venerdì 16 novembre 2018

Francis Gary Powers, l'aereo U2 e... "IL PONTE DELLE SPIE"




Francis Gary Powers (Jenkins, 17 agosto 1929 – Encino, 1º agosto 1977) è stato un aviatore statunitense.

Capitano USAF, nel 1960 fu abbattuto nei cieli dell'Unione Sovietica da un S-75 causando la crisi degli U-2.



Nacque a Jenkins, Kentucky è cresciuto a Pound, Virginia. Dopo la laurea al Milligan College nel Tennessee, Gary fu arruolato nell'USAF nel 1950. Completato l'addestramento fu assegnato al 468º squadrone alla base aerea di Turner, Georgia come pilota di F-84. Date le sue ottime doti di pilota (secondo il figlio) fu notato ed arruolato nella CIA già durante la guerra di Corea. Lasciò ufficialmente l'aeronautica nel 1956, per unirsi al programma U-2.



I piloti degli aerei spia U-2 dovevano sorvolare ad alta quota paesi ostili agli USA per effettuare riprese fotografiche di obiettivi militari e strategici. 

Il 1º maggio del 1960, durante un volo sull'Unione Sovietica, fu abbattuto con un missile terra-aria SAM presso Sverdlovsk; catturato e poi processato come spia, fu condannato a tre anni di reclusione e sette di lavori forzati. Tuttavia dopo solo ventuno mesi fu scambiato, unitamente allo studente americano Frederic Pryor, per il colonnello del KGB Vilyam Fisher (meglio noto con lo pseudonimo di Rudolf Abel), arrestato dopo le indagini condotte sul caso del nichelino cavo. Lo scambio avvenne il 10 febbraio 1962, presso il ponte di Glienicke a Potsdam, in Germania.

Al suo ritorno in patria fu aspramente criticato per non aver attivato l'autodistruzione della macchina fotografica, della pellicola e delle altre parti segrete del velivolo. Altri lo criticarono anche per il mancato utilizzo di una capsula di veleno nascosta in un dollaro d'argento, in dotazione agli agenti CIA per evitare di parlare e di confessare segreti militari in caso di tortura.



Dopo essere stato chiamato a rapporto dalla CIA, dalla Lockheed, dall'USAF, fu infine chiamato a rispondere alla commissione del senato presieduta dal senatore Richard Russell: durante l'audizione fu appurato che Powers seguì gli ordini e che non aveva divulgato notizie sensibili al nemico e perciò aveva avuto una condotta esemplare.

In seguito continuò a lavorare come pilota collaudatore per la Lockheed fino al 1970. Nello stesso anno partecipò alla stesura di un libro che raccontava l'incidente, intitolato Operation Overflight: A Memoir of the U-2 Incident.

Morì il 1º agosto 1977, all'età di 47 anni, in un incidente di volo avvenuto mentre lavorava come giornalista su un elicottero della televisione americana KNBC. Si appurò successivamente che il guasto era stato causato da un giunto del carburatore riparato male senza che Gary ne fosse a conoscenza. Lasciò la moglie Sue e due figli, Dee e Francis Gary Jr., e fu seppellito nel cimitero nazionale di Arlington.

Quando gli chiedevano quanto alto stava volando il 1º maggio del 1960 egli soleva rispondere: «non abbastanza in alto». Nel 2000, a quarant'anni dall'abbattimento, alla sua famiglia è stata consegnata la Medaglia del Prigioniero di Guerra e la Distinguished Flying Cross e la National Defense Service Medal.



Nei media

Powers è stato interpretato da Austin Stowell nel film Il ponte delle spie (Bridge of Spies) di Steven Spielberg (2015).

L’aereo spia U-2

Il Lockheed U-2 (battezzato "Dragon Lady") è un aereo statunitense da ricognizione ad alta quota equipaggiato con macchine video e fotocamere, fabbricato dalla Lockheed.

Essendo un aereo monoposto, il pilota stesso deve verificare il soggetto inquadrato, prima di azionare la fotocamera. Ciò avviene tramite uno schermo, che riproduce l'immagine captata dall'obiettivo, lo schermo è posto nella parte alta della consolle di comando del velivolo. Ne esistono anche delle varianti per lo spionaggio elettronico.

Nei primi anni '50 gli Stati Uniti furono contagiati dalla paura di un'imminente guerra nucleare con l'Unione Sovietica ed i vertici delle forze armate non sapevano se i loro uomini ed i loro mezzi sarebbero stati sufficienti (per numero e per addestramento) a fermare i loro avversari sovietici perché di quello che accadeva al di là della Cortina di ferro non si sapeva nulla. Anche l'infiltrazione di alcune spie si rivelò inutile, in quanto tutte le installazioni militari sovietiche erano rigorosamente off-limits. Il generale Curtis LeMay, comandante in capo del SAC, continuava a richiedere nuovi bombardieri, nel timore che i sovietici ne disponessero in maggior numero e di più moderni e premeva perché gli Stati Uniti attaccassero per primi. Era quindi necessario sbirciare al di là della Cortina di ferro per evitare di sottovalutare l'avversario o, peggio ancora, di sopravvalutarlo ed evitare una seconda Pearl Harbor a causa di una carenza di intelligence.

Fu in questo clima che ebbe origine lo sviluppo del Lockheed U2, dopo che la USAF aveva bandito un concorso per la costruzione di un nuovo ricognitore ad alta quota. Tra i velivoli presi in considerazione ci furono l'X-16, sviluppato dalla Bell, l'M-195, sviluppato dalla Fairchild, ed il RB-57D, sviluppato dalla Martin. Solo successivamente anche la Lockheed presentò un proprio progetto elaborato da Kelly Johnson, che portava la sigla CL-282. Il progetto di Johnson si basava sul caccia intercettore F-104 opportunamente modificato, del quale fu inizialmente riutilizzato anche il turboreattore, successivamente sostituito da un Pratt & Whitney J75.

Inizialmente ignorato, il progetto di Johnson fu in seguito al centro delle attenzioni della USAF, ma anche da parte di molti membri civili della commissione incaricati di scegliere il migliore tra i progetti presentati, perché era il più economico e meno rischioso. L'idea di base era semplice: costruire un aereo lento, che quindi consumasse poco per avere il massimo dell'autonomia disponibile ma che volasse talmente alto da non poter essere intercettato in alcun modo. Primo tra tutti a prestare notevoli attenzioni al progetto di Johnson fu Edwin Herbert Land, che presentò il progetto al direttore della CIA Allen Dulles. Dopo aver ricevuto l'approvazione anche dal presidente Dwight Eisenhower la Lockheed ricevette l'incarico di fornire un primo lotto di 20 velivoli per il valore di 22,5 milioni di dollari (interamente pagati dalla CIA). Il progetto dell'U-2 fu ribattezzato Aquatone e un'équipe di astronomi e di esperti di fotografia cominciò ad ideare appositi apparecchi fotografici e relative pellicole (che erano lunghe qualche migliaio di metri) idonei per essere imbarcati. Gli apparecchi ricevettero in seguito la sigla U-2, che indicava in modo generico il loro ruolo (U-2 sta per Utility 2, vedi: Designazione degli aerei USA).

Il progetto di Johnson, essendo classificato Top Secret, richiedeva un luogo appropriato per lo sviluppo e le prime prove in volo. La base dell'USAF di Edwards, luogo abituale dei test della Lockheed, cominciava ad essere troppo conosciuta e Johnson si mise così alla ricerca di una zona appartata e lontana da eventuali sguardi indiscreti, accompagnato da Tony LeVier, il migliore pilota di test della Lockheed e tester designato dell'U2. Dopo aver vagato in auto per diversi stati del sud ovest, Johnson seguì il consiglio di un addetto della CIA, che gli suggerì una pista abbandonata dove questi aveva lavorato durante la seconda guerra mondiale. Questa pista si trovava nei pressi del Groom Lake, all'interno del poligono di tiro della Nellis Air Force Base e, durante la guerra, era stata usata per addestrare i piloti che avrebbero partecipato al secondo conflitto mondiale; a quei tempi faceva parte del NTS, Nevada Test Site, per i test nucleari. Ottenute le autorizzazioni, Johnson e Richard Bissell (il responsabile del progetto Aquatone) cominciarono a costruire una nuova pista e le autorità del NTS giustificarono il tutto come un impianto di servizio per futuri test nucleari e, in seguito, come pista di decollo per aerei meteorologici denominata Watertown. Oggi questo luogo è comunemente conosciuto come Area 51.

Il primo volo avvenne il 4 agosto 1955. L'U-2 non è un aereo facile da pilotare e non dà molta confidenza ai piloti. Le lunghe ali gli danno una grande spinta verso l'alto, il che rende difficoltoso l'atterraggio, e che richiede ci siano delle vetture lungo la pista a seguire l'aereo e guidare il pilota via radio in fase di atterraggio. Anche il decollo non è una procedura semplice in quanto la visuale del pilota lungo la pista è molto ridotta. Al momento del decollo, inoltre, ci sono dei carrellini a molla sotto le ali che si staccano subito dopo che l'U-2 ha lasciato terra cosicché, quando deve fermarsi dopo l'atterraggio, bisogna farlo poggiare su un'ala che viene rimpiazzata per il volo successivo. Si devono evitare manovre brusche che potrebbero causare la rottura delle ali ed è molto facile andare in stallo. Tutto ciò provocò alcuni incidenti mortali durante le fasi di collaudo. Inoltre il fatto che l'U-2 sia interamente costruito a mano fa sì che ogni aereo costruito abbia un proprio "carattere".

I primi voli spia dell'U-2 diedero subito ottimi risultati e contribuirono a tranquillizzare i vertici militari statunitensi sulla situazione militare in URSS e ad evitare che l'industria statunitense continuasse a fornire armi e veicoli in numero sempre crescente. Per esempio, in occasione di un air show a Mosca, furono presentati nuovi modelli di bombardieri sovietici; subito si pensò che ne potessero essere stati già costruiti numerosi esemplari da destinare alle varie basi sparse nell'Unione Sovietica e pronti ad attaccare gli Stati Uniti, ma i voli dell'U-2 poterono verificare che ne era stata costruita solo qualche decina e che i bombardieri erano tutti concentrati in un'unica base lontano dal territorio americano. Inoltre furono i principali responsabili della scoperta delle installazioni missilistiche sovietiche a Cuba nel 1962. Ma le missioni più segrete furono quelle che gli U-2 compirono ai danni di britannici, francesi e israeliani in seguito alle quali i vertici militari statunitensi scoprirono che i francesi e gli israeliani avevano mentito riguardo al numero di Mirage ceduti all'aviazione israeliana.

Tuttavia, l'avanzare delle tecnologie rese l'U-2 individuabile dai radar sovietici, che seguivano la scia lasciata dal Granger (un dispositivo di disturbo dei radar), dopo pochi voli; questo fece sì che si potesse studiare un modo per intercettarlo tramite missili SAM, anche grazie alla sua velocità non elevata. Gli americani, grazie ad alcune foto scattate degli stessi U-2, cominciarono ad essere consapevoli di questa possibilità e le autorità decisero di ridurre drasticamente il numero di voli nei cieli sovietici. La conferma definitiva della vulnerabilità dell'U-2 la si ebbe quando il tenente Gary Powers fu abbattuto nei cieli dell'URSS nel corso dell'ultima missione di spionaggio sul territorio sovietico prevista per l'U-2. Nel 1962, subito dopo la crisi cubana, ne fu abbattuto un esemplare anche sui cieli di Cuba. Questi episodi fecero sì che l'U-2 venisse sostituito, a metà anni '60, dall'SR-71 Blackbird.

Nonostante ciò lo sviluppo dell'U-2 continuò e una versione maggiorata dell'U-2 chiamata U-2R si alzò in volo il 28 agosto 1967 e rappresenta il modello di produzione finale come risposta ai difetti riscontrati sui primi U-2, dotato di una cellula più grande e riprogettata per alloggiare nuovi turboreattori. Nel 1980 fu poi sviluppata una versione migliorata, denominata TR-1A, della quale furono prodotti 27 esemplari fino al 1987. La qualità del progetto U-2 è dimostrata dal fatto che questo aereo è "sopravvissuto" a quasi sessant'anni di storia aeronautica. L'U-2 fu eccezionalmente venduto, oltre che all'USAF ed alla NASA, anche all'Aeronautica Militare di Taiwan, che lo utilizzò per i voli di ricognizione sulla Cina. Al giorno d'oggi ne vola ancora qualche esemplare.

Dismissione

Attualmente diversi esemplari di U-2 sono ancora operativi e svolgono compiti di ricognizione negli odierni teatri di guerra come Iraq e Afghanistan. Tuttavia, nel 2005, il segretario alla difesa Donald Rumsfeld e il Pentagono hanno approvato, in una politica di riduzione dei costi e di riorganizzazione dell'USAF, la radiazione degli ultimi U-2 operativi entro il 2012 insieme alla riduzione delle flotte di F-117 e B-52. Nonostante ciò, nel 2009, il Congresso non ha approvato la legge che conteneva la radiazione dell'U2 in quanto non ci sono mezzi adeguati a sostituirlo. Anche l'Aeronautica è fortemente contraria a questa legge perché aprirebbe delle lacune nelle sue capacità di ricognizione aerea ad alta quota, almeno finché i droni RQ-4 Global Hawk e RQ-170 Sentinel non saranno completamente operativi. A settembre 2016, dopo che un TU-2S da addestramento è andato perso il 20 settembre, risultano in servizio 29 U-2S e 4 TU-2S.

Incidenti internazionali

L'U-2 è in servizio operativo da più di 50 anni e la sua notorietà deriva anche dall'essere stato al centro di numerose crisi internazionali durante la guerra fredda. Come accennato fu grazie alle missioni di ricognizione dell'U-2 che venne scoperto il dispiegamento a Cuba dei missili balistici sovietici con testata nucleare, fatto che innescò la gravissima crisi dei missili di Cuba del 1962. Infatti durante un volo di routine vennero scattate delle foto che raffiguravano delle installazioni di SAM sovietici e diversi altri impianti sospetti in costruzione; un volo successivo stabilì che i SAM erano stati posti a protezione di quelli che sembravano chiaramente essere dei silos di missili balistici Sandal, di fabbricazione sovietica. Un'ulteriore ricognizione a bassa quota condotta da un F-101 Voodoo confermò gli esiti dei voli precedenti.

Durante ulteriori ricognizioni sull'isola, il 27 ottobre 1962, un U-2 fu abbattuto nello spazio aereo cubano; il pilota R. Anderson morì. L'abbattimento, avvenuto quando la crisi dei missili era ormai conclusa, fu attribuito ad un ufficiale dal grilletto facile.

In precedenza, il 1º maggio 1960 un altro aereo-spia U-2, pilotato da Gary Powers, un veterano dell'U-2, fu abbattuto durante una missione in prossimità della città siberiana di Ekaterinburg, causando la cosiddetta Crisi degli U-2. I dettagli di questo episodio, che influenzò a lungo in modo negativo le relazioni fra Stati Uniti ed Unione Sovietica, risultano ancora oggi poco chiari.

Un ex pilota sovietico, Igor Mentyukov, intervistato dal giornale russo Trud, dopo avere mantenuto il suo segreto per 36 anni, ha rivelato quella che sarebbe "la vera storia" di uno dei momenti più drammatici e discussi della guerra fredda. Secondo quanto riportato nell'intervista, nell'occasione del volo di Gary Powers, i militari sovietici, che stavano già da tempo mettendo a punto i propri SAM per abbattere gli aerei spia, furono molto risoluti nella loro azione: i problemi, però, ci furono e furono coperti da una coltre di silenzio. Infatti il suo aereo, un caccia Sukhoi Su-9, quando gli fu ordinato di abbattere l'aereo spia, era disarmato. Mentyukov ha affermato che, nel momento in cui riuscì a sorpassare l'U-2, questo venne a trovarsi nella sua scia, una corrente d'aria che procedeva alla velocità di 180 metri al secondo. L'U-2, non progettato per resistere a sollecitazioni così brusche, andò probabilmente in stallo e le ali cedettero. "Tutto accadde per caso", ha concluso Mentyukov. L'ex pilota sovietico ha riferito che i suoi superiori avrebbero mentito e costruito una versione di propaganda, desiderosi di rafforzare la convinzione di una perfetta efficienza del sistema difensivo missilistico sovietico nel segretario del partito comunista, il Primo ministro sovietico, Nikita Chruščëv, che nel periodo immediatamente precedente a questo evento, aveva avuto parole molto dure nei confronti della difesa antiaerea, accusandola di essere incapace di abbattere i fastidiosi aerei spia U-2 che regolarmente sorvolavano punti nevralgici del paese. Pur sapendo come erano andate le cose, i sovietici preferirono non rivelare i fatti reali, insistendo per oltre 30 anni a dire che l'U2 fu abbattuto da un missile. Da parte occidentale non si è mai affermato che l'U-2 fu colpito; si è ipotizzato però che sia stato danneggiato gravemente dallo spostamento d'aria provocato da quella raffica di esplosioni ad alta quota, costringendo il pilota a lanciarsi.

In realtà, come ha specificato Mentyukov, mentre due coppie di MiG-21 erano pronte a decollare, le batterie missilistiche entrarono davvero in funzione, ben 16 missili S-75 (modello che la NATO chiama SA-2) furono lanciati da terra contro il bersaglio ma riuscirono ad abbattere solo un caccia MiG-19 che non aveva fatto in tempo ad allontanarsi dall'area, uccidendone il pilota Sergej Safronov, in seguito decorato con l'Ordine della Bandiera Rossa. D'altra parte, ha aggiunto, se fosse stato davvero un missile a colpire l'aereo spia americano, lo avrebbe letteralmente sbriciolato e Powers sarebbe sicuramente morto: invece riuscì a lanciarsi. Il pilota statunitense fu poi catturato, processato, condannato e liberato in uno scambio di spie. Il premier Chruščëv si dimostrò soddisfatto, avendo ottenuto la vittoria che aspettava da tanto tempo, e avendola per di più ottenuta nel giorno delle celebrazioni del 1º maggio, la festa più importante del calendario sovietico.

Fonti russe attestano altri cinque abbattimenti in territorio cinese di U-2 in forza a Taiwan.

Altri incidenti

L'U-2 ha provveduto, in tempo di pace, a raccogliere informazioni per le agenzie di investigazione un po' in tutto il mondo e, anche se ormai quasi superato dalla ricognizione satellitare, è stato ancora utile in varie occasioni, tra cui nell'operazione Desert Storm.

Si è a conoscenza anche di incidenti avvenuti ad alcuni esemplari di questo aereo:

Il 26 gennaio 2003 un aereo cadde in Corea del Sud nelle vicinanza della base aerea di Osan, causando la morte di 3 Coreani e distruggendosi nell'incidente. Il pilota non subì danni particolari avendo potuto azionare tempestivamente il seggiolino eiettabile. L'investigazione successiva all'incidente portò alla conclusione che le cause del disastro furono un problema al motore, in concomitanza con le pessime condizioni atmosferiche.
Il 21 giugno 2005 un U-2 si schiantò al suolo al ritorno da una missione nei cieli dell'Afghanistan. Il pilota, di stanza in una base degli Emirati Arabi Uniti, precipitò in fase di atterraggio perdendo la vita. Sono ancora sconosciute le cause dell'incidente.

Il 20 settembre 2016 un U-2 precipitò durante una missione di addestramento in una zona isolata nel nord della California. Uno dei due piloti morì e l'altro rimase ferito

Il 1° maggio 1960, il pilota di un aereo spia U-2 americano fu abbattuto durante il volo nello spazio aereo sovietico. Le conseguenze dell'incidente portarono alla cancellazione del vertice di Parigi, che avrebbe dovuto discutere la situazione in Germania est, la possibilità di un trattato sul controllo degli armamenti o sul divieto di sperimentazione, e l'allentamento delle tensioni tra l'URSS e gli Stati Uniti.
Già nel 1955, i funzionari di Mosca e Washington erano preoccupati per le capacità nucleari dell'Unione Sovietica e degli Stati Uniti. Data la minaccia che la corsa agli armamenti nucleari rappresentava per la sicurezza nazionale, la leadership di entrambi i paesi attribuì priorità alle informazioni sui progressi dell'altra parte. In una conferenza tenutasi a Ginevra nel 1955, il presidente degli Stati Uniti Dwight Eisenhower propose un piano "open skies", in cui ogni paese avrebbe potuto sorvolare l'altro per effettuare ispezioni aeree reciproche degli impianti nucleari e delle piattaforme di lancio. Il leader sovietico Nikita Krusciov rifiutò la proposta, continuando la politica sovietica di rifiuto delle ispezioni internazionali in qualsiasi forma. Nel frattempo, Krusciov comunicò che l'Unione Sovietica aveva sviluppato numerosi missili balistici intercontinentali, il che spinse il governo degli Stati Uniti a cercare nuovi modi per verificare gli sviluppi del programma nucleare sovietico.
Il programma di spionaggio U-2 nacque da queste preoccupazioni. 
L'U-2 era un aereo speciale d'alta quota che volava ad una quota di 70.000 piedi. Poiché volava a tali altezze, si pensava che sarebbe stato possibile per gli aerei passare sopra l'Unione Sovietica senza essere individuati dai radar di terra. Era importante che i sorvoli fossero inosservati, perché normalmente un'invasione non autorizzata dello spazio aereo di un altro paese può essere considerata un atto formale di guerra. Il primo volo su Mosca e Leningrado (San Pietroburgo) avvenne il 4 luglio 1956. I voli continuarono ad intermittenza nei quattro anni successivi. In seguito fu rivelato che i sovietici avevano osservato i voli sui radar; gli Stati Uniti persero un aereo sopra l'Unione Sovietica nel 1959, ma finché non ci furono prove definitive che collegavano i voli agli Stati Uniti non ci fu alcun vantaggio per i sovietici di sollevare pubblicamente la questione, per non attirare l'attenzione sull'incapacità sovietica di fermare i voli in questione.
Il 1° maggio 1960, la situazione cambiò. Alla vigilia del vertice di Parigi e durante la festa del lavoro, il pilota della CIA Francis Gary Powers decollò da una base in Pakistan diretta verso un'altra base in Norvegia, con la sua rotta di volo pianificata che superava 2.900 miglia di spazio aereo sovietico. Vicino alla città di Sverdlovsk Oblast negli Urali, l'aereo di Powers fu abbattuto da un missile sovietico terra-aria SA1 Guideline. Il pilota riuscì ad ejettarsi e ad arrivare integro al suolo, dove fu catturato dal KGB e trattenuto per l'interrogatorio. L'aereo si è schiantò, ma parti di esso furono recuperate e messe in mostra a Mosca come prova dell'inganno americano.
In un primo momento, e prima di avere la conferma che il pilota Powers erano sopravvissuto, i funzionari americani sostenevano che gli U-2 avevano condotto un volo meteorologico di routine, ma avevano sperimentato un malfunzionamento del sistema di erogazione dell'ossigeno che aveva causato il black out e la perdita del pilota sullo spazio aereo sovietico. Il 7 maggio, tuttavia, Krusciov rivelò che Powers era vivo e illeso, e chiaramente non era svenuto dalla privazione di ossigeno. Inoltre, i sovietici recuperarono l'aereo per lo più intatto, compreso il sistema di telecamere aeree. Divenne immediatamente evidente che la storia dell'indagine meteorologica era una copertura per un programma di spionaggio. Krusciov si era pubblicamente impegnato all'idea di "coesistenza pacifica" con gli Stati Uniti e alla ricerca della distensione, così dal suo punto di vista, se il presidente degli Stati Uniti Dwight Eisenhower avesse negato qualsiasi conoscenza del programma di spionaggio e gli Stati Uniti si fossero scusati, avrebbe continuato il summit. Lo spionaggio era comune e, naturalmente, l'Unione Sovietica aveva i propri agenti che riferivano sugli sviluppi negli Stati Uniti. Eisenhower, tuttavia, si era rifiutato di presentare scuse formali all'Unione Sovietica; aveva manifestato un grande interesse personale per il programma di spionaggio, e aveva considerato la violazione dello spazio aereo sovietico e la ricognizione degli impianti nucleari sovietici abbastanza seri da approvare personalmente ogni volo. L'11 maggio, Eisenhower finalmente riconobbe la consapevolezza dell'intero programma e del volo di Powers in particolare. Inoltre, confermò che, in assenza di un accordo "open skies", tali voli di spionaggio erano un elemento necessario per mantenere la difesa nazionale, e che aveva in programma di proseguirli.



La dichiarazione di Eisenhower mise Krusciov in una difficile posizione. Ciò equivaleva a riconoscere implicitamente il diritto degli Stati Uniti di spiare. Ma ogni azione che Krusciov intraprese aveva il potenziale per affossare l'imminente conferenza e i suoi piani più ampi per una distensione sovietico-americana. In definitiva, chiese a Eisenhower di scusarsi per i voli del passato e di promettere di interromperli come condizione preliminare per l'avvio dei negoziati previsti sulla Germania Est. Il rifiuto di Eisenhower portò la delegazione sovietica a lasciare Parigi proprio mentre il vertice stava per iniziare.
Dopo un ampio interrogatorio da parte del KGB, Powers fu condannato per spionaggio e condannato a tre anni di prigione e ad altri sette anni di lavori forzati. Nel febbraio 1962, tuttavia, lui e uno studente americano detenuto furono scambiati per una spia sovietica catturata, Rudolf Abel. Anche se Eisenhower rifiutò di porre fine al programma U-2, fu rapidamente superato dalla nuova tecnologia, poiché le immagini satellitari sostituirono le fotografie aeree. Da parte sua, Krusciov abbandonò i suoi tentativi di cooperare con Eisenhower, scegliendo invece di attendere la nomina del nuovo presidente degli Stati Uniti, John F. Kennedy, eletto nel novembre 1960.


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