martedì 1 ottobre 2019

La pistola mitragliatrice F.N.A-B MOD. 1943, o più comunemente FNAB 43 "mitra Zerbino"



La F.N.A-B MOD. 1943, o più comunemente FNAB 43, fu una pistola mitragliatrice camerata per la cartuccia 9 × 19 mm Parabellum. Fu ideata e disegnata dalla fabbrica Società Anonima Revelli Manifattura Armiguerra di Cremona e, costruita presso la Fabbrica Nazionale Armi di Brescia (da cui la sigla), entrò in produzione nel 1942/43. Servì sotto l'Italia fascista e la R.S.I nella seconda guerra mondiale, oltre che essere usata, come preda bellica, dalle formazioni partigiane. L'FNAB 43 venne soprattutto utilizzato dalle "Forze Speciali della RSI", della camicie nere della MVSN, dalla Xª Flottiglia MAS e dalla Divisione "San Marco". Era chiamato anche "mitra Zerbino", dal cognome dell'allora Sottosegretario agli Esteri della Repubblica Sociale Italiana.

Storia

Un prototipo di questa pistola mitragliatrice venne sviluppato nel 1942 brevetto "Scalori". L'arma era esteriormente simile al Beretta MAB 38: ne utilizzava il medesimo calibro e i suoi stessi caricatori. Se ne differenziava invece per il calciolo metallico ribaltabile e per la più complessa organizzazione meccanica: la FNAB 43 impiegava un dispositivo per ritardare l'apertura dell'otturatore, in luogo della semplice chiusura labile del moschetto Beretta. Inoltre, il ciclo di sparo iniziava ad otturatore chiuso, caratteristica che lo apparentava a un moderno fucile automatico piuttosto che alle pistole mitragliatrici coeve.
Si pensa ne siano stati prodotti circa 6000 pezzi. Nel numero vanno comprese anche alcune forniture insistentemente richieste dai cobelligeranti tedeschi.
L'arma venne dotata di un freno compensatore integrale, simile a quello dei mitragliatori russi, e un carter ribaltabile per l'inserimento del caricatore. Il calciolo ribaltabile facilitava anche il trasporto dell'arma da parte delle truppe d'assalto.
L'FNAB 43 nacque in un momento in cui, durante il conflitto mondiale, c'era la tendenza a preferire la costruzione di armi compatte, leggere e di poco costo. Rispetto al MAB 38 e alla coeva TZ45 non presentava parti in legno né parti stampate, ma era assemblata a partire da pezzi lavorati dal pieno. Questa pistola mitragliatrice richiedeva perciò metodi abbastanza costosi per la sua costruzione ma ciò non ne fermò la produzione (che anzi proseguì fin nelle ultime settimane della guerra) né la sua distribuzione alle forze armate.
Era un'arma ben fatta, precisa ed efficace. La caratteristica di sparare a otturatore chiuso e la cadenza, piuttosto lenta, del tiro a raffica la rendevano particolarmente stabile e ben controllabile.
Entrò in produzione in un periodo particolarmente difficile - cosa che ne impedì una più larga diffusione - e venne utilizzata soltanto durante l'invasione degli Alleati in Italia. A differenza del MAB 38, poi, offriva il vantaggio del calcio ribaltabile (concettualmente simile a quello della pistola mitragliatrice MP40 tedesca), che ne permetteva un uso rapido e una notevole facilità di trasporto. Il primo modello aveva uno strano copricanna in alluminio con funzione raffreddante molto simile a quello del PPS43 russo. L'espulsione dei bossoli avveniva verso l'alto. Questa pistola mitragliatrice venne realizzata prendendo spunto dalle armi alleate come Sten e PPSh-41/PPS43, rispetto alle quali era però considerevolmente più sofisticata.
L'Esercito Tedesco, che pure ottenne di impiegarne un certo numero, lo definiva "Die Beste italienische".
Per le sue caratteristiche meccaniche originali, può per certi versi essere paragonata alla moderna pistola mitragliatrice Heckler und Koch MP5.
Nel 1978, due esemplari di quest'arma, caduti nelle mani delle Brigate Rosse, furono impiegati nella strage di via Fani, che si concluse col sequestro dello statista Aldo Moro. In quella occasione, i colpi sparati furono esplosi prevalentemente dalle due FNAB 43 in dotazione ai terroristi. I due mitra sarebbero stati impiegati da Valerio Morucci "Matteo" e Franco Bonisoli "Luigi" ed entrambi dopo alcune raffiche si incepparono. Morucci sarebbe riuscito comunque a risolvere in pochi secondi il problema e a riprendere a sparare con il FNAB-43 contro Domenico Ricci, l'autista dell'auto di Moro, mentre Bonisoli dovette ricorrere alla pistola per sparare, insieme a Prospero Gallinari, contro l'agente Raffale Iozzino che era sceso dall'auto aprendo il fuoco con la sua Beretta 92.

ENGLISH

The FNAB-43 is an Italian designed and developed submachine gun manufactured from 1943 to 1944. The first prototype was built in 1942 and the 7,000 built by the FNA-B (Fabbrica Nazionale d'Armi di Brescia, "Brescia National Arms Factory", hence the name) were issued to German and Italian RSI (Repubblica Sociale Italiana) units fighting in Northern Italy. The FNAB-43 was an expensive weapon to manufacture as it used extensive milling and precision engineering in its manufacture.

Description

The FNAB-43 uses a lever-delayed blowback system firing from the closed bolt position. The bolt is a two-piece unit with a pivoted lever interposed between bolt head and body. On firing the bolt head retracts and begins to rotate the lever, the base of which is against a lug in the body. This lever is pivoted to delay the opening movement to allow the bullet to leave the barrel. The breech pressure then drops before the lever has completed its rotation. The movement of the lever then presses the free end against the bolt body and accelerates the bolt's movement to the rear. The base of the lever then pulls clear of the lug and the whole bolt unit continues to recoil as one piece. On returning, the lever again engages the lug and pivots forward and in doing so removes a coupling which allows the firing pin to move only when the bolt is fully forward. This unusual and complicated system allows the rate of fire to be kept down to very practical 400 rpms without having to use a heavy bolt or strong spring.
The FNAB-43 also uses a muzzle brake and compensator built into the barrel casing similar to some Russian weapons, and the magazine housing is hinged so that the magazine can lie beneath the barrel similarly to the French MAT-49. The single metal bar stock can be folded upwards rendering the weapon more compact.

(Web, Google, Wikipedia, You Tube)























2 commenti:

  1. Il tedesco nella foto ha un MP28 a tracolla e non un FNA43, lo si nota dal manicotto forato completamente diverso sia per fori che per diametro.
    Non so da dove sia uscita la cifra dei 6000 prodotti, quando non si sono mai viste matricole inferiori al 5000 e non superiori ai 5990 (La produzione bellica di quest'arma è stimata in soli 1000 esemplari)
    Saluti

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