venerdì 9 novembre 2018

F 35 ADIR - ISRAELIAN AIR FORCE


Il Lockheed Martin F-35 Lightning II, o Joint Strike Fighter-F35, è un caccia multiruolo monoposto di 5ª generazione, a singolo propulsore, con ala trapezoidale a caratteristiche stealth. Le sue capacità multiruolo lo rendono utilizzabile per compiti di supporto aereo ravvicinato, bombardamento tattico e missioni di superiorità aerea.


Battendo il Boeing X-32, è diventato il vincitore della gara per il programma JSF (Joint Strike Fighter) per la ricerca di un aereo che potesse sostituire diversi modelli dell'USAF, dell'US Navy e dei USMC (Marines). Inizialmente era previsto che circa l'80% delle parti fosse in comune fra le diverse versioni, ma poi, con l'evolversi del progetto, non si è potuto raggiungere più del 25/27%, sebbene l'elettronica di bordo e una parte del software saranno molto simili tra loro.

Esistono tre versioni dell'F-35: una variante a decollo e atterraggio convenzionale (F-35A - Conventional Take Off and Landing), una variante a decollo corto e atterraggio verticale, per poter operare da portaerei di dimensioni ridotte come la portaerei italiana Cavour (F-35B Short Take Off And Vertical Landing), e una variante per l'uso su portaerei convenzionali dotate di catapulte (F-35C - Catapult Assisted Take Off But Arrested Recovery).

Molti Paesi, anche europei, stanno valutando il velivolo per sostituire alcune tipologie di aerei da combattimento delle proprie aeronautiche o marine. La versione B a decollo corto è indicata per gli incrociatori portaerei o portaelicotteri non muniti di ponte di volo sufficientemente lungo per il decollo di aerei tradizionali mediante catapulte, come gli incrociatori britannici della classe Invincible o il Cavour italiano; l'F-35 è inoltre dotato di caratteristiche stealth.

Il progetto è ormai completato per le versioni A e B, mentre la versione C è in fase di finalizzazione. Il costo complessivo supera i 55 miliardi di dollari USA ed è finanziato principalmente dagli Stati Uniti e dal Regno Unito (che ha fornito un contributo di 2 miliardi di dollari).



Gli Stati Uniti intendono acquistare un totale di 2 443 aerei per un costo di 323 miliardi di dollari, rendendolo il programma della difesa più costoso della storia. Il budget dell'USAF per il 2010 prevedeva di avere l'F-35 ad un costo flyaway di US$ 89 milioni basato sulla pianificata produzione dei suoi 1 753 F-35A. Lockheed Martin si attende di ridurre i costi stimati del governo del 20%.

I ritardi ed i costi del programma F-35 sono alti e continuano ad aumentare: il costo globale del programma sarebbe passato dai 232 miliardi del 2002 e dai 332 del marzo 2010 ai 382,4 nel giugno 2010, il 65% in più. Il costo medio a esemplare è aumentato dell'81%, passato da 62 milioni di dollari a 112,4 calcolando ricerca, sviluppo e produzione. Riguardo quest'ultima voce, il costo è aumentato dell'85% passando da 50 a 92,3 milioni. Lockheed Martin ribatte che i costi sono complessivamente inferiori del 20% rispetto a quelli rilevati dal Pentagono. In ogni caso sono stati sforati i limiti della legge Nunn McCurdy, che impone una riapprovazione politica dei programmi militari nel caso il loro costo superi del 25% quello previsto all'origine (riapprovazione data quasi per scontata per il JSF).

Il costo per unità prodotta risulta in costante decremento: si è passati dai 279 milioni di dollari per il primo lotto di F-35A ai 102 milioni per il lotto 9 in produzione da novembre 2016; per l'F-35B il costo per il lotto 9 è di 131 milioni, per l'F-35C il costo per il lotto 9 è di 132 milioni.  Con il lotto 10 è prevista la riduzione del costo per l'F-35A a 95 milioni di dollari, per l'F-35B a 123 milioni e per l'F-35C a 122 milioni.



Il programma JSF (Joint Strike Fighter) venne creato per sostituire molti velivoli mantenendo i costi di sviluppo, produzione e operativi bassi. Questo scopo fu perseguito costruendo tre varianti di un singolo velivolo, in modo da condividerne i componenti:

F-35A - variante a decollo ed atterraggio convenzionale (CTOL)
F-35B - variante a decollo corto e atterraggio verticale (STOVL)
F-35C - variante per portaerei (CATOBAR).
Il progetto Joint Strike Fighter si è evoluto sviluppando un aereo da combattimento comune per sostituire i modelli attuali. Il contratto per lo sviluppo del progetto JSF venne firmato il 16 novembre 1996.

Il contratto per il System Development and Demonstration venne vinto il 26 ottobre 2001 dalla Lockheed Martin, dopo la scelta del prototipo X-35 a discapito del Boeing X-32. Nonostante i due modelli concorrenti avessero raggiunto i requisiti del progetto, il prototipo X-35 superò in modo consistente l'X-32. La designazione come "F-35" venne accolta con sorpresa da parte della Lockheed, che aveva sempre fatto riferimento al velivolo con il nome “F-24".

Il 7 luglio 2006, l'aeronautica statunitense annunciò ufficialmente che il nome del velivolo era F-35: Lightning II, in onore al bipropulsore P-38 Lightning e all'English Electric Lightning, che hanno operato rispettivamente nella Seconda guerra mondiale e nella guerra fredda. L'English Electric Company venne incorporata nella BAC, che successivamente entrò a far parte di BAE Systems. Altri nomi proposti comprendevano Kestrel, Phoenix, Piasa, Black Mamba e Spitfire II; il nome Lightning II venne proposto precedentemente per l'aereo F-22 Raptor.

La progettazione e la costruzione è stata affidata ad un consorzio industriale costituito da Lockheed Martin, Northrop Grumman e BAE Systems. Il primo prototipo dimostratore è stato presentato nel 2000[25] e il 15 dicembre 2006 è stato compiuto il primo volo.

L'F-35 appare più piccolo e leggermente più tradizionale del bimotore F-22 Raptor. Il progetto del condotto di scarico si è ispirato al modello 200 della General Dynamics, un aereo VTOL del 1972 progettato per le Sea Control Ship. I progettisti della Lockheed hanno lavorato assieme al Yakovlev Design Bureau, che progettò l'aereo Yakovlev Yak-141 "Freestyle" negli anni novanta. La tecnologia stealth rende l'aereo difficile da individuare mentre si avvicina ai radar a corto raggio.

Rispetto alla generazione precedente, gli obiettivi di questo progetto sono di creare un velivolo:

con tecnologia stealth a bassa manutenzione e durevole;
con sistemi avionici integrati con i sensori per combinare le informazioni e aumentare la conoscenza del pilota sulla situazione circostante, l'identificazione e lo sgancio delle armi e l'invio veloce di informazioni ad altri nodi di controllo e comando;
con una rete interna ad alta velocità, tra cui l'IEEE 1394 e fibre ottiche.

Inizialmente erano stati sviluppati due diversi propulsori per l'F-35: il Pratt & Whitney F135 ed il General Electric/Rolls-Royce F136, il secondo, nonostante le proteste di Rolls-Royce (che comunque rimane responsabile per la costruzione/integrazione del gruppo trasmissione/ventola per la versione STOVL ad atterraggio verticale) è stato annullato.

Il sistema di decollo verticale, della versione STOVL (Short Take Off Vertical Landing) è composto dal motore, una turboventola a basso rapporto di diluizione con postbruciatore come su un normale aereo da combattimento, fornito di un ugello di coda dotato di un particolare meccanismo di rotazione che permette di orientare il flusso dei gas di scarico verso il basso, e da una ventola anteriore verticale (a due stadi controrotanti), posta subito dietro l'abitacolo, la quale, quando innestata attraverso un albero e un giunto di collegamento all'albero della turbina di bassa pressione del motore, trasforma il propulsore in una sorta di turboventola ad alto rapporto di diluizione a flussi separati ottenendo, grazie al miglior rendimento di questo tipo di propulsore, un surplus di spinta che viene utilizzato per il sostentamento verticale della parte anteriore e centrale del velivolo. Il controllo del rollio viene effettuato deviando aria pressurizzata, spillata dal compressore a bassa pressione, verso ugelli posti sotto le ali. Il motore produce una spinta di 128,1 kN a secco e 191,3 kN (213,5 kN al decollo) con post-combustione inserita; quando la ventola anteriore è innestata, la spinta (ottenuta a secco) diventa di 80 kN dall'ugello di coda, 89 kN dalla ventola anteriore verticale e 8,7 kN da ciascuno dei due ugelli per il controllo laterale, per un totale di 186,4 kN.

Rispetto alla normale turboventola ad alto rapporto di diluizione a flussi separati utilizzata sull'Harrier, questo sistema di propulsione presenta il vantaggio che, una volta disinnestata la ventola anteriore, può essere utilizzato anche a velocità supersonica. Inoltre, il raffreddamento aggiuntivo dei gas di scarico operato dal maggior lavoro sottratto loro dalla turbina a bassa pressione per il funzionamento della ventola anteriore, diminuisce la quantità di aria ad alta velocità e ad elevata temperatura che viene proiettata verso il basso durante il decollo e che può danneggiare i ponti delle portaerei e le piste di decollo.

Israele ha annunciato di aver usato i jet multiruolo in uno scenario di guerra, ovvero per attacchi alla Siria. Il comandante dell'aviazione israeliana generale Amikam Norkin ha rivelato oggi che il suo Paese è divenuto «il primo al mondo» ad aver utilizzato jet F35 - quelli con tecnologia Stealth, cioè invisibili ai radar - per attacchi contro obiettivi nemici. A quanto pare, si riferiva ad installazioni iraniane in Siria. Gli Adir (nome ebraico dell'F35, che significa Possente), ha detto, sono già operativi e partecipano a missioni di combattimento. In realtà abbiamo condotto il primo attacco operativo al mondo con F35. Con loro abbiamo colpito due volte in Medio Oriente. La nostra aviazione è pionieristica, leader mondiale».L’F-35 israeliano sarà una piattaforma tattica profondamente diversa da quelle che Lockheed Martin consegnerà ai partner del programma JSF.

Israele ha ricevuto negli anni delle versioni pesantemente modificate degli F-15 e F-16 ricevuti dagli Stati Uniti. Lockheed Martin ha prodotto una versione speciale del caccia F-16 dotato di Conformal Fuel Tanks, AGP-68(V)X Radar, Helmet Mounted Cueing System, Dorsal spine Avionics Compartment e comunicazione satellitare per le forze aeree israeliane. La flotta F-35 di Israele sarà formata da 50 piattaforme tattiche. I primi 19 F-35 acquistati da Israele hanno avuto un costo di 125 milioni di dollari ad unità, sceso a 112 milioni di dollari per il secondo lotto formato da 14 velivoli. Gli ultimi 17 F-35 avranno un costo unitario di 100 milioni di dollari. Il prezzo si riferisce esclusivamente all’acquisizione e formazione del personale e non alla manutenzione ed alla logistica. Il nuovo centro di formazione per gli F-35 israeliani si trova nella base aerea Nevatim, nel Negev. Lockheed Martin lo scorso anno ha annunciato di aver selezionato Elbit Systems per l’implementazione dei simulatori. Quest’ultima fornisce servizi di outsourcing per la forza aerea F-15/ F-16 nella base di Hatzor. Elbit Systems, infine, è leader mondiale nel settore dei display ad alta tecnologia. Oltre il 50% della formazione si svolgerà sui simulatori avanzati. In questo modo si ridurranno i costi per la formazione dei piloti che voleranno sugli F-35.



Israele attualmente ha ricevuto sette F-35 (saranno nove entro la fine dell’anno), il primo dei quali consegnato lo scorso dicembre durante una solenne cerimonia. I 33 F-35A Conventional Take Off and Landing, o CTOL, acquistati attraverso il programma delle Foreign Military Sales (FMS) saranno consegnati entro il 2021: la fornitura sarà completata entro il 2024. Per quell’anno l’IAF avrà una flotta di 50 F-35 Adir basata su due squadroni schierati nella base aerea di Nevatim, nel sud di Israele. L’F-35 di Israele, ribattezzato Adir, in ebraico Il Grande, rappresenterà un tassello aggiuntivo molto importante per il mantenimento della superiorità militare di Israele nell’area del Medio Oriente, grazie alle avanzate capacità di affrontare le minacce emergenti, come missili all’avanguardia, e di assicurare la protezione dello lo spazio aereo. L’F-35 combina una tecnologia stealth avanzata che garantisce la bassa osservabilità con la velocità e l’agilità di un caccia, un sistema di sensori totalmente integrato, la capacità netcentrica nelle operazioni e il supporto avanzato. Israele contribuisce al programma F-35 con la produzione di semi-ali per l’F-35A da parte delle Israel Aerospace Industries. Elbit Systems Ltd. realizza il casco Generation III Helmet-Mounted Display, che sarà utilizzato dai piloti dell’F-35 in tutto il mondo. Componenti compositi per la parte centrale della fusoliera dell’F-35, infine, sono realizzati da di Elbit Systems-Cyclone. La piattaforma tattica F-35 è un sistema d’arma in divenire, progettata per contesti futuri per minacce oltre il raggio visivo. Da rilevare che se da un lato Israele considera l’F-35 come la migliore piattaforma tattica in inventario, dall’altro il governo ne ha riconosciuto l’elevato costo, richiedendo una “meticolosa valutazione” prima di ogni qualsiasi ordine futuro.

L’esatta natura delle alterazioni esterne ed interne non è chiara, ma senza dubbio l’F-35 di Israele differirà significativamente dalle tre versioni della Lockheed Martin. Solo indiscrezioni, infine, su una nuova versione dell’F-35 progettata da Lockheed, che dovrebbe essere consegnata entro il 2020, per rispondere ai particolari requisiti operativi di Israele. E’ certo che la catena logistica degli Adir, così come confermato dall’Israel Aerospace Industries, non sarà gestita da ALIS (Autonomic Logistics Information System), ma da un software indigeno. Nessun altro paese che partecipa al programma JSF riceverà tali concessioni. In precedenti occasioni abbiamo spiegato il funzionamento di ALIS e la sua architettura globale unica (senza back up di riserva). La rete logistica di Israele garantirà il pieno funzionamento della flotta Adir senza la connessione con l’infrastruttura globale statunitense. Probabilmente la più grande concessione fatta ad Israele riguarda il diritto di eseguire la completa manutenzione degli Adir in patria. Tutti gli altri paesi membri del programma JSF dovranno far volare i rispettivi F-35 nelle strutture autorizzate sparse nel globo (come quella in Italia). Non per Israele. Rete logistica, motori, avionica, struttura, rivestimento, armi ed ogni tipo di intervento necessario per rendere operativi gli F-35 si svolgerà in Israele. Un tale accesso ai sistemi di missione renderà più agevole l’integrazione delle armi di Israele. Non ultima l’integrazione C4I che consentirà agli F-35 di Israele di interfacciarsi con l’intera architettura di difesa del paese.

(Web, Google, Wikipedia, Il Messaggero, Il Giornale) 






























































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