mercoledì 28 novembre 2018

Incrociatori lanciamissili DORIA e DUILIO



L'incrociatore lanciamissili Andrea Doria …

…fu in servizio nella Marina Militare Italiana dagli inizi degli anni sessanta fino agli inizi degli anni novanta.
La sua costruzione è avvenuta presso i cantieri di Riva Trigoso e al suo varo, avvenuto il 27 febbraio 1963, ebbe come madrina la signora Teresa Cavagnari, moglie dell'ammiraglio Domenico Cavagnari, dal 1934 al 1940 capo di stato maggiore della Regia Marina e, al contempo, sottosegretario del Ministero della marina.


Dopo aver ricevuto la bandiera di combattimento alla presenza del ministro Giulio Andreotti il 10 giugno 1964, e aver effettuato il primo lancio missilistico il 4 agosto 1964, l'unità, al comando del capitano di vascello Giuseppe Galluccio, lasciò il porto di Livorno alle ore 10:30 del giorno di ferragosto per una campagna addestrativa in Estremo Oriente insieme con la nave da trasporto Etna in occasione delle Olimpiadi di Tokio. Rientrò in Italia nel porto di Catania il 2 dicembre e approdò a Livorno il giorno successivo alle ore 8 dopo aver percorso 22.785 miglia e toccato i porti di 12 nazioni straniere. Il 22 agosto 1965 la nave salpò da La Spezia per effettuare una crociera in Sud America nel corso della quale, al comando del capitano di vascello Claudio Celli, percorse 13.010 miglia toccando i porti di 5 nazioni affacciate sull'Atlantico, rientrando a La Maddalena il 16 ottobre 1965. Il giorno successivo approdò a La Spezia.


Il ponte di volo dell'Andrea Doria ha ospitato diversi capi di Stato fra cui: Sukarno a Giakarta nel 1964, in occasione del viaggio in estremo oriente, Saragat a Santos in Brasile nel 1965, Arturo Illia presidente dell'Argentina e Leopold Senghor presidente del Senegal in occasione del viaggio in Sudamerica del 1965, re Gustavo di Svezia nel 1967 in visita a Taranto.
Il Doria venne assegnato alla base di La Spezia quale nave comando della I Divisione navale e ha avuto un'attività operativa molto intensa e ricca di eventi, prendendo parte a esercitazioni nazionali e interalleate anche tra le più complesse, come le Dawn Patrol "Amiex" "Metaflex", e una "finta" crociera nel Medio Oriente agli albori della guerra dei sei giorni fra Egitto e Israele.
Nel 1967 (nel porto di La Spezia) si prestò a un appontaggio sperimentale per opera di un aereo a decollo verticale: un Harrier della Royal Navy.
Nell'estate del 1973, in seguito all'indisponibilità dell'Amerigo Vespucci, a causa del protrarsi dei lavori di manutenzione, la crociera estiva degli Allievi del 1º anno di Corso dell'Accademia di Livorno venne riprogrammata con itinerari differenti, sparpagliati a rotazione su quattro navi di squadra: Etna, Doria, Impavido e Carabiniere. 


Il Doria, al comando del Capitano di vascello Pescatori nel corso della crociera effettuò visite a La Maddalena, Smirne, Istanbul, Algeri, Cagliari, Casablanca, Santa Cruz de Tenerife, Gaeta.
Il Doria venne sottoposto a lavori dal 1976 al 1978, nel corso dei quali l'apparato motore venne convertito da nafta a gasolio e venne anche standardizzato il sistema missilistico.
Nel 1979 il Doria fu di nuovo in Estremo Oriente con il Vittorio Veneto e il rifornitore Stromboli per una operazione umanitaria e medico-sanitaria a favore dei profughi vietnamiti. Il 27 giugno 1980 nelle acque del Tirreno partecipò, insieme con l'Alpino alle operazioni di ricerca e soccorso del DC-9 dell'Itavia precipitato nei pressi di Ustica e il 29 novembre 1980 ormeggiò a Napoli per prestare soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto dell'Irpinia.
Trasferito di sede da La Spezia a Taranto, con il contemporaneo trasferimento del gemello Duilio da Taranto a La Spezia, imbarcò a bordo il comando della IIª Divisione Navale partecipando, nel 1984, alla missione operativa in Libano, in supporto al contingente terrestre italiano inquadrato nella Forza Multinazionale di Pace. Successivamente nel 1986 in occasione della crisi italo-libica prese parte all'Operazione Girasole.
L'11 settembre 1992 uscì in mare per l'ultima volta e al rientro incominciò il processo di disarmo dopo aver percorso 577.000 miglia in tutti i mari del mondo.
Il 30 settembre 1992 al posto di ormeggio n. 23 della stazione torpediniere di Taranto, si svolse la cerimonia dell'ultimo ammaina bandiera, alla quale parteciparono gran parte dei 30 Ufficiali che si erano avvicendati al comando[2].
La nave fu bonificata e demolita presso i cantieri Simont di Napoli. I lavori ebbero inizio a marzo 2001 e si conclusero a settembre dello stesso anno.
In precedenza altre due navi della Marina italiana avevano portato il nome Andrea Doria. La prima fu una nave da battaglia pre-dreadnought che prestò servizio nella Regia Marina dal 21 novembre 1885 al 25 maggio 1911. La seconda fu una corazzata che, entrata in servizio nel 30 marzo 1916, venne radiata il 1º novembre 1956 dopo essere stata ricostruita tra il 1937 e il 1940. Fu proprio a nome dell'equipaggio di questa nave che in un ideale passaggio di testimone morale e storico, al nuovo incrociatore Andrea Doria venne consegnata, il 10 giugno 1964, la bandiera di combattimento.
Dopo la radiazione dell'incrociatore, un'altra nave della Marina Militare Italiana porta nuovamente il nome Andrea Doria; si tratta di una dei due nuovissimi cacciatorpediniere antiaerei tipo Classe Orizzonte della classe Andrea Doria. La nave, contraddistinta dalla matricola (D 553) è stata costruita nei cantieri di Riva Trigoso, dove è stata varata il 15 ottobre 2005 e dopo l'allestimento negli stabilimenti di Muggiano è stata consegnata alla MMI il 22 dicembre 2008 e ricevuto la bandiera di combattimento a Genova il 13 ottobre 2010.

L'incrociatore lanciamissili Caio Duilio…, 
…in servizio nella MMI dagli inizi degli anni '60 fino al 1990 è stato costruito dalla Navalmeccanica presso lo stabilimento di Castellammare di Stabia. Faceva parte della classe Andrea Doria. Al varo, avvenuto il 22 dicembre 1962 erano presenti il Presidente della Repubblica Antonio Segni, il ministro della Difesa Giulio Andreotti, ed il senatore Silvio Gava, oltre a tante alte cariche civili e militari dell'epoca.
Assegnato al 2º Gruppo Navale d'Altura della IIª Divisione Navale di base a Taranto negli anni ottanta il vascello è stato trasferito di sede da Taranto a La Spezia con il contemporaneo trasferimento del gemello Andrea Doria da La Spezia a Taranto.
Dopo il ridislocamento il Caio Duilio ha svolto il ruolo di nave scuola per gli allievi dell'Accademia Navale di Livorno sostituendo in questo compito il San Giorgio, andato in disarmo nel 1980. Per adattare l'unità a nave scuola fu necessario effettuare modifiche nelle sistemazioni e nell'armamento, con l'eliminazione di 2 cannoni da 76/62mm e la riduzione del numero degli elicotteri imbarcati.
Tra le crociere addestrative sono state memorabili quella del 1984 negli Stati Uniti svolta in concomitanza con i giochi olimpici di Los Angeles, in cui la nave ha toccato le due coste degli Stati Uniti, e quella del 1988 arrivando sino in Australia in concomitanza dei festeggiamenti del bicentenario della sua scoperta.
La nave è stata messa in disarmo nel 1991.
La nave porta il nome del condottiero romano Caio Duilio che console di Roma nel 260 a.C. per riuscire a contrastare la potente flotta nemica cartaginese, fece costruire una flotta di 120 navi dotate di un ponte mobile con uncini, detto corvo, per sfruttare la preponderante capacità tattica dei Romani nel combattimento corpo a corpo.
In quello stesso anno la flotta romana e cartaginese si scontrarono nella battaglia di Milazzo dove i cartaginesi furono pesantemente sconfitti. Con questa vittoria, i romani divennero i nuovi padroni del Mediterraneo occidentale.
In precedenza altre due navi della marina italiana avevano portato il nome Caio Duilio, costruite anche loro nei cantieri di Castellammare di Stabia. La prima era una corazzata che entrata in servizio nella Regia Marina nel 1880venne messa in disarmo nel 1906 e radiata nel 1909 Al momento della sua apparizione, con i suoi cannoni da 450 mm, fu ritenuta tra le più potenti navi da guerra esistenti.. La seconda era una nave da battaglia che entrata in servizio nel 1915, venne radiata nel 1956 dopo essere stata ricostruita tra il 1937 e il 1940.Questa Unità partecipò al primo e secondo conflitto mondiale.
Attualmente un'altra nave della Marina Militare Italiana porta il nome Caio Duilio. Si tratta di un delle due unità della Classe Orizzonte. Le nave contraddistinta dalla sigla (D 554) è stata realizzata dalla Fincantieri negli stabilimenti di Riva Trigoso e Muggiano ed è stata consegnata alla MMI nel 2009.

(Web, Google, Wikipedia, MMI)



























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