costi
La costruzione della sola piattaforma è costata circa 900 milioni di euro, cui vanno aggiunti circa 23 milioni di euro per la fornitura di apparati minimi per la navigazione, 35 milioni relativi al supporto integrato ed ulteriori 150 milioni di euro in forniture dei sistemi di comando e controllo, le comunicazioni, i sistemi d'arma a corto/medio raggio. Per un totale di 1 108 milioni di euro, a queste spese poi vanno ad aggiungersi circa 192 milioni di euro per tutti i sistemi d'arma non compresi in quelli precedentemente menzionati per un costo complessivo pari a 1,3 miliardi di euro. Tale somma è stata coperta con fondi ordinari del Ministero della difesa e dello sviluppo economico per una somma di 1 003 milioni di euro suddivisa in stanziamenti pari a 50 milioni di euro fino al 2001, 35 milioni di euro nel 2001, 78 milioni di euro nel 2002, 92 milioni di euro nel 2003, 185 milioni di euro nel 2004, 177 milioni di euro nel 2005, 25 milioni di euro nel 2006, 211 milioni di euro nel 2007, 150 milioni di euro nel 2008. I restanti 297 milioni di euro sono stati stanziati con fondi straordinari del ministero.
Il 30 luglio 2013, in un'audizione parlamentare, il ministro della difesa Mario Mauro dichiarò che i costi relativi alla portaerei sarebbero ammontati a complessivi 3,5 miliardi di euro. Il ministero successivamente precisò che i reali costi della piattaforma navale erano di circa 1,5 miliardi di euro, al netto dei futuri aeromobili F-35 e del relativo sistema di supporto logistico.
ENGLISH
THE RESTYLING OF THE CAVOUR SHIP
The aircraft carrier CAVOUR, recently completed the modernization and renovation work started last December 2018.
Recently the beautiful Navy unit has completed the modernization and renovation works, including:
- the important periodic dry-docking intervention through the application of a state-of-the-art painting cycle in terms of protection of the marine environment;
- the metallization of the flight deck to contain the thermodynamic impacts of the F 35B aircraft.
The modernization works were completed in the spring of 2020 and were carried out by the personnel of the main national reference industries in the naval naval sector, such as Fincantieri and Leonardo, but also thanks to the small-medium sized company from Taranto, in addition to the contribution of the arsenal workers.
The choice made by the Navy to carry out the transformation of the aircraft carrier Cavour in the Arsenal of Taranto is an expression of the commitment that the Armed Forces put in support of the city in consideration of the economic repercussions on the territory.
Thanks to the acquisition of knowledge, technical, technological and logistic engineering skills, the local shipbuilding industry has been enhanced.
The Maritime Military Arsenal is the most important productive reality of the Defence, strongly integrated in the productive fabric of Taranto.
At the end of the maintenance activities, the aircraft carrier Cavour is facing a training period preparatory to the next departure for the United States, where numerous tests will be carried out with the F 35B aircraft on board, an air and sea component of the Navy that is crucial for the security of the country: they are certainly flexible and remote-projection instruments able to ensure the defense of national interests.
With the entry into line of the new aircraft, the Navy, the US Navy and the British Royal Navy will be the only navies in the world to have aircraft carriers capable of operating with F 35 B Stov/l aircraft.
The aircraft carrier Cavour has left the "Basin Ferrati" of the Taranto Navy Arsenal to go to the berth at the Carrieri dock and complete the adaptation work for the F35-B fighters. The aircraft carrier has been in technical stop since December 7, 2018. "The works - stressed the captain of the vessel Marco Casapieri, commander of the Cavour - are going very well. The ship is facing an important technical stop that serves to adapt it to the new standards of the aircraft F35, technical requirements different from those that required the AV-8B engaged until now. As the ship leaves the dock, we arrive at the final stage of the technical stop.
Cavour (Italian: portaerei Cavour) is an Italian aircraft carrier launched in 2004. It is the flagship of the Italian Navy.
Design
The ship is designed to combine fixed wing V/STOL and helicopter air operations, command and control operations and the transport of military or civil personnel and heavy vehicles. The 134 m (440 ft), 2,800 m2 (30,000 sq ft) hangar space can double as a vehicle hold capable of holding up to 24 main battle tanks (typically Ariete) or many more lighter vehicles (50 Dardo IFV, 100+ Iveco LMV), and is fitted aft with access ramps rated to 70 tons, as well as two elevators rated up to 30 tons for aircraft. Cavour can also operate as landing platform helicopter, accommodating heavy transport helicopters (AgustaWestland UH-101A ASH) and 325 marines (91 more, on option). The Cavour has a displacement of 27,900 tons but can reach more than 30,000 tons at full military capacity.
It complements the Italian navy's other aircraft carrier, the Giuseppe Garibaldi.
The Italian Navy will replace its 16 Harriers with 15 (originally 22) Lockheed Martin F-35B Lightning IIs. The F-35B schedule is uncertain, but it is planned to modify Cavour to support the F-35B by 2016. Cavour will have room for ten F-35Bs in the hangar, and six more parked on deck.
Construction
Cavour was laid down by Fincantieri in June 2001, and was launched from the Riva Trigoso shipyard in Sestri Levante, on 20 July 2004. Sea trials began in December 2006, and she was officially commissioned 27 March 2008. Full operational capability (FOC) was reached 10 June 2009.
Service history
On 19 January 2010, Cavour was dispatched to Haiti as part of Operation White Crane, Italy's operation for 2010 Haiti earthquake relief. This was the first mission of the aircraft carrier, where it supplemented international efforts to provide relief for the victims of the 2010 Haiti earthquake.
ECM System
The CAVOUR NETTUNO-4100 ECM System provides naval platforms with an effective Electronic Defence using a powerful Active Phased Array Transmitter and a complete set of dedicated ECM techniques and programs. The techniques are segments of countermeasure programs that are automatically and adaptively selected for system effectiveness against both terminal missile attacks and long range designation radar systems.
A modular design approach permits configuration adaptation to individual ship classes. The Nettuno 4100 Systems can be composed of one or two JASS (Jamming Antenna Sub System) depending also on operational requirements.
In any case the Nettuno 4100 Systems can co-operate with other onboard EW sensors and actuators.
SYSTEM HIGHLIGHTS
- Frequency Range: H to J bands
- Spatial Coverage: 360° Az, 50° El
- ERP: Very high and adequate to protect large ships
- Sensitivity: Very high and adequate for jamming on radar side-lobes
- ECM Response: multithreat jamming capability (different direction and frequency)
- ECM Programs: complete set of jamming programs exploiting both noise and deception techniques (DRFM), effective also against coded emitters
- Electronic beam steering (electronically stabilized against ship movements)
- High level of readiness (no warm-up)
- Full solid-state design ensuring high ERP and graceful degradation in case of failure
- High reliability and maintainability.
The Nettuno 4100 family is fully supported by a complete set of product support equipment that includes:
- Field test equipment
- Ground support equipment
- Automatic test equipment
- Library programming
- Library loading/unloading.
(Web, Google, Marina.difesa, Gazzetta del mezzogiorno, Forumfree, Wikipedia, You Tube)
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