martedì 20 novembre 2018

Centrale operativa di combattimento




La centrale operativa di combattimento, all'interno di una nave da guerra, nota anche con la sigla COC, è la sala nella quale convergono tutte le informazioni rilevate dai sensori della nave, e dalla quale partono gli ordini operativi ai sistemi d'arma della nave stessa.

La sua struttura si è evoluta nel tempo con l'evolversi dei sistemi di scoperta; inizialmente, quando ancora non esistevano i computer ed i radar erano appena agli inizi, la sala ospitava la o le consolle radar. Il suo nome in inglese è combat information center.

La sua dimensione varia grandemente in base alle dimensioni e al compito della nave. In una nave da assalto anfibio, oltre alla gestione dei sistemi d'arma dovrà anche essere svolto il coordinamento dell'assalto, dei mezzi da sbarco e dei mezzi aerei.



Il sistema Aegis della Us Navy è un sistema di combattimento integrato per unità navali sviluppato dalla statunitense RCA e successivamente acquisito dalla General Electric e poi dalla Martin Marietta, a sua volta assorbita nel 1995 nella Lockheed Martin che è quindi diventata responsabile del programma. Il sistema utilizza antenne piane a scansione elettronica per la scoperta e l'inseguimento dei bersagli, con elaborazione dei segnali affidata a potenti processori ai quali possono essere asserviti anche gli altri sensori di bordo e i sistemi d'arma presenti sulla nave.

L'Aegis (dal latino "scudo" ma anche dall'"egida" della mitologia greca), è installato a bordo delle principali unità da combattimento dell'US Navy quali i cacciatorpediniere classe Arleigh Burke e gli incrociatori classe Ticonderoga. Per le sue prestazioni e nonostante gli elevati costi di acquisizione e gestione, il sistema ha incontrato un certo successo di esportazione ed è stato installato su alcune unità estere come i cacciatorpediniere giapponesi classe Kongō, i caccia sud coreani classe Sejong the Great, le fregate spagnole classe Álvaro de Bazán e le norvegesi Classe Fridtjof Nansen.

L'Aegis è stato sviluppato per superare i limiti dei sistemi radar tradizionali di scoperta e direzione del tiro in funzione antiaerea e si è evoluto in un complesso sistema di combattimento che integra tutti i sensori, le armi e gli equipaggiamenti di missione delle unità navali su cui è installato, che per questa ragione sono definite come "unità Aegis”.

All'inizio degli anni sessanta l'US Navy avviò gli studi per un nuovo sistema antiaereo imbarcato in grado di fronteggiare la crescente minaccia costituita dai missili antinave sovietici dispiegati a partire dal 1958. A quel tempo la difesa antiaerea delle unità da combattimento americane era affidata ai sistemi missilistici Talos, Terrier e Tartar (informalmente indicati come "serie T" dalla loro iniziale) che non erano in grado di assicurare i tempi di reazione, l'affidabilità, le prestazioni e il volume di fuoco necessari per contrastare efficacemente attacchi missilistici lanciati da navi, aerei e sottomarini. Per rispondere ai nuovi requisiti era stato avviato un ambizioso programma basato sul sistema missilistico multiruolo Typhon che avrebbe dovuto garantire la capacità di ingaggiare missili supersonici antinave a distanze di centinaia di km. Il programma fu cancellato per difficoltà tecniche e nel novembre del 1963 l'US Navy ne avviò uno nuovo, denominato ASMS (Advanced Surface Missile System). Il compito di gestire il nuovo programma fu affidato all'allora capitano di fregata Wayne E. Meyer, che già aveva maturato esperienza nel settore con il sistema Terrier.

Sulla base della valutazione preliminare dei requisiti e delle tecnologie disponibili, le aziende avanzarono una serie di proposte concettuali. L'US Navy incaricò il contrammiraglio Frederic S. Withington di analizzare le varie proposte e di individuare un'architettura di sistema compatibile con le capacità tecnologiche dell'industria. Sulla base di questa analisi Withington raccomandò lo sviluppo di un sistema basato su radar ad antenne piane a scansione elettronica in grado di assolvere sia alle funzioni di scoperta che a quelle di inseguimento dei bersagli, su radar di illuminazione ad antenna parabolica, su un unico modello di missile con capacità di guida intermedia (in modo da non richiedere una costante illuminazione del bersaglio), su un sistema digitale per la gestione dei dati.

Nel 1965 l'allora segretario alla difesa Robert McNamara impose di ricercare di accomunare il programma ASMS con il programma Patriot sviluppato dall'US Army ma dopo due anni fu chiaro che i requisiti erano troppo differenti per poter essere soddisfatti da un sistema comune e l'ASMS andò avanti per la propria strada.

Nel 1968 furono selezionati tre progetti di altrettante aziende per partecipare alle valutazioni in vista del contratto finale. La valutazione dei progetti terminò nel dicembre del 1969, quando fu annunciata la scelta del sistema proposto dalla RCA a cui fu assegnato il contratto di sviluppo per un valore di 252,93 milioni di dollari.

Nel 1970, terminata la fase di revisione progettuale, il programma, diventato ACS (Aegis Combat System), entrò nella fase di sviluppo e si iniziò a discutere delle piattaforme su cui il nuovo sistema doveva essere installato. Le proposte andavano dalla realizzazione di una classe di unità relativamente economiche e con un dislocamento contenuto entro le 5000 tonnellate, fino a una classe di incrociatori nucleari da 15.000 tonnellate, con una previsione di 23 unità, ridotte a 5 nel 1971 dal Congresso statunitense.

Nel dicembre 1973 un prototipo ingegneristico dell'ACS, denominato Engineering Development Model EDM-1, fu installato sulla nave USS Norton Sound per i test e collaudi. Il primo lancio fu effettuato con successo il 17 maggio 1974 contro un drone BMQ-34A Firebee. Nel 1976 la RCA ricevette un ulteriore contratto per la realizzazione di un prototipo dell'Aegis rappresentativo della configurazione definitiva, per un valore di 159,2 milioni di dollari. Anche questo sistema fu montato sulla USS Norton Sound che iniziò una campagna di test. Nell'aprile del 1977 il sistema dimostrò la sua capacità di ingaggio multiplo, distruggendo simultaneamente due bersagli BMQ-34A con altrettanti missili Standard. La campagna dimostrativa totalizzò il lancio di 32 missili Standard con la distruzione di 32 bersagli, compresi drone supersonici BMQ34E, volanti sia a quote basse che alte, su distanze corte, medie e lunghe. Inoltre fu anche testato con successo l'ingaggio di un bersaglio navale a distanza ravvicinata. Intanto si fece strada l'idea di equipaggiare con il sistema una classe di unità da combattimento a propulsione convenzionale ottenuta partendo dal progetto dei cacciatorpediniere classe Spruance. Questa idea fu approvata definitivamente dal Segretario alla Difesa nel 1976 e portò alla nascita degli incrociatori lanciamissili classe Ticonderoga la cui prima unità capoclasse, il CG 47 USS Tinconderoga, entrò in servizio il 22 gennaio del 1983.

L'integrazione tra l'ACS (codificato dall'US Navy come Weapon System Mk.7) e le nuove unità navali destinate a esserne equipaggiate era così spinta che l'US Navy aveva deciso di unificare sotto un unico ufficio il controllo sia del programma relativo al sistema di combattimento che di quello relativo alla piattaforma navale. L'ufficio, denominato Aegis Program Office PMS-400 fu incardinato in seno al NAVSEA (Naval Sea Systems Command) sotto la responsabilità di Meyer, diventato contrammiraglio.

Nel 1984 la RCA fu incaricata di sviluppare una versione semplificata dell'Aegis per equipaggiare una seconda classe di unità Aegis destinata a rimpiazzare i cacciatorpediniere più obsoleti dell'US Navy. Anche questo progetto passò sotto il controllo di Meyer nell'ambito del PMS-400. La prima unità della nuova classe, DDG 51 USS Arleigh Burke, entrò in servizio il 4 luglio del 1991.

Nel 1994 la Martin Marietta (che aveva acquisito il programma Aegis) ricevette l'incarico di adattare il sistema per conferirgli capacità TBDM (Theatre Ballistic Missile Defence) ossia la capacità di ingaggiare missili balistici. Il programma di adattamento fu poi proseguito dalla Lockheed Martin (società nata dalla fusione della Lockheed con la Martin Marietta). Lo sviluppo delle capacità antimissili balistici dell'Aegis è stato condotto sotto il controllo della MDA, Missile Defence Agency, e il relativo programma è stato denominato Aegis BMD. Il programma prevede due diverse capacità: una è quella di utilizzare i sensori delle unità navali dotate di sistema Aegis per individuare e inseguire i missili balistici subito dopo il lancio, fornendo i relativi dati di tracciamento ai sistemi antimissile basati a terra incaricati dell'intercettazione vera e propria; l'altra è quella di impiegare direttamente le unità Aegis per il lancio di missili intercettori destinati a distruggere i missili balistici ostili. Per quest'ultimo scopo è stata prima sviluppata la sottoversione Block IV del missile Standard SM2 che introduceva la capacità di ingaggiare missili balistici a corto raggio e poi è stato introdotto il missile Standard SM3 che consente di affrontare anche minacce più complesse, quali i missili balistici a raggio intermedio.

Nel 1998 il costo complessivo del sistema Aegis per gli Stati Uniti era stato valutato in 42.7 miliardi di dollari.



Il sistema Aegis Combat System o Weapon System Mk. 7 integra numerosi altri sottosistemi e componenti. Il cuore del sistema è costituito dall'Aegis Weapon System (AWS) che a sua volta comprende i seguenti componenti di base:
radar di scoperta, controllo e inseguimento AN/SPY-1;
radar di illuminazione e controllo del tiro Mk 99;
missili Standard;
sistema di lancio verticale dei missili (VLS) Mk 41;
sistema di data link per la connessione dati con altre piattaforme;
sistema di comando e decisione CDS (Command and Decision System);
postazioni di controllo ADS (Aegis Display System);
sistema di gestione armamenti WCS (Weapons Control System)
sistemi di simulazione, addestramento e manutenzione.
Oltre all'AWS, il sistema Aegis può integrare e controllare tutti gli altri sensori e sistemi d'arma di bordo, e in particolare:
radar di ricerca aerea e navale;
sistemi di navigazione;
sistemi di guerra elettronica e contromisure;
cannoni;
missili antinave Harpoon;
elicotteri;
sonar;
siluri e armi antisom.



(Web, Google, Wikipedia, Lockheed Martin, Militare Italiana, Leonardo)






































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