giovedì 8 novembre 2018

CHI E' NICO VERNI' - DEDICA A MIO NIPOTE GAETANO



Nico Vernì….

da Giovanni, insegnante di lettere, e da Rachele Stangarone casalinga, è nato a Sannicandro di Bari.
Ha conseguito il diploma di "PERITO TECNICO IN TELECOMUNICAZIONI" nel 1976 presso l'Istituto Tecnico Industriale Statale “M. Panetti” a Bari.
Ha frequentato la Scuola Allievi Sottufficiali della Guardia di Finanza di Lido di Ostia (RM) dal  3 gennaio 1979 al 30 maggio 1980. 
Con il grado di vice brigadiere è stato trasferito presso la Brigata di frontiera di Ponte Miscecco (Udine) che ha comandato dal 1° agosto 1982 sino al 14 aprile 1985. 
Da tale data ha svolto mansioni di sottordine e di sottufficiale addetto alle attività di verifica fiscale generale e di polizia giudiziaria presso il Comando Compagnia della Guardia di Finanza di Fermo.  Dal 15 marzo 2010 – con il grado di Maresciallo Aiutante - è stato collocato in congedo volontario. 
Con il grado di caporale assaltatore, - nel 1977-1978 - ha svolto altresì il servizio di leva presso il 26° Battaglione Bersaglieri “Castelfidardo” di Pordenone.
Di idee politiche moderate, ma non di appartenenze partitiche. 
Ha militato per alcuni anni nelle squadre giovanili e nel Sannicandro calcio in 2^ categoria; gioca a calcetto settimanalmente. 
Vive nelle Marche.
E' appassionato di storia, tecnologia elettronica ed automobilistica, argomenti della Difesa in generale (aeronautica, marina, esercito) e di modellismo navale statico.
Sposato dal 1983 con Angela, è padre di due figli e di un bel nipotino.
D E D I C A

LA GRANDEZZA DI UN UOMO E’ L’AMORE PER NOSTRO SIGNORE, L’AMORE PER LA DIFESA DEI PIU’ DEBOLI, L’AMORE PER LA VITA DELL’UOMO, DELLA FAMIGLIA, DI UNA NAZIONE,  PER LA NOSTRA AMATA PATRIA

La grandezza di un uomo si valuta, tra le altre, per l’ampiezza dei sogni che porta nel cuore.
Il cuore si dilata nella misura della grandezza del sogno che contiene: il coltivare sogni e adoperarsi per poterli realizzare, veramente fanno la differenza nel nostro cammino.
Spesso incontriamo persone che si accontentano, tanti cristiani per cui la Fede è solo un puro formalismo o pratiche da osservare.
Nel dono della Fede, consegnatoci nel Battesimo, è già inscritto un sogno: trovare il Suo Volto, il volto bellissimo di Gesù, poterlo finalmente contemplare, incontrarlo faccia a faccia.
Non basta una vita per imparare a desiderarlo con tutto il cuore, a volte però è come se ci accomodiamo, se prende il sopravvento lo scoraggiamento e allora si diventa dei vinti, senza più volontà di cercare e cercare ancora…
La direzione vera della vita ce la dà solo la misura dell’Amore con cui vogliamo spendere, verso chi dirigiamo forze ed energie, con la creatività di un amore che mai si esaurisce.

In due anni questo “blog” dedicato alle forze armate, alla tecnologia ed alla difesa in generale ha già superato ampiamente 900.000  visualizzazioni: Grazie!

A questo punto, reputo indispensabile dedicare un “GRAZIE” a mio nipote Gaetano che risiede in quel di Bari e che con la sua “tecnica computistica” sopraffina mi ha permesso di realizzare questo progetto nascosto da tempo in un cassetto.

Mio nipote non condivide certo le mie passioni: è un cantante del complesso musicale “VIA DEL BLUES”. E’ un un ex bersagliere, un “ragazzo” oramai di circa 40 anni, sposato, padre di tre bimbi meravigliosi; da circa 5 anni combatte senza esitazioni una guerra totale: ha affrontato, affronta giornalmente e continuerà senza esitazioni ad affrontare un “DRAGO” che - purtroppo - non vuole arrendersi! 
La sua consorte, i suoi tre bimbi, i suoi congiunti, mia moglie ed io lo esortiamo sempre e comunque a….

....“NON MOLLARE MAI” ! ! !  

Il suo continuo combattere è supportato da nostro SIGNORE che nella sua grandezza infinita non abbandona MAI coloro che sono nella sofferenza. 

Egli tende sempre a "toccare" coloro che soffrono e a guarirli, e con quel gesto fa loro sentire che, prima ancora di ridare ad essi la salute, li guarisce nel cuore, facendoli sentire capiti ed amati.

A quanti l'hanno incontrato lungo le vie della Palestina, oltre 2000 anni fa ha chiesto: """Tu credi nel Figlio dell'uomo?""" e ancora: """....Ora perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te - disse al paralitico: alzati, prendi la barella e va' a casa tua"""".
Alle attese dei molti che sono nella sofferenza, oramai immersi in una preghiera quasi gridata, vorrei suggerire di chiedere per questa volta non le grazie, ma la "grazia" di lasciarsi afferrare da Cristo, affinché si possa rispondere affermativamente alla richiesta di Gesù: """"Tu credi nel figlio dell'uomo?"""".
Sì, noi crediamo nel "Figlio dell'uomo": lo abbiamo dimostrato battezzando i nostri figli.

Giorno dopo giorno, anche senza accorgercene, la nostra vita si ingrigisce, si incupisce, la tristezza o la rassegnazione prendono il posto della serenità, a volte addirittura la copriamo con la maschera dei compromessi, delle chiacchiere, dell'indifferenza e magari ne andiamo anche fieri! Tutto ciò incide sulla vulnerabilità delle nostre famiglie.
Le avversità quotidiane della nostra vita devono convincerci che la preghiera in famiglia è il mezzo privilegiato per esprimere e rafforzare ogni giorno la nostra Fede.
Si possono trovare pochi minuti per stare finalmente in serenità, a Tu per Tu con nostro Signore: dirgli senza remore le cose che ci preoccupano, pregare per coloro - e sono tanti - che stanno purtroppo passando momenti difficili, chiedergli aiuto per continuare comunque ad amare e a lottare, rendergli grazie per tutte le cose immensamente belle della vita che ci ha donato, chiedere e supplicare la Vergine Maria di intercedere e proteggerci con il suo manto di Madre!
La Quaresima e la Santa Pasqua sono per noi cristiani i misteri che danno un senso alla sofferenza umana, a partire dalla sovrabbondanza della compassione di DIO, realizzata nel sacrificio di Gesù sulla Croce. 
Anche su Gesù, oltre 2000 anni fa, sono calate le tenebre della sofferenza. Con il suo esempio viva si è fatta per noi, a distanza di secoli, la fiamma dell'amore e della Speranza. 

Con l'abbandono fiducioso alle intenzioni di suo Padre, Gesù ci ha voluto far comprendere che le nostre sofferenze, unite alle sue, sono l'altra faccia dell'AMORE.

Per chi è nella sofferenza, lasciare spazio alla gratitudine diventa molto difficile; sapere che le stesse mani che hanno fatto tanto bene adesso sembrano stringere in una morsa insidiosa, appare inaccettabile. Eppure ciò che nell'uomo di fede deve rimanere saldo è il cuore, il quale diventa umile solo grazie alle umiliazioni accolte e sofferte con amore, non solo a parole, ma con i fatti e le occasioni della vita.
Saper ricevere tutto da DIO e continuare a confidare in LUI anche se non si comprende su quale strada vuole condurci, è vera FEDE. La vera fede, che poi altro non è che vera umiltà, si acquista pagando il prezzo dell'accoglienza dell'umiliazione, della confidenza, della fiducia, proprio quando non ci sarebbe nessuna condizione per poterla vivere con serenità. In DIO tutte le pieghe prima o poi si spiegano, nel mentre che cresciamo nella pazienza, da LUI riceviamo la grazia della comunione del cuore, insieme a quella di saperci figli amati, custoditi, dono di eterna misericordia.

LA NOSTRA SOFFERENZA DI OGGI CI AIUTI A PORTARE NEL CUORE, ANCHE NELLE NOTTI PIU' BUIE, LA LUCE DELLA FEDE CHE CI E' STATA DONATA NEL GIORNO DEL BATTESIMO.

Per non mollare mai, l’arma che ci fornisce nostro SIGNORE è la più grande di tutte: 

LA FEDE !

Fermo, lì 1 novembre 2019                                                                            Nico Vernì

Ciao, Gaetano veglia su di noi dal cielo blu!



TESTAMENTO SPIRITUALE

Oggi 21 agosto 2024, intendo iniziare un piccolo lavoro di "comunicazione spirituale" con coloro che più amo.
Scorrono pian, piano i titoli di coda
di questa vita donatami da nostro Signore
e mi piace ringraziarlo di tutto 
quello che mi ha donato,
soprattutto perché è andato ben oltre
i miei meriti: grazie, Padre affettuoso e buono!
Son contento di poter riabbracciare 
il caro babbo, 
mammina, 
nonna Angelina, 
nonno Nicolino 
e nonna Lucia 
che ho conosciuto in vita 
e che ho apprezzato per la loro benevolenza e rettitudine.
Sono ultracontento di abbracciare finalmente nonno Pasquale che non ho mai conosciuto, e che non aveva mai conosciuto in vita anche mio padre; gli chiederò tante cose a lui accadute negli Stati Uniti, dove aveva lavorato duramente prima di rientrare in Patria. 
Gli chiederò soprattutto e chiacchiererò con lui dei tragici avvenimenti di quel lontano 1917 a bordo del piroscafo Città di Bari.
Vorrei tanto non dover scrivere questa lettera aperta ai miei cari, ma, poiché il mio tempo è oramai scaduto in questo mondo, desidero far sapere a mia moglie, ai miei figli, alle loro mogli, ai miei cari nipotini e ai miei fratelli, che ho voluto loro un bene incommensurabile e che gliene vorrò sempre più.
Premetto che desidero essere cremato e sepolto assieme a coloro che hanno condiviso la mia vita per oltre 40 anni.
Desidero che tutti i miei beni restino a mia moglie e in seguito ai miei figli ed ai miei bellissimi nipotini.
Desidero far sapere a chi di dovere che la FEDE in nostro Signore è stata per per sempre al primo posto nella mia vita terrena. Da bambino ero abbastanza terribile, irrequieto e non ero molto tranquillo a scuola e durante le funzioni religiose. 
Nel corso della vita, dopo una grave bronco-polmonite acuta all'età di 9 mesi, mi sono trovato di fronte ad alcune vicissitudini negative di salute mie e dei miei cari: nel 1991, nel 1999 e nel 2024! Dal 1° marzo a fine maggio 2024 abbiamo passato in famiglia i giorni più duri della nostra esistenza: con la preghiera e con la FEDE siamo stati in grado di affrontarli senza esitazione alcuna.
Nei momenti di difficoltà ho sempre rivolto a nostro Signore, con l'intercessione degli Angeli del Paradiso, le seguenti parole: """Se puoi Padre, allontana da me questo calice, ma non sia fatta la mia, bensì la TUA volontà"""!
Il momento più importante della mia esistenza (ed anche quello di mia moglie Angela), è stato quando - in quel di Abano Terme (PD) - esternai a mio nipote Gaetano la necessità di Battezzare nello Spirito Santo di DIO i suoi tre figlioletti EVAN, Eric e Martin. Glielo chiesi una sola volta e, dopo circa quattro anni, Gaetano ed Anita ci informarono che desideravano che facessimo da padrini ai tre bimbi, nel Battesimo e nella santa Comunione.
Avevo pregato tanto, ogni giorno, perché ciò accadesse! Finalmente il buon DIO aveva esaudito i miei propositi!!!
Ero comunque triste per l'aggravarsi inesorabile della malattia del povero Gaetano, ma ero comunque felice e sicuro che avrebbe "guadagnato" certamente il Paradiso.
Ringrazio ogni giorno gli Angeli del Paradiso Paola Renata Carboni, Claudio Prudentino, Fabietto Natali e Maria Gioia per le loro preghiere: grazie di vero cuore!
Ad oggi, resta ancora una piccola triste opacità nella mia famiglia: desidererei tanto il Battesimo di una piccola bimba e prego ogni giorno affinché venga esaudito anche questo mio ardente desiderio.
Sono certo che il Padre Celeste esaudirà anche questo mio proposito aprendo il cuore a chi di dovere.
Per oggi basta. Fra qualche giorno integrerò il tutto con altri piccoli desideri.
Vi abbraccio forte, forte. Nico









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