martedì 13 novembre 2018

Pattugliatori Polivalenti d'Altura (PPA) - MARINA MILITARE ITALIANA



PATTUGLIATORI POLIVALENTI D'ALTURA 

I Pattugliatori Polivalenti d'Altura (PPA) sono una futura classe di pattugliatore o fregate multiruolo della Marina Militare che sostituiranno la Classe Soldati, la Classe Minerva e la Classe Comandanti.

La nuova classe fa parte della Legge Navale 2014-2015 che prevede la suddivisione delle unità nelle seguenti tre diverse versioni:

- PPA Light: versione leggera, adatta al pattugliamento litoraneo ed al contrasto della criminalità in mare;

- PPA Light+: versione media, adatta sia al pattugliamento litoraneo che al supporto ed al combattimento;

- PPA Full: versione pesante, adatta al combattimento di prima linea.

Il piano prevede 16 unità, 7 delle quali sono state già commissionate. Altre 3 sono in opzione, mentre ad ora è iniziata la costruzione delle prime due unità.

L'ordine delle prime 7 unità è così suddiviso: 2 PPA Light, 3 PPA Light+ e 2 PPA Full.



Il Pattugliatore Polivalente d’Altura (PPA) rappresenta una tipologia di nave altamente flessibile con capacità di assolvere molteplici compiti che vanno dal pattugliamento con capacità di soccorso in mare, alle operazioni di Protezione Civile, nonché, nella sua versione più equipaggiata, da nave combattente di prima linea. Sono infatti previste differenti configurazioni di sistema di combattimento: a partire da una versione “leggera”, relativa al compito di pattugliamento, integrata di capacità di autodifesa, fino a una “completa”, equipaggiata con il massimo della capacità di difesa. Inoltre l’unità è in grado di impiegare imbarcazioni veloci tipo RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) sino a una lunghezza di oltre 11 metri tramite gru laterali o una rampa di alaggio situata all’estrema poppa.



In data 13 febbraio 2017 si è svolta presso lo stabilimento Fincantieri di Muggiano (La Spezia) la cerimonia per il taglio della lamiera che dà il via ai lavori del primo Pattugliatore Polivalente d’Altura (PPA).
All’evento hanno partecipato, tra gli altri, il Sottosegretario di Stato alla Difesa On. Domenico Rossi, il Capo di Stato Maggiore della Marina ammiraglio di squadra, Valter Girardelli, il Direttore Generale di Fincantieri, Alberto Maestrini, e il Responsabile della Divisione Navi Militari di Fincantieri, Angelo Fusco.



Questo PPA, primo di sette unità, sarà consegnato nel 2021 e rientra nel piano di rinnovamento delle linee operative delle unità navali della Marina Militare deciso dal Governo e dal Parlamento e avviato nel maggio 2015.



Il programma, complessivamente, prevede la costruzione di nove unità di cui sette PPA, un’unità da trasporto e sbarco (LHD, ovvero Landing Helicopter Dock) e un’unità di supporto logistico (LSS, ovvero Logistic Support Ship).

L’operazione vede coinvolta anche RINA Services. L’esperienza acquisita nei vari progetti passati e la stretta collaborazione tra RINA e la Marina Militare in ambito internazionale per lo sviluppo del Naval Ship Code (norma equivalente alla SOLAS - Safety of Life at Sea,ma applicabile alle navi militari sviluppata dalla International Naval Safety Association di cui fanno parte RINA, MMI e le principali Marine NATO) hanno permesso di affinare le modalità di collaborazione, superando il tradizionale concetto di classe e tenendo in maggiore considerazione le specifiche esigenze tecniche e operative della Marina.

Il PPA rappresenta una tipologia di nave altamente flessibile con capacità di assolvere a molteplici compiti che vanno dal pattugliamento con capacità di soccorso in mare, alle operazioni di Protezione Civile, nonché, nella sua versione più equipaggiata, da nave combattente di prima linea. Sono infatti previste differenti configurazioni di sistema di combattimento: a partire da una “leggera”, relativa al compito di pattugliamento, integrata di capacità di autodifesa, fino ad  una “completa”, equipaggiata con il massimo della capacità di difesa. Inoltre l’unità è in grado di impiegare imbarcazioni veloci tipo RHIB sino a una lunghezza di oltre 11 metri tramite gru laterali o una rampa di alaggio situata all’estrema poppa.

132,5 metri di lunghezza
Velocità oltre 33 nodi in funzione della configurazione e dell’assetto operativo
171 persone di equipaggio
Dotata di impianto combinato diesel e turbina  a gas (CODAG) e di un sistema di propulsione elettrica
Capacità di fornire acqua potabile a terra
Capacità di fornire corrente elettrica a terra per una potenza di 2000 kw
2 zone modulari a poppa e centro nave che permettono l’imbarco di svariate tipologie di moduli operativi/logistici/abitativi/sanitari containerizzati (in particolare la zona di poppa può ricevere e movimentare in area coperta fino a 5 moduli in container ISO 20” mentre la zona centrale fino 8 container ISO 20”).
I PPA saranno costruiti presso il Cantiere Integrato di Riva Trigoso e Muggiano con consegna prevista per la prima unità della classe nel 2021, mentre i successivi saranno consegnati nel 2022, 2023, 2024 con due unità, nel 2025 e nel 2026. 

Grazie alla loro modularità i PPA saranno in grado di condurre vari tipi di operazioni, semplicemente imbarcando o sbarcando alcuni moduli o sistemi. Inoltre, queste unità, dovranno essere in grado anche di svolgere quei compiti non propriamente combattenti, come quelle paramilitari e di protezione civile (come ad esempio il supporto alle operazioni umanitarie). Con gli impianti di bordo i nuovi pattugliatori potranno rifornire di energia elettrica ed acqua potabile un insediamento di 6000 abitanti (civili e/o militari...).

Un’altra caratteristica importante dei PPA è l’elevata velocità (possono raggiungere i 35 nodi), infatti il raggiungimento degli obiettivi in modo tempestivo potrebbe essere indispensabile al fine di ottenere il pieno successo di un intervento. Per raggiungere tali parametri di velocità si è pensato di ricorrere a una carena molto sottile ed affinata, in modo tale da produrre un valore d’attrito relativamente basso. Tuttavia le unità dovranno comunque disporre di volumi interni sufficienti per trasportare ed alloggiare personale, equipaggiamenti e materiali, il che si dovrebbe tradurre in uno scafo sufficientemente spazioso. Quindi, alla base del progetto, vi è la possibilità di avere a disposizione grandi spazi impiegabili in modo flessibile e riconfigurabile (due aree a disposizione, una a mezza nave che alloggiano due RHIB da 11 metri oppure fino a 8 container da 20 piedi, gru ed elevatore logistico; l’altra a poppa con 2 RHIB da 11 metri e un container).

Nella configurazione più completa, quella full combat, partendo da prora, il PPA è dotato di un cannone Oto Melara da 127/64 mm con sistema VULCANO e relativi depositi di munizioni. A poppa del pezzo d’artiglieria trovano invece posto i sistemi di lancio verticale SYLVER; per questo tipo di sistema si prevede la configurazione a sei complessi da 8 celle, per un totale di 48 contenitori/lanciatori: 16 tipo SYLVER A70 (per poter impiegare i missili da crociera land attack tipo SCALP NAVAL di MBDA e per le future evoluzioni antibalistiche del missile ASTER 30) e 32 celle tipo SYLVER A50 (configurate per i missili ASTER 15 e ASTER 30).

Alle spalle dei pozzi di lancio si trova la parte più innovativa della nave, ovvero il complesso che ne costituisce la sovrastruttura anteriore, caratterizzata da una innovativa plancia integrata che si sviluppa su due livelli. Quello superiore è costituito dal classico bridge (ponte di comando) destinato al controllo della navigazione: una delle caratteristiche peculiari è rappresentata dall’ampia finestratura che assicura una visibilità verso l’esterno di 360°.

Sul ponte sottostante trova posto la cosiddetta plancia integrata: si tratta di un nuovo concetto ideato dai tecnici della Marina militare per il Comando e Controllo. Essa è suddivisa in due aree distinte: una zona verso poppa, con ampie finestrature, che viene impiegata per la pianificazione delle operazioni (una versione moderna della classica COC, Centrale Operativa di Combattimento), mentre una zona di prora, dotata anch’essa di ampie finestrature, viene occupata da una innovativa plancia di Comando e Controllo (una specie di cockpit aeronautico). Da questa plancia è possibile controllare tutte le funzioni della nave, consentendo nel contempo un’ampia visibilità verso l’esterno.

I PPA sono dotati di un fumaiolo unico, ove sono raggruppati tutti gli scarichi dell’apparato motore e dei gruppi elettrogeni. Per quanto concerne l’apparato motore, la configurazione adottata dalla Marina per questo tipo di unità è quella tipo CODAG; la propulsione è assicurata da due macchine TAG tipo General Electric LM-2500+G4 da 32 MW associate a 4 motori diesel. Questo apparato consente ai PPA, come scritto in precedenza, una velocità massima pari a 35 nodi.

Per quanto concerne la componente ad ala rotante imbarcata, i PPA sono dotati, alle spalle del fumaiolo, di un grande hangar fisso equipaggiato di serranda con apertura monocampata in grado di accogliere due elicotteri medio/pesante SH-90A, oppure un elicottero medio SH-90A e un elicottero pesante EH-101.

Sotto il ponte di volo è presente un’atra delle aree innovative progettate per i PPA: si tratta di una nuova area modulare, uno spazio adibito all’imbarco di mezzi, di materiali, o di altri equipaggiamenti. Tale area, che occupa in senso longitudinale solo un compartimento (e 2 interponti), è dotata di una rampa laterale per facilitare le operazioni di carico e scarico dalla banchina. I tipici carichi trasportabili in tale garage sono costituiti da mezzi ruotati (VTLM Lince, VTMM Orso), sistemi manned e unmanned nonché equipaggiamenti vari necessari per l’adempimento delle molteplici missioni.

Per la difesa di punto, nella sezione posteriore, si trova la cosiddetta poppa a sbalzo, dove trova posto il cannone Leonardo Oto Melara SUPER RAPIDO da 76/62 mm, con munizionamento avanzato tipo DAVIDE/DART a correzione di traiettoria.

I Pattugliatori Polivalenti d'Altura (PPA) sono una futura classe di pattugliatore o fregate multiruolo della Marina Militare che sostituiranno la Classe Soldati, la Classe Minerva e la Classe Comandanti.

La nuova classe fa parte della Legge Navale 2014-2015 che prevede la suddivisione delle unità nelle seguenti tre diverse versioni:

- PPA Light: versione leggera, adatta al pattugliamento litoraneo ed al contrasto della criminalità in mare;

- PPA Light+: versione media, adatta sia al pattugliamento litoraneo che al supporto ed al combattimento;

- PPA Full: versione pesante, adatta al combattimento di prima linea.

Il piano prevede 16 unità, 7 delle quali sono state già commissionate. Altre 3 sono in opzione, mentre ad ora è iniziata la costruzione delle prime due unità.

L'ordine delle prime 7 unità è così suddiviso: 2 PPA Light, 3 PPA Light+ e 2 PPA Full.

Il Pattugliatore Polivalente d’Altura (PPA) rappresenta una tipologia di nave altamente flessibile con capacità di assolvere molteplici compiti che vanno dal pattugliamento al combattimento di prima linea. Sono perciò presenti tre versioni (Light, Light+ e Full).

Le prime due versioni, saranno velocemente convertibili nella versione più potente e pesantemente armata, grazie anche all'elevato grado di modularità delle unità.

Lo scafo presenta una forma innovativa, che insieme al nuovo rostro prodiero, punta ad ottimizzare la spinta idroninamica allo scopo di soddisfare requisiti prestazionali molto sfidanti, pur mantenendo un moderato impatto ambientale e garantendo l'economicità di gestione.

Le navi, presenteranno due zone ad alta modularità, una di centro nave e l'altra di poppa.

La prima, presenterà una gru Davit con 2 bracci, deployable, per il trasporto, il lancio ed il recupero di imbarcazioni fino a 11m x 10t e una Gru Centrale per container fino a 20t. Questa zona infatti, presenterà una capacità di carico fino a 8 container ISO 1C, per 120t max complessive.

La seconda zona modulare invece, potrà fungere da bacino per mezzi delle Forze Speciali, da magazzino pallettizzato, da Compound sanitario, da Compound Alloggi (30 posti + igiene) o come zone USVs & ROVs + Shelter di Comando.

Adiacente a questa zona, sarà presente in modo predefinito, una rampa per il lancio ed il recupero di un veicolo anfibio di tipo RHIB di massimo 11 metri.

La zona Plancia, presenta una moderna ed innovativa forma, molto simile a quella di un elmo, assicurando un ampio raggio di visibilità nonché un elevatissimo grado tecnologico, essendo in questa riuniti tutti i sistemi di controllo, di autodifesa ed attacco, navigazione e propulsione.

L'armamento di base e comune a tutte e tre le versione, sarà costituito da un cannone (a prua) OTO Melara 127/64 mm, del tipo Super Rapido munito del nuovissimo munizionamento Vulcano, un cannone (sull'Hangar di poppa) OTO Melara 72/64 mm, del tipo Super Rapido, munito di munizionamento Davide con predisposizione per il Vulcano. Sempre sull'Hangar di poppa, troveranno posto 2 mitragliere remotizzate 25/80 mm e 2 Lanciarazzi SCLAR H AWW integrato con un sistema di contromisure ODLS-20 AWW/ASW.

Le versioni Light+ e Full, potranno vantare poi, un impianto missilistico di ultima generazione VLS Sylver per il lancio di 16 missili Aster 15 e 30 o di 32 missili CAMM ER. Inoltre, la versione Full, avrà un sistema di 4 lanciatori binati per il lancio di 8 missili OTOMAT TESEO Mk-2A.

Per quanto riguarda la capacità silurante, i Full, avranno in dotazione 2 lanciatori singoli per il nuovo siluro pesante Black Shark di MBD Italia. Comune e tutte e tre le versioni, sarà invece la presenza di 2 lanciatori trinati per MU-90 Impact e siluri da 324mm.

Importante infine, la presenza di un Hangar e un ponte di volo per 2 elicotteri NH90 o AgustaWestland AW101.

I Pattugliatori Polivalenti d'Altura sostituiranno la Classe Soldati, la Classe Minerva e la Classe Comandanti.
La nuova classe fa parte della Legge Navale 2014-2015 che prevede la suddivisione delle unità nelle seguenti tre diverse versioni:
- PPA Light: versione leggera, adatta al pattugliamento litoraneo ed al contrasto della criminalità in mare;
- PPA Light+: versione media, adatta sia al pattugliamento litoraneo che al supporto ed al combattimento;
- PPA Full: versione pesante, adatta al combattimento di prima linea.
Il piano prevede 16 unità, 7 delle quali sono state già commissionate. Altre 3 sono in opzione, mentre ad ora è iniziata la costruzione delle prime tre unità.
L'ordine delle prime 7 unità è così suddiviso: 2 PPA Light, 3 PPA Light+ e 2 PPA Full.
Il Pattugliatore Polivalente d’Altura (PPA) rappresenta una tipologia di nave altamente flessibile con capacità di assolvere molteplici compiti che vanno dal pattugliamento al combattimento di prima linea. Sono perciò presenti tre versioni (Light, Light+ e Full).
Le prime due versioni, saranno velocemente convertibili nella versione più potente e pesantemente armata, grazie anche all'elevato grado di modularità delle unità.
Lo scafo presenta una forma innovativa, che insieme al nuovo rostro prodiero, punta ad ottimizzare la spinta idroninamica allo scopo di soddisfare requisiti prestazionali molto sfidanti, pur mantenendo un moderato impatto ambientale e garantendo l'economicità di gestione.
Le navi, presenteranno due zone ad alta modularità, una di centro nave e l'altra di poppa.
La prima, presenterà una gru Davit con 2 bracci, deployable, per il trasporto, il lancio ed il recupero di imbarcazioni fino a 11m x 10t e una Gru Centrale per container fino a 20t. Questa zona infatti, presenterà una capacità di carico fino a 8 container ISO 1C, per 120t max complessive.
La seconda zona modulare invece, potrà fungere da bacino per mezzi delle Forze Speciali, da magazzino pallettizzato, da Compound sanitario, da Compound Alloggi (30 posti + igiene) o come zone USVs & ROVs + Shelter di Comando.
Adiacente a questa zona, sarà presente in modo predefinito, una rampa per il lancio ed il recupero di un veicolo anfibio di tipo RHIB di massimo 11 metri.
La zona Plancia, presenta una moderna ed innovativa forma, molto simile a quella di un elmo, assicurando un ampio raggio di visibilità nonché un elevatissimo grado tecnologico, essendo in questa riuniti tutti i sistemi di controllo, di autodifesa ed attacco, navigazione e propulsione.

L'armamento di base e comune a tutte e tre le versione, sarà costituito da un cannone (a prua) OTO Melara 127/64 mm, del tipo Super Rapido munito del nuovissimo munizionamento Vulcano, un cannone (sull'Hangar di poppa) OTO Melara 76/62 mm, del tipo Super Rapido, munito di munizionamento Davide con predisposizione per il Vulcano. Sempre sull'Hangar di poppa, troveranno posto 2 mitragliere remotizzate 25/80 mm e 2 Lanciarazzi SCLAR H AWW integrato con un sistema di contromisure ODLS-20 AWW/ASW.

Le versioni Light+ e Full, potranno vantare poi, un impianto missilistico di ultima generazione VLS Sylver per il lancio di 16 missili Aster 15 e 30 o di 32 missili CAMM ER. Inoltre, la versione Full, avrà un sistema di 4 lanciatori binati per il lancio di 8 missili OTOMAT TESEO Mk-2A.

Per quanto riguarda la capacità silurante sarà presente la predisposizione per 2 lanciatori trinati per MU-90 Impact e siluri da 324mm.

Importante infine, la presenza di un Hangar e un ponte di volo per 2 elicotteri NH90 o AgustaWestland AW101.

Di recente la Marina Militare Italiana sta valutando la possibilità di cambiare il design di alcune delle sue navi multifunzionali PPA in progetto per renderle più piccole e, eventualmente, per dare loro una capacità ASW.
Le sette navi sono state ordinate nell'ambito di un pacchetto di 5,4 miliardi di euro per sostituire una serie di vecchie navi della flotta della Marina Militare. Tre sono già in costruzione presso il cantiere italiano Fincantieri, mentre sono in corso i preparativi per la costruzione del quarto.
Ma i pianificatori possono tornare al tavolo da disegno per le ultime tre navi, dato che le priorità della missione cambiano, ha detto la fonte, che è a conoscenza degli sviluppi del programma.
I piani per le navi sono stati redatti per la prima volta quando la Marina era comandata dall'Amm. Giuseppe de Giorgi, che ha scelto di portare una notevole quantità di lavoro di progettazione in casa, dove i pianificatori di servizio hanno deciso di costruire navi PPA di grandi dimensioni, pensando che avrebbero coperto più missioni.
Oggi le navi pesano circa 6.000 tonnellate. Non è grande come le fregate FREMM italiane da 6.700 tonnellate, ma molto più grandi delle navi che sostituiranno, che dislocano circa 2.000 tonnellate e meno.
Le navi PPA hanno quasi la stessa lunghezza delle FREMM, che misurano circa 146 metri di lunghezza e 16,5 metri di larghezza, solo 3 metri più strette delle FREMM.
Ciò rende i PPA troppo grandi per attraccare in alcuni porti siciliani.
Ora, con Valter Girardelli al timone, sono allo studio piani per trasformare gli ultimi tre PPA in corvette da circa 3.000 tonnellate. I pianificatori stanno anche rivalutando la necessità di una capacità antisommergibile, notando che otto navi ASW sono in fase di dismissione, mentre ci sono solo quattro fregate FREMM con una configurazione ASW.
Una seconda opzione è quella di trasformare gli ultimi tre PPA in navi ASW da 4.500 tonnellate.


(FONTE DEFENSE NEWS, Web, Google, Wikipedia)
















































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